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Coppa Italia, Napoli-Inter 1-1: azzurri in finale con la Juve

Forse era scritto nel destino. Sarri si giocherà il suo primo trofeo in Italia, in finale contro il suo ex Napoli. La Juve sfiderà gli azzurri mercoledì 17 alle 21 all’Olimpico di Roma: in palio c’è il primo titolo italiano post Covid. Al San Paolo è finita 1-1, e così la squadra di Gattuso passa il turno grazie anche all’1-0 dell’andata firmato da Fabian Ruiz a San Siro nell’era pre Coronavirus. A trascinare il Napoli in finale è stato con un gol pesantissimo che lo porta ad essere il miglior marcatore della storia azzurra, a quota 122: superato Hamsik a 121, con Maradona al terzo posto a 115. Il modo migliore per il belga per festeggiare un rinnovo di contratto che dovrebbe arrivare a breve. Conte incassa un’eliminazione amara e adesso deve riscattarsi subito con la Samp il 21, quando riprenderà anche il campionato: lì il tecnico nerazzurro si giocherà le residue chance di restare agganciato al treno scudetto. 

Eriksen sblocca su calcio d’angolo

Gattuso sceglie il tridente con l’ex Politano insieme a Mertens e Insigne. A centrocampo Elmas, preferito ad Allan, affianca Demme e Zielinski. Conte risponde con la coppia d’oro Lautaro-Lukaku, supportata da Eriksen, preferito a Sensi e titolare per la prima volta in un big match. E proprio il danese dopo soli 2’ trova il gol direttamente da calcio d’angolo, favorito da un’incertezza di Ospina. Ci ha pensato il centrocampista dell’Inter a sbloccare il digiuno da gol in Italia che non era riuscito a interrompere ieri Ronaldo allo Stadium e che durava ormai da 97 giorni. Il Napoli imbambolato incassa subito il gol che rimette in paro i conti dopo lo 0-1 dell’andata a San Siro, e subisce per buona parte del primo tempo l’iniziativa dell’Inter, più brillante e intraprendente. Gli azzurri fanno molta fatica a creare occasioni. Al 22’ però, Handanovic rischia di combinare un pasticcio facendosi rubare la palla da Politano dopo un appoggio folle di Bastoni all’indietro, ma Mertens scivola in area. E’ la prima vera chance per il Napoli.

Mertens pareggia e supera Hamsik

L’Inter riesce spesso a rendersi pericolosa, soprattutto con Candreva sulla destra, anche se al 34’ rischia di rimanere in 10 per un fallo al limite di Young già ammonito su Politano a centrocampo: Rocchi sorvola tra le proteste del Napoli. La squadra di Conte sembra in controllo del match, ma incassa un gol incredibile in contropiede al 41’. Dopo un calcio d’angolo Ospina lancia direttamente Insigne, che semina Eriksen e serve al centro dell’area Mertens: il belga tutto solo non può sbagliare. Una disattenzione pesante, che costa cara ai nerazzurri. Trovato il gol nel finale del primo tempo, il Napoli prende coraggio e cresce in avvio di ripresa, mentre l’Inter si allunga. Insigne ci prova subito con un bel diagonale che esce di poco. Dopo un’ora abbondante di gioco i ritmi inevitabilmente calano. L’Inter non riesce a trovare più spazi per mettere in difficoltà Ospina. Maksimovic e Koulibaly sono un muro perfetto. Conte al 72’ toglie uno spento Lautaro e inserisce Sanchez. Proprio l’attaccante cileno va vicino al gol con un diagonale velenoso che esce di poco al 75’. L’Inter aumenta l’intensità e all’82’ Ospina salva il risultato con una grande parata su Eriksen. Maksimovic nell’assalto finale sale in cattedra e le prende tutte, mentre Ospina si fa ammonire e salterà la finale con la Juve


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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