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Torino, le carte per Joao Pedro

TORINO -La trattativa può partire da un momento all’altro. Troppo scaltro, Davide Vagnati, per non provarci. E’ vero che in questo momento è concentrato solo ed esclusivamente sulla squadra, sulla permanenza in serie A, ma è altrettanto vero che un occhio al mercato non lo nega. Perché è in questo momento che si costruiscono gli affari più importanti o, perlomeno, che si cerca di anticiparli imbastendo colloqui e relazioni in attesa di avanzare proposte concrete. Il Toro del nuovo corso ha individuato (anche) in Joao Pedro, 28 anni, brasiliano, l’uomo giusto per rinforzare adeguatamente la rosa e farla diventare finalmente competitiva. Come ha confermato lo stesso ds granata si profila un mercato di scambi, bisognerà trovare i giusti obiettivi e giocatori che possano piacere alla controparte. E in questo il Toro è in vantaggio visto che ha diversi elementi che in caso di salvezza non rientreranno più nei piani societari ma che, comunque, continuano ad avere considerazione lontano da Torino. Ma torniamo a Joao Pedro, l’ultima tentazione granata che piace anche alla Roma. La stessa società giallorossa che si è inserita anche nel discorso Bonaventura. Insomma, l’ex Petrachi cerca vendette. Il brasiliano del Cagliari ha iniziato la carriera come centravanti per poi venire spostato nel ruolo di trequartista. La sua duttilità gli consente di giocare anche da seconda punta e da mezzala, oltre ad aver occupato in passato la zona da esterno. Abile nel dribbling, dispone di un tiro potente e preciso che lo rende pericoloso anche da fuori area. Non gli manca la visione di gioco e inoltre è bravo negli inserimenti offensivi. Infallibile, per concludere, dal dischetto. Quest’anno in campionato nella formazione sarda ha realizzato 16 gol e servito due assist in 25 partite. Praticamente è sempre stato titolare, il che sta a significare che fisicamente sta bene. Maran lo ha sempre schierato da centrocampista centrale senza compiti particolari se non quello di “inventare” e andare a bersaglio. Sarebbe il compagno ideale per Belotti: uno come Joao Pedro esalterebbe ancora di più le caratteristiche del Gallo, bisognoso di un partner all’altezza. In questo campionato, infatti, il Capitano granata ha avuto pochissimi palloni giocabili e quasi sempre le occasioni se l’è costruite da solo. Anche per questo motivo la squadra è sprofondata così in basso. Dopodiché, senza Belotti e Sirigu a quest’ora la formazione granata avrebbe già un piede in serie B. Il presidente Giulini lo valuta 20 milioni ma la cifra è trattabile. Tutti questi soldi in periodo di crisi i granata non intendono spenderli ma possono proporre al Cagliari due giocatori, con la possibilità di ampliare il discorso: Simone Edera e Simone Zaza per cominciare. Oppure uno dei due più un conguaglio in soldi. Simone 1 e Simone 2 – al di là delle difficoltà, peraltro di natura completamente diversa, riscontrate in granata – restano elementi offensivi in grado di far comodo a molti club. Ma sul tavolo della trattativa il Torino, come detto, potrebbe anche inserire altri giocatori: Bremer o Djidji per la difesa, Lukic e Meité per il centrocampo e magari pure Berenguer per l’attacco. Gli intoccabili sono pochi: Belotti e Sirigu, forse Ansaldi, magari Millico in prospettiva futura. […]


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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