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    “Basta fake news, focus sui fatti”: cosa c’è dietro la storia del presidente di Roc Nation

    Michael Yormark, numero uno dell’area sport dell’agenzia che ha accompagnato il belga in questi anni, ha postato una storia Instagram sibillina. Sullo sfondo la separazione da Big Rom e un rapporto fiduciario venuto meno

    Da un lato Romelu Lukaku, in trincea con l’avvocato-ombra Ledure e una cerchia ristrettissima di familiari, dopo che l’Inter lo ha scaricato definitivamente. Dall’altra Roc Nation, la potentissima agenzia guidata da Jay Z, che ha accompagnato i passi della carriera del belga fuori e dentro il campo negli ultimi anni. 

    storia instagram—  Le due entità sono destinate a separarsi visto che è venuto meno il rapporto di fiducia: se Roc puntava diritto sul ritorno all’Inter, Rom flirtava cercando accordi con altri club, dal Milan alla Juve, alle spalle dell’agenzia (e dell’Inter). Per dirsi addio serviranno dei giorni, forse qualche settimana, visti gli interessi milionari in ballo e il tema delicato dei diritti di immagine. Mentre si sta prendendo forma questa separazione e si stanno studiando dettagli e tempistica, Roc Nation interviene per smentire qualsiasi ricostruzione che presupponga una separazione precedente al caso Lukaku-Inter degli ultimi giorni. Oppure un addio già ratificato e messo nero su bianco. Per farlo ha usato una storia postata sui social da Michael Yormark, presidente dell’area sport di Roc Nation che da poco ha arruolato anche alcune stelle brasiliane tra cui Vinícius: “Le fake news e le notizie irresponsabili devono cessare: focus sui fatti e sulla verità”, scrive il dirigente americano. Sono ore delicate, con avvocati all’opera, in cui la delusione è grande quanto la rabbia: la strada che separerà le due parti inizia soltanto adesso ad essere tracciata, ma per le firme servirà prudenza e tempo. LEGGI TUTTO

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    Mauro: “Lukaku? No, grazie. Meglio tenere Vlahovic e dargli un gioco”

    Il parere dell’ex bianconero: “Big Rom è un colpo alla Allegri, non alla Giuntoli. E non sono certo che riaccenderebbe i tifosi, anzi…”

    “Lukaku alla Juve? Finché non lo vedo, non ci credo. Poi non mi stupirei perché nel calcio di oggi può succedere di tutto”. Parola di Massimo Mauro, sul tetto del mondo con i bianconeri nel 1985.  LEGGI TUTTO

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    Nuova stagione, nuovo pullman: i tifosi della Juventus votano il design con un sondaggio

    I sostenitori bianconeri possono scegliere le nuove scritte sul mezzo societario tramite l’app di fan token

    Il vecchio calendario calcistico appeso alla parete è stato cambiato con quello nuovo, i giocatori sono già al lavoro agli ordini di Massimiliano Allegri e all’inizio della prossima stagione manca poco più di un mesetto. Insomma, tutto ci ricorda che ormai il 2022-2023 è alle spalle e che ogni prospettiva è vòlta a quel che sarà da metà agosto fino alla prossima estate. Così, come chi dopo Capodanno ci dà un taglio variando acconciatura, la Juventus ha scelto di cambiare connotati al pullman che per tutta la stagione scarrozzerà il gruppo squadra: per farlo ha chiesto un aiuto ai tifosi bianconeri, con la speranza che da metà agosto inizi anche un’annata decisamente migliore e meno travagliata di quella precedente.

    Tornando ai sostenitori e al loro insindacabile parere, è attivo un sondaggio sulla piattaforma di fan token aperto a chiunque abbia dei gettoni digitali della Juventus nel proprio wallet, il portafoglio virtuale. Le opzioni per il design del pullman sono tre, con un’ovvia caratteristica in comune: la scritta Juventus, comprensibilmente irrinunciabile. Cambia l’altra scritta sulla carrozzeria: si può scegliere tra una “seconda” Juventus, bianconeri oppure fino alla fine. Come sempre, l’esito alle urne sarà vincolante e la squadra di Allegri viaggerà tutto l’anno con le grafiche preferite dai tifosi. LEGGI TUTTO

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    Zenga: “Lukaku, shock mai visto: che delusione! Ma vada dove vuole. L’Inter resta”

    La bandiera nerazzurra: “Uno shock mai visto. Bastava dirlo invece di sparire e lo avrebbero pure ringraziato. Ora vada dove vuole, il club resta. E senza l’amore di San Siro, ci perde solo lui”

    Ha visto il calcio da tutte le angolature: “Giovanili, raccattapalle, addetto alle fotocopie in ufficio, ultrà in curva, secondo portiere di Bordon, primo portiere, allenatore, uomo marketing e ambassador nerazzurro e ora d.t. in Indonesia”. Però uno shock calcistico come questo di Lukaku, “no, non lo ricordo. Forse Figo dal Barça al Real”. LEGGI TUTTO

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    Pessina: “Vogliamo migliorarci”

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    Pessina: “Berlusconi? Giocheremo per lui”

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    Strategia Juve: prendo un big e lo tolgo a un rivale

    Rinforzarsi danneggiando le avversarie: da Cannavaro a  Higuain, il caso Lukaku arriva in scia a una linea già vista tante volte in bianconero

    L’idea sembra presa dal racconto storiografico di qualche battaglia degli antichi Romani. Ti immagini uno dei grandi generali del passato che guida l’offensiva all’esercito nemico grazie al tradimento degli alti ufficiali rivali. Nel calcio, per quanto ci sia sempre qualcuno a ripetere i discorsi sull’onore e l’attaccamento per la maglia, è qualcosa di più comune. Fa parte della logica della compravendita dei giocatori, è una dinamica normale nonostante i sentimenti a volte la rendano difficile da accettare. Anche perché, sotto il punto di vista strategico, cosa c’è di più naturale che acquistare la miglior risorsa di una diretta concorrente, rinforzandosi e indebolendola contemporaneamente? La Juventus si è sempre distinta come esponente di questa corrente di pensiero, attuandola puntualmente con diverse modalità, come inserirsi in una trattativa. Non si tratta solo di Lukaku, con l’Inter ci sono anche i precedenti più recenti di Kulusevski e Bremer, soffiati ai nerazzurri, e anche un precedente tentativo col belga ai tempi del Manchester United.  LEGGI TUTTO

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    D’Ambrosio in lacrime alla festa della Curva Nord

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