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    Juve, perché c'è sempre bisogno di bandiere come Del Piero e Chiellini

    Alessandro Del Piero (705 presenze in gare ufficiali, primo assoluto) e Giorgio Chiellini (561, terzo dietro a Buffon, 685). In rigoroso ordine di fedeltà, sono i due Capitani simboli della grandezza bianconera, scandita dalle rispettive, inimitabili carriere e da un letterale, pervicace attaccamento alla maglia che nessuna tempesta può scalfire. Nemmeno quella scatenatasi dalle 21.28 del 28 novembre 2022, quando il terremoto dirigenziale ha scosso la Juve sin nelle fondamenta. John Elkann ha imposto le dimissioni del Cda presieduto da Andrea Agnelli; ha nominato Maurizio Scanavino nuovo direttore generale; ha indicato Gianluca Ferrero quale nuovo presidente, la cui nomina verrà ratificata il 18 gennaio all’atto dell’insediamento del nuovo consiglio d’amministrazione che risulterà essere il governo chiamato a fronteggiare lo stato d’emergenza, nella morsa delle giustizie ordinaria e sportiva. Avvocati, tributaristi, professionisti di fama, tutti fedelissimi del Signor Exor che la crisi sta gestendo in prima persona. Ma quali uomini di calcio governeranno la Juve? La risposta, esemplare, l’ha data oggi Alessandro Del Piero: “La Juventus è una parte della mia vita, e nemmeno piccola. Per la mia storia, non sarò mai altro da quei colori. Come tutti i tifosi, seguo questa vicenda con grande attenzione e trasporto. Anche per il mio lavoro e il mio ruolo pubblico, in situazioni come queste inevitabilmente mi vengono chiesti commenti, e altrettanto inevitabilmente si scrive e si dice tanto. Questo però è un momento delicato per il club e adesso l’unica cosa che conta e che può fare chi ama la Juventus è mettere nelle migliori condizioni di lavorare le persone alle quali il club è stato affidato, per guidarlo in questa fase così complessa. E’ un compito di grande responsabilità che merita tutto il nostro supporto, è il momento di essere ancora più juventini. Per questo credo sia giusto non commentare notizie e indiscrezioni, che magari possono poi tramutarsi in speculazioni. Così faccio oggi e così farò per i prossimi giorni. Ci tengo soltanto ad augurare buon lavoro a tutti coloro che oggi si stanno occupando della Juventus, lo faranno con la professionalità, la dedizione e la passione – ne sono certo – che meritano il Club, i tifosi, la nostra maglia”. Del Piero, come Chiellini, è pronto: se la Juve chiama, in qualunque momento, loro rispondono presente. Subito. Sempre.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Carnevali: “Frattesi? Sono sicuro che non mi contatterà solo la Roma”

    TORINO – Ai microfoni di Radio Sportiva è intervenuto l’amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali. Tanti gli argomenti affrontati, ecco uno stralcio di cosa ha detto: “E’ una situazione nuova quella del Mondiale in inverno, tutta da scoprire, speriamo non ci siano brutte sorprese. Il Sassuolo ha già iniziato gli allenamenti, da mercoledì andremo anche per un mini ritiro di dieci giorni in Spagna, per un periodo del tutto simile a ciò che di solito accade in estate, con qualche partita amichevole, per poi tornare in Italia e dopo qualche giorno ripartire col campionato. Una preparazione nuova, fisica e atletica, diciamo, che ricalca il consueto ritiro estivo. Noi abbiamo solo un nazionale, Erlic, con la Croazia, questo forse è un vantaggio. Di buono c’è stato il fatto che la pausa ci ha permesso di recuperare un po’ di infortunati, ne abbiamo avuti purtroppo diversi, e piano piano stanno rientrando. Come sta Berardi? Abbastanza bene, si sta allenando, siamo fiduciosi per lui ma anche per gli altri infortunati. Sta facendo il suo percorso di recupero totale”.
    Carnevali: “Potevamo avere qualche punto in più, ma siamo abbastanza soddisfatti del percorso fatto fin qui. Pinamonti? Serve tempo, ma farà qualcosa di importante”
    “Abbastanza, anche se potevamo avere qualche punto in più. ma sappiamo che il campionato è difficile: questo è il decimo anno consecutivo per la società e la squadra in serie A. Abbiamo fatto delle cessioni, anche di giocatori di grande peso, che ci hanno permesso di trovare stabilità economica, di mettere il bilancio in ordine, ma anche di andare sul mercato facendo investimenti importanti su giocatori giovani, dandoci tempo di poter crescere, perché la politica di questa società è da sempre quella di far maturare i giovani e aspettarli. Per cui serve tempo, fiducia e ottimismo, sapendo che ogni tanto con i giovani qualche risultato può non essere così positivo. Ma restiamo siamo fiduciosi anche per la seconda metà di stagione. Cosa ci aspettiamo da Pinamonti? Su di lui abbiamo fatto un investimento importante, è giovane ed è andato a sostituire Scamacca, avendo la stessa età (1999). Ci crediamo molto: è già nel giro della nazionale maggiore. Siamo soddisfatti e fiduciosi che potrà fare qualcosa di importante sapendo che serve tempo ma che potrà esprimersi a livelli notevoli”.
    Carnevali: “Frattesi? Attendo chiamate…non solo dalla Roma”
    “Frattesi è un ragazzo che ha fatto un suo percorso andando a giocare anche in categorie inferiori. E’ con noi da un po’ di anni, quest’anno si sta esprimendo bene e ha un grande potenziale. Sta aspettando una chiamata dalla Roma? Beh io l’aspetto non solo dalla Roma, ma anche da altre società…E’ un giocatore a cui vorremmo dare la possibilità di andare in un grande club: in questo senso non abbiamo mai rifiutato niente a nessuno, se saranno soddisfatte le nostre richieste. Lui sa che deve crescere un po’ di più, fare qualcosa in più, sono convinto che nella seconda metà di stagione consacrerà le sue caratteristiche. Nel periodo estivo vedremo che tipo di possibilità ci sono. Qualche offerta c’è già stata, anche se non direttamente dalla Roma, ma dall’estero, ma credo che a gennaio difficilmente cederemo i nostri giovani più importanti”.
    Carnevali: “Juventus? L’azienda calcio è complicata: ci sono costi molto elevati per i giocatori. Mi spiace ciò che sta accadendo ai bianconeri, ma mi dispiace anche per il sistema calcio”
    “Dobbiamo cercare di fare le cose al meglio, oggi in ogni azienda dovrebbe essere la regola tenere i conti per bene. Purtroppo l’azienda calcio è complicata, ci sono costi molto elevati per i giocatori. Certo, dispiace quello che sta accadendo alla Juventus. Ma dispiace anche per il sistema calcio che poi si rispecchia all’interno della Lega, perché alla Lega siamo noi a dover migliorare tanti aspetti, anche se sono fiducioso. Nei momenti di grande difficoltà la Lega non può fare altro che fare le cose per bene: abbiamo un presidente come Casini che ha le idee chiare e che ci darà una mano nel migliorarci sotto tanti aspetti”.
    Guarda la galleryI calciatori italiani più preziosi: Juventus e Inter si sfidano in vettaIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Allegri e il retroscena sullo staff Juve: “Sono tutti più bravi di me”

    “Gestire momenti di negatività, com’è successo quest’anno all’inizio, è importante farlo con grande lucidità, rimanendo un po’ staccati da quello che possono essere coinvolgimenti emozionali. Soprattutto perché all’interno di un team, da noi sono 100 persone, la squadra, massaggiatori, magazzinieri fisioterapisti, siamo tantissimi ed è normale ci possano essere paure. L’aspetto psicologico nel rasserenare e dare serenità è molto importante, questo sicuramente spetta ai responsabili”. A parlare è Max Allegri in un incontro in streaming con l’Università politecnica delle Marche, da docente del seminario “Team working e comunicazione delle vittorie e delle sconfitte” del Corso di perfezionamento in “Comunicare il cancro, la medicina e la salute” promosso dalla direttrice di Clinica Oncologica Rossana Berardi.
    Allegri: “L’aspetto psicologico è fondamentale”
    Il tecnico della Juventus ha poi aggiunto: “La sconfitta va gestita: è normale che quando esci dalla partita e perdi, in quel momento hai momenti di rabbia; infatti dico sempre bisogna stare solamente zitti, in silenzio, far passare un po’ di ore e poi lavorarci e ragionare su quelle cose che avevamo sbagliato e la sconfitta è una cosa che va trasformata in un’opportunità per cercare di ritornare a vincere. Sara banale ma nella vita non si può sempre perdere ma non si può sempre neanche vincere. Quindi bisogna essere pronti, soprattutto quando le cose vanno bene a prepararsi a quello che sarà il momento della sconfitta. Se uno si prepara psicologicamente. È normale che nel momento la sconfitta lo gestisce in un modo diverso. Ogni tanto si può anche prevedere e quindi ancora più facile da gestire”.
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    Trezeguet, ora più di prima: juventino vero

    TORINO – Nel momento più duro, il sostegno incondizionato. I grandi che hanno vestito la gloriosa maglietta della Juventus, adesso ricambiano con la fiducia, con un gesto, con una parola, con un post, con una foto. David Trezeguet è tra questi. A Torino ha conosciuto la gloria, a Torino torna sempre. Per la sua amata squadra è pronto a dare un apporto, in qualunque modo possa essere utile. Dal Qatar alla Mole, ecco quindi Trezegol di nuovo a segno: «In questo momento, ancora di più.. #finoAllaFine #bianconero juventino». LEGGI TUTTO

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    Juventus, il gip di Torino: “Possibile buona fede sul caso plusvalenze”

    TORINO – La delicata situazione in casa Juventus sulla questione delle plusvalenze è stata commentata da Ludovico Morello, il gip del Tribunale di Torino che lo scorso 12 ottobre ha respinto le richieste di misure interdittive per Andrea Agnelli e gli altri indagati nell’inchiesta sui conti della società bianconera. Alla luce degli atti disponibili in quel momento, il giudice ha scritto che se la Juventus si è davvero attenuta alla prassi standard “risulterebbe difficile ipotizzare un discostamento consapevole, e quindi in definitiva doloso, dai corretti criteri di contabilizzazione delle poste”. Per Morello è comunque opportuno “un accurato approfondimento”, perchè la società potrebbe essere in buona fede. LEGGI TUTTO

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    Udinese 126: il Galà alla Dacia Arena

    TORINO – Una giornata all’insegna di grandi festeggiamenti e celebrazioni in casa bianconera. Nel giorno del 126° compleanno del club si è tenuto, infatti, l’evento “Udinese Gala” nella Club House della Dacia Arena. Una serata speciale per festeggiare, insieme a mister Andrea Sottil, lo staff ed i calciatori della prima squadra e con le loro mogli e compagne, una ricorrenza storica come quella dell’anniversario della fondazione dell’Udinese. Il gala ha visto la presenza del patron Gianpaolo Pozzo e di tutta la dirigenza in una serata che ha visto riunita tutta la grande famiglia bianconera all’insegna del senso di appartenenza e della convivialità per ripercorrere i momenti esaltanti della prima parte di stagione e guadare avanti al 2023 con consapevolezza verso obiettivi sempre più ambiziosi.Guarda la galleryFesta Udinese per i 126 anni: i look dei giocatori e delle compagne

    Udinese, parla Gianpaolo Pozzo

    Un compleanno importante perché “siamo presenti da moltissimo tempo, un terzo di questi 126 anni e siamo qui per festeggiare questo momento particolare. Devo dire grazie anche ai miei predecessori, perché non è da tutte le società arrivare a questo traguardo.” – dice Gianpaolo Pozzo. Nella Club house bianconera, in una atmosfera piena di entusiasmo, si festeggia anche per i risultati ottenuti nella prima parte di campionato, ricca di soddisfazioni per il club ed i tifosi: “Possiamo essere soddisfatti della prestazione e della classifica in queste prime quindici partite di campionato. È merito di tutti, giocatori e staff. Sarà un cammino ancora lungo da percorrere, ma sono fiducioso.” – conclude il patron bianconero.
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    Del Piero difende la sua Juve: “È il momento di essere ancora più juventini”

    “La Juventus è una parte della mia vita, e nemmeno piccola. Per la mia storia, non sarò mai altro da quei colori. Come tutti i tifosi, seguo questa vicenda con grande attenzione e trasporto. Anche per il mio lavoro e il mio ruolo pubblico, in situazioni come queste inevitabilmente mi vengono chiesti commenti, e altrettanto inevitabilmente si scrive e si dice tanto”. È la prima parte di un lungo messaggio di Alessandro Del Piero per tutti i tifosi della Juventus in merito alla vicenda giudiziaria che coinvolge il club bianconero. Il post è stato pubblicato sui social network dell’ex capitano della Juve.

    Del Piero, il messaggio per i tifosi della Juventus

    La seconda parte del messaggio di Del Piero che in questi giorni è stato accostato a un possibile ritorno nella società bianconera con un ruolo dirigenziale: “Questo però è un momento delicato per il club e adesso l’unica cosa che conta e che può fare chi ama la Juventus è mettere nelle migliori condizioni di lavorare le persone alle quali il club è stato affidato, per guidarlo in questa fase così complessa. E’ un compito di grande responsabilità che merita tutto il nostro supporto, è il momento di essere ancora più juventini. Per questo credo sia giusto non commentare notizie e indiscrezioni, che magari possono poi tramutarsi in speculazioni. Così faccio oggi e così farò per i prossimi giorni. Ci tengo soltanto ad augurare buon lavoro a tutti coloro che oggi si stanno occupando della Juventus, lo faranno con la professionalità, la dedizione e la passione – ne sono certo – che meritano il Club, i tifosi, la nostra maglia”.

    Guarda la galleryGli ultimi giorni della Juventus: le tappe della vicenda spiegate passo dopo passoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juventus 2023-2024: chi resta e chi è in dubbio

    Tra granitiche certezze, giocatori-simbolo, pedine difficili da piazzare e futuri in bilico analizziamo nome per nome la situazione in casa Juve tra chi è sicuro di restare e chi invece potrebbe partire. Le strategie di mercato del club non dovrebbero divergere dal discorso economico di contenimento dei costi e di investimenti sui giovani talenti approntato prima della rivoluzione societaria.

    Mattia Perin è stato uno dei pochi protagonisti positivi di un avvio di stagione non esaltante della Juve. Chiamato a sostituire l’infortunato Szczesny, il portiere si è dimostrato all’altezza della situazione, con interventi e parate decisive che gli hanno anche permesso di vincere il titolo di miglior giocatore bianconero del mese di settembre. Ci sono tutti i presupposti per continuare a danzare con la Vecchia Signora.

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