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    Reggina, altri quattro punti di penalizzazione da scontare in stagione

    L’incognita Reggina sul finale della Serie B
    Reggina, il comunicato della FIGC
    Di seguito la nota della federazione riguardo alla penalità alla Reggina: “Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Roberto Proietti, ha sanzionato la Reggina 1914 con 4 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva, disponendo anche l’inibizione di 3 mesi per l’amministratore delegato e legale rappresentante pro tempore del club Paolo Castaldi. La società, già sanzionata dal TFN con 3 punti di penalizzazione il 17 aprile scorso, era stata deferita per responsabilità propria e responsabilità diretta per una serie di violazioni in materia gestionale ed economica”. La Reggina passa così da 46 punti e in piena corsa per i playoff a 42 e vicina ai playout. Ultime tre giornate importanti per raggiungere l’aritmetica salvezza e poi capire se attraverso il Collegio di Garanzia del CONI riuscirà per tempo a riavere tutti e sette i punti tolti.  LEGGI TUTTO

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    Testa sui libri, gol a raffica. Diego Gonzalez, gioiellino che fa sognare la Lazio

    Con 9 gol in 8 partite, il paraguaiano da gennaio sta trascinando l’Under 19 biancoceleste verso la promozione in Primavera A: Lotito se lo coccola, lui sogna la prima squadra Di Gonzalez la Lazio ne ha avuti tre, e finora se l’è cavata nella metà dei casi. Il primo, Esteban da Cordoba, è stato uno dei nove acquisti di Lotito nella prima estate da presidente, tornato in Argentina dopo un pugno di presenze senza lode. Il secondo, Alvaro, per tutti “Il saggio”, ha vinto la Coppa Italia del 26 maggio 2013 e giocato più di cento partite. Ora i piani alti tengono le dita incrociate per l’ultimo Gonzalez planato a Formello, Diego da Asuncion, Paraguay, punta da nove gol in otto partite in Primavera 2. LEGGI TUTTO

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    Cambia che ti passa: così il turnover di Inzaghi ha ridato punti e giocatori all’Inter

    Nelle ultime quattro partite il tecnico ha variato una media di sette calciatori per match, vincendoli poi tutti. Ne hanno beneficiato morale, condizione atletica ed energie mentaliE pensare che per lunghi tratti Simone Inzaghi è stato avvolto dalla nebbia del conservatorismo tattico, dalla nomea di allenatore che cambia raramente i giocatori, figuriamoci il modulo. Il vantaggio a breve termine, in casi simili, è l’amalgama a presa rapida dei prescelti, con la pecca del successivo logoramento fisico dei titolari e dello “svilimento” morale dei panchinari. Si provi a dirlo ora al tecnico dell’Inter, che non cambia mai… LEGGI TUTTO

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    Due big di A e il sogno Premier: Dia oggetto del desiderio

    Segna in tutti i modi, ha rimandato la festa scudetto del Napoli, la Salernitana lo riscatterà dal Villarreal e a quel punto inizierà l’asta…Paghi uno, prendi due. L’offerta suona bene, eppure prima di accettarla ci pensi due volte: da un lato sembra un’opportunità da cogliere al volo, dall’altro il prezzo è alto e richiede comunque uno sforzo economico. La regola vale davanti agli scaffali dei negozi, ma anche sui tavoli del calciomercato. LEGGI TUTTO

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    “E poi li abbiamo menati”. Mattoni, tibie rotte, arbitro ubriaco: a Roma la più pulp delle partite

    Sedicesimi di Coppa Uefa: un direttore di gara “che forse aveva bevuto”, una squadra di guerrieri, un rigore decisivo, uno spogliatoio assediato, un’auto incendiata. Quella sera di novembre del 1973 successe di tutto Italians Bastard. Poi è bolgia, rissa, botte da orbi, caccia all’uomo. Italians bastard, italiani bastardi, sì, biascicato tra i denti da un giocatore inglese, poco dopo il triplice fischio finale, quando le squadre stanno rientrando negli spogliatoi e l’aria è già elettrica, mentre i poliziotti in servizio lanciano lacrimogeni per tenere a freno gli scalmanati che hanno superato la rete di recinzione dell’Olimpico e ora sono lì, a pochi metri dai calciatori dell’Ipswich Town e no, non gli vogliono chiedere l’autografo. LEGGI TUTTO

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    Dietro le parole di Mourinho: mai così lontano dalla Roma

    Lo sfogo contro Chiffi e le frasi dopo Monza sono l’ultima immagine di un rapporto con i dirigenti che sembra sempre più freddo, mentre con la piazza è amore Potrà sembrare paradossale, ma ieri uscendo dalla sala stampa del Brianteo di Monza, José Mourinho pareva un uomo in pace con se stesso e, soprattutto, mai così lontano dalla Roma. L’allenatore portoghese aveva detto tutto ciò che aveva nella mente e nel cuore, chiarendo fin dall’inizio che le sue parole avrebbero potuto dispiacere alla sua società. Eppure ha voluto parlare lo stesso, e alla sua maniera, che gli è costata stamattina l’apertura di una indagine da parte della Procura Federale che, a meno di patteggiamento, andrà dinanzi al Tribunale Federale Nazionale. LEGGI TUTTO

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    Da Diaz a CDK: quanti errori davanti alla porta. Persi almeno 14 punti

    La crisi del Milan in due parole: “Killer istinct”. La freddezza sotto porta che non c’è. Alexis Saelemaekers l’ha evidenziato nel post partita di mercoledì, dopo l’1-1 in casa contro la Cremonese. “Ci manca qualcosa negli ultimi metri”. Il pensiero del belga è giusto, soprattutto in virtù della sfilza di occasioni avute in partite dove i rossoneri hanno perso punti. In stagione ce ne sono varie: Atalanta, Cremonese due volte e via così. Vediamole tutte. LEGGI TUTTO