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    La Serie A? “Il nuovo Eldorado dei giovani francesi”

    Lo studio del Figaro: nel nostro campionato prospera una colonia transalpina con 29 giocatori che spesso non hanno mai giocato da professionisti in patria. Per loro l’Italia è un’ottima porta verso il professionismoÈ una Serie A dal forte accento francese, quest’anno. Non lo dice solo il Milan con i suoi Giroud, Hernandez e Maignan. Nella massima divisione italiana infatti prospera una colonia di transalpini, spesso molto giovani, e che spesso non hanno mai giocato da professionisti in patria. Insomma, il campionato italiano è tornato ad essere attrattivo per i talentini francesi che magari poi finiranno per alimentare la nazionale di Didier Deschamps, che ha solo l’imbarazzo della scelta, contrariamente al c.t. Mancini. LEGGI TUTTO

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    Ma in finale meglio il Manchester City o il Real Madrid?

    Haaland fenomeno, Guardiola è un genio ma il gioco è più leggibile. Ancelotti sa come si vince e Benzema è imprevedibile. Insomma, chi è meglio ritrovare a Istanbul?Dal nostro inviato Fabio Licari17 maggio
    – ManchesterNon c’è un rivale ideale in una finale di Champions, ma il Real può essere peggio del City. Come valore assoluto gli inglesi sono superiori, hanno codici di gioco più scientifici e un’organizzazione accademica, ma ogni partita ha la sua storia e, soprattutto, un rivale diverso. L’Inter può essere più pronta a fronteggiare la manovra “filosofica” di Guardiola che l’improvvisazione pratica di Ancelotti. LEGGI TUTTO

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    Da Marco Rossi a Gattuso, tutti gli uomini (in panchina) di Giuntoli

    Con quanti allenatori ha lavorato Cristiano Giuntoli da dirigente? Decisamente molti, com’è normale che sia per un uomo di calcio che ha scalato tutte le categorie partendo dai dilettanti. Chiusa una modesta carriera da calciatore, nel 2008, si ritrova a farsi le ossa per la prima volta da uomo società nell’anno di rifondazione dello Spezia. La svolta nella nuova veste, però, arriva l’anno dopo, quando – dopo un primo periodo da vice – gli vengono affidate le responsabilità da direttore sportivo al Carpi, in Serie D. Da lì comincia la lunga trafila. LEGGI TUTTO

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    Trapanelli: “Io nel derby con Meazza: il più giovane in gol al debutto. Con il Milano”

    Aveva 17 anni e 319 giorni, oggi ne ha 99 ed è l’ex giocatore di Serie A più anziano in vita: “È stato il giorno più bello della mia vita”. Il Diavolo si chiamava così per volere del DucePiero Trapanelli ha quasi 99 anni, ha giocato nel Milan con Pepin Meazza, ha esordito e segnato in Serie A contro l’Ambrosiana Inter, all’Arena. È il più vecchio calciatore vivente, è il più giovane marcatore esordiente di tutti i derby. Ha realizzato il “suo” gol a 17 anni e 329 giorni. La storia di Piero è lunga e tumultuosa. Nasce a Chiaravalle Milanese e diventa subito rossonero. La famiglia di Trapanelli è tutta milanista, lo zio Vittorio è responsabile del settore giovanile. LEGGI TUTTO

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    Il gioco delle coppie che fa contento Inzaghi: 6 opzioni e 4 soluzioni. La migliore? Correa-Dzeko

    Tra le possibili combinazioni offensive, il tecnico dell’Inter ha puntato con decisione sulla “DzeLa” e su Lukaku con il Tucu, che alterna chirurgicamente da 13 partite consecutive. Risultato: rendimento garantito e gol a raffica. E tutti vengono coinvoltiQuattro pedine, sei coppie intercambiabili e, dati alla mano, almeno quattro formule vincenti. Ecco come Simone Inzaghi ha plasmato il reparto offensivo nerazzurro, sfruttando l’abbondanza a disposizione e coinvolgendo tutti i suoi attaccanti con risultati a volte sorprendenti. Le statistiche dicono che l’accoppiata prediletta del tecnico piacentino è quella formata da Dzeko e Lautaro, la stessa che ha guidato l’attacco nella precedente stagione. Ma il reparto offensivo di quest’anno ha acquisito caratteristiche decisamente più camaleontiche, garantendo sempre un’elevata efficacia a prescindere dagli interpreti e dalle formule utilizzate. LEGGI TUTTO

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    Da Scalvini a Bove e Fagioli, c’è una nuova generazione che fa ben sperare

    In questa stagione anomala sono emersi tanti giovani talenti italiani su cui il c.t. Mancini può puntare per costruire il futuro della Nazionale. Ma i tecnici dei club devono continuare a investirci Abbiamo sempre detto, ed è vero, che questa è stata una stagione anomala. Con un Mondiale che ha spezzato in due il campionato e – visti i risultati – con la grande novità delle squadre italiane capaci di farsi valere in Europa come pochi avrebbero preventivato. La semifinale di Champions tra Inter e Milan, le semifinali di Europa League con altre due nostre protagoniste come Juve e Roma, più la Fiorentina in Conference. Insomma, motivi di grande soddisfazione. LEGGI TUTTO

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    Idee e spese ragionate: così Inter e Milan insidiano Real e City

    Gli stipendi dei rossoneri sono un terzo di quelli spagnoli. Lukaku guadagna meno della metà di De Bruyne e Hazard, ma la strategia è stata vincenteNon tutte le strade portano a Istanbul, ma un paio sì: una direttissima, con decollo da Manchester o da Madrid (il biglietto verrà staccato domani). E un’altra con partenza da Milano e che porterà in Turchia dopo aver fatto alcune deviazioni: il Milan, in particolare, era finito fuori dai radar europei nell’estate 2019 come conseguenza della scellerata gestione finanziaria cinese. L’Inter aveva perso quota dopo aver alzato la Champions del Triplete nel 2010: da allora non era più salita oltre gli ottavi. LEGGI TUTTO