consigliato per te

  • in

    Venezia-Palermo: chi è da A?

    TORINO – Turno infrasettimanale in Serie B, 7ª giornata: sette gare oggi, tre domani. Il clou è Venezia-Palermo, fischio d’inizio alle 20.30, cioé il confronto fra due serie candidate alla A, anche diretta. Sabato, i lagunari di Vanoli, nello 0-0 di Brescia, hanno dato l’impressione di essersi risparmiati, magari pensando al fatto che per la gara di stasera il Palermo ha avuto un giorno in più per recuperare. Il Venezia però, vi arriva da imbattuto e con due punti in più dei siciliani e ricordandosi che nella scorsa stagione iniziarono a risalire la classifica dopo un avvio di stagione difficile quando sbancarono il Barbera con una rete del totem Pohjanpalo, Vanoli era appena subentrato e stava mettendo le basi per il gran lavoro del mesi successivi che ha portato al Venezia attuale, seconda forza della B dietro al Parma. Il Palermo di Corini, invece, venerdì sera, ha fallito l’esame di maturità quando è stato battuto in casa dal Cosenza. Il tecnico dei rosanero non l’ha presa con particolare sportività, parlando di leggera superiorità dei suoi, ma il campo ha detto che la vittoria dei calabresi è stata ineccepibile e bisognerebbe riconoscerlo, non solo per rispettare l’impresa fatta dagli avversari ma anche per capire meglio i propri limiti. A iniziare dal modulo, un 4-3-3 che lascia dubbi: già non aveva funzionato nella scorsa stagione, anche se in questa dovrebbero esserci uomini più adatti per metterlo in pratica. Ma intanto quest’anno finora non mette bomber Brunori nelle condizioni di pungere (ancora zero gol per lui). Alle 20.30 iniziano altre 4 gare. Occhio a Reggiana-Pisa, cioé Nesta contro Aquilani, chi riesce a decollare? Entrambi hanno vinto nel turno precedente (gli emiliani sullo Spezia a Cesena, i toscani sulla Feralpisalò a Piacenza), non hanno avuto un avvio di campionato dei più semplici ma chi vince stasera dovrebbe ritrovarsi con ben altra classifica, vista sui playoff, probabilmente. Intrigante anche Sudtirol-Modena, entrambe ancora imbattute. Gli altoatesini di Bisoli, sabato a Terni, hanno evitato il ko al 94’ grazie al rigore segnato da Casiraghi con cui a sorpresa è sempre più capocannoniere della B (6 reti, grazie a 4 penalty trasformati), forse la prova meno convincente finora del Sudtirol. Il Modena di Bianco invece, prometteva bene, ma nelle ultime due uscite ha raccolto solo pari contro due neopromosse come Feralpisalò e Lecco, perdendo l’occasione di sbarcare in zona A diretta, anche se i canarini sono a un solo punto dal Venezia secondo. Nella scorsa stagione però, il Modena (guidato da Tesser), fu una delle poche squadre che vinse al Druso di Bolzano (0-2) e le formazioni sono ancora parecchio simili a quelle della scorsa annata. Da brividi Spezia-Brescia che si giocherà a Cesena. Nei liguri, un punto in 5 uscite, Alvini si gioca la panchina. Ufficiosamente al tecnico verrebbe dato tempo fino alla sosta per le nazionali di ottobre. In realtà, se la squadra dovesse fallire anche stasera, è pronto il ritorno di Gotti, ancora sotto contratto, che avrebbe dato la disponibilità ad allenare la squadra anche in B, dopo l’esonero (fatale per lo Spezia) della scorsa stagione in A. E attenzione al Brescia: ha giocato solo tre partite, ma ha fatto 7 punti e non ha ancora incassato reti, complimenti a Gastaldello che sta cancellando la retrocessione ai playout della scorsa stagione, cogliendo al meglio l’occasione della riammissione in B ottenuta al posto della defunta Reggina. Alle 20.30 si gioca uno “spareggio salvezza” da brividi: l’Ascoli di Viali, rinfrancato dal 2-2 ottenuto sabato a Cremona ma con appena 4 punti in classifica, riceve la Ternana che finora ha raccolto 4 ko e 2 pari e l’ultimo, col Sudtirol, odora di beffa, vittoria sfumata nel recupero come era successo nel turno precedente a Como quando il successo era sfumato fra l’83’ e il 94′. Alle 18.15 le altre due gare: Cosenza-Cremonese (i calabresi dopo il blitz di Palermo potrebbero alzare l’asticella, i lombardi alla seconda uscita con Stroppa in panchina dopo il 2-2 interno dell’esordio con l’Ascoli) e Lecco-Feralpisalò, due neopromosse che cercano la prima vittoria, sul fondo assieme allo Spezia con un solo punto. Domani, fischio d’inizio alle 20.30, completano il turno Catanzaro-Cittadella, Como-Sampdoria e Parma-Bari. LEGGI TUTTO

  • in

    Vucinic: “Juve, occhio a Krstovic. Assomiglia a Boksic”

    L’ex attaccante bianconero partito dal Lecce vive nel Salento ed è un grande estimatore di Corvino: “Ha sempre saputo trovare i giovani talenti, e farli rendere al meglio”. Come Chiesa e Vlahovic…

    Undici anni fa, Mirko Vucinic vinceva il suo primo scudetto. Lo faceva con la Juve di Conte, dopo una stagione senza coppe europee, simile a quella che, quest’anno, sta affrontando la squadra di Allegri. L’ex attaccante, oggi vice c.t. del Montenegro, continua a seguire i bianconeri, reduci dalla sconfitta di Sassuolo e pronti per affrontare il Lecce, il primo club di Mirko tra i professionisti. Per Vucinic, che ancora oggi vive nel Salento, sarà una gara speciale. Dopo un buon avvio di stagione, Danilo e compagni sono crollati al Mapei. LEGGI TUTTO

  • in

    Vlahovic-Krstovic, storie incrociate nei Balcani. E stasera Juve-Lecce passa dai loro gol

    Il serbo e il montenegrino sono coetanei, si sono sfiorati a Belgrado ma hanno avuto percorsi diversi. Ora eccoli protagonisti nella sfida che apre la sesta giornata di Serie A

    Dusan contro Nikola: chi l’avrebbe mai detto. Vlahovic e Krstovic sono coetanei, separati da poco più di 2 mesi, ma sinora, a 23 anni, il destino li ha portati a battere strade ben diverse sulle vie del gol. E dire che il serbo della Juve e il montenegrino del Lecce si sono sfiorati a Belgrado. Quando il centravanti di Allegri lasciava il Partizan per volare alla Fiorentina, nel 2018, il panzer di D’Aversa si metteva in luce nello Zeta Golubovac inducendo la Stella Rossa (i rivali per eccellenza)a bloccarlo in fretta alla fine di quell’anno per 300 mila euro. Da allora Dusan ha conquistato le vette del nostro calcio, con quel trasferimento in bianconero da 80 milioni di euro nel gennaio 2022. Quasi in contemporanea Nikola veniva dismesso dai campioni di Serbia al club slovacco Dunajska Streda. Da allora solo in un’occasione si sono trovati di fronte con le rispettive nazionali per il girone di qualificazione al prossimo Europeo. E Vlahovic ha deciso lo scontro diretto di marzo, entrando a 20 minuti dalla fine e segnando una doppietta. Ora ad ottobre c’è la rivincita in casa serba. L’ultima occasione (forse) per i montenegrini contro i rivali più sentiti. Sì, perché il calcio è lo specchio di una realtà che convive da sempre con i muri etnici e religiosi. E nonostante la comune fede cristiano ortodossa, la “madre patria serba”ttuttora fatica ad accettare l’indipendenza montenegrina.  LEGGI TUTTO

  • in

    Bartesaghi e i suoi fratelli(ni): tutti i deb di Pioli. E non sempre è andata bene

    La copertina contro il Verona è stata anche un po’ sua. Davide Bartesaghi è l’ultimo debuttante delle giovanili rossonere lanciato da Stefano Pioli. Il classe 2005 arriva dalla Primavera di Abate – della cui rosa tecnicamente fa ancora parte – e si è guadagnato i gradi di vice Theo dopo un’ottima estate al fianco della prima squadra. Dalla tournée negli States all’esordio in gare ufficiali, per chiudere una trafila con il Milan iniziata qualche anno fa, come accaduto a diversi colleghi con il tecnico rossonero. LEGGI TUTTO

  • in

    Rugani, Cambiaso, Milik: così la Juve contro il Lecce?

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

  • in

    La Juve cerca identità, il Napoli… Spalletti

    I bianconeri col Lecce devono evitare un altro ko con una presunta piccola. Garcia per liberarsi dell’ombra del suo predecessore non può neutralizzare Kvara e Lobotka e perdere Osimhen

    Neanche il tempo di svegliarsi dalla botta con il Sassuolo e la Juve deve confrontarsi subito con un rivale ancora più pericoloso: le aspettative. E oggi c’è il Lecce che, per la prima volta, affronta i bianconeri guardandoli dall’alto in classifica. Nessuno può credere che D’Aversa chiuderà il campionato davanti: l’anno scorso l’Udinese era quarta con 10 punti, settembre spesso illude. LEGGI TUTTO