Si volta pagina all’annata successiva: è il suo terzo anno di Juve e sarà anche l’ultimo. Al termine di quel campionato resta, peraltro, scolpita nella pietra la famosa frase del ristorante (“con 10 euro non si mangia un ristorante da 100”), chiara allusione al gap con le big d’Europa.
Ma cos’era successo in quella stagione? E’ la seconda Champions del Conte allenatore e arriva una pesante eliminazione ai gironi: la partita beffa è quella contro il Galatasaray, giocata dopo il rinvio di un giorno per neve e affrontata su un campo impraticabile. Mancini e Snejider la vincono negli ultimi cinque minuti.
C’è però pur sempre l’Europa League: dopo la ‘retrocessione’ nell’altra coppa il cammino della squadra da record che chiuderà quel campionato col terzo scudetto di fila e il primato tutt’ora imbattuto di punti (102) supera tante fasi, ma finisce per arrendersi in semifinale col Benfica. Dopo il ko per 2-1 in Portogallo il match del ritorno – nervosissimo – resta inchiodato per quasi cento minuti sullo 0-0. Beffa aggiuntiva: la finale di quell’edizione era in programma allo Juventus Stadium.
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