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    Allegri, la caccia ai top pronti all’uso ora è un boomerang

    Pogba, Paredes e Di Maria sono tra le operazioni in perdita per la Juve, che fatica ancora ad avviare il ricambio nella rosa

    Teoricamente ci sono un paio di Juve a disposizione di Allegri, trentacinque giocatori a libro paga, forse più, ma è solo un’illusione d’estate. Le grandi manovre per gestire tutta questa perniciosa abbondanza sono cominciate prima dell’avvento di Giuntoli. La parola d’ordine è liberarsi di ingaggi non più sostenibili e di gente fuori dal progetto, ridimensionando il gruppo per ragioni tecniche oltre che economiche.  LEGGI TUTTO

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    Per la A ci sarà anche il Como

    TORINO – C’è anche il Como nel novero delle squadre che dichiarano di puntare alla Serie A. Niente di cui stupirsi: i lariani hanno una delle più solide proprietà, giacché i padroni, i ricchissimi fratelli Michael e Robert Hartono, economicamente hanno pochi eguali non solo in B ma in Italia e anche in Europa. E dunque, dopo due stagioni di assestamento nella categoria, è giunta l’ora di dare l’assalto alla massima serie. Certo, non sarà semplice. Sia per la folta concorrenza, sia perché la base di partenza non è delle più quotate. Il Como è reduce da una stagione complicata, chiusa al 13° posto ma a due punti dalla zona playoff, con un pizzico di convinzione in più i lariani avrebbero potuto acciuffare gli spareggi promozione. Ma nelle ultime battute della stagione, a Como si era già soddisfatti per aver raddrizzato una annata disgraziata. Certo, i playoff erano alla portata ma contava soprattutto essersi tirati fuori dalle sabbie mobili della classifica. Ciò è avvenuto con Moreno Longo in panchina che il 22 settembre di un anno fa raccoglieva una squadra penultima con tre punti dopo sei giornate, senza guida per i problemi di salute che viveva l’allenatore, la bandiera lariana Jack Gattuso. Dunque ora, per ambire a un campionato di vertice, il Como, che comunque dispone già di valori non trascurabili, deve fare un mercato importante che colmi il divario – non piccolo – dalle big. Finora, il club lariano ha messo a segno due colpi che fanno ben sperare la tifoseria. In porta ci sarà il croato Adrian Semper, uno dei migliori interpreti della categoria. Nella passata stagione al Genoa ha patito l’esplosione di Martinez ma per capire il suo valore basta andarsi a vedere certe partite che disputò in quel Chievo che prima della sparizione lottava per la A anche grazie alle sue prodigiose parate. Il secondo colpo è il centrocampista Oliver Abildgaard, nazionale danese, ex Verona e Rubin Kazan, uno che può dare un certo peso alla mediana di Longo. Centrocampo lariano che ha perso Cesc Fabregas: lo spagnolo, onusto di gloria, dopo una stagione anonima e frenata dai noti problemi fisici, ha anticipato di un anno il ritiro dal calcio giocato e iniziato la carriera da allenatore, guiderà la Primavera del Como ma lavorando sempre a stretto contatto con Longo. Ma al di là del nome, non è una grave perdita. Fabregas è stato soprattutto un’operazione di marketing che ha fatto conoscere Como in tutto il mondo, un anno fa quando sbarcava in città si scatenava un entusiasmo eccezionale ma era intuibile già allora, visti i suoi precedenti al Monaco, che il suo apporto sarebbe stato limitato. E così meglio anticipare il ritiro e lasciare a un elemento più affidabile uno dei 18 posti da Over 23 che si possono iscrivere in lista. Comunque, già la scorsa estate, il Como allestiva una squadra che poteva nutrire qualche ambizione. L’attacco Cutrone-Cerri è sulla carta uno dei migliori della B, ma anche loro, rispetto all’ultima annata, dovranno dare qualcosa in più perché il Como sia veramente da A. Infondate le voci che vorrebbero Cutrone destinatto alla Samp: resterà a Cono. Per il resto, il dg Charlie Ludi interverrà in ogni reparto per consegnare a Longo, fra un mesetto, un Como da quartieri alti, alla ricerca di quella Serie A che in città manca dal 2003. In un’annata che comunque si annuncia memorabile, visto che riproporrà, dopo mezzo secolo, il derby in B coi cugini blucelesti del Lecco, uno stimolo in più per i ragazzi di Longo. E a proposito dell’alllenatore, Longo ha già portato in Serie A il Frosinone: accadde nel 2018, quando i ciociari superarono in finale playoff il Palermo, al termine di un acceso e discusso confronto. LEGGI TUTTO

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    Leao, con il numero 10 è la stagione della maturità. E il Milan ci crede

    Dopo il rinnovo di contratto fino al 2028, il portoghese ha l’occasione per lasciare ancora di più il segno nella storia rossonera. E i numeri sono dalla sua parte

    Sono arrivati Loftus-Cheek, Romero, Pulisic, Sportiello e altri arriveranno, sono partiti Tonali e Diaz, Ibrahimovic ha dato l’addio al calcio, ma soprattutto è rimasto Rafael Leao, il miglior acquisto per il nuovo Milan, anche se assente al raduno di ieri. LEGGI TUTTO

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    Sticchi Damiani: “Soffriremo ancora ma il Lecce stupirà”

    Parla il presidente: “Faremo un mercato di opportunità e intanto ci portiamo 11 Primavera scudettati in ritiro a Folgaria”

    I l sorriso e la felicità per il riavvio della stagione, dopo due annate meravigliose, danno lo slancio per ripartire. Saverio Sticchi Damiani, l’avvocato presidente del Lecce, dopo una sbornia, col ritorno in A, la salvezza e lo scudetto della Primavera non vede l’ora di andare un paio di giorni in ritiro a Folgaria a vedere i suoi ragazzi. “Giusto che vedano che il presidente c’è. Abbiamo vissuto due stagioni bellissime, in cui abbiamo raggiunto dei risultati straordinari rispettando i parametri economici di una neopromossa che investe tutte le risorse che derivano dalla partecipazione in A, ma senza creare debiti”.  LEGGI TUTTO

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    Inter, le priorità per la porta: Sommer prima di Trubin, si chiude in settimana

    Onana sarà del Manchester United entro giovedì: per lo svizzero del Bayern Monaco si pagano 6 milioni di euro di clausola

    Si gioca su due tavoli, perché se da un lato l’Inter ha bisogno di incassare per puntare a completare la rosa, dall’altro non può perdere tempo per sistemare alcuni ruoli chiave. Vale per Lukaku, ovvio. Ma vale soprattutto per la porta, che rischia di essere sprovvista di un titolare nella prima fase del ritiro precampionato. André Onana è sempre più vicino al Manchester United e la trattativa è entrata nel rettilineo finale: entro giovedì tutto sarà risolto e il camerunese raggiungerà il suo ex tecnico all’Ajax Erik ten Hag, grande regista dell’operazione. L’offerta degli inglesi si è avvicinata ai 60 milioni chiesti dall’Inter, ma non è ancora sufficiente. Dettagli che verranno risolti nelle prossime 48 ore: l’intesa definitiva dovrebbe essere raggiunta intorno ai 55 milioni con bonus facilmente raggiungibili e già domani le parti potrebbero stringere il cerchio e preparare i contratti. Intanto, Marotta e Ausilio continuano a parlare col Bayern per accelerare l’arrivo di Yann Sommer, portiere della nazionale svizzera, e c’è fiducia di poter definire tutto in questa settimana. Nel contratto di Sommer è prevista una clausola rescissoria da 6 milioni di euro, ma ad agevolare la trattativa c’è soprattutto l’ottimo rapporto tra i due club. L’Inter ha fretta di dare a Inzaghi un nuovo numero 1, che comunque non sarà a disposizione prima della prossima settimana, visto il supplemento di vacanze dovute agli impegni internazionali di giugno. Potrebbe arrivare lunedì con gli altri nazionali nerazzurri.

    La nuova coppia—  La cessione di Onana è diventata praticamente inevitabile: il pressing dello United è stato costante e una volta ufficializzato l’addio a De Gea, la strada è sembrata segnata. L’Inter perderà molto a livello di personalità e leadership, ma anche dal punto di vista tecnico: Onana si è dimostrato in più occasioni un’ottima soluzione nella costruzione dal basso e nella ricerca immediata delle punte. Sommer, però, non è assolutamente uno sprovveduto e anche lui ama partecipare al gioco. In più, vanta una grande esperienza internazionale grazie alle 83 presenze con la Svizzera (sette ai Mondiali) e le 38 in Champions. Ha voglia di un’ultima grande avventura e l’Inter è pronta a concedergliela, anche se il posto da titolare non sarà garantito. L’idea del club, infatti, è quella di acquistare sia Sommer sia Anatolij Trubin, 21enne numero uno dello Shakhtar, considerato il portiere del futuro. Per lui, però, ci vorrà più tempo perché ci sarà da trattare con lo Shakhtar sul prezzo: l’Inter punta a chiudere per una decina di milioni, il club ucraino vuole di più ma Trubin ha solo un anno di contratto e lo Shakhtar non potrà tirare troppo la corda, anche per non rischiare di perdere un simile patrimonio a zero tra sei mesi. LEGGI TUTTO

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    Roma, è subito Dybala-Matic: la Joya diventa 007

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    Inter, Thuram si allena a Parigi tra campo e velodromo

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