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    Chiesa: “Juve, da gennaio al top. Vi dico tutto sul ginocchio”

    “Bello tornare anche a fare le interviste dopo la partita. Sono stati dieci mesi infiniti, pensavo di rientrare ad agosto, invece il ginocchio si gonfiava, ho dovuto fare controlli, è stato un momento difficilissimo. Ne sono uscito grazie a chi ho accanto. In quei due mesi ho provato a lavorare, poi è arrivata la chiamata per il Psg che mi ha riempito di gioia”. Così Federico Chiesa ha raccontato dopo Juventus-Lazio, ai microfoni di Sky, il suo infortunio e il lungo recupero.
    Chiesa dopo Juventus-Lazio
    Poi, ha aggiunto: “Mi avrebbe fatto sicuramente più piacere partecipare al Mondiale, ma sfrutterò questa sosta per fare il ritiro che non ho fatto ad agosto. Per me sarà come riprendere in estate per poi dare una mano alla squadra a gennaio. In questa fase soprattutto in Champions non abbiamo fatto bene, in campionato però ora ci siamo rimessi a posto. Ci aspetta un grande futuro, siamo riusciti a tirarci fuori da un momento davvero brutto, abbiamo dimostrato di poter venire fuori dopo le partite con Salernitana, Monza e la sconfitta col Maccabi. Dove mi trovo meglio? Sulla fascia ho dimostrato quelle che sono le mie qualità”.
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    Allegri e la verità sulla rinascita della Juventus

    TORINO – C’è un segreto in questa Juventus che ormai sa solo più vincere in campionato? Contro la Lazio è arrivato il sesto successo di fila, tra l’altro con la prova più convincente della stagione coronata da un tre a zero che rende giustizia alla superiorità bianconera. Sì, c’è un segreto. Che non consiste nel fatto che ha chiuso la porta, impedendo agli attaccanti di Torino, Empoli, Lecce, Inter, Verona e Lazio di segnare. Il segreto è un altro e lo ha spiegato tra le righe Massimiliano Allegri nel post partita in cui invece che alzare la voce nei toni e nelle parole ha comunque preferito mantenere un profilo basso. E allora ecco il segreto: «In queste partite che abbiamo vinto sono stati bravi quelli che sono partiti titolari ma ancora di più poi quelli che sono subentrati nelle ultime mezze ore. Ormai il calcio offre due partite: quella dell’inizio e poi quella della parte finale in cui i subentranti dalla panchina possono fare la differenza». Un indizio importante per quando riprenderà il cammino dei bianconeri dopo il Mondiale quando, in teoria, l’infermeria sarà svuotata e così Allegri avrà più carte da giocare per portare a casa punti e fare scopa.Guarda la galleryJuventus-Lazio sui social, Allegri stravince su Sarri: è tornato Mago Macs!Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juventus-Lazio, Allegri: “Kean? Ha sei chili in meno…”

    “I ragazzi hanno fatto cose ottime in questo ultimo mese e mezzo. Venivamo da uno sforzo importante e contro di loro non era semplice. Abbiamo concesso poco e niente e abbiamo avuto anche una buona gestione della palla. Loro nel primo tempo hanno corso molto. Cambi importanti, Chiesa, Di Maria, anche Paredes hanno alzato la qualità tecnica”. E’ il commento di Max Allegri a Dazn dopo la vittoria della Juve contro la Lazio. Il tecnico bianconero, poi, sulla sosta per il Mondiale: “La sosta ci voleva perché abbiamo troppi giocatori con il punto interrogativo. Chiesa è entrato e ha fatto bene da quinto, ora va in Nazionale, poi tornerà e si preparerà. Avremo una partita ogni quattro giorni poi, dobbiamo cercare di arrivare fino in fondo in Europa League e in campionato, ci sarà spazio per tutti. I cambi diventano determinanti, l’ultima mezz’ora diventa decisiva”.Guarda la galleryJuventus-Lazio sui social, Allegri stravince su Sarri: è tornato Mago Macs!
    Allegri dopo Juventus-Lazio
    Allegri ha aggiunto: “Tutta la squadra lavora, siamo cresciuti fisicamente nel secondo tempo come nelle ultime partite. E cambiato lo spirito, mi sarei arrabbiato se avessimo preso gol alla fine su calcio d’angolo e questo è un altro step in avanti. Vincere aiuta a vincere”. Su Kean: “Molto più equilibrato, quando sei giovane ti arrivano tutti addosso, poi lui è esuberante, Rispetto all’anno scorso è sei chili in meno quindi sta meglio anche fisicamente, sta crescendo, ha un approccio mentale diverso”. Infine, sulla quota scudetto: “Il Napoli sta facendo un campionato a sè, sta viaggiando a una media impressionante. A meno di 90 il campionato non si vince. Sei giornate fa nessuno credeva che alla sosta fossimo terzi in classifica, quindi questo è un saltino in avanti. Ora pensiamo a riposarci e a ricaricare le batterie”.
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    Questa è la vera Juventus: sesta vittoria di fila e terzo posto in classifica

    TORINO – “Comincia ad assomigliare sempre più alla Juve di Allegri, anche se non lo è ancora”, avevamo scritto giovedì sera di quella che aveva vinto 1-0 a Verona: la capacità di interpretare la partita pazientando, soffrendo e colpendo il motivo della crescente somiglianza; le troppe occasioni comunque concesse ai gialloblù e una capacità limitata di colpire il motivo del distinguo. Ebbene, quella che ha inflitto alla Lazio la terza sconfitta del campionato, scavalcandola in classifica e riscavalcando l’Inter, è la Juve di Allegri. Non ancora quella che Allegri immaginava in estate, perché le mancano ancora uomini importanti, ma per spirito, mentalità, comprensione della partita è la Juve di Allegri in tutto e per tutto. Ha controllato la Lazio senza rischiare, pur concedendole il possesso, fino al quarto d’ora della ripresa (tiro di Luis Alberto) quando era già sul 2-0, grazie alla doppietta di Kean e a una incisività molto maggiore di quella vista a Verona.Guarda la galleryMoise dai gol pesanti: la Juve ritrova Kean il guerriero

    Forza sei

    La maturazione della squadra bianconera, evidente nelle ultime settimane in cui aveva inanellato cinque vittorie di fila in campionato senza subire gol e aveva perso, decimata, senza demeritare con il Paris Saint-Germain, si è compiuta alla fine di questa prima parte di stagione in cui la Juve e il suo tecnico avevano vissuto momenti durissimi. Compiuta si fa per dire, perché la squadra bianconera può e deve crescere ancora, ma ieri ha mostrato grande maturità tattica, tecnica e mentale: il resto lo faranno sopratutto gli uomini che rientreranno, ma intanto molti di quelli che sono stati in campo in questo periodo sono cresciuti enormemente. Da Kean che ha firmato la vittoria anche ieri con i primi due gol, a Fagioli e Locatelli sempre più autorevoli in mezzo al campo, fino a un Rabiot che ha stravinto il duello con Milinkovic Savic: con tanto di colpo del ko sottoforma del pallone rubato e trasformato nel lancio per l’1-0. Ma tutti meriterebbero di essere citati, compreso Szczesny che a lungo inoperoso ha sfoderato un paio di grandi interventi nel finale, salvando la striscia di partite senza subire gol, arrivata a sei.

    Milinkovic-Savic come Ronaldo: applausi dello Stadium

    Anno nuovo

    Un mare forza 6 dalle cui onde Allegri cercherà di farsi spingere alla ripresa del campionato, il 4 gennaio con la Cremonese, per provare a inseguire il Napoli e un’impresa epica. Nel frattempo potrà continuare a far maturare la sua Juve e a lavorare sulla condizione atletica (ovviamente solo dopo il Mondiale con chi andrà in Qatar) e soprattutto sulla prevenzione degli infortuni che l’hanno tartassata. E completare il recupero di tutti i suoi giocatori, a cominciare da Pogba. Intanto ieri Chiesa ha messo il suo primo graffio su questa stagione, con l’assist per il 3-0 di Milik. Una stagione ancora lunga, che la Juve ha mostrato di volersi e potersi ancora giocare.
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    Juventus-Lazio, Milinkovic-Savic come Cristiano Ronaldo: applausi dello Stadium

    La Juventus sembra essersi ritrovata. Con il trionfo in casa per 3-0 contro la Lazio di Sarri le vittorie consecutive in Serie A salgono a 6, insieme alle partite terminate a porta inviolata. Per i biancocelesti in campo anche Milinkovic-Savic, centrocampista da 3 gol e 7 assist fino a questo momento in campionato e oggetto dei desideri dei tifosi juventini. Il serbo non ha brillato nella sfida dello Stadium, ma al momento della sostituzione i sostenitori bianconeri lo hanno omaggiato ricoprendolo di applausi, come successe per Cristiano Ronaldo con la maglia del Real Madrid qualche mese prima di trasferirsi a Torino. LEGGI TUTTO

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    Juve-Lazio 3-0, il tabellino

    JUVENTUS-LAZIO: NUMERI E STATISTICHE
    JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado, Rabiot, Locatelli (39′ st Paredes), Fagioli, Kostic (19′ st Chiesa); Kean (17′ st Di Maria), Milik. A disp.: Pinsoglio, Scaglia, Chiesa, Bonucci, Miretti, Di Maria, Rugani, Soule, Paredes, Barbieri. All. Allegri. 
    LAZIO (4-3-3): Provedel, Hysaj (24′ st Gila), Casale, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic (33′ st Marcos Antonio), Cataldi (14′ st Vecino), Basic (14′ st Luis Alberto); Romero (24′ st Cancellieri), Felipe Anderson, Pedro. A disp.: Maximiano, Adamonis, Vecino, Marco Antonio, Luis Alberto, Cancellieri, Kamenovic, Radu, Gila, Bertini. All. Sarri
    ARBITRO: Massa di Imperia.
    MARCATORI: 43′ pt Kean (J), 9′ st Kean (J), 44′ st Milik (J)
    NOTE: Ammoniti: Gatti, Bremer (J); Milinkovic-Savic (L). Recupero: 1′ pt, 4′ st  LEGGI TUTTO

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    Juventus-Lazio, Kostic ko: le condizioni

    Dopo un’ottima prestazione, Filip Kostic, autore anche dell’assist per il secondo gol di Kean, ha chiesto il cambio al minuto 64′ e al suo posto è entrato Chiesa. Prima di chiedere la sostituzione a mister Allegri, l’esterno serbo aveva fatto uno scatto sulla fascia e immediatamente sembra aver accusato dolore. Al momento dell’uscita però non è parso preoccupato, anzi era abbastanza tranquillo. La richiesta della sostituzione potrebbe essere precauzionale, soprattutto in vista del Mondiale che inizierà tra pochi giorni. LEGGI TUTTO

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    Milan, Maldini: “Scudetto? Ci crediamo ancora”. E su De Ketelaere…

    MILANO – Per Paolo Maldini si chiude un 2022 da sogno, coronato dallo Scudetto di Reggio Emilia, vincendo l’ultimo match prima della sosta Mondiali al 92′ contro la Fiorentina. Un successo allo scadere contro la Viola che il direttore tecnico rossonero commenta: “Abbiamo ottenuto una vittoria con sacrificio, senza un gioco armonioso che ci ha contraddistinto per gran parte del 2022. Avevamo però voglia di vincerla e ce l’abbiamo fatta”. Ora la sosta con Maldini che aggiunde: “Abbiamo tanti giocatori che andranno al Mondiale, ma nonostante questo Giroud ha corso per 90 minuti. Dest ha stretto i denti per esserci e si è¨ messo a disposizione. La classifica dice che abbiamo 2 punti in meno della scorsa stagione, con il Napoli che sta facendo qualcosa di incredibile. A Cremona siamo stati molto brutti, ma per il resto non si può dire niente. In Champions abbiamo fatto un cammino diverso. Ora abbiamo più consapevolezza del campionato scorso. Un pareggio oggi sarebbe stato una mezza sconfitta”. LEGGI TUTTO