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    Soulé, Turicchia, Nzongue: la Juve ha un tesoretto al Mondiale U20

    Dall’Argentina, all’Italia e alla Francia: il mondiale in Argentina accende i riflettori sui giovani bianconeri con vista sulla prima squadra Il mondiale Under 20 accende i riflettori su alcuni giovani che stanno venendo su nella Juventus, tra settore giovanile e prima squadra: uno su tutti Soulé, già alla Continassa, agli ordini di Allegri, da due anni a questa parte. Ma occhio pure all’azzurro Turicchia, che può essere la rivelazione in prospettiva. E a Nzouango, francese, dal futuro in bilico sotto la Mole ma pur sempre frutto del lavoro svolto a Vinovo negli ultimi anni. Nell’Italia c’è anche Fiumanò, che i bianconeri hanno ceduto l’estate scorsa in prestito al Montevarchi. Per tutti il mondiale può essere una grande occasione per fare esperienza, ma anche una vetrina di mercato. LEGGI TUTTO

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    Gioca più di tutti, non cala mai e prende ottimi voti: Tonali, il capitano virtuale

    Molti tifosi lo vorrebbero con la fascia al braccio. Fuori dal campo parla come un veterano, dentro è – con Maignan – l’unico rossonero costante nel rendimento. E ha il minutaggio più alto della rosaCapitano senza fascia, si dice in questi casi. E sono tanti i tifosi che, pur volendo bene a Calabria, vorrebbero vedere Sandro Tonali con quel pezzo di tessuto attorno al braccio. Sandro è quello che la gente milanista indica quando le cose non girano come dovrebbero (“Eh, fossero tutti come lui…”), ed è quello che il club accompagna davanti alle telecamere nelle situazioni più delicate. Come, per esempio, alla vigilia del secondo euroderby. Quando a parlare è consigliabile che sia qualcuno con idee particolarmente chiare e concetti intelligenti. In questo senso Sandro è utile, Sandro piace perché è allo stesso tempo diretto e costruttivo. Dice cose che profumano intensamente di Milan. E lo fa perché è milanista dentro. LEGGI TUTTO

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    Dalla Nigeria al Viareggio, parlando la lingua del calcio: Akinsanmiro brucia le tappe all’Inter

    Arrivato in nerazzurro a gennaio dopo aver impressionato tutti nel torneo giovanile internazionale, è diventato subito un punto fermo della Primavera di Chivu: contro il Napoli Inzaghi lo ha convocato per la prima voltaEbenezer Akinsanmiro è uno di quei nomi che devi spacchettare in sillabe per poterlo pronunciare la prima volta, ma che riesci a sfoderare abilmente una volta che colui che lo porta comincia a sfornare motivi per farsi ricordare. Un po’ come Giannis Antetokounmpo, insomma. E la sua storia segue una trama che sa tanto di favola dello sport, pur sottolineando che ci si trovi soltanto all’inizio. LEGGI TUTTO