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    Juve-Fiorentina ore 20:45: dove vederla in tv, streaming e formazioni

    Juve-Fiorentina, l’orario
    La partita Juve-Fiorentina si giocherà all’Allianz Stadium con calcio d’inizio alle ore 20:45. La partita sarà valida per la trentunesima giornata del campionato di Serie A.
    Dove vedere Juve-Fiorentina in diretta tv
    La sfida tra Juve e Fiorentina sarà visibile in diretta e in esclusiva su Dazn. Potrete seguire l’incontro anche con la diretta testuale sul Corriere dello Sport.
    Dove vedere Juve-Fiorentina in streaming
    Il match Juve-Fiorentina sarà visibile non solo in diretta tv ma anche in streaming scaricando l’applicazione di Dazn sui vostri dispositivi mobili: pc, tablet e, ovviamente, smartphone.
    La probabile formazione di Allegri
    JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Chiesa. All: Massimiliano Allegri
    A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Rugani, Alex Sandro, Djalò, Nonge, Alcaraz, Nicolussi Caviglia, Miretti, Weah, Iling-Junior, Kean, Yildiz.
    Indisponibili: Milik. Squalificati: Pogba, Fagioli.
    La probabile formazione di Italiano
    FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Bonaventura, Mandragora; Nico Gonzalez, Beltran, Kouame; Belotti. All: Vicnenzo Italiano
    A disposizione: Christensen, Faraoni, Dodo, Parisi, Martinez Quarta, Comuzzo, Duncan, Arthur, Lopez, Castrovilli, Barak, Infantino, Ikonè, Sottil, Nzola.
    Diffidati: Milenkovic
    Juve-Fiorentina, la cronaca
    La Juventus non vince in campionato da oltre un mese, con lei anche la Fiorentina. A caccia di riscatto entrambe, le squadre di Allegri e Italiano vedono due competizioni europee diverse. Da una parte i bianconeri, al terzo posto alle spalle del Milan: serve una vittoria per rimanere aggrappati ai rossoneri e consolidare la zona Champions. Dall’altra i toscani a -3 dal settimo posto. LEGGI TUTTO

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    Tudor diretta dopo Roma-Lazio: segui la conferenza stampa dopo il derby LIVE

    Roma-Lazio 1-0: tabellino e statistiche

    22:51
    La polemica su Mancini che chiede scusa. E Caicedo
    Gianluca Mancini ha chiesto scusa dopo l’episodio della bandiera sotto la Sud. E intanto Caicedo, ex attaccante della Lazio, lo ha attaccato sui social. Qui i dettagli.

    22:27
    Il post della Lazio dopo il derby
    La società biancoceleste, sui social, ha postato una foto di una bandiera laziale e la scritta: “Forza Lazio sempre”. Tanti i tifosi che hanno commentato sotto il post. Ora più uniti che mai per ripartire dopo il ko contro la Roma nel derby.

    21:48
    Immobile su Tudor
    “Cambiare in corsa e l’addio di Sarri ci ha scombussolato, non siamo riusciti a capovolgere la situazione dal punto di vista emotivo e poi portiamo queste sensazioni in campo”.

    21:34
    Castellanos dopo il derby: “Siamo tristi”
    “Siamo tristi. Questa partita la dovevamo vincere per noi e per i tifosi. È un derby che si sente tanto in città e non siamo contenti. Loro non sono stati superiori, ma questo è il calcio e un errore ti può rovinare la vita. Abbiamo auto occasioni per segnare ma non ci siamo riusciti. Ora pensiamo alla prossima settimana e alla prossima partita e vediamo che succede”. Queste le parole dell’argentino a Lazio Style Channel dopo il derby.

    21:24
    Tudor a Lazio Style Channel dopo il derby
    “Ci dispiace, il derby è sempre il derby. I ragazzi sono dispiaciuti, ma ora voltiamo pagina e ci mettiamo a lavorare. È stata la terza gara in sette giorni, ci manca ancora un po’ di perciolosità in avanti. Infortuni? Lo sapevamo, però non ci sono da trovare alibi. Da lunedì inizieremo a lavorare forte e a migliorare”.

    21:17
    Immobile e la polemica contro Mancini
    Il bomber della Lazio, nel post partita, ha commentato l’episodio che ha visto protagonista Mancini sotto la Curva Sud. Qui le parole dell’attaccante biancoceleste.

    21:08
    Tudor e il commento sulla rosa
    “Qui c’è qualche giocatore che ha più partite che allenamenti con me, non è un alibi, ma è una cosa che va valutata. Bisogna migliorare in fretta già per venerdì certe cose e poi quando incontri Roma e Juve in pochi giorni tutto diventa un po’ più difficile. E poi non c’è Zaccagni, che per noi è un giocatore importante. Per me non esiste altro che l’allenamento: io sono a mille sempre, lunedì voglio un grande allenamento”.

    21:07
    “La Roma pressa, sapevamo delle difficoltà”
    “La Roma gioca in un modo che è difficile da pressare, fanno un po’ di caos, sapevamo che potevamo trovare difficoltà, volevamo essere aggressivi e compatti, ma loro hanno 3-4 giocatori con più gamba e fisicità. Se qualche giocatore ha la testa altrove? É una sua idea (riferito al giornalista che ha fatto la domanda, ndr) che non condivido”.

    21:05
    Tudor in conferenza sulle scelte di formazione
    “Sono state tutte scelte tecniche. Dopo è sempre facile commentare. Gli altri stavano male, Isaksen stava sentendo troppo questa gara”.

    20:50
    Tudor e i suoi obiettivi
    “Sono sempre gli stessi: crescere e migliorare. Di vedere più incisività, cattiveria mantenendo equilibrio e compattezza. Non vedo l’ora che sia lunedì per lavorare e preparare la prossima gara”.

    20:49
    Tudor: “La Roma ha avuto più gamba”
    “Avanti è evidente che facciamo fatica. I tre davanti devono fare la differenza vera con l’aiuto dei quinti. Oggi era difficile perché era la terza partita in 7 giorni. La Roma poi era difficile perché fa pressing, alzano i terzini e tutti sono in mezzo. Se tu non la prepari bene è difficile rubare la palla. Se vuoi rubarla, l’idea era di essere compatti. Non era facile oggi, per prenderli alti da dietro si doveva spaccare la linea. Abbiamo sofferto la fisicità delle seconde palle, soprattutto nel secondo tempo. Avevano più gamba di noi”.

    20:47
    Tudor e l’analisi post derby: “Sono ottimista”
    “Devo conoscere meglio la squadra. Se fai due allenamenti non li conosci bene, c’è da migliorare tutto e di interpretare questo modo di calcio anche a livello fisico. Per reggere un calcio fisico devi lavorare due mesetti. Sono ottimista. Vedo tante belle cose con un calcio diverso. Ci vorrà un po’ di tempo, guardiamo con positività in avanti”.

    20:46
    Le prime parole di Tudor a Dazn
    “Ci è mancato là davanti il tridente, ai centrocampisti la lucidità, il tiro e la pericolosità. Era troppo in questo momento la Roma per questa gara in 7 giorni, per il poco tempo in cui abbiamo lavorato e per le dinamiche dentro la squadra. Facciamo i complimenti a loro e torniamo a lavorare. Cambi? Ciro ha avuto dei problemini”.

    20:25
    Mancini e la bandiera anti Lazio: è polemica dopo il derby
    Il giocatore decisivo per la vittoria della Roma ha scatenato una bufera per il suo gesto davanti ai tifosi giallorossi: qui tutti i dettagli.

    20:23
    Il calendario della Lazio dopo il derby
    La Lazio tornerà in campo venerdì 12 aprile alle 20:45 contro la Salernitana all’Olimpico. Poi trasferta a Genova esattamente una settimana dopo, venerdì 19 (18:30). Farà da antipasto al ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Juve in programma il 23 aprile alle ore 21.

    20:17
    Derby ad alta tensione: cosa è successo con Guendouzi
    Litigio tra Guendouzi e Bove, quando il centrocampista della Roma doveva ancora entrare in campo. Qui tutti i dettagli di cosa è successo.

    20:10
    La classifica della Lazio dopo il ko nel derby
    I biancocelesti rimangono al settimo posto a quota 46 punti. L’Atalanta, con due partite in meno, è a quota 50 (sesta). Roma quinta a 55, Bologna quarto a 57. Per la Lazio la corsa all’Europa diventa di nuovo complicata.

    20:02
    La Lazio sotto la Curva Nord
    Nonostante il ko i biancocelesti sono andati a salutare i tifosi in Curva Nord. Tanta tensione anche nel finale, al triplice fischio dell’arbitro.

    19:57
    Lazio ko nel derby, tra poco le parole di Tudor
    I biancocelesti perdono 1-0 il derby contro la Roma, decisivo il colpo di testa di Mancini nel primo tempo. Tra poco le parole del tecnico Igor Tudor.

    Roma – Stadio Olimpico LEGGI TUTTO

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    Allegri: “Rinnovo con la Juve? Penso solo alla Champions”. Rivivi la diretta

    15:10
    Vlahovic sulla Fiorentina
    “Sogno di vincere la Champions con la Juve”, ha dichiarato Vlahovic ai canali della Lega Serie A. E sull’arrivo dalla Fiorentina… ECCO COSA HA DETTO

    14:55
    Juve, lo Stadium è con Allegri
    Allegri, la squadra, la gente: un solo corpo e la stessa anima, fronte compatto nella frammentazione delle opinioni. La verità, del resto, è dirompente nella sua forza rivelatrice: sarà che abbiamo smesso di sentire, ascoltare e guardare nel mondo reale per abituarci sempre più a “visualizzare” in quello virtuale, eppure le sensazione che restituisce spesso e volentieri lo Stadium, al netto dei fischi di disapprovazione per qualche prestazione non gradita, fotografa gli umori popolari in modo nitido TUTTI I DETTAGLI

    14:41
    Tudor e il labiale a Castellanos durante Juve-Lazio
    È diventata virale sui social una frase pronunciata dall’allenatore della Lazio che, rivolgendosi al suo attaccante, ha elogiato un giocatore della Juve LEGGI TUTTO

    14:25
    Allegri, terminata la conferenza stampa
    Termina qui la conferenza stampa di Massimiliano Allegri

    14:15
    Allegri sulla formazione contro la Fiorentina
    “Formazione? Valuto domattina quando vedo i ragazzi e saranno tutti sani… La squadra sta bene fisicamente, la vittoria ha dato morale e fiducia”

    14:14
    Allegri su Milik
    “Milik domani unica assenza, tra 15-20 giorni dovremmo rivederlo. Sta lavorando, speriamo di riaverlo presto, ma ancora non ha fatto nulla con la squadra”

    14:13
    Allegri: “Champions importante per un motivo”
    “I ragazzi più giocano e più migliorano, è per questo che è importante arrivare in Champions: quelli che hanno meno partite internazionali possono solo che crescere”

    14:12
    Allegri: “Quante volte ho sbagliato e quante ancora sbaglierò”
    “Rammarico? Ma sapete quante volte ho sbagliato e quante ancora sbaglierò? Il calcio è così, poi alla fine tutti parlano. Non sono io a dover dire se sono bravo o no, io mi diverto e ho molta passione”

    14:11
    Allegri analizza la Fiorentina
    “Della Fiorentina temo che è una squadra spregiudicata, che gioca e offende. Autocritica sulla passata crisi in campionato? Non siamo ancora usciti da questa situazione, da domani abbiamo possibilità di consolidare la nostra posizione”

    14:10
    Allegri su Vlahovic e Chiesa
    “Vlahovic e Chiesa? Hanno bisogno di mettere dentro partite alla Juve e internazionali, che servono per crescere. Dusan ha avuto periodi altalenanti, ma anche lo stesso Kean. Sono ragazzi che crescono giocando, io non gli ho detto niente”

    14:08
    Allegri e la Champions
    “La società aveva obiettivo di entrare in Champions e non era facile. Per ora ci siamo, sappiamo che ci saranno difficoltà da qui alla fine e avremo molti scontri diretti. Dobbiamo arrivarci in un modo o nell’altro”

    14:07
    Allegri: “Guardare solo al risultato”
    “Juve come City e Real? Nel calcio bisogna guardare solo i risultati, fare paragoni sono discorsi aleatori. Se arrivi primo, hai meritato di arrivare primo, il resto sono chiacchiere. Il valore delle squadre lo dà il campo”

    14:06
    Allegri e il futuro alla Juve
    “Futuro in dirigenza? Mi diverto a fare l’allenatore, continuerò così per il momento. Parole più chiare sul rinnovo? Io lavoro bene anche senza. Il mio unico pensiero è centrare gli obiettivi insieme alla squadra. Poi avremo la Coppa Italia ma ora l’unico pensiero che dobbiamo avere è questo”

    14:05
    Allegri: “Grande entusiasmo”
    “C’erano segnali positivi anche prima dell’Empoli, noi restiamo sempre in equilibrio sapendo che quella di domani sarà una partita differente rispetto all’andata. Mancano 50 giorni, dobbiamo avere grande entusiasmo per gli obiettivi”

    14:04
    Allegri sull’Inter
    “Differenza con l’Inter? I numeri sono quelli che contano, campionato dice il valore reale delle squadre. Ogni annata è diversa. Ora siamo a 20 punti dall’Inter ma noi pensiamo a quelli che ci mancano per la Champions”

    14:03
    Allegri sul campionato
    “Le vittorie aiutano perché danno fiducia ma ora abbiamo 8 partite in campionato e dobbiamo trovare punti per centrare il nostro obiettivo che è la Champions”

    14:02
    Allegri sulla Fiorentina
    “Fiorentina? Ha fatto una bella partita con l’Atalanta, crea molte occasioni e gioca molto bene, sappiamo che dobbiamo fare partita giusta perché abbiamo bisogno di risultato”

    14:01
    Allegri su Juve-Fiorentina
    “Per noi è stata importante la partita con la Lazio, ora pensiamo al secondo round ma abbiamo 20 giorni per pensare al campionato”

    13:59
    Chiesa pronto per la Fiorentina
    Allarme rientrato. Le speranze della vigilia hanno trovato puntuali conferme ieri mattina: Chiesa è guarito dal lieve attacco influenzale che gli aveva impedito di essere in gruppo giovedì e si è allenato regolarmente con i compagni. Fede ci sarà quindi domani sera nella sfida contro la Fiorentina, tappa fondamentale del cammino verso la Champions League. La Juve potrà giocarsi anche in campionato il jolly della coppia dei sogni: Chiesa più Vlahovic per tornare a vincere anche in serie A, dopo la scossa arrivata in Coppa Italia. I due avranno anche una motivazione ulteriore: sono entrambi ex, sono sbocciati con la maglia viola addosso e poi hanno fatto il grande salto in bianconero. Ma, da quando l’hanno lasciata, la Fiorentina si è trasformata per loro in un tabù: nessuno dei due, infatti, ha ancora segnato contro la propria ex squadra da juventini

    13:50
    Juve, la chiave è la difesa
    La Juve rialza il muro per la Champions. Certo, servono i gol di Vlahovic e Chiesa, e proprio dalla Coppa Italia sono arrivati messaggi incoraggianti in questo senso, ma le chance dei bianconeri di dimenticare definitivamente la crisi e di centrare il traguardo imprescindibile della stagione passano inevitabilmente dalla difesa. La solidità è un tratto distintivo che storicamente la Signora ha sempre avuto nei cicli vincenti – non a caso ha vinto otto dei nove scudetti consecutivi con il retroguardia meno battuta del campionato – e, dopo due anni difficili, nella prima parte della stagione in corso è tornato ad essere un punto di forza, la chiave che ha permesso alla squadra di Allegri di scalare posizioni e arrampicarsi fino al primo posto

    13:45
    Il futuro di Allegri alla Juve
    Quale futuro per Allegri alla Juve? Mentre avanza un piano concretissimo di rilancio societario, i discorsi sulle scelte tecniche restano al momento sospesi. Max ha un contratto con la Juve fino al 2025 ma difficilmente comincerà la prossima stagione in scadenza. Significa che la strada davanti al tecnico somiglia a un bivio: prosecuzione del ciclo oppure interruzione. L’allenatore aspetta di essere convocato dalla società, che ha espresso anche pubblicamente il massimo gradimento per il lavoro svolto (Juve sempre in Champions, al netto della penalizzazione del 2022-23). Le parti, comunque, sono d’accordo nel rinviare qualsiasi decisione una volta chiarito il destino della squadra. E quindi, il “tavolo Allegri” verrà aperto a Champions ottenuta, al massimo a metà maggio quando la Juve spera di aver conquistato la Coppa Italia. “Quando sono arrivato mi hanno chiesto di lanciare almeno tre ragazzi della NextGen all’anno” ha detto di recente Allegri, evidenziando le diverse prospettive della sua seconda avventura (nella prima gli chiedevano scudetti e sogni europei). Dall’U23 lui ne ha promossi 14 in 3 anni, rappresentando in questa stagione l’unica vera alternativa all’Inter almeno fino a febbraio

    13:35
    Juve, il piano segreto di Giuntoli per il mercato
    Con l’aumento di capitale, la Juve rilancia le sue ambizioni: dagli investitori risposte eccellenti per la proprietà che ora prepara un progetto triennale TUTTI I DETTAGLI

    13:23
    Juve, Allegri in conferenza stampa
    Tra poco Max Allegri parlerà in conferenza stampa per presentare Juve-Fiorentina. Segui tutte le sue parole in tempo reale

    Continassa, Torino LEGGI TUTTO

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    Pruzzo: “Per la Roma è un derby Champions”

    Pruzzo, che derby sarà?
    «Sarebbe positivo non perdere questo derby, ma se lo vinci rimetti a posto tutto. Tenuto conto degli impegni di questo periodo, sarà una rottura di scatole, come al solito. La Roma deve fare di tutto per vincere la partita, anche se qualche calcolo lo potrebbe anche fare, considerato poi che c’è il doppio impegno di Europa League con il Milan».
    Con De Rossi la Roma ha ritrovato slancio, ma nelle ultime partite c’è stata una flessione. «Penso che la squadra ha avuto una motivazione forte, che è durata anche dopo il primo impatto, che di solito è sempre positivo. L’ha mantenuta anche dopo, ma forse nelle ultime partite la squadra è un po’ stanca. Qualche giocatore ha avuto benefici dal cambio allenatore. Paredes sta giocando un po’ più veloce, El Shaarawy giocava meno ma risolveva partite anche quando entrava nel finale. I calciatori hanno risposto in modo positivo alle sollecitazioni di un tecnico giovane arrivato con grandi motivazioni».
    La Roma può ancora farcela a centrare il traguardo della Champions?
    «Può farcela, soprattutto se i posti saranno cinque. La squadra vale il quinto, sesto posto come negli ultimi anni, anche se ha il valore aggiunto nei due giocatori davanti (Dybala e Lukaku, n.d.r) che non ha nessuno. Adesso viene il difficile, ma può farcela. L’Atalanta è una squadra forte, ma potrebbe distrarsi con il Liverpool in Europa League. Poi c’è il Bologna che non si ferma».
    Il derby è sempre una partita speciale, ma per te la vera rivale era la Juventus.
    «In quegli anni avevamo l’obiettivo di battere la Juventus, il derby era una bella sfida ma restava sempre nel Grande Raccordo Anulare. C’era anche allora molta pressione per i romani che giocavano con me, io venivo da Genova e lo sentivo meno. La Juve era diventata la rivale di riferimento, forse la partita più attesa era quella».
    Quali erano i giocatori che lo sentivano di più?
    «Bruno (Conti, n.d.r) e Giannini lo sentivano molto, come è giusto che sia, anche dall’altra parte D’Amico e Giordano, che conoscevo bene, erano amici».
    Poi Di Bartolomei.
    «Agostino non ti dava mai l’impressione di lasciar trasparire le sue emozioni. Era nato con l’idea di vincere il derby da capitano».
    La Roma con Mourinho ha perso tanti derby.
    «Bisogna cambiare rotta, io ne ho vinti diversi e ne ho persi pochi. Ne ricordo uno nel quale eravamo molto più forti ma D’Amico fece grandi cose ed eravamo sotto 2-0, alla fine riuscimmo a pareggiare».
    E stavolta?
    «È sempre difficile fare un pronostico nel derby, chi ci arriva da favorito sente la pressione, non saprei dire. Entrambi gli allenatori sono nuovi, vorranno fare bella figura, ma poi decidono i giocatori».
    I due centravanti non attraversano un gran momento.
    «Immobile è in una fase delicata della carriera, ma sono pericolosi questi giocatori quando si avvicinano alla fine, hai l’orgoglio e la forza interiore, anche per me è stato così. Diffido molto dai giocatori considerati sul viale del tramonto. Lukaku all’inizio giocava sempre, ora ha bisogno di rifiatare. È un giocatore che deve stare in forma al cento per cento per esprimere le sue qualità». LEGGI TUTTO

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    Empoli-Torino, diretta ore 20.45: dove vederla in tv, streaming e formazioni

    Empoli-Torino, l’orario
    Empoli-Torino andrà in scena oggi, sabato 6 aprile, alle ore 20:45 allo Stadio Castellani di Empoli.
    Dove vedere Empoli-Torino in diretta tv
    Empoli-Torino sarà trasmessa in diretta sia si Sky che su DAZN. È possibile attivare l’app di DAZN su ogni comune smart tv, nell’apposita sezione presente nella Home di SkyQ e su dispositivi mobili quali Playstation e XBox.
    Dove vedere Empoli-Torino in streaming
    Empoli-Torino sarà visibile live in streaming sulle applicazioni di Sky Go e DAZN. Le applicazioni sono scaricabili gratuitamente su pc, smartphone e tablet, e accessibile tramite un semplice login.
    La probabile formazione di Nicola
    EMPOLI (3-4-2-1): Caprile; Bereszynski, Walukiewicz, Luperto; Gyasi, Marin, Maleh, Cacace; Cambiaghi, Cancellieri, Niang. All.: Nicola
    A disposizione: Perisan, Goglichidze, Bastoni, Pezzella, Kovalenko, Zurkowski, Shpendi, Destro, Niang, Cerri, Grassi, Fazzini, Caputo.
    Indisponibili: Berisha, Ismajli, Ebuehi. Squalificati: -. Diffidati: Grassi, Gyasi.
    La probabile formazione di Juric
    TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Masina; Bellanova, Ricci, Linetty, Rodriguez; Vlasic; Zapata, Sanabria. All.: Juric
    A disposizione: Gemello, Popa, Lovato, Sazonov, Vojvoda, Muntu, Savva, Kabic, Lazaro, Okereke, Pellegri.
    Indisponibili: Schuurs, Ilic, Djidji, Gineitis. Squalificati: -. Diffidati: Lovato, Ricci.
    Empoli-Torino, la cronaca
    L’Empoli si trova al terzultimo posto con 25 punti all’attivo e arriva da quattro sconfitte consecutive: fare punti per evitare di trovarsi ancora sotto le dirette concorrenti per non retrocedere sarebbe fondamentale. Dall’altra parte i granata, con una vittoria, potrebbero portarsi virtualmente al settimo posto, davanti a Lazio e Napoli. LEGGI TUTTO

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    Lazio, Giordano sicuro: “Tudor è l’uomo giusto”

    Bruno, che derby ti aspetti?«Sono sempre partite indecifrabili. La Lazio ci arriva con una condizione buona, la vittoria in campionato ha trasmesso autostima, anche De Rossi con la Roma sta facendo un lavoro giusto».
    Roma e Lazio possono ancora sperare nella Champions?«Dipende dal quinto posto, vincere può dare stimoli anche in vista delle coppe».
    Che impressione ti sei fatto di Tudor?«Mi è piaciuto l’approccio, io sono per questi allenatori pratici che non dicono che ci vogliono tre anni per fare una squadra e quattro mesi per mettere dentro un calciatore, discorsi inaccettabili, perché un giocatore professionista può calarsi in una nuova realtà con qualsiasi allenatore».
    Come si gestisce il tramonto di Immobile?«Ci vuole onestà da parte del giocatore e del tecnico. Se merita Tudor lo farà giocare, preferendolo ad altri. In questo momento della stagione non bisogna guardare in faccia a nessuno, Tudor in questi primi giorni di lavoro sta dimostrando questo. Fa giocare chi merita».
    La Lazio aveva vinto spesso il derby contro Mourinho.«Sono contento che li abbia vinti la Lazio, ma sono stati tra i tre o quattro derby più brutti della storia. Senza gli errori di Ibanez o Huijsen non si passava. Sotto l’aspetto del gioco sia Lazio che Roma si sono annullate, ora cambia tutto con De Rossi e Tudor. Si conoscono, i giocatori sanno cosa vogliono».
    Lo sentivi il derby?«Come ogni romano. Poi in un quartiere come Trastevere già un mese prima quando uscivi di casa per andare all’allenamento la gente ti faceva sentire l’atmosfera. Fa parte della città. Ci sono giocatori semisconosciuti che hanno fatto gol nel derby che sono entrati nella storia. Una sfida che va al di là del calcio».
    Molti romanisti non dormivano prima del derby.«Bruno Conti non dormiva mai, io ero dormiglione. Dalla parte nostra Lionello (Manfredonia, ndr) e Vincenzo (D’Amico, ndr) erano quelli che dormivano di meno, poi c’era la rivalità, i duelli. Lionello doveva marcare giocatori importanti, io avevo il duello con Pruzzo. C’erano tanti italiani e tanti romani da una parte e dall’altra, era normale che fosse una partita speciale».
    Il ricordo più bello in un derby?«Vincemmo una partita con un mio gol e con Felice Pulici che parò tutto. Feci un gol molto bello. Dipendeva sempre dallo stato fisico. Se stavo così e così mi poteva marcare chiunque, altrimenti era dura per loro. Poi nel derby successivo prendemmo a pallonate la Roma, che vinse con un gol di Bruno Conti. Pareggiammo un derby 2-2 nell’anno della Roma finalista in Coppa dei Campioni. Ero ad Ansedonia con una gamba rotta e accesi la radio. Vincevamo 2-0. Loro erano fortissimi, noi avevamo solo 3-4 giocatori di buon livello. D’Amico era in giornata di grazia, fece due gol, Manfredonia fu espulso per un fallo su Falcao. Poi Di Bartolomei su rigore e Cerezo pareggiarono».
    Questa volta chi può deciderlo?«Lukaku, Dybala e Pellegrini nella Roma, nella Lazio Guendouzi, Immobile e Felipe Anderson».
    Come arrivano le due squadre al derby?«La Roma si presenta bene, le mancano due punti, ma ci sta soffrire con il Lecce, che con il cambio di allenatore si gioca la vita per la permanenza in serie A. Nei derby difficilmente riesci a mettere in atto quello che prepari. Quando entri in campo vedi due tifoserie fantastiche, vivi situazioni uniche. Dimentichi l’aspetto tattico e vai avanti con il cuore».
    Liedholm e Maestrelli, due allenatori ineguagliabili.«Adesso gli allenatori in genere hanno poca personalità. Scimmiottano il gioco di Guardiola o le conferenze stampa di Mourinho, ma poi c’è poco. Sono migliorati sotto l’aspetto tecnico tattico, ma quelle personalità forti, che senza parlare entravano nella testa dei giocatori, non esistono più». LEGGI TUTTO

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    Milan-Lecce, diretta ore 15: dove vederla in tv, streaming e formazioni

    Milan-Lecce, l’orario
    Milan-Lecce andrà in scena oggi, sabato 6 aprile, alle ore 15 allo Stadio Meazza di Milano.
    Dove vedere Milan-Lecce in diretta tv
    Milan-Lecce sarà trasmessa in diretta in esclusiva su DAZN. È possibile attivare l’app di DAZN su ogni comune smart tv, nell’apposita sezione presente nella Home di SkyQ e su dispositivi mobili quali Playstation e XBox.
    Dove vedere Milan-Lecce in streaming
    Milan-Lecce sarà visibile live in streaming su DAZN. L’omonima applicazione mobile è scaricabile gratuitamente su pc, smartphone e tablet, e accessibile tramite un semplice login.
    La probabile formazione di Pioli
    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori, T.Hernandez; Adli, Reijnders; Chukwueze, Pulisic,, Leao; Giroud. All.: Pioli
    A disposizione: Mirante, Sportiello, F. Terracciano, Florenzi, Simic, Kjaer, Musah, Bennacer, Jovic, Okafor.
    Indisponibili: Kalulu, Thiaw, Pobega. Squalificati: Loftus-Cheek. Diffidati: Musah, Thiaw, Tomori. 
    La probabile formazione di Gotti
    LECCE (4-2-3-1): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Blin, Ramadami; Almqvist, Piccoli, Banda; Krstovic. All.: Gotti
    A disposizione: Brancolini, Samooja, Touba, Venuti, Berisha, Gonzalez, Oudin, Rafia, Perotti, Sansone.
    Indisponibili:. Kaba, Dermaku. Squalificati: -. Diffidati: Almqvist, Piccoli, Rafia
    Milan-Lecce, la cronaca
    Il Milan vuole consolidare il secondo posto nel match di questo pomeriggio in programma contro il Lecce. I rossoneri puntano al settimo successo consecutivo in tutte le competizioni, per poi pensare interamente alla sfida di Europa League contro la Roma di giovedì prossimo. Il Lecce punta alla conquista dell’obiettivo salvezza, dopo i quattro punti nelle ultime due partite conquistati contro Salernitana e Roma.  LEGGI TUTTO

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    Samp: Pirlo sfida un… blucerchiato

    Brescia-Pisa (ore 14) Rondinelle all’8° posto, l’ultimo buono per disputare i playoff e galvanizzati dalla vittoria di Cosenza a Pasquetta (1-2, doppietta del sempre più interessante Galazzi). Ma è carico anche il Pisa, dopo il rocambolesco 4-3 al Palermo, i toscani sono a -2 dal Brescia e hanno vinto tre delle ultime quattro partite.

    Feralpisalò-Cosenza (ore 14) Drammatico scontro salvezza. I gardesani, nel campo di casa di Piacenza, seppur penultimi, con una vittoria si porterebbero a un punto dai calabresi. Ci credono i ragazzi di Zaffaroni che a Pasquetta si sono imposti a Cremona e hanno sempre vinto nelle ultime tre trasferte. Il Cosenza ha perso le ultime due gare, quelle con William Viali in panchina che ha rilevato Fabio Caserta con l’obiettivo di dare la caccia ai playoff. Ma ora, dietro l’angolo ci sono i playout.

    Spezia-Lecco (ore 14) Occasione d’oro per i liguri che con tre punti potrebbero agguantare per la prima volta la zona salvezza, D’Angelo aveva preso la squadra sul fondo. Il Lecco, nonostante il pari col Cittadella dell’ultimo turno, ormai aspetta solo che il ritorno in C dopo un anno si faccia aritmetico. Al posto di Alfredo Aglietti, sulla panchina bluceleste debutta Andrea Malgrati, ex giocatore del Lecco e lecchese, uomo di fiducia della società, aveva già lavorato in tandem con Bonazzoli ed è stato nello staff di diversi allenatore del Lecco.

    Sudtirol-Parma (ore 14) Gli altoatesini di Valente, dopo il 2-0 incassato a Como a Pasquetta, vedono sfilare via la zona playoff (dista 4 punti) ma l’obiettivo ufficiale del club è la salvezza, dovrebbero mancare pochi punti. Il Parma, dopo lo 0-2 incassato a Pasquetta dal Catanzaro, cerca di riprendere la corsa verso la A diretta, considerato che comunque, la distanza sul 3° posto, resta rassicurante (7 punti sul Como).

    Ternana-Modena (ore 14) Gara chiave per gli umbri, a -2 dalla salvezza, non possono fallirla contro un Modena in grande difficoltà che non vince da 9 partite ma che mantiene 4 punti di margine sulla zona playout. Negli emiliani patron Rivetti ha confermato il tecnico Paolo Bianco. Oggi rischia il posto solo in caso di pesante rovescio.

    Catanzaro-Como (ore 16.15) Il match clou della giornata. I calabresi, galvanizzati dalla vittoria di Parma, cercano di garantirsi almeno il 5° posto. Battere i lariani terzi però, vorrebbe dire portarsi a tre lunghezze da loro e a quel punto potrebbe aprirsi ancora tutto un altro campionato. Como però che ha vinto 4 delle ultime 5 partite e dimostra di avere le carte in regola per essere promosso, anche direttamente.

    Palermo-Sampdoria (ore 16.15) La sfida più prestigiosa. Nel, Palermo, esonerato in settimana Eugenio Corini, tocca a Michele Mignani: genovese, esordisce proprio contro i blucerchiati con cui da giocatore collezionò una presenza nella Samp d’oro dello scudetto 1991 con Vialli e Mancini, all’epoca giocava nella Primavera.  I liguri, in caso di successo si porterebbero a -3 dal Palermo al 6° posto. Piazzamento che garantirebbe la partita in casa al Ferraris nel turno preliminare dei playoff.

    Reggiana-Cittadella (ore 16.15) Gli emiliani di Nesta, con la vittoria pazzesca di Venezia a Pasquetta (da 2-0 a 2-3), hanno dimostrato di poter concorrere per i playoff che distano due punti, peccato solo per l’infortunio all’interessante Girma. Il Cittadella viene da tre pari di fila ma nel girone di ritorno in tutto ha raccolto solo 6 punti. Un passo che potrebbe mettere qualche apprensione. Non fosse che fino a gennaio il Cittadela lottava per la A diretta e ora sui playout conserva comunque 5 punti di margine. LEGGI TUTTO