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Napoli, l’autoproduzione delle maglie è di nuovo un successo. E c’è un messaggio importante ai giovani

Valentina De Laurentiis: “Così nascono le nostre maglie”

“Tutto è partito da un’intuizione geniale di mio padre – ammette Valentina De Laurentiis a Inside SSC Napoli – sembrava una sfida impossibile, in quattro stagioni abbiamo quintuplicato il fatturato grazie a un grande lavoro di squadra. È stato un percorso a ostacoli, ma siamo estremamente soddisfatti dei risultati. Possiamo contare su un partner come Giorgio Armani e la sua squadra, siamo l’unico club al mondo a lavorare in stretta sinergia con un fashion partner di tale livello, diventa naturale fondere lo stile elegante, essenziale e iconico con la tipica e poetica creatività partenopea”

Napoli, l’errore sulle maglie e il bellissimo messaggio

Non solo: in un mondo dove si tende a nascondere gli errori, Valentina De Laurentiis parla apertamente di quello sulle maglie azzurre e lancia un bellissimo messaggio: “Quest’avventura è la più stimolante che abbia mai vissuto, anche se comporta un’enorme dose di rischio, come accade in ogni grande progetto. Una volta concluso il processo creativo, tutta la responsabilità della produzione e della distribuzione è nelle nostre mani. La nostra business unit merchandising, di fatto, è una start-up. E come tutte le realtà giovani, ogni giorno affronta sfide e difficoltà di ogni tipo: dai difetti di produzione alle calamità naturali, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Poi, ovviamente, può capitare che sbagliamo anche noi. Succede, e non solo alle realtà più giovani. Ieri è diventato virale un refuso presente sul logo di certificazione di autenticità delle maglie home e away appena lanciate, e che è presente anche sulle divise dei portieri. Potrei cercare scuse, o correggerlo nel resto della produzione. Ma invece preferisco lasciarlo così com’è, trasformandolo in un’occasione per lanciare un messaggio: chi lavora può inciampare. L’importante è trovare subito una soluzione, se possibile, o trarne un insegnamento. Quel refuso renderà le nostre divise ancora più “umane” e forse, in un certo senso, uniche. Vorrei che diventassero quasi un messaggio ai più giovani, che spesso hanno paura di agire e di mettersi in discussione per il timore di trovarsi di fronte a un patibolo, spesso virtuale. È proprio quando si cade, invece, che ci si rialza, si cresce e si vive. Come fa da secoli la nostra città, che “nu’ mmore, è vviva… Ancora”.

Maglie Napoli, la novità della linea donna

La novità di quest’anno è rappresentata dalla linea donna: “Per una questione di tempistiche, non ero mai riuscita a concentrarmi come volevo su una linea dedicata alle donne. Questa collezione non nasce per vestire una stagione, ma per raccontare il mio pensiero. Credo profondamente nella forza dell’autenticità. Per me una donna non deve “aggiustarsi” per piacere, per essere accettata, per rientrare in uno stampo. È dedicata a tutte quelle donne che, per troppo tempo, si sono limate l’anima per compiacere gli altri: la famiglia, la società, gli uomini, il mondo intero. “Nun t’aggiustà pe’ piacere” è un invito a smettere. A liberarsi. A mostrarsi per ciò che si è: con la propria voce, i propri spigoli, le proprie cicatrici. E poi c’è la seconda parte: “Brucia, nun brillà”, che è il cuore pulsante di tutto. Viviamo in un tempo che ci chiede continuamente di brillare. Ma spesso è una luce vuota, superficiale, costruita per piacere agli altri. Io invece credo nel fuoco che nasce dentro. Nelle cicatrici che diventano forza. Nell’autenticità e nell’amore come unico vero motore creativo. Una donna che ha vissuto, che ha attraversato il dolore, non ha bisogno di brillare: lei brucia. E, bruciando, illumina tutto ciò che tocca. Non cerca l’approvazione, ma la verità. Non si adatta, si afferma. Non ha bisogno di filtri, ma di libertà. Perché non c’è niente di più potente di una donna libera come il mare, protagonista della nostra collezione. Ci tenevo da tempo a lanciare questo messaggio, ed era il momento giusto per farlo. Ed è per questo che, su ogni capo, ho voluto mettere la mia firma”.



Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/calcio/serie-a


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