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Mertens: “Voglio restare a Napoli. Che orgoglio avvicinarmi al record di Maradona”

Dries Mertens giura amore al Napoli. Nonostante alcune dichiarazioni recenti che lasciavano qualche dubbio sul possibile rinnovo con gli azzurri, il belga ha detto chiaro e tondo quali siano le sue intenzioni. Parlando al portale Rtbf, l’attaccante ha fatto il punto sulla sua carriera: presente e futura.

MAI STATO MEGLIO – “Non mi sono mai sentito così fresco, ho 32 anni ma mi sento meglio nel mio corpo di alcuni giovani di 25-26 anni che incontro negli spogliatoi. Forse perché io non ho figli”, ha detto Mertens. “Vivo il momento migliore della mia carriera, segno gol molto facilmente. Ho intenzione di giocare bene per molto tempo. Il record di Maradona? Certo che ci penso, tutti me ne parlano! Sono abbastanza orgoglioso di avvicinarmi così tanto a una leggenda del genere. Ho incontrato Maradona due volte, ne abbiamo parlato un po’, ma non abbiamo fatto una foto perché poi sappiamo cosa succede qui a Napoli. Con tutti che vogliono foto e autografi quando si parla di lui. Non volevo disturbarlo”. “Inoltre, non adoro gli idoli: quando ero bambino, non guardavo il calcio, volevo solo giocare e ho trascorso il mio tempo vicino a casa, con i miei due fratelli. Sono loro i miei due idoli! Imitare anche un gol di Maradona? Perché no, non ci ho mai pensato, la prossima volta ci provo, ma se voglio segnare con la mano, non sarà possibile con il VAR (ride, ndr)”.

FUTURO – Sul rinnovo col Napoli e le piste straniere, Mertens è chiaro: “Voglio solo rimanere a Napoli, ma al momento non posso dire nulla, sono belga, ma sono quasi italiano, vivo la quotidianetà nella vita italiana: sono sempre fuori, il sole, i caffè, la pasta. Se me ne andassi, mi mancherebbe tutto e non mi vedo firmare per un altro club italiano: mi renderebbe strano, davvero tanto. A Napoli mi sento a casa”. “Cina o Qatar? Come ho detto, spero di giocare il più a lungo possibile ai vertici del calcio. Un ritorno in Belgio alla fine della carriera? No, non credo proprio.

CALCIO – Infine, un pensiero sul calcio italiano e quello straniero: “Sono molto orgoglioso di aver fatto un tale percorso in Italia. La Serie A rimane un campionato molto tattico anche se è diventato più offensivo con gli anni. Ho parlato con Romelu Lukaku quest’estate, e non ho dubbi sul suo successo nel calcio italiano. Calcio spagnolo? Tecnico, vivace, ma non ho mai ricevuto un’offerta dalla Spagna. Non mi sono mai pentito di aver firmato con il Napoli: sono stato felice sin dal primo giorno!”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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