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    Marotta 2024, suggestione Juve

    E se, dopo la bufera, nella nuova Juve tornasse Beppe Marotta? Nei giorni più tormentati e tormentosi che il club sta vivendo dal tempo di Calciopoli, l’ipotesi prende corpo in chiave stagione 2023/2024 quando, gestita l’emergenza giudiziaria, il governo tecnico di Ferrero e Scanavino necessariamente lascerà il posto agli uomini di calcio. John Elkann ha mobilitato una task force di eccellenti  avvocati, tributaristi e fiscalisti di fiducia per fronteggiare l’emergenza. “Il nuovo Cda che nascerà a gennaio – ha scritto il Signor Exor ai tifosi – sarà formato da figure di grande professionalità sotto il profilo tecnico , guidati dal presidente Gianluca Ferrero. Insieme con gli altri amministratori avrà il compito di affrontare e risolvere i temi legali e societari che sono sul tavolo oggi”. Più chiaro di così Elkann non poteva essere. Ma, dopo l’emergenza? Chi sarà il nuovo amministratore delegato? Beppe Marotta – Inter permettendo e interessato d’accordo, s’intende –  sarebbe  senza dubbio l’uomo idealeper aprire la nuova era di una Juve vincente e sostenibile.

    I suoi otto anni e quattro mesi in bianconero sono stati costellati di colpi a ripetizione e  di successi già consegnati alla storia bianconera 7 scudetti consecutivi, 4 Coppe Italia di fila,  3 Supercoppe di Lega, 2 finali di Champions League nell’arco di tre stagioni. “I successi sportivi sono solo l’aspetto più esaltante dell’evoluzione vissuta dalla società: l’inaugurazione dell’Allianz Stadium nel 2011, la nuova identità varata lo scorso anno, la nascita delle Juventus Women, anch’esse subito vincenti, dell’Under 23 sono solo alcuni dei passi compiuti per regalare al club una dimensione  sempre più globale. E in ognuno di questi Marotta ha lasciato un’impronta indelebile. Così come indelebili saranno  gli insegnamenti appresi da chiunque abbia lavorato al suo fianco”. Dal comunicato ufficiale con il quale, il 25 ottobre 2018, la società bianconera salutava l’ormai suo ex ad e dg tre mesi dopo l’arrivo a Torno di Cristiano Ronaldo, operazione alla quale Marotta si era opposto, giudicando la foriera di insopportabili oneri di bilancio. I fatti gli hanno dato ragione.
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    Rabbia Vlahovic: “Sciocchezze dette da gente frustrata e annoiata”

    DOHA (Qatar) – Venerdì la Serbia dei bianconeri Dusan Vlahovic e Filip Kostic affronta la Svizzera (ore 20) per giocarsi gli ottavi di finale dei Mondiali 2022. L’attaccante della Juventus ha giocato gli ultimi 25 minuti della partita persa contro il Brasile e nella conferenza stampa odierna ha fatto il punto della sua situazione: “Non c’è nessun problema tra me e il mister, ho scritto (sui social) che sono sempre pronto – anche con una gamba sola – ma se è meglio per la squadra che io resti in panchina allora non c’è problema. Tutto d’accordo con il Mister. Nessun problema lì. Sono pronto a fare del mio meglio affinché la Serbia vada al turno successivo – aggiunge – Viviamo per questo momento e non ci resta che vincere. Possiamo promettere che daremo anche più di quanto possiamo. Se sono più forti ci batteranno ma io credo in noi”.

    Vlahovic sui gossip: “Mi tutelerò legalmente”

    L’attaccante è finito anche al centro del gossip per una presunta relazione con la moglie del secondo portiere della Serbia, Predrag Rajkovic. Queste le sue parole in merito: “Mi dispiace molto iniziare la conferenza in questo modo. Penso che non sia necessario dire nulla, ma devo reagire perché si tratta di me. Non c’è bisogno di commentare quelle cose che tutti leggiamo. Gravi sciocchezze. Questo è quello che fanno le persone che sono annoiate e complicate. Arrabbiati e frustrati, lavorano contro gli interessi della nazionale. Siamo più uniti che mai, l’atmosfera è fantastica. Voglio solo proteggere l’integrità del mio nome e mi difenderò legalmente se necessario. Non ho mai fatto pubblicità, non è il mio stile, ma ora devo farlo. Invece di sostenerci, parlano di cose che non c’entrano niente. Non li biasimo perché sono persone che hanno curriculum vuoti. Non raccoglieranno punti sul mio nome. Sono piccoli e rimarranno tali. L’attenzione è su venerdì e questo è il punto della storia”.

    Sullo stesso argomentoVlahovic, la Serbia e il gossip da quattro soldi: cosa c’è di veroMondiali 2022Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Agnelli: “La Juve è più grande di ogni presidente, può vincere qualsiasi cosa”

    TORINO – Il presidente dimissionario della Juventus Andrea Agnelli, nonostante sia nel pieno della bufera che sta coinvolgendo la società, non ha rinunciato all’appuntamento natalizio con lo Juve Club Parlamento in Senato, presentandosi insieme al tedesco Bernd Reichart, ad della Superlega: “La Juve – ha detto – è più grande di ogni uomo che la potrà mai guidare. La mia è stata una scelta assunta di comune accordo con John Elkann”.

    Juventus, Agnelli e la promessa al Club Parlamento 

    Agnelli ha poi aggiunto: “Io resto il primo tifoso e non cambia nulla per i programmi e gli obiettivi della squadra: è all’altezza della situazione, può vincere qualsiasi cosa. Ho detto già nel 2019 che questo è un sistema che andava regolato da dentro e che va cambiato”. LEGGI TUTTO

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    Sampdoria, Mattia Baldini è il nuovo coordinatore tecnico: ufficiale

    GENOVA – La Sampdoria, con una nota sui propri canali societari, ha comunicato la promozione di Mattia Baldini, ex capo-scout che si occuperà del calciomercato blucerchiato e dei rapporti tra club, squadra e staff tecnico. 
    La nota della Sampdoria
    “L’U.C. Sampdoria comunica che a partire dalla data odierna il signor Mattia Baldini, già inserito nell’organigramma societario, ricoprirà il ruolo di coordinatore tecnico della prima squadra. Baldini sarà il referente societario dei rapporti dell’area tecnico-sportiva con lo staff e i calciatori della prima squadra”. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, la Serbia e il gossip da quattro soldi: cosa c’è di vero

    Per ora quello di Dusan Vlahovic è un Mondiale complicato. L’attaccante della Juve infatti ha giocato soltanto una trentina di minuti con la Serbia e il suo allenatore Stojkovic durante l’ultima conferenza stampa si è detto preoccupato per le sue condizioni: ” Dusan non è al meglio, non sta benissimo. Non è ancora pronto per giocare a questi livelli, è un motivo di preoccupazione per noi” –  queste le parole del ct. Il problema della pubalgia tormenta Vlahovic dall’estate e per lo stesso infortunio ha saltato anche le ultime quattro partite di campionato.

    Il fango su Vlahovic e il gossip senza fonti

    Nelle ultime ore peròsi sta diffondendo un pettegolezzo proprio su Dusan. Un giornalista olandese di Espn ha dichiarato in diretta che dietro al mancato impiego dell’attaccante della Juve si celerebbe una questione privata: una relazione che il numero nove bianconero avrebbe avuto con la moglie di un suo compagno di nazionale, Predrag Rajkovic. Come fonte Cristian Willaert cita solo “alcuni giornalisti serbi” che “gli avrebbero confermato” che “gira questa storia”. Chissà se questi “giornalisti serbi” hanno anche informato Willaert dei probloemi fisici che Vlahovic sta affrontando, pare girerebbe anche questa storia… LEGGI TUTTO

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    Ambrosini: “Leao deve decidere chi è. La Juve si è aggrappata all'orgoglio”

    MILANO – Massimo Ambrosini, in “Stavamo bene insieme” – film che si può vedere sulla piattaforma streaming Dazn – lei è la voce narrante dei migliori anni del Milan dopo l’era Sacchi e Capello. Quanto è importante che oggi a capo dell’area tecnica ci sia Paolo Maldini, capitano e leader di quella formidabile squadra? «Non è importante, è fondamentale perché Paolo ha sempre unito una professionalità evidente a un’ambizione naturale. E il suo riconoscersi così tanto nella società ha fatto sì che questa ambizione sia stata trasferita alla squadra. E, con essa, un senso di responsabilità verso la storia che ha questo club».   Nel film lei, Pirlo, Nesta, Gattuso, Inzaghi e lo stesso Maldini descrivete in modo strepitoso l’arrivo di Kakà, ammettendo come nessuno credesse fosse tanto forte vedendolo ben pettinato e con quegli occhialini da studente modello. Quanto ha fatto male a De Ketelaere il paragone con Ricky? «Di Kakà ce n’è uno ogni cinquant’anni. Quando Ricky è arrivato in Italia questo sport stava cambiando e lui era un prototipo di calciatore diverso. Per questo averlo paragonato a De Ketelaere è stato ingiusto e ingeneroso, ma credo che quel parallelismo sia durato poco visto quanto siano diversi i due come giocatori». Lei si è accorto subito, vedendo Kakà, quanto fosse forte? «Nei primissimi allenamenti non mi aveva impressionato come magari era capitato con altri. Però è bastata una partita, quella ad Ancona, per farmi capire abbondantemente il suo valore: Ricky aveva uno strapotere fisico e tecnico che rendevano tremendamente efficaci anche giocate in apparenza semplici. In più, era un mostro di concretezza».Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Empoli, ufficiale: Rebecca Corsi è stata nominata amministratore delegato

    EMPOLI – L’assemblea dei soci dell’Empoli ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione che vede confermato Fabrizio Corsi alla carica di presidente, mentre la novità è che la figlia, Rebecca Corsi, già vicepresidente, assume anche la carica di amministratore delegato, al posto di Francesco Ghelfi. Stefano Calistri è consigliere. Ghelfi già da qualche mese aveva lasciato l’Empoli dopo 24 anni, avendo deciso di andare in pensione. L’ultima assemblea dei soci ha anche ufficializzato che Luca Lotti, ex deputato e ex ministro dello sport, ha assunto la carica di collaboratore e consulente esterno, addetto ai rapporti con soggetti istituzionali e privati, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi della società. LEGGI TUTTO

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    Juve, Cherubini per la continuità e Allegri sempre più centrale

    Serve una linea di continuità nella Juventus e ad assicurarla sarà l’area sportiva. Eppure lunedì Federico Cherubini, una volta appresa la notizia delle dimissioni dell’intero Cda, Andrea Agnelli compreso, aveva rimesso il mandato di direttore sportivo nelle mani dell’ormai ex presidente. Il quale gli ha detto di andare avanti, perché la parte più propriamente calcistica non può fermarsi. E la posizione del ds ne esce ulteriormente rinforzata, così come quella di Massimiliano Allegri da allenatore della Juventus. Anche il tecnico livornese, nella serata di lunedì, a cena con Cherubini in un noto ristorante del centro di Torino, ha manifestato le proprie perplessità, visto che era tornato in bianconero per volontà di Andrea Agnelli: riflessioni che, secondo qualcuno, avrebbero anche lasciato pensare a una scelta clamorosa, come le dimissioni, rimaste tuttavia un pensiero fugace di una serata burrascosa, una delle più difficili degli ultimi anni.

    Cherubini e Allegri, certezze dell’area sportiva

    A mente fredda, l’area sportiva riparte da due certezze, appunto Cherubini e Allegri. E fa sorridere il termine “certezze” per quest’ultimo, per il fatto che fino a qualche settimana fa, prima della striscia di sei vittorie di fila in campionato, il Conte Max sembrava in bilico come mai prima nella sua lunga avventura juventina. E invece il terremoto societario cambia gli scenari: almeno fino a giugno, sotto il profilo puramente calcistico, non ci saranno scossoni. Il nuovo Cda, più tecnico e meno sportivo, senza figure di campo come Nedved e con Arrivabene chiamato a svolgere l’ordinaria amministrazione, darà in mano la gestione a Cherubini, del quale ci sarà bisogno fino a fine stagione, come di Allegri. Poi ovviamente tutto sarà in discussione in estate, quando sarà più chiaro il quadro generale. Al momento Cherubini è l’uomo, supportato dalla fiducia della proprietà, chiamato, con Allegri, a portare a termine un’annata difficile, ma che deve essere positiva per la Juventus sotto il profilo dei risultati: in corsa per l’Europa League e con l’obiettivo di entrare nelle prime 4 per tornare in Champions. E perché no, approfittare di un eventuale passo falso del Napoli per provare a tornare in corsa per lo scudetto, nonostante il pesante ritardo.

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    Il futuro di Max

    Anche Allegri ha la fiducia della proprietà. E la scelta di puntare di nuovo su di lui come allenatore, nel 2021, dopo gli esperimenti tramontati di Sarri e Pirlo in panchina, era stata condivisa da Andrea Agnelli e John Elkann. Infatti il numero uno di Exor ha rilasciato una dichiarazione molto chiara: «Massimiliano Allegri rimane il punto di riferimento dell’area sportiva della Juventus: contiamo su di lui e su tutta la squadra per continuare a vincere come hanno dimostrato di saper fare nelle ultime giornate, mantenendo alti i nostri obiettivi sul campo». E se è vero che il Conte Max non avrà più al suo fianco l’amico Agnelli, è altrettanto evidente come la fiducia di Elkann sia un endorsment non indifferente per un allenatore finito sulla graticola neanche un paio di mesi fa.

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