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    Juventus, vice-Cuadrado cercasi: tutti i nomi per la fascia destra

    TORINO – Priorità a destra. E a stretto giro di posta. Perché Cuadrado andrà sostituito a giugno, quando il suo contratto arriverà a naturale scadenza, ma – al contempo – va sostenuto fin da subito, dopo una prima parte di stagione da novello Stakanov. Il colombiano, ormai avviato verso le 35 primavere, sta lasciando lungo la corsia la vivida impressione di aver imboccato la fase calante della sua parabola, ma i 1.463’ in campo finora si spiegano anche attraverso la mancanza di frecce alternative nella faretra di Allegri: De Sciglio continua a flirtare con l’infermeria, Danilo è sempre più centrale e meno terzino. Così Panita prosegue a galoppare in fascia con encomiabile generosità, così Cherubini da tempo sta stilando una lista di papabili rinforzi per il reparto. LEGGI TUTTO

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    Juventus, obiettivo Carnesecchi: l'eredità di Buffon e gli altri portieri in lista

    TORINO – Se la Juventus è la squadra che ha incassato meno reti in campionato (7 gol subiti in 15 partite) il merito è senza dubbio della fase difensiva della formazione di Max Allegri, ma è anche una questione di affidabilità in porta. Arrivano pochi tiri, ma quei pochi spesso non finiscono in fondo alla rete perché i guardiani bianconeri si fanno trovare pronti. Si sono succeduti in due: nove le presenze in campionato di Szczesny con tre gol incassati, sette quelle di Perin (con lo Spezia ha preso il posto del compagno infortunato nel secondo tempo) con quattro gol presi. Segnale di affidabilità che per la dirigenza bianconera conta tanto, anche nelle scelte di mercato. Ad aprile Perin aveva compiuto una scelta di vita precisa: rinnovare fino al 2025, accettando una riduzione dello stipendio annuo, con la consapevolezza di chi sa di partire come secondo ma di avere le carte per trovare spazio come del resto successo in questi primi mesi di 2022/23. E Allegri è soddisfatto del rendimento e del comportamento del suo portiere di riserva, che poi riserva non è considerato il rendimento e l’elevato livello di affidabilità. Stessa cosa vale per Szczesny, che oltre a essere un fedelissimo di Max è anche e soprattutto un leader dello spogliatoio juventino: il suo contratto termina nel 2024, ma in realtà ha un’opzione per il 2025, dunque il suo legame con i bianconeri è a lungo termine. E i numeri gli danno pienamente ragione: finché Allegri sarà alla guida della Juventus, difficile immaginare una rivoluzione in porta.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, quattro test per ripartire forte

    Il Toro si riposa. Ovviamente non i giocatori che saranno protagonisti al Mondiale in Qatar, ma il resto della squadra sì. La prima parte di stagione è andata in archivio col buonissimo pareggio di Roma: con la beffa finale firmata Matic, ma con un’ottima prestazione, che lascia grande ottimismo in vista del futuro. Dopo la sfida dell’Olimpico è scattato un periodo di pausa, con la ripresa degli allenamenti già fissata per lunedì 28 novembre al Filadelfia. Si lavorerà sulla parte atletica, con un richiamo del la preparazione fisica che servirà per mettere nuovamente benzina nelle gambe. Ivan Juric vuole una squadra brillante in vista del primo match del 2023 contro il Verona, battesimo del nuovo anno granata. Dopo la prima tranche al Filadelfia, il Toro avrà modo di svolgere un vero e proprio ritiro a Murcia dal 7 al 18 dicembre: località che, dal punto di vista climatico, è perfetta per preparare al meglio la seconda parte di campionato. In Spagna non mancheranno amichevoli di prestigio, che permetteranno al Toro di confrontarsi con avversari di spessore, in linea con quelli che troveranno quando riprenderà la stagione.

    Le avversarie

    Espanyol e Almeria saranno le prime compagini che verranno affrontate dai granata. Sono saltati, infatti, gli incroci contro Lille e Valladolid inizialmente ipotizzati dal club. Il 10 dicembre alla Pinatar Arena Football ci sarà l’Espanyol, mentre il 16 è in programma il test contro l’Almeria. Due formazioni di Liga che consentiranno a Juric di capire lo stato di avanzamento dei lavori. Anche al ritorno sotto la Mole, tuttavia, verranno disputate due amichevoli: il 23 dicembre quella a Torino contro la Cremonese, mentre il 28 c’è il Monza a Monzello, il nuovissimo centro sportivo della società brianzola. Da segnalare che i giocatori di rientro dai mondiali avranno una settimana di permesso per riposare dal momento in cui la loro Nazionale sarà eliminata.

    Fase di pianificazione

    Il calendario non è ancora ufficiale: mancano solo alcuni dettagli prima di blindare le date con le relative partite. In questi giorni lo staff tecnico di Juric sta elaborando il programma delle sedute. La sosta lunga è un’anomalia, per cui occorre una pianificazione minuziosa di ogni attività. Per evitare di correre il rischio di arrivare impreparati al ritorno alle gare ufficiali. Il calendario, almeno all’inizio, sorride al Toro: subito il Verona, poi la Salernitana, passando per gli ottavi di Coppa Italia contro il Milan, fino ad arrivare al duello casalingo contro lo Spezia. Occorreranno subito punti preziosi: solo con un filotto positivo in avvio si può sperare in un girone di ritorno da protagonisti.

    Guarda la galleryRicci signore della mediana, Miranchuk accende e difende: le pagelle di Roma-TorinoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Fagioli, messaggio alla Juve: “Torno presto!”

    TORINO – Il momento magico non è andato in frantumi. Si è preso una piccola pausa, semmai. Nicolò Fagioli in queste settimane sta vivendo le emozioni più intense della sua ancor giovane carriera: la pennellata all’incrocio dei pali contro il Lecce che ha inaugurato un filotto di quattro presenze consecutive in campionato, la rete all’Inter che ha di fatto mandato in archivio una sfida sempre sentita come il Derby d’Italia. E, mercoledì, l’esordio assoluto con la maglia della Nazionale, quella maggiore quantomeno, nel finale dell’amichevole vinta contro l’Albania.

    Nulla di grave

    Una sinfonia che ha stonato nella giornata di ieri, quando il centrocampista della Juventus è stato costretto a fermarsi nel corso dell’ultimo allenamento degli azzurri prima della partenza per Vienna, dove domani sera l’Italia sfiderà l’Austria in un altro test. Nulla di preoccupante, però, secondo le prime sensazioni. E, infatti, nulla di grave dovrebbe essere: il classe 2001 ha alzato bandiera bianca per un problema al piede destro, ma alla ripresa della preparazione alla Continassa – il prossimo 6 dicembre – ci dovrebbe essere senza problemi anche lui.

    Parole sui social

    Il fastidio, semmai, ha imposto al giovane bianconero di abbandonare il ritiro della Nazionale. E, dunque, di rinunciare alla possibilità di scendere nuovamente in campo d’azzurro vestito. Un semplice arrivederci, dunque, a occasioni in cui i tre punti conteranno per davvero. «Dispiace molto lasciare questa convocazione – le parole odierne di Fagioli attraverso Instagram –, ma con tanta voglia di tornare a breve in campo!». Allegri, alla Continassa, lo aspetta.
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    McKennie: “Mi sento pronto, Juventus e Usa hanno lavorato insieme”

    Weston McKennie è pronto per il Mondiale in Qatar. Lo ha annunciato proprio il centrocampista della Juventus in conferenza stampa, assieme a Sergiño Dest. McKennie si era infortunato nelle ultime settimane ma grazie al lavoro congiunto di Juventus e Stati Uniti è riuscito a recuperare per il campionato del mondo. 
    McKennie, le parole in conferenza stampa
    Il centrocampista bianconero della nazionale Usa ha dichiarato: “La settimana è andata bene. La Juventus e la nazionale statunitense hanno lavorato insieme per assicurarmi di essere al 100% per il Mondiale. Ho giocato l’amichevole l’altro giorno e mi sono sentito bene. Mi sentivo pronto per partire. Come squadra, come gruppo, vogliamo sempre concentrarci partita per partita. Quindi, ovviamente, essendo il Galles il primo avversario, non c’è modo di guardare oltre a loro o altro perché sappiamo che sono una squadra forte. Sappiamo che sarà una partita difficile. Ma vogliamo davvero vincere la prima partita e ottenere i tre punti”. LEGGI TUTTO

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    Il Toro guarda al futuro: ecco cosa sarà di Juric, Praet e Lukic

    TORINO – I tre nomi del Toro che verrà: Ivan Juric, Dennis Praet e Sasa Lukic. Dopo il prolungamento di contratto del dt Davide Vagnati, per dare continuità al progetto, adesso il presidente Urbano Cairo sta lavorando sul tecnico. Il croato ha il contratto in scadenza nel 2024, ma il presidente vorrebbe portarlo al 2025. Proprio per impostare un futuro importante. Per quanto riguarda il mercato, si stanno intensificando le trattative con il Leicester per il ritorno di Praet a Torino. Il belga in Inghilterra è ai margini e per questo ha perso i Mondiali. E’ furibondo e vuole tornare al Toro. Juric lo aspetta. E infine Lukic: nei giorni scorsi in un’intervista il serbo ha fatto chiaramente capire di voler lasciare il Toro per andare in un club che giochi in Champions: subito dopo il Mondiale oppure a giugno. Conclusione: il Toro a gennaio lo metterà sul mercato. LEGGI TUTTO

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    Torino: ecco il programma fino alla ripresa della A

    TORINO – Non è ancora ufficiale, ma è definito il programma del Torino durate la lunga sosta per il Mondiale in Qatar. I granata si ritroveranno al Filadelfia il 28 novembre e lì si alleneranno poco più di una settimana, dal momento che il 7 dicembre inizierà il ritiro a Murcia, in Spagna. Lì la squadra di Juric resterà fino al 18: due le amichevoli fissate, il 10 alla Pinatar Arena Football Center di Murcia contro l’Espanyol, sedicesimo nella Liga, e il 16 nello stesso stadio contro l’Almeria, tredicesimo. Poi il lavoro continuerà al Filadelfia con altri due test, entrambi contro neopromosse, le stesse che il Toro ha battuto nelle prime due trasferte della stagione per 2-1: il 23 granata in campo al Grane Torino contro la Cremonese e poi il 28 a Monzello contro il Monza. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Soulé, la Juve Next Gen e un futuro scritto da star

    TORINO – A 19 anni il Mondiale al via in Qatar dovrà ancora guardarlo in tv, ma sono tutti concordi: Matias Soulé si prenderà presto la Nazionale argentina, lui che nell’under 20 albiceleste sta prendendo le misure del nuovo abito in arrivo. Nel frattempo l’esterno/trequartista della Juventus si destreggia nella Next Gen che sta scalando la classifica del campionato di Serie C dopo il successo (1-0) sul campo della Pro Patria. Un tempo e mezzo per Matias, trascorso a tentare di disegnare calcio tra le sagome avversarie, prima di lasciare il campo. A bilancio ecco, soprattutto, uno scivolone sul prato nel tentativo di intercettare un assist di Nicolò Cudrig, a coronamento di un match in cui i due si sono sovente cercati, trovati altrettanto spesso, e più di una volta il buon Matias l’ha messa sul personale ingaggiando succosi duelli, uno contro uno, con i difensori di casa.
    Cosa sarà di Matias
    Buona prestazione, dunque, per Soulé da ala destra nel 4-4-2 di Massimo Brambilla, fermo restando che la prospettiva del ragazzo cresciuto a pane e giovanili juventine è stabilmente la prima squadra di Massimiliano Allegri. Dieci presenze stagionali tra Serie A, C e Coppe per colui che, per alcuni, potrà ripercorrere le orme di Paulo Dybala, per altri è una sorta di potenziale “nuovo Di Maria”, aspettando magari che Angel decida di mettere il suo marchio sulla Juventus di questa stagione, prima di lasciarla per ascoltare il suo cuore. Intanto Soulé darà ancora una mano consistente alla seconda squadra bianconera, con un modello di calcio e di prestazione in mente: i 25 minuti finali di Lisbona, 25 ottobre 2022, con la Juve sotto 4-1. Quel Matias è stato di livello mondiale.
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