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    Questione San Siro: le ruspe? Possono attendere, per ora…

    MILANO – L’argomento non sarà all’ordine del giorno nel Cda dell’Inter programmato per discutere la trimestrale, però resta una spina conficcata nel fianco di chi – forse non rendendosi conto di cosa rappresentasse per i milanesi – voleva rottamare San Siro per costruire un nuovo stadio. Un’azione che il club nerazzurro ha condotto a braccetto con il Milan. I cinesi di Suning e gli americani di RedBird (ed Elliott) sembrano sempre più in un vicolo cieco e pure il sindaco Sala è su un letto di spine, considerati i mal di pancia della sua maggioranza sull’argomento e il timore che le squadre decidano di emigrare a Sesto San Giovanni (che propone l’area ex Falck), lasciando il Comune, come spesso ribadito dal sindaco “con il cerino in mano”, ovvero la necessità di gestire un impianto da quasi 80mila posti con costi molto alti.
    Il ruolo di Asm Global
    A ingarbugliare ulteriormente la vicenda, l’orientamento del governo con il sottosegretario di Stato alla cultura Vittorio Sgarbi che, sin dal suo insediamento, ha dato battaglia all’intenzione di demolire il Meazza (mentre La Russa, presidente del Senato, ha avanzato al sindaco Sala l’idea di mantenere in vita i due impianti uno al fianco dell’altro). La questione è fortemente divisiva (pochi giorni fa è stato depositato l’ennesimo ricorso al Tar) e in questo quadro trae forza il comitato “Sì Meazza” che, attraverso il suo portavoce, Luigi Corbani, in una nota ha elencato i tre motivi che, anche in caso di via libera del Comune al progetto di Milan e Inter per la realizzazione di un nuovo stadio nell’area di San Siro, impediranno di radere al suolo l’attuale impianto. Il primo motivo citato da Corbani riguarda il fatto che “lo stadio di Milano è un bene tutelato: oltre alle decisioni del ministero dei Beni e delle Attività culturali, preannunciate dal sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, comunque nel 2025 scatta la tutela per i settant’anni del secondo anello, parte integrante del primo e del terzo anello”. Il secondo motivo è legato agli equilibri politici in giunta: “Non esiste più la maggioranza in Consiglio comunale a sostegno della demolizione del Meazza, a meno che il sindaco voglia appoggiarsi sulla Lega di Matteo Salvini”. Ultimo motivo per sperare che San Siro rimanga lì dov’è è l’ingresso sulla scena di Asm Global, società disposta a gestire l’impianto nel caso in cui Milan e Inter dovessero confermare la volontà di costruire un nuovo stadio di fianco al Meazza. In questa ingarbugliatissima vicenda l’unica certezza è che sarà la Scala del Calcio a ospitare la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026.
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    Fantacalcio Bologna, ripresi gli allenamenti: differenziato per due giocatori

    BOLOGNA – Ripresa degli allenamenti a Casteldebole per il Bologna di Thiago Motta. Dopo la sosta di due settimane, i rossoblù sono tornati in campo per preparare la ripresa del campionato in programma a gennaio. Di seguito il report pubblicato sul sito ufficiale del club: “Dopo le due settimane di sosta, sono ripresi oggi a Casteldebole gli allenamenti della squadra in presenza dei giocatori che non hanno avuto impegni con le rispettive nazionali. Questa mattina i rossoblù hanno lavorato in campo con esercitazioni con la palla e corsa, nel pomeriggio, sempre sul campo, hanno svolto una sessione di test atletici. Kevin Bonifazi e Andrea Cambiaso hanno fatto allenamento differenziato in campo al mattino e in palestra nel pomeriggio”. LEGGI TUTTO

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    Juve, operazione cessioni: da McKennie a Rabiot, ecco chi partirà

    TORINO – Operazione sfoltitura al via, e se per caso si tratterà di qualcosa di più sostanzioso, alla Continassa non chiuderanno le porte alla fila di compratori. La Juventus tutta (Massimiliano Allegri, il ds Federico Cherubini e i suoi collaboratori, di più: l’intero staff dirigenziale) concorda: prima di acquistare bisogna vendere. E siccome c’è un mercato che si sviluppa da sé grazie alle vagonate di denaro che oltre Manica si moltiplicano da sole, alla Premier conviene sempre prestare attenzione. Tanto più che Weston McKennie, Adrien Rabiot e Moise Kean da quelle parti lì piacciono ancora. E tanto.
    Nomi e soldi
    Va da sé che l’eventuale partenza dei tre di cui sopra comporterebbe un certo risparmio alla voce dei rispettivi ingaggi. Nel dettaglio: McKennie, che con la Juve ha un contratto fino al 2025, in verità non guadagna tantissimo rispetto alla media – 2,5 milioni – ma di questi tempi se si può fare economia non ci si tira certo indietro; Rabiot, al contrario, di milioni ne guadagna 7 netti più bonus e il suo è comunque un caso a parte, visto che andrà in scadenza a fine giugno 2023 e in questo momento in pochi credono a un rinnovo; la “paga” di Kean si aggira sui 3 milioni netti. Metti nel conto, anche se non soprattutto, i risparmi messi da parte evitando di corrispondere ancora lo stipendio ad Angel Di Maria (6 milioni netti più bonus) e Leandro Paredes (7,5), ora come ora più fuori che dentro i piani della Juventus del prossimo futuro, e il disegno si completa: per una nuova Juve, meglio prima liberarsi di tracce giù o meno concrete di quella antica.
    Almeno uno va di sicuro
    La Premier League, si scriveva, lì dove il prodotto tira sempre, le tv pagano tantissimo e i club incassano per poi reinvestire. Da Londra giungono fresche novità: tramite intermediari si stanno infittendo i contatti tra il Tottenham e l’entourage di McKennie, il che non stupisce, semmai è la conferma dell’appeal che il texano esercita su Antonio Conte e Fabio Paratici, rispettivamente allenatore e direttore generale degli ambiziosi Spurs. Lo stesso club che, al contempo, corteggia sotto traccia Rabiot: in regime di svincolo, è evidente che il francese intrighi anche il Chelsea e si sussurra che lo stesso Manchester United, malgrado la “scottatura” dell’estate scorsa, possa tornare alla carica. Perché, appunto, il cartellino costerebbe zero, a meno che madame Véronique e la Juventus non trovino un’intesa per un prolungamento propedeutico alla cessione. Quanto a Kean, se i bianconeri non riscattassero l’attaccante dall’Everton svenandosi terribilmente (costo dell’operazione: 28 milioni, dopo i 7 già sborsati, premi a parte), in Inghilterra si scrive che Moise sia entrato nel mirino del Newcastle saudita.
    Da Mar del Plata al top
    Pillola su Soulé: anche il giovane (2003) Matias sarà oggetto del summit tra Allegri e la dirigenza per fare il punto sul mercato. Non è detto che venga prestato a gennaio, visto che finora non ha giocato tanto (308 minuti per 10 presenze complessive stagionali tra Serie A, Champions e gli impegni con la Next Gen), perché Max lo apprezza tanto. Empoli, Spezia e Sampdoria, ad ogni modo, restano alla finestra.
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    Empoli, squadra di nuovo al lavoro. E il 16 dicembre c'è il Monaco

    EMPOLI – L’Empoli di Paolo Zanetti è tornato al lavoro al Castellani per preparare la ripresa del campionato in programma a gennaio. Gli azzurri proseguiranno a lavorare ad Empoli fino a giovedì 1 dicembre, poi sarà in programma il mini ritiro in Spagna. Il 9 dicembre l’Empoli rientrerà in Italia. Intanto, come annunciato tramite comunicato ufficiale sui propri canali ufficiali, l’Empoli affronterà in amichevole il Monaco venerdì 16 dicembre allo Stadio Carlo Castellani alle ore 17.00.  LEGGI TUTTO

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    La Fiorentina affronterà in amichevole Monaco e Lugano: ecco le date

    FIRENZE – Nel mese di dicembre la Fiorentina di Italiano affronterà in amichevole due avversari di livello per testare le condizioni fisiche e atletiche del gruppo. Gli avversari saranno i francesi del Monaco e gli svizzeri del Lugano. Ecco il comunicato ufficiale pubblicato sul sito del club viola: “ACF Fiorentina comunica che completerà il suo percorso di avvicinamento alla ripresa del Campionato con altre due amichevoli di prestigio internazionale. Sabato 17 dicembre, alle ore 15:00, allo stadio Artemio Franchi di Firenze la Squadra Viola sfiderà l’AS Monaco. Mercoledì 21 dicembre, infine, alle ore 18:00, sempre allo stadio Franchi, la Fiorentina affronterà in amichevole l’FC Lugano”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve-Udinese, parte la vendita dei biglietti

    TORINO – Nel pieno del Mondiale, si continua a pensare al campionato, anche se manca più di un mese alla ripresa. E per chi sente nostalgia della Serie A, da domani la Juventus mette in vendita i biglietti per Juventus-Udinese, in programma sabato 7 gennaio alle 18.
    La prima allo Stadium nel 2023
    Non è la prima gara del nuovo anno perché la squadra di Massimiliano Allegri è impegnata mercoledì 4 in casa della Cremonese, ma sarà la prima all’Allianz Stadium. Precedenza agli Juventus Member che dalle 16 di domani fino alla stessa ora di mercoledì 30 novembre possono acquistare i tagliandi, in vendita esclusivamente on line sul sito Official Ticket Shop. Dalle ore 16 del 30 novembre fino alle 16 del 1° dicembre hanno la prelazione Black&White Member e Black&White Lite, dalle ore 16 del 1° dicembre inizia la vendita libera.
    Sconto Under 30
    E’ prevista una tariffa speciale per gli Under 30, dedicata a tutti coloro che saranno minori di 30 anni il 7 gennaio. Solo durante le fasi di vendita riservata agli Juventus Member sarà presente anche la tariffa “intero member” che consentirà di usufruire di uno sconto rispetto alla tariffa intera.
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    Pellegri è ancora ko

    TORINO – Ripresa degli allenamenti per il Torino dopo le due settimane scarse di ferie. Per Juric la possibilità di iniziare l’esame dei compiti delle vacanze svolte dai granata, prima sulla bilancia e poi in campo.

    Al Fila senza otto titolari

    Con alcune limitazioni: Ola Aina, reduce dalla lesione miotendinea del bicipite femorale sinistro, ha svolto soltanto terapie, mentre Schuurs si è limitato a un lavoro differenziato e Pellegri a un programma personalizzato. Si pensava potesse essere più agevole, il recupero da quell’assurdo infortunio dopo pochi secondi dall’avvio di Bologna-Torino. E invece la caviglia dell’ex del Milan non guarisce del tutto («C’è contusione ossea», spiegava Juric prima della sosta per non derubricare a minimo il guaio del centravanti): il tempo per recuperare comunque c’è, visto che anche domani e fino al 6 dicembre i granata si alleneranno al Filadelfia, quindi il 7 partiranno per proseguire il lavoro, ma a Murcia dove le massime stagionali toccano i 20 gradi. Nelle prime prove tattiche il ruolo di centravanti è quindi interpretato da Sanabria, con Karamoh secondo attaccante. Il tecnico granata non può infatti contare nemmeno su Vlasic e Radonjic, ora al Mondiale con Lukic, Rodriguez e il portiere Milinkovic-Savic.
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    Dua Lipa, cittadina albanese con Edi Rama: passaporto Juve

    “Buongiorno, con l’ultimo cittadino albanese, auguro a tutti voi un felice 110° anniversario della bandiera dell’Indipendenza, in questo giorno benedetto della nostra nazione che finirà con Dua Lipa in piazza Skanderbej”. Con questo messaggio social il premier dell’Albania Edi Rama accoglie Due Lipa come nuova cittadina. Oltre alla caratura dell’artista in foto difficile non cogliere un particolare: Edi Rama indossa una felpa targata “Juventus”! Lo stemma è ben visibile all’altezza del cuore e non sorprende i lettori di Tuttosport che avevano già avuto modo di leggere della fede bianconera del premier albanese. L’ultima intervista risale allo scorso maggio, prima della finale di Conference League di Tirana poi vinta dalla Roma. LEGGI TUTTO