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    Conte e “i numeri impietosi”, Inzaghi e il leone, infortuni e lampi: Sanchez-Inter, il romanzo

    Il cileno potrebbe tornare in nerazzurro dopo un triennio sulle montagne russe: i tanti stop, gli sprazzi da campione, l’insofferenza, il gol in Supercoppa, il rosso ad Anfield. Eppure, Appiano Gentile resta casa sua

    Il titolo del suo triennio all’Inter lo ha dato lui: Hey amigo. Si è presentato ai microfoni dopo la Supercoppa decisa nel gennaio 2022 contro la Juve, ha detto quello che pensava, ha comunicato in maniera diretta e dunque, in parte, oscurato tutto il resto. Ma i tre anni di Alexis Sanchez in nerazzurro sono stati molto altro: lampi di classe e panchine, infortuni e speranze, rossi e magie, rigori sbagliati e un addio senza nemmeno prendere parte alla (triste) passerella finale nel giorno dello scudetto definitivamente perso. LEGGI TUTTO

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    Milan, caccia al vice Giroud: da Ekitike a Colombo, tutte le ipotesi

    Il nome in pole position arriva dalla Francia. Hugo Ekitike ha 21 anni, è nato ad Angers e la stagione scorsa ha giocato con il Psg. Al netto di una concorrenza quasi ingiocabile è riuscito a togliersi qualche soddisfazione: 4 gol e altrettanti assist in 32 presenze. Non male. I parigini l’hanno riscattato dal Reims per 35 milioni di euro, quindi può partire in prestito. Pregi: gioca davanti, corre parecchio, svaria su tutto il fronte offensivo senza problemi. Due anni fa ha siglato 10 gol in Ligue 1 con il Reims, la squadra della vita dov’è nato e cresciuto. Inoltre, è uno di quei profili da Milan. Giovane, futuribile, classe 2002. Si tratta del primo obiettivo per l’attacco. Difetti: di sicuro l’esperienza. Ekitike vanta solo 4 partite in Champions, giocate tutte l’anno scorso. Una di queste contro la Juventus ai gironi. Nel 2022 si è descritto così: “Sono un giocatore abbastanza completo, ma posso migliorare in ogni aspetto”. Sfrontato.  LEGGI TUTTO

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    Dossier Rapid Vienna: stelle, tattica e punti di forza dell’avversaria viola

    Domani la Fiorentina in Austria contro una squadra giovane, ma con un bomber 34enne che…

    Un obiettivo particolare, già raggiunto. Per il Rapid Vienna la sfida di domani sera alle 19 contro la Fiorentina nei preliminari di Conference League è già un successo. Perché sfide di questo tipo, contro squadre con una tradizione come quella della Viola, al Weststadion, non se ne vedono molte. “Spero con tutto il cuore di poter sfidare la Fiorentina – aveva detto il tecnico Barisic prima del turno precedente con Debrecen -. È una squadra conosciuta in tutto il mondo. Sarebbe emozionante”. Lo sarà, perché il Debrecen è stato spazzato via con un clamoroso 5-0 in Ungheria dopo lo 0-0 dell’andata. LEGGI TUTTO

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    Schelotto, Morimoto & co: brillavano in Serie A, ora sono in D

    Il gol nel derby contro il Milan ce l’ha tatuato sul braccio: “24 febbraio 2013”, segnano El Galgo ed El Shaarawy. Sulle panchine ci sono Stramaccioni e Allegri. Finisce 1-1, l’argentino perde la scommessa con Ricky Alvarez: “Se segni, ti fai un tatuaggio”. Il patto è stato rispettato. In nerazzurro ha giocato con Zanetti e Cambiasso, Prandelli l’ha fatto esordire con l’Italia nel 2012. Schelotto ha pure giocato in Premier col Brighton di Potter e allo Sporting Lisbona insieme ad Aquilani, Joao Mario e Rui Patricio. Dopo una stagione al Moron, seconda serie argentina, è voluto tornare in Italia. Barletta è la nuova tappa del viaggio, cominciato a Cesena nel 2007. Il contachilometri corre ancora veloce. LEGGI TUTTO

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    L’Atalanta blocca Zapata: niente Roma

    Brusca frenata nella trattativa per il centravanti colombiano: Gasp non se ne vuole privare

    Brusca frenata sul fronte Zapata-Roma. L’Atalanta manda segnali chiari, Duvan non si muove, soprattutto se i giallorossi non arriveranno a mettere sul piatto 10 milioni. Al momento le parti, malgrado voci di visite mediche che dovevano svolgersi già ieri a Villa Stuart, rimangono lontane perché l’offerta di 5 milioni più altrettanti di bonus (ma difficilmente raggiungibili) non sta bene ai nerazzurri. I quali non hanno certo esigenza di fare cassa (sono già entrati 155 milioni, in buona parte grazie al passaggio di Hojlund al Manchester United per 85) e non vogliono trovarsi scoperti alla voce centravanti. Soprattutto in una stagione in cui sono tornati in Europa.

    SITUAZIONE ATALANTA —  Sono infatti arrivati Scamacca e Touré, ma il primo deve ritrovare la condizione visto che era fermo da aprile, mentre il secondo – a sua volta imbastito da un lungo stop nella primavera scorsa – si è infortunato nel test del 13 agosto contro la Juve e ne avrà per quattro mesi. Gasp quindi non avrebbe comunque voluto cedere Zapata, subordinando però il suo veto all’eventuale reperimento di un sostituto. Ecco perché non si può ancora mettere la parola fine a passaggio di Zapata alla Roma. Di sicuro però il colombiano giocherà anche la prossima giornata in nerazzurro e un’eventuale svolta resta vincolata a un nuovo sforzo dei giallorossi e all’arrivo di un altro attaccante a Bergamo. Non facile, a 8 giorni dal gong del mercato. LEGGI TUTTO

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    Pellegrino si racconta: “Sono aggressivo e veloce. E mi ispiro a Sergio Ramos”

    L’ultimo acquisto si presenta a Milan Tv: “Un sogno essere qui, mio nonno è italiano. Darò sempre il massimo. Ho scelto il 31 perché ho segnato il primo gol con questo numero”

    Idee chiare e riferimenti ben visibili: “Sono un difensore veloce, aggressivo, concentrato”. Si descrive così, Marco Pellegrino, il neo acquisto del Milan. Caratteristiche simili a quelle del suo idolo, Sergio Ramos, a caccia di una squadra dopo aver giocato due anni nel Psg: “Mi ispiro a lui e a Romero del Tottenham”. Nel frattempo sogna a occhi aperti. Il Diavolo l’ha acquistato dal Platense per circa 3 milioni. Sarà il quinto centrale a disposizione di Pioli: “È un sogno essere qua, quando ho saputo dell’interesse del club ne ho parlato con la mia famiglia, eravamo emozionati e non ci potevamo credere”.

    origini—  L’argentino ha parlato così a Milan Tv, svelando anche le sue origini italiane: “Sono italiano da parte di nonno, il papà di mia madre. Mi parla spesso di questo Paese e anche lui è felice per me. Sono venuto qui alcuni anni fa con la mia famiglia. Spero di adattarmi in fretta contando sul supporto dei miei genitori. Loro sono sempre con me e insieme conosceremo anche Milano”. Pellegrino vestirà la maglia numero 31: “L’avevo già indossata al Platense. Con questa ho esordito e ho segnato il mio primo gol. Per me è speciale”. Due parole sul suo stile di gioco: “Sono veloce, aggressivo in marcatura. Lavoro duramente e resto sempre concentrato. Darò sempre il massimo”. LEGGI TUTTO