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    Juve, ufficiale la cessione di Nico Gonzalez all’Atletico Madrid: cifre e dettagli dell’affare

    Juve, ufficiale la cessione di Nico Gonzalez all’Atletico Madrid

    Questo il messaggio della Juventus apparso sul portale ufficiale bianconero, a margine del trasferimento di Nico Gonzalez all’Atletico Madrid: “Dopo una stagione in bianconero, si separano le strade tra la Juventus e Nico González. L’attaccante argentino proseguirà la sua carriera all’Atlético Madrid, dove approda in prestito con diritto di riscatto, che potrà diventare obbligo al maturare di determinate condizioni durante la stagione. Arrivato a Torino nell’estate del 2024, Nico ha collezionato presenze importanti contribuendo al percorso della squadra in campionato e in Europa. La sua professionalità e il suo impegno non sono mai mancati nel corso di questi mesi insieme. Nico ci saluta con 40 presenze, 5 gol e 4 assist: è stato uno degli otto giocatori della Juventus 24/25 a collezionare in tutte le competizioni almeno 4 gol e almeno 4 assist, con Thuram, Conceicao, Yildiz, Vlahovic, Weah, Mbangula e McKennie. A lui vanno i ringraziamenti di tutti noi per quanto fatto insieme e l’augurio per il futuro della sua carriera”.

    Tutti i dettagli dell’affare Nico Gonzalez

    Come di consueto, la Juventus ha reso noti anche tutti i dettagli e le cifre dell’affare: “Juventus Football Club S.p.A. – si legge – comunica di aver raggiunto un accordo con la società Club Atlético de Madrid per la cessione, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2026, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Nicolás Iván González, a fronte di un corrispettivo di € 1 milione. Tale corrispettivo potrà essere aumentato, nel corso della durata del contratto di prestazione sportiva con il calciatore, per un ammontare non superiore a € 1 milione, al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi. L’accordo prevede inoltre l’obbligo da parte dell’Atlético de Madrid di acquisire a titolo definitivo i diritti alle prestazioni sportive del giocatore al verificarsi di determinate condizioni nel corso della stagione sportiva 2025/2026. Il corrispettivo pattuito per l’eventuale cessione definitiva è pari a € 32 milioni, pagabili in tre esercizi”.

    La nota ufficiale dell’Atletico Madrid

    Sui canali ufficiali dell’Atletico Madrid, è poi arrivato anche l’annuncio dei Colchoneros: “L’Atlético Madrid e la Juventus hanno raggiunto un accordo per il prestito di Nico Gonzalez. Il centrocampista giocherà con la squadra biancorossa per la stagione 2025/26. Il nazionale argentino ha superato la visita medica presso il Centro di Medicina Sportiva ad Alte Prestazioni Vithas – Invictum dell’Ospedale Universitario Arturo Soria di Madrid, prima di dirigersi verso gli uffici biancorossi dello stadio Air Metropolitano di Riyadh.

    Nicolás Iván Gonzalez, nato il 6 aprile 1998 a Belén de Escobar, provincia di Buenos Aires (Argentina), ha avuto una brillante carriera nel calcio professionistico sin dal suo debutto con l’Argentinos Juniors. Ha giocato 47 partite ufficiali per il club sudamericano, segnando 11 gol. Nella stagione 2016/17, ha vinto la Primera B Nacional con l’Argentinos Juniors, assicurandosi la promozione nella massima serie del calcio argentino. Nel 2018, ha fatto il salto in Europa e ha firmato per il VfB Stuttgart, dove ha collezionato 79 presenze e segnato 23 gol, giocando un ruolo chiave nel campionato tedesco. Nel 2021 è passato alla Fiorentina, dove ha consolidato la sua presenza nel calcio italiano con 125 presenze e 38 gol in tutte le competizioni. Il suo passaggio alla Juventus è avvenuto nella stagione 2024/25. Con la squadra di Torino ha disputato 40 partite ufficiali in tutte le competizioni, segnando 5 gol.

    A livello internazionale, Gonzalez ha rappresentato la nazionale maggiore argentina in 41 occasioni, segnando finora sei gol. Il suo palmares con l’Albiceleste include due titoli di Copa América (2021 e 2024) e la Finalissima nel 2022. Dopo aver firmato con il nostro club, Nico Gonzalez si recherà in Argentina per unirsi alla nazionale argentina. Benvenuto, Nico!”. LEGGI TUTTO

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    Juventus, la rivincita di Vlahovic il reietto: separato in casa ma segna un gol a partita

    Imbronciato, forse triste. Ma con due gol all’attivo pesantissimi e nessuna voglia di tirare i remi in barca. La sorpresa assoluta di questo inizio campionato si chiama Dusan Vlahovic, perchè era la meno attesa. Anzi a dirla tutta in pochi si aspettavano addiriturra che il serbo potesse scendere in campo. E invece contro il Parma mette il sigillo del 2-0 che spegne le pericolose speranze del club emiliano. E col Genoa la risolve di testa man LEGGI TUTTO

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    Il Milan accontenta Allegri: ecco Rabiot

    MILANO – Nell’ultimo giorno di calciomercato, il Milan sarà attivissimo. Sono ancora diverse, infatti, le operazioni da portare a termine, sia in entrata che in uscita. Alcune sono state definite, per altre sono stati fatti passi in avanti potenzialmente decisivi nella giornata di ieri, per altre ancora ci si è dovuti già mettere l’anima in pace. In particolare, nelle scorse ore, il Milan ha definito l’affare Adrien Rabiot; dopo lunghi ammiccamenti, iniziati un anno fa e aumentati di volume con l’approdo di Massimiliano Allegri sulla panchina rossonera, il francese tornerà in Italia per ricongiungersi col suo mentore e per rinforzarne il centrocampo.

    Allegri, la richiesta al Milan

    Rabiot, d’altronde, è stata una richiesta specifica del tecnico livornese, bisognoso di una mezzala tecnica, con capacità di inserimento, di corsa e con gol nelle gambe. Giorgio Furlani e Igli Tare lo hanno accontentato: il classe 1995 approderà a Milano per le visite mediche e la firma fino al 2028 a cinque milioni di euro a stagione grazie all’accordo raggiunto con il Marsiglia, sulla base di un acquisto a titolo definitivo da 10 milioni di euro bonus compresi. 

    Il posto a centrocampo, ad oggi composto da sei calciatori in rosa, è stato liberato da Yunus Musah: l’americano sosterrà oggi le visite mediche con l’Atalanta; l’accordo è stato raggiunto per un prestito oneroso di 4 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 26 milioni di euro più il 10% sulla futura rivendita. Allegri, dunque, perde un calciatore duttile, in grado di coprire sia il ruolo di centrocampista puro che di quinto a tutta fascia, ma acquista uno dei suoi figli calcistici prediletti, con cui è stato alla Juventius e al quale, con i giusti tempi, affiderà le chiavi della mediana milanista.

    Milan, è tempo di cessioni

    Quella di Musah non sarà l’unica cessione in prestito che il Milan definirà in data odierna. Già ieri, in maniera preventiva, Samuel Chukwueze è partito per l’Inghilterra per sostenere oggi le visite mediche con il Fulham; l’accordo tra i due club non è stato ancora definito al 100%, ma c’è ampia intesa sul prestito con obbligo di riscatto condizionato intorno ai 25 milioni di euro. Il nigeriano, dunque, è volato a Londra per firmare il suo contratto non appena le parti in causa daranno il via libera. 

    Sempre in Premier League è sbarcato Alejandro Jimenez, esterno classe 2005; anche per lui si tratta di un prestito oneroso per 1,5 milioni di euro, ma il Bournemouth lo riscatterà per 18,5 milioni di euro non appena lo spagnolo taglierà il traguardo delle 18 presenze da titolare in campionato.

    Milan, idea Demiral per la difesa

    Ed è sempre in Premier League che il Milan ha provato ad acquistare il nuovo difensore centrale, richiesto da Allegri per aumentare quantità, esperienza e qualità nel reparto. Joe Gomez, però, dopo aver aperto al Milan sulla base di un quadriennale da 3 milioni di euro a stagione, è stato costretto ad entrare in campo durante Liverpool-Arsenal per dare il cambio all’infortunato Ibrahima Konaté, il titolare, assieme a Van Dijk, della difesa dei Reds. A questo punto, di conseguenza, pare difficile che Slot possa dare il via libera alla cessione di Gomez non conoscendo i tempi di recupero del centrale francese. 

    Potrebbe tornare in auge per il Milan, dunque, il nome di Merih Demiral, proposto più volte al club rossonero nelle ultime settimane; il difensore turco dell’Al-Ahli vorrebbe lasciare l’Arabia Saudita per far ritorno in Europa, ma il Milan non è così convinto che sia il profilo giusto per rinforzare la sua difesa. Certo, però, il tempo stringe.  LEGGI TUTTO

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    La bella estate(ndine) di Giovanni Manna

    Cresciuto al Lugano dove non aveva compiti ben precisi, “Gio” – come lo chiamano gli amici e i benefattori – s’è formato a Torino, alla scuola di Cherubini, Paratici e Allegri, e nel maggio scorso è stato scelto quasi provocatoriamente da De Laurentiis. Preciso che se fosse rimasto Agnelli l’avrebbe promosso in prima squadra.

    Giovane, ambizioso, pieno di idee e buona volontà, due estati fa si distinse per il mancato acquisto di Lukaku (l’aveva inseguito per mesi). Ma almeno ci provò, spinto proprio da Allegri.

    A Napoli s’è ritrovato in mezzo tra De Laurentiis, Chiavelli e Conte che con lui fanno spesso il torello. Ha rischiato e rischia ancora, ma regge.

    Partendo dalle indicazioni di Antonio, il primo anno ha preso proprio Lukaku, McTominay, Buongiorno, Gilmour, Spinazzola, Rafa Marin, Neres e in seguito Okafor che Conte ha portato allo scudetto.

    Nella sessione che si chiude oggi ha trattato 1.720 giocatori di 25 nazioni (metodo Paratici), uno da Marte, tenendone in caldo la metà di mille, e chiude con De Bruyne, Lang, Beukema, Lucca, Gutierrez, Milinkovic-Savic, Marianucci, Elmas e, ultimo, Hojlund, dopo aver ceduto Osimhen al Galatasaray, Raspadori all’Atlético Madrid (gli affari più sostanziosi) e otto mesi fa Kvara al Psg.

    Non appena il mondo del calcio ha cominciato a considerarlo in gamba, s’è rotto il tendine d’Achille e le interpretazioni sulla dinamica dell’incidente sono almeno una decina.

    Non posso sapere se dopo questo articolo lo licenzieranno per eccesso di luce e complimenti – mi auguro di no -: so però che ha lavorato benissimo (curando perfino i mal di pancia di Anguissa e Lobotka) e ha sposato l’ombra.

    Il ruolo del ds è in crisi da anni, visto che i presidenti si affidano a intermediari e interdetti, agenti e agenzie, amici e parenti, televisivi e radiati, algoritmi e pendolini. Perciò Manna è una buona notizia, oltre che una delle numerose intuizioni felici di De Laurentiis. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, cantiere aperto Juric: a Ivan mancano tanto Ederson (e Lookman)

    La zampata di Cutrone ha negato a Juric la prima vittoria in campionato, accendendo il dibattito su che cosa sia l’Atalanta di oggi e dove possa arrivare domani. Dopo le prime due giornate della nuova Serie A, la squadra di Juric conta 2 punti: scaturiti da questi risultati  1-1 in casa con il Pisa, 1-1 in trasferta a Parma. Un anno fa, dopo le prime due giornate l’Atalanta di Gasperini contava 3 punti: LEGGI TUTTO

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    Da Modric a Dzeko, ‘vecchietti’ a chi. La Serie A scopre l’usato sicuro

    L’Italia non è un paese per giovani. Una frase che ciclicamente si ripresenta in ogni contesto e latitudine del Paese, da parecchi anni anche nel calcio. Verrebbe da dire, nel caso specifico del pallone, che non è un paese nemmeno per giovani italiani e i dati delle prime due giornate di A parlano chiaro per buona pace del ct Gattuso. L’Italia è quel posto dove l’usato sicuro, spesso, ha la meglio, certo se poi i risultati sono quelli visti in campionato LEGGI TUTTO

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    I Top e Flop di Pisa-Roma: Soulé, un gol da playstation. Dybala fa scintille

    Roma a sei punti, Roma in testa. Nonostante il mare agitato del mercato e una squadra ancora in costruzione, che Gasperini si augura di completare almeno con un attaccante di livello nelle prossime 48 ore per rinforzare il reparto offensivo. Dallo show di Soulé e Dybala alle difficoltà incontrate da El Shaarawy e Dovbyk, ecco le valutazioni dei giallorossi nella trasferta di Pisa.

    I migliori

    Soulé 7,5 È sgusciato via di continuo, ma soltanto accentrandosi ha trovato la chiave per passare da pericoloso a decisivo. Un gol fatto dopo un’azione da playstation e un altro, più di forza che di tecnica, cancellato dal Var per un tocco di mano involontario. La Roma di Soulé è la hit dell’estate 2025.

    Dybala 7,5Come un piccolo fiammiferaio, ha acceso micce qua e là, finché i compagni non ne hanno trasformata una in scintilla. Joya per gli occhi, quanto calcio in quei piedi fatati. “Può giocare ovunque, è un dieci vero” il messaggio spedito da Gasperini a fine partita. Con lui è un’altra Roma. Lo pensava pure Mourinho.

    I peggiori

    Angeliño 6In fase difensiva ha sofferto le sgroppate di Touré, in attacco si è proposto a ripetizione alzando i giri del motore soprattutto nella ripresa. Il finale in crescendo ha restituito la sensazione di un calciatore solido e maturo, l’arrivo del greco Tsimikas gli metterà però inevitabilmente più pressione

    El Shaarawy 5,5I compagni hanno provato a servirlo con qualche palla alta, come se fosse Dovbyk o Ferguson. Lui, comprendendo le difficoltà della manovra, si è andato a cercare pallone e spazi un po’ ovunque. Faticando parecchio. Non ha mai avuto l’opportunità di puntare l’avversario come avrebbe voluto e potuto. LEGGI TUTTO