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    Un trionfo tra le lacrime: quando l’Atalanta vinse il suo primo (ed unico) trofeo senza poter festeggiare

    Il 2 giugno 1963 i nerazzurri alzavano la Coppa Italia dopo aver battuto il Toro a San Siro. Un successo storico per Domenghini e compagni, che tuttavia non venne mai realmente celebrato. Poche ore dopo, infatti, si sarebbe spento Angelo Giuseppe Roncalli, il “Papa buono” amatissimo a BergamoPer un Angelo che brilla ce n’è un altro che si spegne. E così, in poche ore, l’azzurro diventa nero. E la gioia per il successo sportivo lascia spazio alle lacrime. Il paradosso dell’Atalanta è che in oltre un secolo di vita ha vinto solo un trofeo e non l’ha nemmeno festeggiato. Il 2 giugno del 1963, esattamente sessanta anni fa, la tripletta di Angelo Domenghini doma il Torino a San Siro e regala alla Dea la Coppa Italia, primo (e per ora ultimo) trofeo nella bacheca nerazzurra. LEGGI TUTTO

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    L’Under 20 di Baldanzi: “Al Mondiale ci crediamo. Piccoli? Sì, ma bravi”

    Il leader azzurro verso i quarti con la Colombia: “Gruppo unito, tanta fansia e piedi buoni. Nel calcio ci sono tanti modi di giocare, l’importante è mettere le proprie qualità sempre al servizio della squadra”Keep calm and palla a Baldanzi. I piedi del fantasista dell’Empoli sono lo scrigno magico dell’Italia Under 20 che è arrivata ai quarti del Mondiale. Un dribbling, uno scatto, un’invenzione, un passaggio illuminante, un fallo subìto, ne esce sempre fuori qualcosa di buono. LEGGI TUTTO

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    Tra il sogno Euro 2024 e l’ipotesi ritiro: dentro i pensieri di Ibra

    Lo svedese vorrebbe continuare ancora un anno per poter giocare l’Europeo con la Svezia, ma dipende dalle offerte che arriverannoIbra è a un passettino dal famoso divano di cui parlò un annetto fa. Sul mobiletto lì davanti c’è anche il portasigari, pronto per farlo acclimatare in un una nuova vita. Solo che non vuole. LEGGI TUTTO

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    Gli scudetti, il record, i gol: Ibra e il Milan, 10 momenti da ricordare

    Il primo passo indietro è lungo 13 anni. Nell’estate 2010, Zlatan Ibrahimovic torna a Milano con un volo nei “giorni del condor”: “Stavo per compiere ventinove anni, non avevo tempo per piani a lungo termine e i soldi non sono mai stati la cosa più importante. Volevo andare in una squadra che potesse diventare forte subito e nessun club in Europa aveva la tradizione del Milan”. Prospettive chiare. Adriano Galliani sfrutta l’occasione e il 28 agosto il botto di mercato è ufficiale: “Zlatan Ibrahimovic è un giocatore del Milan”. Arriva in prestito con diritto di riscatto dal Barcellona, a 24 milioni. LEGGI TUTTO

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    Diretta Bari-Sudtirol ore 20.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BARI – All’andata è finita 1-0 per il Sudtirol grazie alla rete di Rover al 92′, al Bari servirà dunque una vittoria per ribaltare il risultato e guadagnare l’accesso alla finale: “Dobbiamo riuscire a fare un gol più di loro – ha spiegato Mignani alla vigilia – e preparare le gare in due o tre giorni non è semplicissimo, noi sappiamo quello che loro fanno e come loro proveranno a difendere. Dovremo essere bravi a sfruttare tutto ciò che possono concederci e fare un gol più di loro, stando attenti a non concedere campo o ripartenze”. Due risultati su tre a disposizione per la squadra di Bisoli invece, che sogna il doppio salto dopo la storica promozione in Serie B dell’anno scorso: “Moralmente la squadra sta molto bene. Abbiamo giocato una buona gara d’andata, con grande dispendio di energie fisiche e mentali. Dobbiamo recuperare le nostre forze per poter continuare a sognare”.
    Segui la diretta di Bari-Sudtirol su Tuttosport.com
    Dove vedere Bari-Sudtirol: streaming e diretta tv
    La semifinale di ritorno dei playoff di Serie B tra Bari e Sudtirol si gioca questa sera alle ore 20:30 presso lo stadio San Nicola di Bari.Sarà trasmessa in tv e streaming su DAZN, Sky Sport (251), SkyGo, Now, Helbiz Live e OneFootball.
    Bari-Sudtirol: probabili formazioni
    BARI (4-3-1-2): Caprile; Dorval, Di Cesare, Vicari, Mazzotta; Maita, Maiello, Benedetti; Antenucci; Cheddira, Esposito. Allenatore: Mignani. A disposizione: Sarri, Matino, Zuzek, Pucino, Ricci, Benali, Bellomo, Molina, Folorunsho, Mallamo, Botta, Morachioli, Scheidler, Ceter. Indisponibili: nessuno. Squalificati: Frattali. Diffidati: nessuno.
    SUDTIROL (3-5-1-1): Poluzzi; Curto, Zaro, Vinetot; Rover, Tait, Belardinelli, Fiordilino, Celli; Larrivery; Odogwu. Allenatore: Bisoli. A disposizione: Minelli, Marano, De Col, Pompetti, Eklu, Giorgini, Siega, Lunetta, Carretta, Casiraghi, Mazzocchi, Cisse. Indisponibili: Masiello, Davi, Schiavone. Squalificati: nessuno. Diffidati: Curto, Belardinelli, Cissé.
    ARBITRO: Simone Sozza di Seregno. Assistenti: Costanzo e Passeri. Quarto uomo: Baroni. Var: Chiffi. Avar: Fournau .
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    Prestiti, rinnovi, obiettivi, addii: i mille incastri di mercato dell’attacco dell’Inter

    Delle attuali punte di Inzaghi, soltanto Lautaro è sicuro di un posto nella prossima stagione. Correa verso l’addio, i rebus di Dzeko e Lukaku e i profili a cui il club nerazzurro ambisce: gli scenariTra una decina di giorni scarsi saranno le minacce principali di Ederson Moraes, ma tra un mese potrebbero già indossare una maglia diversa. È lo strano caso degli attaccanti dell’Inter che compongono un reparto che potrebbe cambiare connotati anche per il 75%. In ballo ci sono rinnovi e prestiti, ma anche – inevitabilmente – i movimenti che il club sta apparecchiando per la sessione estiva di calciomercato. Attorno a Lautaro Martinez, quindi, il rebus è ancora da risolvere. LEGGI TUTTO

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    Questa è la Roma dei paradossi. Friedkin spende, ma finisce nel mirino

    Al patron giallorosso, Mourinho rinfaccia di avere una rosa non all’altezza delle big. Eppure gli americani continuano a investireNon c’è dubbio che Mourinho sia un grandissimo allenatore. E la sconfitta ai rigori con il Siviglia nulla toglie a un curriculum straordinario. Non è neppure in discussione la sua grande capacità comunicativa, ribadita alla fine della incredibile maratona di Budapest. LEGGI TUTTO

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    Senza Champions ingaggi da abbattere: da Vlahovic a Szczesny, chi è fuori scala

    A fronte delle perdite che si profilano e dei mancati introiti dall’Europa che conta, si profila una cura dimagrante dell’organico oltre a chi se ne andrà perché in scadenza. Sotto osservazione gli stipendi più alti L’assenza della Juventus dalla prossima Champions League è già un verdetto che non ha bisogno di aspettare le conclusioni dell’inchiesta Uefa, ed eventuali nuove sanzioni che aggiungerebbero conseguenze ulteriori, per essere cristallizzato. L’assenza dall’Europa che conta costringe a una revisione dei conti, che profila la necessità di cessioni importanti, ma che per essere strutturale passa necessariamente da interventi più decisi sul monte ingaggi. LEGGI TUTTO