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Occhio, Italia: è un Mali smaliziato fino in fondo

È la squadra dell’ultimo minuto di questi Mondiali Under20. E lo sa bene l’Argentina, tra le favorite al titolo (6 volte campione del mondo Under20), che ancora non si capacita dell’eliminazione ai rigori agli ottavi di finale. Lì, a giocarsela dal dischetto, l’aveva trascinata un gol di Boubacar Konté al minuto 121, recupero del secondo tempo supplementare. Insomma, per il Mali non è mai troppo tardi per segnare, e l’Italia dovrà tenerne conto nella sfida del 7 giugno che varrà l’accesso in semifinale.

Quanti gol allo scadere

Questa la principale caratteristica balzata all’occhio osservando i futuri avversari degli Azzurri: non si danno mai per vinti. Girone chiuso al secondo posto alle spalle della Francia (che poi agli ottavi è uscita contro gli Stati Uniti), il Mali ha pareggiato all’esordio contro Panama facendosi riprendere – dopo il vantaggio di Konté – da un rigore quasi allo scadere. Da quel momento in poi, la nazionale africana guidata da Mamoutou Kané ci ha preso gusto a rifilare lo scherzetto dell’ultimo minuto a tutte le sue avversarie: emozionante 4-3 all’Arabia Saudita, dopo essere stato sotto quasi tutta la partita (0-2 dopo 21’), con rete decisiva di Camara al 90°; sconfitta 3-2 facendo sudare la Francia fino all’ultimo e oltre (Diakité in gol al 95°), fino al recente 2-2 ai supplementari contro l’Argentina, con Diaby protagonista prima nel bene (pareggia di testa il gol di Gaich portando la sfida ai supplementari) e poi nel male (autorete con deviazione che mette fuori causa il portiere sul tiro di Barco, quando i supplementari erano iniziati da nemmeno 30 secondi). Finché, quando l’Argentina ormai si sentiva la qualificazione in tasca, il Mali non ha sfoderato il gol d’astuzia che ha portato la sfida ai rigori. Punizione dalla trequarti, sul versante destro, gran mucchio in area ad attendere la palla scodellata in mezzo per un’ultima preghiera. E invece Sekou Koita (talento a cui bisogna fare attenzione; gioca in Austria, nel Wolsfberger), sul pallone, lo allunga sulla corsia destra, vuota, per Boubacar Konté, che si lancia a tutta velocità e, una volta in area, batte con un diagonale Roffo. Ultimo minuto, d’astuzia: non ci sono dubbi, sono sMaliziati.

Concessioni e ripartenze

Dal dischetto nemmeno un errore, 5 su 5 realizzati con grande freddezza e concentrazione: qualità che, ad essere del tutto onesti, il Mali non riesce a esibire per tutto l’arco di una gara. Le disattenzioni sono frequenti, i pasticci non così rari, ed è lì che ci si può infilare. Vedere il gol del vantaggio argentino, nato da un rimpallo in area tra i centrali Kanoute e Diaby, con palla che arriva comoda comoda sul piede di Gaich; oppure l’errore che dopo appena 3’ aveva scatenato il contropiede dell’Argentina, con Gaich che manca di poco la deviazione finale. Anche i 7 gol incassati nelle tre partite del girone (a fronte di 7 segnati), in questo senso, la dicono lunga sulle concessioni che il Mali fa ai suoi avversari, giocando spesso di ripartenza.

Copione che, molto probabilmente, il Mali proporrà anche contro l’Italia. L’Argentina è stata battuta resistendo al palleggio avversario, al quale veniva riconosciuto un miglior tasso tecnico, per poi ripartire sfruttando le doti degli attaccanti, la fisicità di Koné, bravo a dare profondità, e la qualità di Koita. Sarà tosta, come ha subito messo in chiaro anche il Ct Nicolato; e presumibilmente lo sarà fino all’ultimo minuto.


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio-estero_bundesliga.xml


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