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    Torino, Buongiorno squalificato per un turno. Multata la Juventus

    TORINO – Dopo le gare del 15° turno il giudice sportivo ha squalificato per una giornata i seguenti calciatori: Candreva (Salernitana); Djuricic (Sampdoria) e Buongiorno (Torino). Per quanto riguarda le società, il giudice Mastrandrea, in merito a Juventus-Lazio “in relazione al rapporto della Procura federale in ordine ai cori oltraggiosi e discriminatori di matrice religiosa, rivolti a tifoseria di altra società, effettuati dai sostenitori della Lazio assiepati nel settore ospiti, comunica che assumerà le determinazioni di competenza in esito alla richiesta interlocutoria di approfondimenti disposta per altro incontro con C.U. n. 87 dell’8 novembre 2022”, ovvero per quanto accaduto durante il derby Roma-Lazio. Rimanendo tra le società, inflitte ammende a Inter (12mila euro per cori contro Gasperini e lancio di un petardo verso la tifoseria avversaria), Atalanta (8mila euro), Verona (5mila euro), Juventus (5mila euro), Spezia (5mila euro) e Bologna (4mila euro).Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino: Buongiorno e Willie Peyote domani alle Atp Finals

    TORINO – Ci sarà un po’ di Toro domani negli eventi collaterali delle Atp Finals di tennis che si stanno disputando a Torino. Alle 19 in piazza Castello è infatti in programma la chiacchierata tra Alessandro Buongiorno e Willie Peyote, il rapper e cantautore, grande tifoso granata. Al centro della conversazione, le passioni comuni: lo sport, la musica e naturalmente il Toro. Buongiorno racconterà la sua storia granata, già lunga a dispetto della giovane età, le emozioni nell’indossare la fascia di capitano, le speranze e le aspettative per la stagione in corso. Willie Peyote, pseudonimo di Guglielmo Bruno, ha alle spalle sei album e nel 2021 ha partecipato al Festival di Sanremo, dove ha vinto il Premio della Critica con il brano “Mai dire mai (la locura)” e si è classificato al sesto posto. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Il Torino a Juric: “Rinnoviamo il contratto”

    TORINO – «Ivan, noi siamo felici di andare avanti con te. Rinnovi? Prolunghiamo? Ci mettiamo al tavolo? Diamo una bella lucidata al percorso di crescita assieme?». La proposta “made in Cairo”, con Vagnati convinto ambasciatore, è stata presentata nei giorni scorsi a Juric. E così una notizia squarcia un intero sipario. Getta una luce completamente nuova sul futuro di Juric e del Torino e proietta già i destini intrecciati persino oltre il 30 giugno del 2024, l’attuale scadenza del contratto che lega l’allenatore croato al club granata. Una notizia con l’iniziale maiuscola, va detto: perché tutto quello che era successo in estate, in negativo, viene ribaltato dalla realtà dei fatti, oggi, sull’onda di una positività che Urbano Cairo e Davide Vagnati intendono dispensare, a modo loro, sulla strada battuta dal tecnico. Era fine luglio quando il dt e Juric finirono per mettersi le mani addosso nel parcheggio dell’hotel di Waidring, il ritiro estivo in Austria, al colmo di un litigio forsennato che raggiunse l’acme, come la valvola di una pentola pressione che all’improvviso non tiene più. Cairo, a dir poco sconcertato a Milano, non sapeva nemmeno più cosa pensare: e adesso che faccio, li caccio tutti e due? Ma poi? Poco meno di 4 mesi dopo, il mondo si è letteralmente ribaltato. E la scena ci mostra due persone, il presidente e il dt, determinati persino a corteggiare con parole sempre più morbide quell’uomo tanto acuminato, difficile da comprendere e da gestire, ora simpatico, ora scontroso, facile agli scatti d’ira, spigoloso, restio per carattere a trovare sulla sua tavolozza le sfumature dei grigi. Pur tuttavia, un grande allenatore. Un tecnico che in un anno e mezzo ha saputo trasformare una baracca appoggiata su uno scafo pieno di falle, nella tempesta, in una galera dei pirati agile a salpare e a muoversi con efficacia in mare aperto, anche tra le onde più grosse.

    La qualità di Juric

    Quando Juric prese in mano il Torino, due estati or sono, la squadra proveniva da un paio di campionati da incubo, vissuti entrambi con lo spettro della retrocessione davanti agli occhi. Una contestazione imperante contro Cairo, una sensazione di disfacimento progressivo, un gruppo di giocatori allo sbando, uno spogliatoio dilaniato.  Juric non le ha mai mandate a dire, anzi. Già dopo poche settimane vissute in granata sentenziò: «La situazione che ho trovato è allucinante a ogni livello, non credevo di scoprire una realtà del genere, qui c’è un lavoro immenso da fare se vogliamo crescere sia come società, sia come strutture, sia come squadra. C’è tutto da fare, tutto»: la tabula rasa che tratteggiavamo nelle righe precedenti. Un Toro coventrizzato più da una gestione societaria inadeguata che da allenatori non all’altezza. Juric è man mano riuscito a restituire ai giocatori identità, orgoglio, unità. Ha dato loro un’impronta netta: rivoluzione nell’organizzazione del lavoro, forme di anarchie sconfitte, personalità in campo, un gioco garibaldino, identità e coraggio, una sorta di tremendismo 2.0 sul prato. Il 10° posto finale sembrò fin un Natale, rispetto allo sprofondo del biennio precedente. E se questo è il quadro generale, i dettagli risultano ancor più luminosi.   Juric, per Cairo, rappresenta un piccolo re Mida: che oggi, con una rosa meno completa, ha già persino 3 punti in più dell’anno scorso (7, se le partite finissero 10 minuti prima…). Un taumaturgo del genere non se lo vuole far scappare a nessun costo, il pres: vedi l’attuale proposta di rinnovo almeno sino al 2025 con miglioramenti anche nell’ingaggio, già adesso da 2 milioni netti. Lui e Vagnati lo hanno deluso sul mercato, estate dopo estate. Ora Cairo prova a riconquistarlo, quell’incontentabile di Ivan: quell’insopportabile grillo parlante, quel criticone indefesso, quel rompiscatole pazzesco. Però bravo, bravissimo come allenatore. Uno dei migliori tra coloro che allenano in A, oggi. Tuttosport lo scrive da un anno e mezzo: la salvezza può essere rappresentata dalle elettrostimolazioni di Juric. I tifosi lo adorano in crescendo, da un anno e mezzo: a ogni partita, cori per lui. Cairo non può permettersi il lusso di perdere un… medico, un luminare così. «Allora, Ivan: prolunghiamo il contratto in queste settimane di sosta?».  
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    Juventus al Mondiale: tutti gli impegni dei bianconeri in Qatar

    Manca poco all’inizio del Mondiale. Sono tanti i giocatori della Juventus che sono stati convocati dai rispettivi ct per il campionato del mondo in Qatar. Da Milik a Vlahovic, da Bremer a Rabiot, vediamo, nazionale per nazionale, i prossimi impegni dei calciatori bianconeri. Ci sono anche 5 azzurri impegnati con l’Italia in due amichevoli. 

    mar 22 nov – Argentina vs Arabia Saudita

    sab 26 nov – Argentina vs Messico

    mer 30 nov – Polonia vs Argentina LEGGI TUTTO

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    Juventus, Milinkovic e Rabiot: la doppia trattativa

    Nuovo centrocampo Juventus, si lavora su due fronti. La società cerca di capire se (e a quanto e per quanto) sia possibile trattenere Adrien Rabiot. Mentre i… tifosi si danno da fare in merito all’acquisto di Milinkovic-Savic. Essì perché quell’applauso quasi all’unisono, sgorgato spontaneo all’Allianz Stadium al momento della sostituzione del centrocampista laziale, beh… Un certo suo effetto lo deve fare per forza. Anche perché Milinkovic era già pronto ad archiviare la giornata alla voce disastro, vista la pessima prestazione (suo l’errore da cui è nata l’azione dell’1-0 bianconero) e vista la pesante sconfitta senza se e senza ma rimediata a Torino. E, invece, inatteso, ecco il premio di consolazione: un attestato di stima dalla “concorrenza”, roba che non accade spesso. In quello stesso stadio, però, c’è un precedente illustre, uno su tutti: la standing ovation che indusse Ronaldo a cominciare a pensare all’eventualità di trasferirsi in bianconero. Chissà che l’effetto non possa essere lo stesso sul centrocampista, si chiedono – si augurano – i tifosi juventini. E così anche i dirigenti, in realtà.Guarda la galleryJuventus-Lazio sui social, Allegri stravince su Sarri: è tornato Mago Macs!

    Milinkovic: la situazione

    È da anni, ormai, che gli uomini di mercato bianconeri (Marotta, Paratici o Cherubini che siano) stanno sulle tracce di Milinkovic. Anche questa estate, dopo il ko di Paul Pogba, ci sono stati dei contatti per capire se fosse possibile mettere le mani sul laziale, che andrà in scadenza al termine della prossima stagione. Nulla di fatto, ovviamente: difficile che possa riuscirci a gennaio. Ma per giugno qualcosa potrebbe succedere anche se ovviamente Lotito (che sta trattando il rinnovo del giocatore) non farà sconti e comunque la concorrenza non manca.

    Sullo stesso argomentoJuventus-Lazio, Milinkovic-Savic come Cristiano Ronaldo: applausi dello StadiumJuventus

    La situazione relativa a Rabiot

    Intanto, però, Cherubini si concentra su Rabiot. Il francese ha raggiunto ora i massimi livelli di rendimento da che è alla Juventus. È davvero un peccato che si appresti a salutare la compagnia proprio ora… Ha infatti il contratto in scadenza a giugno e le probabilità di un prolungamento dell’attuale contratto sono pochine. Il francese, infatti, spara alto sull’ingaggio: come fatto già ai tempi del suo passaggio dal Psg alla Juventus (nel 2019) così conta di fare anche ora. Far leva sul fatto che si muove a parametro zero, cioè senza esborso per il cartellino, per ottenere un ingaggio più alto. Il francese ha messo in conto di guadagnare 10 milioni di euro. Cifra fuori budget secondo la Juventus, che però sino all’ultimo non perde le speranze.

    Sullo stesso argomentoJuventus-Lazio, le pagelle: Fagioli illumina ancora, Rabiot giganteggia, Locatelli precisoJuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve da Mondiale: la situazione dei convocati, occhio a Vlahovic!

    TORINO – La Juventus viaggia nel mondo con gli undici bianconeri che hanno raggiunto le rispettive Nazionali per preparare l’ormai prossimo Mondiale in Qatar che scatterà domenica 20 con Qatar-Ecuador alle 17. Dunque Paredes e Di Maria con l’Argentina, Danilo, Bremer e Alex Sandro con il Brasile che è alla Continassa sino a venerdì, Szczesny e Milik con la Polonia, McKennie con gli Usa, Rabiot con la Francia e la coppia Kostic e Vlahovic con la Serbia. A proposito di Dusan, al centravanti deve aver fatto bene l’aria di casa visto che si è allenato insieme alla Nazionale dopo che aveva alzato bandiera bianca nelle ultime partite con la Juventus a causa di una sofferenza per la pubalgia. LEGGI TUTTO

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    Calcio e tennis: guarda chi c'è alle Atp Finals?

    TORINO – Sei vittorie consecutive per passare una sosta relativamente tranquilla. E cominciare, magari, la lunghissima pausa riservata al Mondiale in Qatar con una puntatina al Pala Alpitour per il big match della sessione serale delle Atp Finals di tennis, con la sfida tra il serbo Novak Djokovic e il greco Stefanos Tsitsipas. Massimiliano Allegri, tra un allenamento e l’altro con i giocatori esclusi da Mondiali e amichevoli internazionali, si è goduto la sfida tra il numero 8 e il numero 3 Atp e non ha mancato di sorridere di fronte alla telecamera di Sky. Nel prepartita il tecnico della Juventus si è pure intrattenuto con l’imprenditore Marco Lavazza, vicepresidente di una delle aziende italiane più note nel mondo. Totale relax, zero stress, dopo una prima fetta di stagione particolarmente intensa per la Juve di Max.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Inter, è già mercato: Darmian vede il rinnovo

    MILANO – Non si vive di soli big. Per una squadra di vertice occorre anche avere giocatori di sicuro affidamento e tra questi, all’Inter, in primissima fascia c’è Matteo Darmian. L’ex giocatore del Torino è molto apprezzato per la sua professionalità dentro e fuori dal campo, motivo per cui Beppe Marotta e Piero Ausilio a febbraio, ovvero al termine della sessione di mercato, gli proporranno di rinnovare il contratto in scadenza con buoni motivi per attendere una risposta positiva.
    Anche Inzaghi vota sì
    Una decisione pienamente condivisa da Simone Inzaghi, anche perché il laterale è un giocatore preziosissimo per la sua versatilità (può giocare su entrambe le corsie esterne e, nel 3-5-2, occupare due ruoli su tre pure in difesa). Nella prima parte di stagione, Darmian ha giocato 2 volte titolare in Champions a San Siro col Barça e a Monaco col Bayern e ha collezionato 6 gare dal 1′ in campionato. Però, considerate tutte le presenze, il numero sale a 14 (10 apparizioni in A e 4 in Coppa). Il suo rinnovo presenta anche vantaggi per Suning, considerato che Darmian potrà continuare a beneficiare del decreto crescita che fa sì che il suo ingaggio da 2 milioni pesi soltanto 2,62 per le casse del club: un piccolo jackpot visto il valore e il grado di affidabilità del giocatore che il 2 dicembre compirà 33 anni e potrebbe spuntare anche un biennale.
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