FINALE Verona-Empoli 1-1: Stojanovic pareggia nel finale, incubo per Zaffaroni
Verona – Empoli: diretta live Serie A Calcio 28/05/2023 | La Gazzetta dello Sport LEGGI TUTTO
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Due soli centravanti italiani nei primi 25 posti della classifica cannonieri: Immobile e Ciofani. Oggi si sfidano Lazio-Cremonese nasconde una sfida non immediatamente riconoscibile, quella tra i due centravanti italiani più prolifici del campionato: LEGGI TUTTO
Sui social abbonda l’hashtag “out”. Il club però lo vorrebbe riscattare e lui resterebbe volentieri. Contro i bianconeri due gol in cinque incroci: e che gol…Ora che il tempo stringe, con la stagione agli sgoccioli e le strategie di mercato sempre più delineate, Brahim Diaz si ritrova inevitabilmente a essere uno dei nomi più chiacchierati del mondo rossonero. Fino a qualche settimana fa la situazione era pressoché nella norma: gioca bene, gioca male, dovrebbe far questo, sarebbe meglio facesse quello, Pioli potrebbe impiegarlo in un altro modo, e via discorrendo. LEGGI TUTTO
Il serbo potrebbe essere una rinuncia necessaria senza Champions League. Quello visto nell’ultimo anno ha un rendimento non insostituibile. Eppure continua ad avere estimatori di alto livello Se si continua a parlare della possibile uscita dalla Juventus di Dusan Vlahovic, nonostante la smentita a chiare lettere del capo dell’area sportiva Francesco Calvo, è perché a sostegno dell’operazione ci sono tanti fattori potenziali da spingere la logica in quella direzione. LEGGI TUTTO
TORINO – Il 19 maggio, la tifoseria unica del Palermo, ha subito una cocente delusione. In un Barbera quasi esaurito i rosanero di Eugenio Corini non sono riusciti a battere il Brescia: nonostante i due gol di vantaggio, nella ripresa hanno subito, nell’arco di un paio di minuti, la rimonta degli avversari. Un 2-2 che è stata un po’ la fotografia di una stagione fatta di grandi occasioni perse, in cui era lecito attendersi di più dai siciliani. Certo, non partivano in pole position per la A diretta. Ma dopo i grandi investimenti fatti in estate e a gennaio, i playoff erano davvero alla portata. Il popolo palermitano, pur legato a Corini per i grandi trascorsi in rosanero da giocatore, non è certo in luna di miele con l’allenatore. Ma di fatto il tecnico di Bagnolo Mella non è in discussione. La dirigenza gli ha confermato la fiducia, ribadendo che il progetto-Palermo è con lui su base biennale: la stagione appena conclusa doveva essere di assestamento in quella B ritrovata a tre anni dall’esclusione dal calcio professionistico. Col prossimo campionato si punterà al bersaglio grosso. Come è doveroso che sia, visto che la società fa parte del Football City Group, cioé una delle più ricche espressioni del calcio mondiale, grazie alla quale, prima o poi, si può preventivare un ritorno in grande stile nel calcio che conta. Già, ma si ripartirà da una squadra che nel campionato appena concluso ha mostrato qualche fragilità di troppo, pur confermando di avere grandi potenzialità (infatti, al Barbera, il Palermo ha saputo battere squadre come Genoa, Cagliari e Parma). E allora, per ripartire con un altro piglio, serve una guida in campo che sappia dare al Palermo tutta un’altra consistenza. Perché quei 49 gol incassati in campionato sono il primo dato da abbattere nella prossima stagione. Così, da qualche giorno viene associato al club siciliano quello che è stato, probabilmente, il miglior difensore centrale dell’ultima B, Fabio Lucioni, l’uomo di maggior carisma nel sorprendente Frosinone di Grosso, salito in A, fra i tanti dati positivi, con la difesa meno battuta del campionato, 26 gol al passivo, cioé quasi la metà di quelli incassati dal Palermo. Lucioni avrebbe meritato tutt’altra carriera, difficile trovare un difensore italiano così forte ma anche così fuori dai radar del grande calcio. Certo, le sue soddisfazioni se le è tolte: prima di essere decisivo per la A dei ciociari, lo era stato per le promozioni di Benevento e Lecce (i pugliesi sono tutt’ora proprietari del suo cartellino). E non inganni la sua carta d’identità: a vederlo in campo si stenta a credere che sia nato nel 1987, atleticamente è molto più giovane di quei 36 anni che festeggerà il 25 settembre. Questo perché Lucioni sa perfettamente che il calcio gli ha dato meno di quanto meritasse e prima di chiudere la carriera ha ancora tanta voglia di raccogliere qualcosa d’importante. Lo dimostra la stagione appena conclusa. Lucioni ha raccolto 31 presenze, segnando anche 4 gol. In 2 di essi, riusciva a realizzarli mentre gli avversari gli spaccavano la testa, a dimostrazione di quanto sia difficile da limitare quando va in avanti a cercare gloria. Ma soprattutto, quel che conta di Lucioni, è la solidità che sa dare a tutto il reparto, con lui vicino tutti giocano meglio e al meglio delle proprie possibilità. Certo, apparentemente non sembrerebbe un giocatore di quelli che il City Group ha finora portato a Palermo. Dal loro approdo in società nel luglio scorso, sono arrivati perlopiù nomi in rampa di lancio o comunque già affermati ma di norma sotto i 30 anni. Però, per il Lucioni visto nell’ultimo campionato, si può fare un’eccezione perché potrebbe valerne davvero la pena. Fra l’altro, Corini lo conosce benissimo, avendolo allenato a Lecce. E al Palermo potrebbe essere l’uomo giusto a cui affidare le chiavi di casa della squadra. LEGGI TUTTO
Un’altra stagione caratterizzata dai problemi fisici. Questa volta è stata la frattura al perone a colpire Stefano Sensi, che ha recuperato dall’infortunio ma ha giocato da titolare solamente una delle ultime sette partite (proprio la più recente, contro il Sassuolo). Il prestito scadrà a giugno, quando mancherà un anno alla scadenza del contratto con l’Inter. LEGGI TUTTO
La clip da TikTokAlla partenza del Napoli per Bologna in vista dell’ultima trasferta di campionato, il Napoli è stato accolto da tanti tifosi. Un episodio molto particolare ha coinvolto mister Spalletti che ha ricevuto le consuete richieste di selfie e autografi ma anche la preghiera di un piccolo fan che gli ha chiesto: “Non te ne andare mister. Perché vai via?”. LEGGI TUTTO
Cagliari-Venezia, le dichiarazioni d Ranieri
L’allenatore prima di parlare del match ha parlato dei motivi che l’hanno portato ad accettare la proposta del Cagliari: “L’amore per questa terra e per questi tifosi mi hanno dato tanto all’inizio della carriera e ho pensato che non potevo essere egoista”. Sulla partita: “Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, poi ovviamente era logico soffrire. L’importante però è aver portato a casa questo primo obiettivo. La tensione? La gestisco. Poi in questi momenti la vittoria e la sconfitta è talmente vicina che bisogna accettare tutto. Ai miei ragazzi ho detto che tra 11 giorni andiamo in vacanza e in qualunque caso dovranno essere soddisfatti. Siamo pronti a giocarcela con il Parma, mi auguro che le prossime partite saranno di livello come quelle del campionato. Ora è importante che i giocatori recuperino energie nervose” LEGGI TUTTO
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