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Crotone, dal Perugia arriva Mustacchio
CROTONE – Il tecnico del Crotone Giovanni Stroppa può contare su di un volto nuovo per la sua rosa: si tratta di Mattia Mustacchio, che il Perugia, tramite una nota ufficiale, comunica di aver ceduto a titolo definitivo ai pitagorici. Come fa poi sapere il club rossoblù, l’esterno classe ’89 ha da poco raggiunto il ritiro, […] LEGGI TUTTO


Hazard: “Non so ancora se lascerò il Chelsea”
Tra la finale di Europa League e l’addio al Chelsea: il momento di Eden Hazard è da copertina. Il fenomeno belga, autore del rigore decisivo nella semifinale di ritorno contro l’Eintracht Francoforte, ha trascinato la squadra di Maurizio Sarri fino alla finalissima di Baku (in programma 29 maggio contro l’Arsenal, ndr), che potrebbe però essere […] LEGGI TUTTO


El Larguero: “Messi non è obbligato a pagare 700 milioni al Barcellona”
BARCELLONA (Spagna) – Il futuro di Leo Messi è sicuramente l’argomento più bollente dell’estate, una telenovela che ogni giorno si arricchisce di nuovi dettagli. Il fuoriclasse argentino, sempre più vicino all’addio al Barcellona, avrebbe dei problemi legati alla clausola rescissoria di 700 milioni da risolvere prima di poter salutare la Catalogna. Il problema della maxi cifra per acquistare la Pulce è il punto che tiene banco tra il giocatore e il club, ma secondo quanto appreso da El Larguero de la Cadena SER, non sarebbe obbligato a pagare tale clausola. A quanto pare, il capitano del Barcellona ha firmato il suo ultimo rinnovo del contratto nel 2017 e l’accordo era quello di legarsi al club per altre tre stagioni (fino al 2019-20), più un anno opzionale. Se il contratto non fosse stato rispettato e fosse stato sciolto prima del previsto, allora sarebbe stato obbligatorio pagare la clausola dei 700 milioni di euro. Al contrario, se il contratto fosse finito al termine della stagione 2019-20, allora la clausola non dovrebbe più essere applicabile.
L’addio di Messi: i possibili scenari
Questo caos nato dalla clausola di 700 milioni di euro potrebbe aprire una battaglia legale tra Messi e il Barcellona. Secondo la stampa spagnola la lite nasce dalla data della scadenza del contratto: secondo il giocatore è stata al termine della Champions League, secondo la società il 10 giugno. La difesa del Barcellona si baserebbe sul fatto che il calciatore avrebbe rotto il contratto per motivi ingiustificati. Non solo, il club ha fatto sapere all’argentino che vorrebbe tenerlo al Camp Nou, adempiendo integralmente al suo contratto. Messi è al centro del progetto di Koeman e non c’è alcuna intenzione di negoziare la sua partenza. Per questo Cadena SER fa sapere che non ci sarà alcuna riunione tra Messi e la dirigenza: l’unica alternativa per i blagrana è quella di prorogare il contratto del suo numero 10. LEGGI TUTTO


Lecce, Coda si presenta: “Ho scelto il Salento per Corvino”
LECCE – Massimo Coda è stato per adesso l’acquisto più importante del Lecce retrocesso in Serie B: il centravanti ex Benevento, con la esperienza e il suo fiuto del gol, proverà a riportare i salentini di nuovo in Serie A. “Desideravo una piazza calorosa e importante – esordisce Coda in conferenza stampa – sono felice di essere qui, ma la mia scelta è stata il ds Pantaleo Corvino. Un direttore che ha fatto la storia del calcio e la fa tuttora. Voglio tornare a essere importante e voglio rendere felici i miei nuovi tifosi”. Coda parla poi del nuovo modulo che impiegherà il tecnico Eugenio Corini, il 4-3-3: “Non è la prima volta che ci gioco, l’abbiamo adottato al Benevento e alla Salernitana. È un modulo in cui bisogna sacrificarsi, ma a me piace partecipare alla manovra e spero di fare bene in tutte due le fasi, appena ritroverò la forma migliore. Corini è un uomo serio e motivato, dobbiamo seguirlo e apprendere in fretta le sue idee tattiche”. Una battuta anche sugli stadi vuoti: “L’assenza del pubblico inizialmente può penalizzarci visto, che questa è una piazza molto calorosa, ma dobbiamo superare questo ostacolo fino a quando non riapriranno gli impianti”. LEGGI TUTTO


Juve-Milik, il braccio di ferro è cominciato
Arek Milik come Fernando Llorente, peraltro suo compagno di squadra? Chissà, ma stando alle ultime parole di Aurelio De Laurentiis il destino dell’attaccante polacco potrebbe anche rivelarsi simile a quello del basco tra l’estate 2012 e quella 2013. Flashback: nell’estate 2012 Llorente ha un solo anno di contratto con l’Athletic Bilbao e vuole andare alla Juventus, pronta a pagarlo 21 milioni. Il club basco però non vuole cederlo e così il 24 gennaio 2013 la società bianconera annuncia l’ingaggio del centravanti a parametro zero per la stagione successiva. Nel frattempo Llorente sopporta una stagione da riserva, con 36 presenze ma anche 36 minuti di media a presenza e appena 5 gol, lui che nell’annata precedente di partite ne aveva disputate 53, giocando in media 74 minuti, e di gol ne aveva realizzati 29. […]
BRACCIO DI FERRO
Ostenta durezza per mascherare una posizione di debolezza, il presidente del Napoli, o pur di non abbassare la sua valutazione di Milik, 40-50 milioni, è davvero pronto a perdere il polacco gratis tra un anno? Questo lo dirà solo il tempo. Che è ancora molto. Intanto però De Laurentiis ha scoperto le carte e dato inizio a un braccio di ferro che potrebbe durare fino a ottobre e alla fine del mercato. Un braccio di ferro tra Napoli e Juventus, in cui però sono pronti a intervenire altri concorrenti, che è quel che probabilmente si augura il presidente azzurro. Dall’Atletico Madrid al Tottenham passando per l’Arsenal, i club interessati a Milik sono diversi e questo da un lato può contribuire a mantenere il prezzo alto, dall’altro offre al Napoli opzioni più semplici da far digerire alla piazza anche in caso di cessione in saldo. Già, perché la situazione contrattuale del polacco è ben nota a tutte le società interessate e, per giunta in una congiuntura economica come quella attuale, sembra difficile che qualcuno metta sul piatto i contanti chiesti dal Napoli. Così come sembra difficile (oggi, ma ad ottobre chissà) che Milik accetti una destinazione diversa da quella bianconera. Forte della sua volontà, la Juventus offre al Napoli contropartite tecniche e con quella formula potrebbe anche arrivare ad accettare una quotazione del polacco vicina a quella di De Laurentiis: ne trarrebbe anche vantaggio sottoforma di plusvalenze. La chiave potrebbe essere Federico Bernardeschi, che però non sembra d’accordo e il particolare è decisivo, riscuotono meno gradimento, a oggi, i nomi di Romero, Rugani e Pellegrini. Uno stallo che si annuncia lungo e dal finale incerto.
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SERIE A
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