L’elenco dei nomi tenterebbe anche il più micragnoso dei direttori sportivi. Tutti in ballo, tutti coinvolti in una serie di incastri da far venire il mal di testa a chiunque. Centrocampisti e attaccanti in bilico, pronti a cambiare maglia perché girare pagina, a volte, è la soluzione migliore. Si parte da , si prosegue con Ivan Rakitic (e Ousmane Dembélé, di sponda), quindi tappa in casa di Emre Can, di Paulo , di Mauro , per finire con due top come Paul Pogba e Christian Eriksen che – di riflesso o meno – hanno riguardato anche la Juventus. Tra Parigi e Barcellona, anche quella di ieri è stata una giornata caldissima. Fatta di incontri, telefonate, bandiere bianche che s’alzavano e poi venivano ammainate in un amen. Neymar di ritorno al Barça è stata un’opzione prima bollente, poi più tiepida, infine le temperature sono nuovamente salite nel mentre le contropartite avanzate dai blaugrana per sbloccare l’affare hanno cominciato a dialogare con il Paris Saint-Germain. Non tanto Dembélé che, a parte l’attuale infortunio, ha fatto capire di voler rimanere a tutti i costi in Catalogna, ma soprattutto Rakitic. Il centrocampista croato, che dopo un quinquennio di successi in abbondanza è ormai una riserva per il tecnico Ernesto Valverde, tramite i suoi agenti ha aperto all’ipotesi Psg nell’ambito di una trattativa da oltre 200 milioni di euro.
Operazione in prestito con obbligo di riscatto?
Per Neymar il Barça, la cui dirigenza (nello specifico la triade Cardoner-Grau-Abidal) s’è riunita ieri al Camp Nou, non può spendere i soldi chiesti dall’emiro, a meno di un pagamento posticipato. Per ridurre l’esborso, ecco che il nome di Rakitic ha fatto capolino. Lo stesso Rakitic, però, è al centro di un duello tra Juventus e Inter, club a lui graditi (oltre al Paris) e che ricambiano l’apprezzamento, in particolare se si trattasse di un’operazione in prestito con obbligo di riscatto.
