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    Che cosa insegnano il boom della Serie A in Europa e il flop della Premier

    La coincidenza è particolarmente significativa: mentre il calcio italiano, per la prima volta presenterà cinque squadre nella prossima Super Champions League (e potrebbero essere sei, qualora Atalanta o Roma vincessero l’Europa League, piazzandosi in campionato dopo il quinto posto), per la prima volta dopo nove anni nessuna squadra della ricchissima Premier inglese ha piazzato un suo club nelle semifinali di Champions ed Europa League. L’onore del Leone, simbolo del massimo torneo Uk, è rimasto nelle mani del solo Aston Villa in Conference League. Tutte fuori le altre sette formazioni britanniche in lizza nelle tre competizioni Uefa: gli ultimi a uscire, nell’arco di una settimana, sono stati Arsenal e City in Champions, della quale i Citizens sono i detentori; Liverpool in Europa League, per la cui vittoria finale era stato pronosticato come grande favorita. Soltanto un anno fa, il City vinceva la Champions, il West Ham la Conference.
    Premier e Saudi League
    E pensare che secondo la Football Money League 2024, il prezioso rapporto stilato dalla società di consulenza Deloitte giunto all’edizione N.27, sono quattordici le società inglesi piazzatesi fra le prime trenta europee sulla base degli introiti relativi alla stagione 2022-2023. Nell’annata precedente, erano addirittura sedici. I diritti tv hanno garantito al City 200 milioni di euro; al Bournemouth, ultimo nella graduatoria Deloitte, 160 milioni di euro, poco meno del doppio incassato dall’Inter (87 milioni). Eppure, nel 2023 la Serie A aveva portato tre squadre nelle finali dei tre tornei spesso: oggi è in testa al ranking Uefa e avrà sicuramente una finalista in Europa League, sperando possano essere addirittura due: mai dire mai. Dove si dimostra come non sia vero che, chi più spende, più vince. A proposito, analizzando l’andamento della Saudi League, l’autorevole L’Equipe ha scritto: ““Venerdì 1° marzo, ore 18, match clou della 22esima giornata della Saudi Pro League, Al Hilal-Al Ittihad (3-1) ha fatto registrare, secondo le nostre informazioni, appena cinquemila spettatori su Canal+ Foot. Cioè, uno share talmente basso da  essere fuori mercato (non è conteggiato da Médiamétrie) tra il pubblico in generale e da raggiungere lo 0,2% tra gli uomini di età compresa tra 25-49… In termini di numero di spettatori, sei volte inferiore a Rouen-Sochaux (1-0) trasmessa il 4 marzo sullo stesso canale e alla stessa ora.
    Dall’inizio della stagione, su quaranta partite trasmesse della Pro League saudita, Canal+ ha raggiunto una media di 15.000 spettatori per un campionato in cui giocano Cristiano Ronaldo, Sadio Mané, Riyad Mahrez e Neymar (attualmente infortunato). Nessuna altra emittente televisiva in più di 130 territori nel mondo comunica i loro ascolti. E nessuno è felice, in questo momento ,della trasmissione di questo campionato. Dietro le quinte, si vocifera che non susciti alcun interesse per il pubblico“. Il Napolista ha annotato: “Nel frattempo, nonostante l’arrivo massiccio di stelle grazie a investimenti faraonici nell’ultima finestra di mercato estiva (957 milioni di dollari, ovvero poco più di 873 milioni di euro, secondo la Deloitte), gli stadi sauditi sono lungi dall’essere pieni. Quello del campione in carica Al-Ittihad è vuoto per due terzi, come molti altri stati”.
    Le città con 20 mila abitanti
    Paolo Ziliani, sul Fatto Quotidiano, ha osservato: “Per quanto incredibile possa sembrare, la media-spettatori del campionato saudita è scesa dalle 10.197 presenze della stagione scorsa alle 8.400 di quella in corso, la stagione del (mancato) boom.  […] Anche i club “governativi” che vanno per la maggiore e hanno stadi da 50-60 mila posti come l’Al-Ittihad, l’Al-Hilal e l’Al-Nassr, giocano regolarmente in impianti semi-deserti: per la frustrazione di tutti, a cominciare da Ronaldo che passa ormai da una crisi di nervi all’altra… La verità è che possono anche darti 200 milioni all’anno – l’ingaggio che l’Al-Nassr riconosce a Ronaldo – Ma se ti ritrovi a giocare in un baraccone insulso e sgangherato, far finta di niente non è facile”. I problemi che assillano la Serie A sono molti, variegati e nessuno li sottace: dai bilanci in rosso di troppe società alla questione stadi alle cervellotiche esportazioni della Supercoppa in gennaio e proprio in Arabia (ricordate i 9.762 spettatori per la semifinale Napoli-Fiorentina? Dato Eurosport), scombussolando i calendari,  su su sino a quelli secondo i quali “squadre in rappresentanza di città con 20 mila abitanti falsano il campionato” e pazienza se in Serie A non ce ne sia una. E magari ricevono sonore lezioni di calcio da squadre che rappresentano 43 mila 454 abitanti, secondo l’ultimo censimento. LEGGI TUTTO

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    Il calendario di Roma e Atalanta in Europa League: quando si giocano le semifinali

    L’Italia ha raggiunto di nuovo l’obiettivo. Come nella passata stagione, sono due le squadre del nostro campionato che si giocheranno l’accesso all’ultimo atto dell’Europa League con le due semifinali di maggio: una di queste è ancora la Roma che ha avuto la meglio nel derby italiano col Milan e ora se la vedrà col Bayer Leverkusen, lo stesso incrocio che vide protagonisti i giallorossi nella scorsa edizione, l’altra è l’Atalanta che ha eliminato la super favorita Liverpool e affronterà il Marsiglia.

    Semifinali di Europa League: date e orari

    Con l’obiettivo fissato per la finale di Dublino del 22 maggio, c’è un ultimo ostacolo da superare per Roma e Atalanta. Le semifinali sono in programma per il 2 e 9 maggio, tutte alle ore 21. I giallorossi giocheranno la partita di andata in casa all’Olimpico, quella di ritorno in Germania una settimana dopo, mentre la Dea sarà prima ospite del Velodrome per poi andarsi a giocare il ritorno al Gewiss Stadium. Tutte le gare dell’Europa League saranno trasmesse live su Sky Sport e in streaming su NOW.

    Roma-Bayer Leverkusen (andata giovedì 2 maggio, ore 21)
    Marsiglia-Atalanta (andata giovedì 2 maggio, ore 21)
    Bayer Leverkusen-Roma (ritorno giovedì 9 maggio, ore 21)
    Atalanta-Marsiglia (ritorno giovedì 9 maggio, ore 21) LEGGI TUTTO

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    Delusione, rabbia frustrazione: il day after del Milan

    Delusione, rabbia, frustrazione. Resta questo e poco altro. Un Milan bravo a parole, nel volerla ribaltare, nello spirito e nelle intenzioni. Ma poi tutto quello che doveva essere non è stato. Se è vero che il bilancio definitivo verrà fatto a fine stagione, è anche chiaro che ormai resti poco su cui ragionare. Il secondo posto è o potrebbe essere l’unica, vera soddisfazione in una stagione nella quale tutti, a partire da Pioli, si aspettavano di più. Fuori ai gironi di Champions, fuori ai quarti di Europa League, fuori ai quarti di coppa Italia, fuori troppo presto dalla lotta scudetto, più un derby d’andata perso malissimo. Nel prossimo, di lunedì, servirà tutto un altro Milan per non peggiorare la situazione consentendo all’Inter di festeggiare in casa rossonera. LEGGI TUTTO

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    Aston Villa, Dibu Martinez show ai rigori: riceve doppia ammonizione ma non viene espulso

    Quando c’è lui in campo non ci si annoia mai. Il protagonista è ancora “Dibu” Martinez, che si fece conoscere al grande pubblico durante la finale dei Mondiali quando parò col piede il tiro dell’ultimo secondo di Kolo Muani, poi un rigore a Coman e infine si lasciò andare a un’esultanza fuori misura da campione del mondo. Protagonista lo è tornato anche nella serata di giovedì di Europa League, contribuendo alla qualificazione in semifinale del suo Aston Villa. Dopo l’1-0 dell’andata, gli inglesi sono andati sotto per 2-1 sul campo del Lille e per decidere il passaggio del turno sono stati necessari i rigori, dove si è esaltato il portiere argentino.

    Zittisce il pubblico e (seconda) ammonizione: ecco perché non è stato espulso

    L’estremo difensore dei Villans si è preso la scena nella lotteria dagli 11 metri. A partire dal primo penalty, neutralizzato a Bentaleb. A quel punto Martinez si è rivolto verso i tifosi di casa e li ha ‘zittiti’ con il segno dell’indice sulla bocca: un gesto che non è piaciuto all’arbitro che ha estratto subito il cartellino giallo nei confronti del portiere, già ammonito nel finale di primo tempo. Perché non è stato espulso? La decisione è stata presa correttamente, secondo regolamento che recita: “I tiri di rigore vengono eseguiti dopo che la gara è terminata e, salvo disposizioni contrarie, si applicano le Regole del Gioco pertinenti. Un calciatore che è stato espulso durante la gara non può prendervi parte; i richiami ufficiali e le ammonizioni adottati nei confronti di calciatori e dirigenti durante la gara non saranno tenuti in considerazione durante i tiri di rigore”. I cartellini gialli, dunque, si annullano prima dell’inizio dei calci di rigore, motivo per cui “Dibu” è rimasto in campo e ha poi parato un altro tiro dal dischetto, ad André, regalando la semifinale alla squadra di Unai Emery. LEGGI TUTTO

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    Roma-Bayer Leverkusen, le news sui biglietti per la semifinale di Europa League

    La Roma ha regalato un’altra straordinaria notte europea ai suoi tifosi. In un Olimpico come sempre gremito in ogni ordie di posto, i giallorossi hanno battuto il Milan anche al ritorno e conquistato la quarta semifinale continentale consecutiva. Ora c’è da vivere un altro grande doppio impegno, quello contro il Bayer Leverkusen (stesso accoppiamento della passata stagione), ultimo ostacolo prima di raggiungere di nuovo la finale, in programma a Dublino. L’andata contro i tedeschi si giocherà in casa giovedì 2 maggio alle 21, mentre il ritorno in Germania è fissato per la stessa ora una settimana dopo, giovedì 9 maggio.

    Roma-Bayer Leverkusen: info biglietti

    In attesa che il club giallorosso comunichi le modalità di vendita dei biglietti per il match dell’Olimpico (la prima fase sarà riservata, come prassi, in prelazione agli abbonati), cresce l’attesa e la voglia dei tifosi, pronti a fare ore di fila virtuale pur di non perdersi un’altra serata che potrebbe essere storica per la squadra di Daniele De Rossi. Facile prevedere che si andrà verso un altro sold out, sostegno incessante per una Roma che non vuole smettere di sognare. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Liverpool, Gasperini: “Ci abbiamo messo il cuore, abbiamo fatto un’impresa”

    “Abbiamo eliminato una grande squadra e un grande allenatore con due partite in cui abbiamo messo dentro di tutto. Stasera ci abbiamo messo anche il cuore e il pubblico ci ha aiutati”. Gian Piero Gasperini è raggiante dopo la semifinale di Europa League conquistata dalla sua Atalanta eliminando il Liverpool, con un piccolo brivido iniziale. “Dopo il gol di Salah ho pensato che quest’anno abbiamo preso una decina o forse più di rigori di questo tipo un po’ ingenuamente, rischiava di essere una giornata di quelle un po’ storte. Invece su quel rigore abbiamo costruito una giornata fantastica sotto certi aspetti, se fossimo stati più lucidi avremmo fatto anche gol come ad Anfield. Oggi c’è stata grande attenzione, anche frenesia, si può difendere in tanti modi: stando dentro l’area o andando a prenderli alti, noi abbiamo scelto questo, e ne è venuta fuori una partita molto veloce e combattuta”. LEGGI TUTTO

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    Europa League 2024, il tabellone delle semifinali e il calendario delle partite

    Definito il quadro delle semifinali di Europa League. Due le italiane in corsa: impresa dell’Atalanta che dopo il 3-0 ottenuto ad Anfield contiene la sconfitta casalinga con il Liverpool a un solo gol di scarto. I nerazzurri sfideranno il Marsiglia passato ai rigori contro il Benfica. Nell’altra semifinale ci sarà la Roma che dopo aver superato il Milan affronterà i neo campioni di Germania del Bayer Leverkusen che hanno avuto la meglio sul West Ham. L’Europa League è in diretta su Sky e in streaming su NOW LEGGI TUTTO