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Milan-Genoa 3-1 ai supplementari: Shevchenko rimontato, Pioli ai quarti

MILANO – Impresa solo sfiorata dal grande ex Shevchenko a San Siro, lo stadio che lo ha visto diventare leggenda rossonera da calciatore e stasera ha fatto da scenario a un’amara sconfitta per il suo Genoa, eliminato agli ottavi di finale della Coppa Italia da un Milan capace di imporsi in rimonta ai supplementari. Colpito in avvio da Ostigard e riportato a galla nella ripresa da Giroud, la squadra di Pioli viene trascinata poi da Leao che firma il sorpasso al 102′ e con Saelemaekers (autore del tris nel finale) trascina il Diavolo ai quarti, dove affronterà la vincente della sfida tra Lazio e Udinese.

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Pioli lancia baby Maldini, Sheva ‘rischiatutto’

Con Kessié e Bennacer impegnati nella Coppa d’Africa, Calabria e Romagnoli in isolamento per la positività al Covid e Ibrahimovic squalificato, Pioli ritrova Tomori in difesa e schiera il figlio d’arte Daniel Maldini sulla trequarti alle spalle di Giroud, punto di riferimento offensivo del 4-2-3-1 rossonero. Sull’altro fronte negativo il tampone di controllo per Shevchenko, che era risultato contagiato prima del match di campionato perso con lo Spezia (sostituito dal vice Tassotti, altra leggenda milanista) e può tornare sulla sua traballante panchina (Labbadia o Garcia i suoi possibili sostituti). Senza Maksimovic, Cambiaso, Serpe, Criscito e con Fares già trasferitosi al Torino, l’ucraino si gioca comunque il tutto per tutto e si affida a un 4-3-3 in cui debutta il nuovo attaccante Yeboah, con Ekuban e Caicedo a completare il tridente e Badelj in regia.

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Ostigard punge, Tomori va ko

Avvio veemente del Diavolo che ci prova subito con una buona iniziativa di Maldini (chiuso da Ostigard) e un sinistro al volo di Theo Hernandez (ribattutto), poi ‘pizzica’ la traversa con un colpo di testa di Krunic sul corner che chiude il primo assalto rossonero (4′). Il Genoa prova a organizzarsi ma rischia ancora al 12′, quando Rebic crossa dalla sinistra per Messias che colpisce male con il destro e calcia alto. Il copione del match sembra già delineato ma a cambiare la trama ci pensa Ostigard, che su un corner conquistato da Vanheusden (parata di Maignan) e ben calciato da Portanova sbuca in terzo tempo alle spalle di Theo Hernandez (17′) e ‘gela‘ il Milan. A complicare ulteriormente i piani di Pioli arriva poi l’infortunio di Tomori, costretto a lasciar il posto a Florenzi (24′), mentre il Genoa prova a sfruttare la nuova inerzia del match e per poco non raddoppia con Yeboah: anticipo di testa su Maignan e palla alta non di molto (26′). I padroni di casa provano a reagire e attaccano, ma in maniera confusa e poco concreta, tirando un altro sospiro di sollievo poco prima del riposo: spunto di Ekuban e palla a Portanova, che da buona posizione calcia a lato di un soffio (41′). Gli ospiti accusano il colpo e Giroud cerca immediatamente il colpo del ko, senza però trovare lo specchio di testa su cross (ancora dalla sinistra) di Leao.

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Giroud riporta a galla il Diavolo

Si va negli spogliatoi con il Milan sotto di un gol, in campo rientrano gli stessi ventidue e in avvio di ripresa sono subito brividi da una parte e dall’altra: prima è il Genoa a rammaricarsi per un’altra ghiotta occasione non sfruttata da Portanova, servito ancora da Ekuban (47′), poi è Giroud e cercare invano con una sponda di testa il compagno Gabbia anticipato da Semper (48′). Come nel primo tempo è sterile il predominio territoriale dei rossoneri, che manovrano però bene al 60′: Messias verticalizza bene per Rebic che non riesce però a servire Giroud. Al 62′ Pioli decide allora che è il momento di cambiare qualcosa e lo fa con tre sostituzioni: dentro Brahim Diaz, Leao e Bakayoko (al posto di Maldini, Rebic e Krunic) mentre Sheva getta nella mischia Destro (fuori Caicedo al 63′) e Cassata (per Ekuban al 71′). In una serata difficile servirebbe la giocata di un singolo al Diavolo e a riportarlo a galla ci pensa allora Giroud: cross dalla sinistra di Theo Hernandez e perfetto stacco del centravanti francese, che gira la palla di testa infilandola all’incrocio (74′). Nel finale Pioli si gioca anche la carta Saelemaekers (dentro all’80’ al posto di Messias), mentre il Genoa prova a ‘spezzare‘ il forcing rossonero con un destro a giro fuori misura di Melegoni (82′), un vellitario tentativo di Destro da metà campo (84′) e l’ingresso di Pandev (all’87’ per Yeboah) per passare al 4-4-2 anche in ottica supplementari. Uno scenario che si materializza dopo un destro di Florenzi troppo centrale (88′) e una chiusura di Ostigard su Leao: al 90′ è 1-1 e si va avanti.

Leao sorpassa, tris di Saelemaekers

Scacciati gli spettri, è un altro Milan ad approcciare i supplementari che partono con un vero e proprio assedio all’area rossoblù: in rapida sequenza super intervento di Semper su Leao (93′), incrocio sfiorato da Tonali (95′), mancino di Theo Hernandez alto di un niente (99′) e un destro di Brahim Diaz che non sorprende il portiere dei liguri (101′) a differenza dal tiro-cross di Leao che al 102′ vale il sorpasso rossonero. Si cambia campo e non si arrende ancora Ostigard che va vicino alla doppietta con una conclusione a lato di poco (108′), mentre un minuto dopo Brahim Diaz grazia il Genoa calciando alto un rigore in movimento. Dopo una conclusione di Ghiglione deviata da Maignan è l’ingresso di Bani (proprio al posto di Ostigard) l’ultima mossa di Shevchenko, che subito dopo vede però Saelemaekers calare il tris che chiude definitivamente i giochi (112′): standing ovation dei tifosi rossoneri per Giroud (‘passerella’ per il 18enne Roback), Genoa fuori e Milan ai quarti.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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