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    La Lombardia è rossonera, al sud comanda l’Inter: la mappa del tifo

    10 macroregioni sono rossonere, Inter con più fan in 6. Il presidente Palazzi: “Il legame con una squadra, per i giovani, non è più così indissolubile”Domani mattina, a scuola o al lavoro, portate il nastro bianco e rosso, quello con cui la Polizia delimita la zona del crimine. Servirà a isolare le zone nerazzurre da quelle rossonere, perché il giorno dopo questo (n)euro derby può essere spigoloso. Chi arriverà da fuori, tranquilli, riconoscerà tifo e appartenenze dall’espressione, dagli occhiaie, dai sorrisi che non se ne vanno. LEGGI TUTTO

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    Il derby di 20 anni fa dietro le quinte: “Milanello isola felice, Ancelotti il migliore”

    Vittorio Mentana, ex direttore della comunicazione rossonera, ci racconta com’erano i rapporti con la stampa vent’anni fa, nel primo confronto in Champions tra Inter e MilanL’ultima parola spetta al campo, ma sono molto importanti anche quelle prima. E’ impossibile ridurre un derby in semifinale di Champions soltanto all’evento sul campo. Dietro una sfida del genere si muove un mondo intero, che non solo è enorme ma deve anche essere perfetto. Perché in certi casi il modo in cui si “comunica” è tutto. Vittorio Mentana vent’anni fa, quando Milan e Inter si sfidarono per la prima volta nell’euroderby, era il direttore della comunicazione del club rossonero (poi team manager qualche anno dopo). E ci racconta un dietro le quinte poco noto ma decisamente interessante. LEGGI TUTTO

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    Mkhitaryan, oro dell’Inter: “Disciplina, gambe veloci, libri e famiglia: vi svelo i suoi segreti”

    Vardan Minasyan ha allenato il centrocampista al Pyunik e lo ha poi ritrovato in nazionale, da c.t.: “Grazie a Henrikh, i nerazzurri sono più forti dell’anno scorso” A questo Mkhitaryan non si può proprio rinunciare. Il ballottaggio, semmai, tocca agli altri, anche a centrocampisti fortissimi come Brozovic e Calhanoglu. Il gol del 2-0 ammazza-Milan, il premio di Mvp del derby d’andata, l’ennesima prova di spessore della prima stagione all’Inter: Henrikh è l’uomo dei sogni nerazzurri. LEGGI TUTTO

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    Milan al bivio. Tra l’impresa e la rivoluzione

    Nel ritorno del derby di Champions molti rossoneri si giocano il posto. Perché il calcio italiano vive di presente, ha poca memoria e molte esigenze Tra l’impresa e la rivoluzione. Il Milan si gioca presente e futuro in 90’ di Champions (e in un finale di campionato deludente che rischia di diventare disastroso senza il quarto posto). In caso di impresa domani nella semifinale di ritorno si sprecherebbero i peana e i richiami al grande cuore rossonero, in caso di eliminazione conterà molto il modo in cui si uscirà dalla competizione. Dovessero ripetersi una partita senza storia come all’andata e un passivo rotondo, peserebbero molto sul futuro di molti protagonisti. LEGGI TUTTO

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    Fagioli, Mou e l’appello evangelico di Mancini: lasciate che i bambini vadano in campo

    In zona Champions vincono solo Juve e Inter, ma sono i ragazzi a prendersi la ribalta d’Italia. In attesa di Pogba…Vince la Juve che consolida il secondo posto e tiene a 3 punti l’Inter. Al netto delle sentenze che pendono sul collo della Signora. In zona Champions, alla 35 a giornata, hanno vinto solo loro: Inter e Juve. Dopo la frenata della Lazio col Lecce e i tonfi di Milan e Atalanta, anche la Roma si è dovuta accontentare di un punto a Bologna. Il Milan ha evitato così l’aggancio di Mou e si è fatto un po’ di coraggio. La faida Champions, a tre turni dal termine, resta apertissima. Mourinho, con la delicata trasferta di Leverkusen in agenda, ha concesso riposo a Mancini, Pellegrini, Bove, Abraham… e ha dato fiducia ad altri ragazzi. Chiavi della mediana a Benjamin Tahirovic, 20 anni, e fascia destra a Filippo Missori, 19. I ragazzi hanno risposto bene, come sempre. LEGGI TUTTO