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Frattesi: “Scamacca centravanti italiano più forte. Da Vlahovic deve imparare una cosa”

TORINO – A brillare nel centrocampo del Sassuolo è sempre lui, Davide Frattesi. Miglior partenza stagionale per il centrocampista romano classe ’99 non poteva esserci: 4 gol in 15 partite (tutte da titolare), già eguagliato il bottino di reti della scorsa stagione in campionato. Frattesi ha toccato diversi temi durante la sua intervista con Cronache di spogliatoio, a partire dal suo rapporto con l’amico ed ex compagno in neroverde, Gianluca Scamacca: “Con lui mi sono divertito tanto, in particolare durante il lockdown per il Covid. Eravamo a pezzi, io peggio di lui. Ci alternavamo come medici. Siamo stati chiusi in casa per 10 giorni e abbiamo giocato per 18 ore alla PlayStation. Lui prova sempre a negare l’evidenza, ma sono troppo più forte. Gli facevo le foto con il filtro del pianto su Instagram. Abbiamo fatto 3 club insieme e dall’u-17 alla Nazionale maggiore. Sono stato 800 giorni insieme a lui in stanza, tra ritiri e partite. Per non contare l’extracalcio, insomma un fratello aggiunto”. “Gianluca sta mettendo la corazza nonostante abbia impatto, dato che è enorme e tatuato – continua Frattesi. Prima era un pezzo di pane. Spero di giocarci ancora insieme, non so dove. Per me è l’attaccante italiano più forte, lo ha dimostrato nella scorsa stagione. Immobile segna tantissimo ma secondo me come qualità pura, sa fare tutto. Se avesse la cattiveria di Vlahovic quando va sul pallone, allora per i difensori si mette male. In alcune giornare era immarcabile. Deve migliorare con il sinistro, zappava per terra. Nonostante il gran fisico è forte tecnicamente”. 

Frattesi: “Pinamonti è diverso da Scamacca ma entrambi difendono bene la palla” 

Frattesi ha evidenziato le differenze nello stile di gioco tra Pinamonti e Scamacca: “Pinamonti fa più sponda di spalle, Scamacca esce più dall’azione per attaccare meglio la porta. Pinamonti è bravo a tenere la posizione, Scamacca ti manda più in verticale. Sono due giocatori diversi ma entrambi hanno la capacità di difendere bene la palla. Ad Andrea non arrivano palloni puliti, forse per questo è più difficile per lui.Fa un lavoro che non farebbero altri attaccanti. Ma ciò che sta facendo lo ripagherà in futuro. Chi semina, raccoglie”. 

Frattesi: “De Rossi? Se si arrabbia…è davvero tosta. Da mister lo vedo bene”

Si passa all’esperienza in azzurro con la Nazionale. Queste le parole di Frattesi: “La mia convocazione è stata il coronamento di un sogno, qualcosa che inseguivo da tanto tempo. Emozionante trovare De Rossi nello staff. Daniele da compagno a mister, come con Magnanelli. Mi interessava la persona, non il giocatore. Non rompere le scatole a un giovane se sbaglia una palla, come accade a tanti di 30-32 anni. Lui era un vero e proprio leader. Lo ascoltava Strootman come lo ascoltavo io. Da mister lo vedo bene perchè già ai tempi aveva idee, sapeva dove girarsi e cosa fare. Quando ci giocavo contro in allenamento non gli ho mai rubato una palla. Daniele è tranquillo ma se si incazza è tosta per davvero”. 

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