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    Di Maria: “La Juve? Parecchi colloqui coi dirigenti, ma a volte le parole non valgono molto”

    Frecciate dell’argentino nei confronti della Signora dopo la stagione finita con una mancata riconferma: “Ho ricevuto offerte dall’Arabia Saudita. Erano strepitose ma ho scelto col cuore, ho scelto il Benfica”

    Quaranta presenze e 8 gol fatti, ma anche tante assenze e parecchie prestazioni anonime: fortemente voluto la scorsa estate da Allegri, l’argentino ha deluso le attese tanto che la Juve ha deciso di non rinnovargli il contratto con largo anticipo sulla conclusione della stagione. Ora Angel Di Maria rompe il silenzio e torna a parlare della sua breve esperienza in bianconero, intervistato da DSports Radio. L’argentino ora al Benfica si è tolto qualche sassolino, lanciando frecciate a società e allenatore: “È stato un anno difficile per il club. Non ho mai capito quello che è successo durante la stagione. Ho provato a capirlo e fare il mio dovere quando dovevo giocare”.

    “Non ho giocato molto e alla fine mi è dispiaciuto – ha proseguito l’argentino -. Ho avuto parecchi colloqui con i dirigenti della Juve, non era quello di cui avevo discusso con l’allenatore. A volte ci si rende conto che le parole non valgono molto. L’Arabia Saudita mi ha contattato e sono arrivate più chiamate. Erano offerte strepitose, ma ho scelto con il cuore, ho scelto il Benfica”.  LEGGI TUTTO

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    Castellanos: “Posso imparare molto da Immobile”

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Milan, a San Siro è già ora del primo sold out

    Sabato sera contro il Torino il Meazza sarà tutto esaurito: attesi circa 72 mila spettatori. In 10 mila dall’estero

    San Siro riapre le porte al Milan e lo fa mantenendo una piacevolissima consuetudine. Per il debutto casalingo del Diavolo contro il Torino, in programma sabato sera alle 20.45, il Meazza – al netto del settore ospiti – sarà tutto esaurito. Attesi circa 72 mila spettatori, quota ormai diventata un must dei rossoneri in casa.

    dall’estero—  Un dato peraltro coerente con la campagna abbonamenti andata esaurita in poche settimane con 41.500 tessere staccate. Dei 72 mila spettatori attesi col Torino, circa 10 mila saranno provenienti dall’estero. Tra i Paesi più rappresentati: Usa, Israele, Francia, Regno Unito, Belgio, Germania. In tribuna d’onore è atteso anche il numero uno di RedBird, Gerry Cardinale, che aveva presenziato anche alla prima uscita del Milan a Bologna. Riparte in questa prima giornata anche il programma di accessibilità “Il Milan per tutti”, attraverso cui in ogni match casalingo il club rossonero mette a disposizione dei propri tifosi con disabilità o provenienti da contesti sociali complicati, alcuni ingressi dedicati e un servizio di audiodescrizione per non vedenti e ipovedenti. LEGGI TUTTO

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    Inter, Chivu: “Prima la crescita, poi i risultati. Casadei e Fabbian? Orgoglioso, ma è merito loro”

    L’allenatore della Primavera nerazzurra ed eroe del Triplete del 2010: “Pio Esposito? L’exploit non mi sorprende, una volta l’ho messo capitano per testarlo sotto pressione e lui ha fatto tripletta. Con i giovani cresco ogni giorno, ma non sempre è facile capirli”

    Per la terza stagione consecutiva Cristian Chivu siede sulla panchina dell’Inter Primavera, con l’obiettivo di trasmettere la sua incredibile esperienza ai giovani talenti nerazzurri. Lo ha fatto estremamente bene finora ed è stato confermato nuovamente, pronto a guidare la formazione che è il fiore all’occhiello di uno dei migliori vivai d’Italia. LEGGI TUTTO

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    Abate: “Il mio Milan Primavera, fuori dalla comfort zone. Con Pioli intesa super”

    L’ex rossonero: “Con i ragazzi sono schietto e leale. Il massimo è vederne debuttare uno a San Siro. Camarda? Ha la testa sulle spalle, ma avrà difficoltà, e noi dovremo sostenerlo. Traoré talento incredibile, Bartesaghi può fare il vice Theo”

    Il Milan ai milanisti. E’ il vecchio slogan caro a Berlusconi e Galliani, e non c’è bisogno di spiegarlo. Poi sono arrivati i cinesi, quindi gli americani, il motto è passato di moda ma c’è qualcuno che “resiste”. Per meriti e non per casato, s’intende. Ignazio Abate è della vecchia guardia rossonera e sta per iniziare la seconda avventura alla guida della Primavera che l’anno scorso ha portato fino alle final four di Youth League. Trecentosei presenze spalmate su 11 stagioni da giocatore, poi nel 2021 la prima esperienza in panchina con l’Under 16, a cui è seguita la Primavera. LEGGI TUTTO