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    Cassano: “Il mio calcio senza sconti. Mou? Gioca malissimo e trova sempre alibi…”

    L’ex calciatore scatenato anche su Allegri: “Lui e Josè hanno due grandi rose ma le loro partite sono inguardabili, io non ho paura a dirlo. Spalletti e Sarri regalano spettacolo. Inzaghi via se non vince la Champions” Un tunnel seguito da una risata, un dribbling e uno sberleffo, un assist e una linguaccia, una giocata esagerata, un gol e una bandierina buttata giù, molto tempo prima di Leao. Questo e tanto altro era Fantantonio in campo: imprendibile, imprevedibile, incredibile, ingestibile. Chi pensava che appesi gli scarpini al chiodo sarebbe cambiato, imparando l’arte del politicamente corretto e della diplomazia si è ricreduto subito a forza di ascoltare i suoi commenti tranchant alla Bobo Tv, la trasmissione con Vieri, Adani e Ventola in cui non fa sconti a nessuno e anzi si diverte a prendere di petto gli intoccabili del pallone, con la stessa irriverenza che mostrava con la palla tra i piedi. Qualcuno si offende, molti replicano, altri provano a liquidarlo con una battuta che sa di superiorità “tutti sapete come è fatto, non va preso sul serio, sono Cassanate…”. E in realtà lo invitano a nozze: perché lui torna indietro e fa un altro tunnel… Ha fatto la collezione di polemiche e di Tapiri d’oro, l’ultimo ricevuto dopo il botta e risposta con Mourinho. LEGGI TUTTO

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    Scaroni, l’Enel e un Milan a tutti i costi: se il Diavolo è una condizione irrinunciabile

    Il presidente rossonero ha accettato l’importante carica pubblica a patto di non lasciare il club. Tifoso, (piccolo) azionista e frontman sul tema stadio: ecco il suo modo di rivestire il ruoloBanalmente, si potrebbe dire che l’appetito vien mangiando. E che ritrovarsi legati a questo Milan in modo sempre più soddisfacente, è un esercizio tutto sommato facile dopo il ritorno in Champions, dello scudetto e con la lussuosa vista attuale sui quattro piani più alti del grattacielo europeo. LEGGI TUTTO

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    “Dimarco un tarello, Di Gregorio una tigre”: compagni fin dai Pulcini, domani avversari

    Da Shanghai a New York, Saulo Brambilla ha condiviso campo e spogliatoio con loro per dieci anni nelle giovanili dell’Inter: “Michele era mostruoso sulla linea di porta e nei rigori, Federico impressionava per corsa e gol. E quante giornate al parchetto insieme”Uno Dima, l’altro Digre. È impossibile separare i compagni di squadra di una vita dai nomignoli con cui sono stati chiamati per un decennio. E così, per Saulo Brambilla, Federico Dimarco e Michele Di Gregorio restano appunto Dima e Digre: “Ho cominciato a giocare con loro dagli otto anni e siamo stati compagni di squadra fino alla primavera, quindi intorno ai diciotto”. LEGGI TUTTO

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    Il blocco romeno, l’amico di Gavi e il goleador albanese: il Lecce Primavera è super

    L’organico multietnico messo su dal d.t. Corvino e allenato dal tecnico Coppitelli è in testa al massimo torneo giovanile con un +7 sul Torino Colazione in convitto, pranzo e allenamento. Poi di nuovo in convitto e guai… a chi viola il coprifuoco. I sette punti di vantaggio sul secondo posto non sono frutto del caso. A Lecce, la Primavera è una cosa seria: dopo che sei arrivato nel Salento e hai stretto la mano a Pantaleo Corvino, devi rimboccarti le maniche e pedalare più forte degli altri. Appena due anni fa, l’Under 19 giallorossa giocava in Primavera 2. LEGGI TUTTO