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    Sommer: “Mi piace la costruzione dal basso di Inzaghi. Non vedo l’ora di giocare a San Siro”

    Lo svizzero ha rilasciato le prime frasi al canale nerazzurro: “Orgoglioso di arrivare in un club così importante che ha una grande tradizione di portieri. Voglio vincere”

    Felice per nuova avventura e desideroso di mettersi in mostra con la maglia nerazzurra. Yann Sommer ha rilasciato le prime dichiarazioni da giocatore dell’Inter al canale ufficiale nerazzurro: “Ci sono molti motivi che mi hanno spinto a venire qui – ha iniziato -, prima di tutto il fatto che l’Inter è un grandissimo club a livello nazionale e internazionale, una società con una grande tradizione. Giocare in una squadra così importante è una nuova sfida per me e per la mia carriera. Non vedo l’ora di giocare a San Siro, di godermi la gente, l’atmosfera e Milano. Sono felice di essere qui”.

    COSTRUZIONE DAL BASSO—  Lo svizzero non ha invece voluto parlare di obiettivi da raggiungere: “Non ho molte aspettative. Voglio semplicemente giocare, misurarmi con gli altri calciatori, gli altri attaccanti e giocare per l’Inter. Con la speranza naturalmente di vincere qualcosa. Sarà tutto nuovo e non vedo l’ora di iniziare. Il mio punto di forza? Sono un portiere molto esplosivo, cerco di essere coraggioso e di aiutare la squadra, anche giocando con i piedi. Credo quest’ultima sia una delle mie qualità migliori. A Inzaghi piace la costruzione da dietro, l’ho notato in questi anni, e questo è anche il mio stile. Mi piace essere un’opzione per la squadra, mi piace giocare contro avversari che mi mettono pressione. Cerco di dare fiducia, di stare tranquillo”.

    TRADIZIONE—  In passato l’Inter ha avuto grandi portieri e Sommer intende aggiungersi a questa lista: “Mi rende orgoglioso che molti portieri importanti abbiano indossato questa maglia e non vedo l’ora di metterla anche io. Ai tifosi voglio dire che sono felice e orgoglioso di essere un giocatore dell’Inter e non vedo l’ora di giocare davanti a voi e sentire la vostra magia”. LEGGI TUTTO

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    Inter-Inzaghi, è rinnovo fino al 2025. Tinti, l’agente del tecnico: “Accordo solo da formalizzare”

    L’allenatore di Piacenza ha raggiunto l’intesa per allungare di 12 mesi il contratto durante la tournée in Giappone con il presidente Zhang e la dirigenza

    Manca l’ufficialità, ma a questo punto è un dettaglio. Simone Inzaghi ha trovato l’accordo per prolungare il suo contratto con l’Inter fino al 30 giugno 2025 ovvero un anno in più rispetto alla scadenza fissata nel giugno 2022, quando era arrivato il primo rinnovo. La conferma è arrivata da Tullio Tinti, l’agente che anche quando era calciatore seguiva il più piccolo dei fratelli Inzaghi: “Simone ha già prolungato quando era in tournée. L’intesa è solo da formalizzare, ma sarà un rinnovo di un anno”. Inzaghi, dunque, non inizierà il prossimo campionato con il contratto in scadenza e sarà più “tutelato” anche in caso di critiche.

    TERZO ANNO—  Inzaghi è arrivato all’Inter il 3 giugno 2021, quando il club di viale della Liberazione lo ha annunciato come sostituto di Antonio Conte, che aveva da poco trovato l’accordo per la risoluzione del suo contratto. In due stagioni in nerazzurro ha totalizzato 109 panchine e ha vinto 4 trofei: 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane. Nell’ultima stagione ha raggiunto la finale di Champions, persa a Istanbul contro il Manchester City. Nel 2021-22 si è visto soffiare lo scudetto nella volata con il Milan, mentre nel 2022-23 è arrivato staccatissimo rispetto dal Napoli, ma ha comunque conquistato il terzo posto e la qualificazione alla prossima Champions. L’obiettivo per il 2023-24, che il tecnico ha annunciato nella conferenza stampa di metà luglio, è conquistare il tricolore della seconda stella. LEGGI TUTTO

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    Isaksen, visite mediche e firma per il danese che si emoziona con i tifosi

    Dopo i test in Paideia, il giovane attaccante è pronto a stupire la dirigenza biancoceleste, che punta molto su di lui

    Ecco anche il terzo acquisto. Dopo che nella serata di ieri Gustav Isaksen è sbarcato a Fiumicino, oggi il danese classe 2001 ha effettuato le visite mediche e fisiche prima di firmare il contratto di cinque anni con la Lazio. Ad accompagnarlo nelle varie tappe tanti tifosi, particolarmente soddisfatti degli ultimi acquisti (lui e Kamada) dopo la lunga attesa.

    la giornata—  Nella prima mattina di lunedì Isaksen si è presentato in Paideia per effettuare le visite mediche. Intorno alle 10.45 si è preso una pausa per farsi immortalare e permettere alla Lazio di pubblicare alcuni post sui social. Ai tifosi il danese ha ripetuto in continuazione “Forza Lazio”, mostrando non solo molto entusiasmo ma anche emozione. Suo fratello Emil si è detto fiero della nuova avventura dell’ex Midtjylland. Poco prima di mezzogiorno il calciatore ha lasciato la clinica e firmato autografi ai laziali presenti, posando anche per diversi selfie. Una mezzora di pausa e poi i test atletici all’Isokinetic, dove è rimasto per poco più di un’ora. Nel pomeriggio ha quindi raggiunto Formello, che ha visitato con un sorriso smagliante prima di firmare il contratto. Per lui la Lazio ha speso circa 12 milioni, il calciatore invece guadagnerà 1,5 milioni per i prossimi 5 anni. L’annuncio è atteso nelle prossime ore. Il club crede fortemente in lui, i dirigenti biancocelesti sono convinti che possa diventare un giocatore di primo piano. Anche se probabilmente si dovrà avere un po’ di pazienza… LEGGI TUTTO

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    Inter, Lautaro papà per la seconda volta: è nato Theo. Gli auguri di Dybala, Aguero, Zanetti…

    Il capitano nerazzurro e la moglie Agustina hanno già una bimba, Nina. La notizia è stata data dall’attaccante sul suo profilo Instagram e sono arrivate le felicitazioni dell’Inter e di tanti compagni e connazionali

    La gioia più grande prima dell’inizio del campionato. Lautaro Martinez oggi è diventato per la seconda volta papà: la moglie Agustina infatti ha dato alla luce Theo, secondogenito della coppia che nel 2021 ha avuto la prima figlia, Nina. Per il capitano nerazzurro una grande emozione, condivisa attraverso il suo profilo Instagram. “Uno dei giorni più emozionanti della nostra vita. Felici di tenerti tra le nostre braccia. La tua sorellina è casa che ti aspetta per rimpierti di amore. Adesso siamo in quattro. Benvenuto Theo, ti amiamo”. A seguire tanti complimenti da parte di colleghi e connazionali tra i quali Paredes, il Dibu Martinez e Pezzella, Aguero, Dybala, Zanetti ecc. Non sono mancati neppure i messaggi dell’Inter, di Cuadrado, di Wanda Nara, Borja Valero e della Curva Nord. LEGGI TUTTO

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    Quando Sommer fece 19 parate in una partita

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Trofeo Berlusconi, il Milan contro il Monza con l’11 migliore

    Domani alle 21 andrà in scena una sfida dal significato particolare per entrambe le squadre: Pioli è pronto a schierare la sua migliore formazione

    All’U-Power Stadium, per il Trofeo Berlusconi, il Milan si presenterà con il miglior undici possibile. Un omaggio a Silvio, scomparso a giugno, patron di entrambe le squadre in momenti diversi, ma anche un tentativo di testare la squadra che scenderà in campo a Bologna il 21 agosto, alla prima di campionato.

    chi gioca—  I rossoneri sono tornati ad allenarsi domenica dopo la tournée americana e i tre test di livello contro Real, Juve e Barcellona. Tre sconfitte, di cui una ai rigori contro i bianconeri, ma anche buoni segnali dai singoli: Reijnders, Loftus-Cheek, Giroud, Leao. Domani Pioli dovrebbe schierare la miglior formazione possibile. Musah, Chukwueze e Okafor andranno in panchina, pronti a subentrare nella ripresa e a debuttare in rossonero. Lo svizzero, presentato oggi, ha ribadito di essere pronto e motivato. “Non vedo l’ora di giocare per questi colori”. E di esordire finalmente a San Siro. Formazione, quindi. Appuntamento alle 21 di domani: Maignan tra i pali, Florenzi a destra, Thiaw e Tomori in mezzo e Theo a sinistra. A centrocampo, al netto di evoluzioni di mercato (c’è il Fenerbahce in pressing), toccherà a Krunic, schierato regista in tutti i test. Al suo fianco giocheranno Reijnders e RLC, con Giroud, Leao e Pulisic nel tridente. Out Messias e Calabria per problemi muscolare rimediati negli Stati Uniti. Il brasiliano è sul mercato insieme a Ballo-Touré, Caldara e Lazetic.

    DE KETELAERE—  Gli ultimi due appunti riguardano Origi e De Ketelaere. La punta belga, non convocata per la tournée, resta comunque sulla lista dei partenti. Dovrà trovarsi una squadra. L’ex Bruges, invece, è ormai a un passo dall’Atalanta. Manca solo il suo sì per chiudere l’operazione, impostata su un prestito oneroso a 3 milioni con diritto di riscatto fissato a 23. Pioli dovrebbe aggregarlo alla squadra per l’amichevole, ma è fuori dai piani. CDK sta riflettendo. Intanto, all’uscita da Milanello, è stato accerchiato da una ventina di tifosi a caccia di selfie. Qualcuno ha provato a chiedergli della Dea, ma nessuna risposta. Solo un sorriso di facciata dietro gli occhiali scuri. L’avventura rossonera sta per concludersi così dopo 40 presenze e nulla più. LEGGI TUTTO

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    Pioli: “Berlusconi? Un visionario. Ha fatto la storia del Milan”

    Le parole dell’allenatore rossonero alla vigilia del Trofeo Berlusconi, in programma domani sera contro il Monza

    “Sicuramente Berlusconi è stato un visionario e quindi tutto quello che ha portato ha avuto successo. Ha fatto la storia del Milan, ha contribuito a renderlo ancora più grande, a ottenere grandissimi successi, è stato una persona con grande carisma” ha dichiarato Stefano Pioli, intervistato da SportMediaset alla vigilia del Trofeo Berlusconi, in programma domani sera contro il Monza. “L’ultima telefonata ricevuta dal presidente è stata 15 giorni prima della sua scomparsa e parlavamo di Milan, di come giocare, di come fare meglio certe cose, di come raggiungere certi traguardi. Aveva investito tanto e bene nel Monza, ma che fosse ancora milanista dentro credo sicuramente” ha aggiunto il tecnico.

    il trofeo—  “Quando Galliani mi ha proposto il Trofeo Berlusconi abbiamo risposto che noi siamo solamente onorati di partecipare a questo torneo. Spero di poter salutare anche i familiari e i collaboratori di Berlusconi e di fare la partita al meglio possibile perché comunque Berlusconi fa parte in modo così completo e importante della storia del Milan. Domani inoltre affrontiamo una squadra come il Monza che ha sempre giocato bene a calcio, quindi sarà un bel test”. LEGGI TUTTO

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    Moratti duro su Lukaku: “Molto deluso dal suo comportamento. Uno così meglio che sia andato via”

    L’ex presidente ha parlato anche dello scudetto: “Non voglio mettere pressione, ma quest’anno credo ci sia tutto per far bene e vincerlo”

    Massimo Moratti contro Romelu Lukaku. L’ex presidente dell’Inter ha parlato a Notizie.com e non risparmia una bordata al belga: “Se n’è andato un bel centravanti come Dzeko – ha ammesso Moratti – e non sarà facile sostituirlo. Adesso ci manca un bell’attaccante per completare la rosa e dare l’assalto allo scudetto. Lukaku? Sì, c’era anche lui, ma non l’ho citato volutamente. Quello che aveva promesso, prendendo degli impegni mentre parlava con gli altri, non mi è piaciuto come non è piaciuto a ogni tifoso dell’Inter. Sono rimasto delusissimo dal suo atteggiamento. Meglio che non sia all’Inter uno così, non ci si comporta in quel modo. E non conta con chi ha fatto cosa, nel senso che non importa se sotto la mia gestione non ci sia stato uno che si sia comportato così… Non si fa in quel modo e basta”.

    SCUDETTO—  Moratti ha detto la sua anche sulla lotta al tricolore: “Per storia che ha alle spalle, l’Inter ogni stagione deve lottare per lo scudetto, ma quest’anno credo che debba andare a dama. Non voglio responsabilizzare nessuno più di quanto già non lo sia, ma mi sembra che ci sia tutto per fare bene e andare a vincere. Penso che noi e il Napoli siamo lì, alla pari, ma noi dobbiamo fare qualcosa di più. Mi fido di Inzaghi: finora ha fatto benissimo, sa far giocare bene le squadre e io l’ho sempre sostenuto. E’ un bravo ragazzo e un ottimo allenatore”. LEGGI TUTTO