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    Juventus Next Gen-Mantova 2-2: doppio Iocolano, pari Brambilla allo Stadium

    TORINO – Un grande Iocolano con una doppietta tiene in piedi la Juventus Next Gen allo Stadium. Contro il Mantova, in classifica in zona play-out, i ragazzi di Brambilla vanno sotto due volte in avvio di tempo per i gol di Matteucci e Yeboah e due volte raggiungono il pareggio grazie al classe 1989. Con questo pari i bianconeri restano all’ottavo posto in classifica a quota 23, a -7 dal primo posto occupato dal Pordenone a quota 30

    94′ FINISCE QUI! 2-2 ALLO STADIUM!

    83′ IOCOLANO! 2-2 JUVE!Ancora lui, ancora Iocolano! Tiro cross pericoloso deviato che mette fuori causa il portiere, la palla lo scavalca e si infila in rete!

    78′ Cudrig sfiora il pari!In tuffo di testa il nuovo entrato sfiora il palo alla destra di Chiorra!

    73′ dentro anche SekulovPecorino non ce la fa, altro cambio bianconero

    69′ ci prova BarbieriSinistro debole per il bianconero e palla fuori controllata da Chiorra

    62′ Dentro Cudrig e Da GracaFuori Rafia e Compagnon, Brambilla cambia

    48′ INIZIA LA RIPRESA, YEBOAH! 2-1 MANTOVATutto solo, l’attaccante del Mantova di testa colpisce di testa sulla punizione di Guccione e insacca a porta praticamente vuota vista l’uscita a vuoto di Garofani che resta a metà strada senza poter intervenire

    FINE PRIMO TEMPODue gialli, Rafia e Compagnon, il gol di Iocolano per rispondere alla rete di Matteucci (poi costretto a lasciare il campo prima dell’intervallo per infortunio), un paio di fiammate importanti nel finale: la Juventus Next Gen rimette in piedi subito la partita allo Stadium e va vicino al vantaggio prima della fine del primo tempo.

    46′ CHIORRA SALVA IL MANTOVA! 1-1 ALL’INTERVALLO!Due conclusioni pericolosissime di Barrenechea e Besaggio sulle quali si oppone alla grande il portiere del Mantova che manda i suoi compagni a riposo all’intervallo sul risultato di 1-1.

    40′ Compagnon pericoloso!Grande azione personale del numero 10 bianconero, la conclusione però non inquadra lo specchio della porta

    Partita in equilibrio nella splendida cornice dello Stadium, con oltre trentamila spettatori: uno spettacolo nello spettacolo

    8′ PAREGGIO JUVE! IOCOLANO DI TESTA!I bianconeri la rimettono subito in pari: altro colpo di testa vincente, stavolta di Iocolano, ed è 1-1

    5′ MATTEUCCI, MANTOVA AVANTIColpo di testa del numero 5 ospite sugli sviluppi di un angolo e partita che inizia in salita per i bianconeri LEGGI TUTTO

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    Torino: Vojvoda, dove sei finito? Ora devi svoltare

    La passione per l’Nba non è mai facile da far combaciare con gli impegni di campionato. Così Mergim Vojvoda ha approfittato della sosta per i Mondiali per volare negli Stati Uniti ed esplorare New York: visita alla città, con tappa serale obbligata al Madison Square Garden. Si è goduto da vicino la sfida di Eastern Conference degli Knicks contro i Trail Blazers, terminata 129-132. La sconfitta casalinga della compagine newyorkese, tuttavia, non ha spento il sorriso di Vojvoda, che in questi giorni ha comunque svolto un programma di allenamenti personalizzati, perfetti per non fargli perdere la condizione fisica. Il suo rientro al Filadelfia assumerà, nei prossimi giorni, importanti significati. Già, perché il suo 2022 in campionato non si è chiuso bene: il cambio alla mezz’ora con Singo, durante il match contro la Roma prima della pausa, ha lasciato strascichi di negatività. Vojvoda sa di essere una pedina fondamentale per il Toro e la sostituzione dell’Olimpico non ha scalfito il rapporto con Ivan Juric.Sullo stesso argomentoTorino in Qatar: in campo, in tribuna e pure sul lettinoMondiali 2022

    Alla ricerca della continuità

    Il kosovaro è uno dei pupilli del tecnico granata, che nella seconda parte di stagione avrà bisogno di lui. Della sua tecnica, dei suoi cross, del suo contributo alla squadra e di un giocatore che torni ad essere quello dello scorso campionato. Prima dell’infelice giornata di Roma, comunque, Mergim era stato protagonista di un’ottima prestazione contro la Sampdoria, condita da un assist. Anche se il miglior Vojvoda, soprattutto a causa degli infortuni, ancora non si è visto. Il 2023 dovrà essere il suo anno: l’obiettivo è quello di trovare una continuità di rendimento finora contraddistinta da troppe pause. Può cambiare le gerarchie sulle fasce, visto che ora il suo posto è prenotato da Singo (o Aina) e Lazaro. Ma deve tornare l’esterno brillante dello scorso torneo: solo così convincerà Juric.

    Guarda la galleryRicci signore della mediana, Miranchuk accende e difende: le pagelle di Roma-TorinoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Sampdoria, tifosi in piazza contro la società: cori contro Garrone e Ferrero

    GENOVA – Sono alcune migliaia i tifosi della Sampdoria che si sono radunati questa sera fuori dallo stadio Ferraris, sotto la Gradinata Sud, per dare vita ad una manifestazione di protesta contro la situazione critica in cui versano la squadra, in piena zona retrocessione, e la società, alle prese con problemi di bilancio. Nessuna bandiera così come era stato chiesto dagli organizzatori “perché non c’è nulla di festoso”, avevano spiegato alla vigilia. Sono comparsi due striscioni, il primo che riporta la scritta ‘Ora basta’ e uno contro Edoardo Garrone. Nel mirino soprattutto Massimo Ferrero che il 6 dicembre potrebbe tornare presidente dopo l’interdizione di un anno dalle attività imprenditoriali che gli era stata inflitta dal giudice dopo le vicende giudiziarie che lo avevano coinvolto. Ma come detto è nel mirino anche l’ex presidente Garrone, ‘colpevole’ di aver ceduto la Samp gratuitamente a Ferrero hanno ribadito i tifosi. In corteo i tifosi si sono diretti secondo il programma verso la sede della società a Corte Lambruschini nella zona di Brignole, in pieno centro a Genova.Guarda la galleryJuventus, Soulé in prestito? Le cinque squadre di A interessateIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Verona nei guai per l'allenatore? Allarme Aiac tra Bocchetti e Dervishi…

    VERONA – “Una situazione delicata e per la quale l’Aiac chiede a tutti di assumere comportamenti e scelte nel solco del rispetto dei principi di lealtà che devono contraddistinguere il movimento calcistico italiano, senza furbizie né scorciatoie”. Così, in una nota, l’Associazione allenatori calcio che sta seguendo “con attenzione e grande perplessità” la vicenda del Verona dopo l’esonero di Gabriele Cioffi e l’affidamento della prima squadra a Salvatore Bocchetti, che non ha la necessaria abilitazione Uefa Pro. L’Aiac ricorda che l’Hellas ha ottenuto una deroga di un mese, utile a trovare una soluzione adeguata all’individuazione del nuovo allenatore. Alla scadenza, però, l’allenatore responsabile della squadra risulta essere Dritan Dervishi, formalmente in possesso di licenza Uefa Pro ottenuta in Albania, collaboratore del presidente Setti nelle sue varie attività imprenditoriali. “L’associazione vigilerà sull’evoluzione, assumendo, se del caso, le dovute iniziative”, conclude la nota dell’Assoallenatori”.Guarda la galleryIl Mondiale della Serie A: programma e amichevoli delle venti squadreIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Il Grande Torino: quanti tifosi a Grugliasco per “Granata rosso e verde”

    TORINO – Ecco un nuovo libro sull’amore per il Toro e sulla sua storia, intrecciata con le tragedie che hanno colpito inglesi e brasiliani: “Granata rosso e verde”. Lo ha scritto il regista (granata) Paolo Quaregna. Il suo percorso di intellettuale si mescola con le vicende di 3 squadre: una lunga ricerca, tante testimonianze e riflessioni sul calcio di oggi. Il libro è stato presentato venerdì sera nel Museo del Grande Torino a Grugliasco: dibattito con l’autore alla presenza di molti tifosi. LEGGI TUTTO

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    Juve, Pogba e Chiesa i colpi di gennaio

    TORINO – L’atalantino Maehele o un altro esterno destro che si alterni con Cuadrado, certo… Ma i due acquisti più importanti a gennaio la Juventus li farà nella propria rosa: da dove finalmente Massimiliano Allegri potrà finalmente pescare Paul Pogba e, a tempo pieno, Federico Chiesa. Cinquantanove minuti in campo (in tre spezzoni) e un assist, quello per il 3-0 di Milik alla Lazio, Chiesa ha già mostrato – cosa di cui peraltro non c’era bisogno – quanto più pericolosa potrà diventare la Juventus con lui in campo a tempo pieno e in forma. Pogba sarà invece a tutti gli effetti un nuovo acquisto, mai in campo finora in partite ufficiali, lui che doveva essere l’uomo più importante della Juventus 2022-23.Guarda la galleryLa Juventus e il fischietto arancione contro la violenza sulle donne FOTO
    Cremonese nel mirino
    Lo sarà solo della Juventus 2023 e sta lavorando al caldo di Miami per poter cominciare a dare il suo contributo, almeno per uno spezzone, già il 4 gennaio alla ripresa contro la Cremonese. In Florida con tabella e preparatore bianconero al seguito, sosterrà una visita di controllo dal professor Volker Musahl a Pittsburgh prima di rientrare alla Continassa per la ripresa degli allenamenti fissata il 6 dicembre. Il francese si dedicherà a una settimana / 10 giorni di allenamenti personalizzati, poi verso metà dicembre rientrerà in gruppo. Sarà in gruppo da subito, invece, Chiesa, che dopo la fine della stagione bianconera è stato convocato in Nazionale, giocando un minuto contro l’Albania e 45 contro l’Austria. E non è da escludere che anticipi alla prossima settimana il rientro alla Continassa.

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    Torino, visto Sonego nell'arena di Malaga? Un Toro. Il club: «Orgogliosi di te»

    TORINO – (e.e.) Lorenzo Sonego batte Denis Shapovalov nel primo match della semifinale di Coppa Davis contro il Canada ed esplode la curva. Prima quella azzurra, a Malaga. Poi quella granata, in salotto e sui social. Il club di Urbano Cairo lo festeggia con un post: «Orgogliosi di te, ragazzo del Toro! Forza azzurri, avanti così!». Lorenzo ha giocato un match con gli attributi, non mollando mai, stando sempre sul pezzo. Il ko nel tie break del secondo set non lo ha smosso e anzi lo ha tenuto bello vivo dentro il match, giocato punto su punto, da autentico combattente granata. Grazie Sonego, vero Toro nell’arena di Malaga. LEGGI TUTTO

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    Cordoba fa il mercato dell’Inter: “Prendi Lucumì, ha tutto”

    Ivan Ramiro Cordoba non si nasconde dietro le maschere di Barranquilla. Maschere colorate che ci guardano mentre davanti a un buon calice di Chardonnay de Potrero (il vino prodotto a Mendoza, in Argentina, da Burdisso) parliamo di Inter. Della sua Inter. A Milano ha deciso di vivere, costruirsi un pezzo della sua Colombia con Mitù. Oggi Ivan dell’Inter è tifoso, ma soprattutto è dirigente, nonché socio di minoranza al Venezia: «Un motivo per dare ancora di più. Questa condizione mi porta ad avere più responsabilità verso la squadra, i tifosi e la città».

    È scontato essere un bravo dirigente dopo essere stato un grande calciatore? 

    «Nulla è scontato. Bisogna prima prepararsi. Bisogna studiare. Bisogna avere l’umiltà anche di cominciare un percorso diverso da quello del calciatore. In tanti si stupiscono perché io sia a Venezia e non all’Inter. Io no. Io mi sto ancora formando come dirigente. Se un domani dovessi arrivare all’Inter voglio essere preparato. Ho fatto il corso da direttore sportivo, ho fatto il corso da allenatore, ho fatto un master alla Bocconi. Per adesso mi piace quello che sto facendo. Ci sto mettendo l’anima e prima di tornare all’Inter, voglio sentirmi pronto». 

     La vera Inter è quella dei passi falsi in campionato o quella bella in Champions? 

     «La vera Inter è quella che va al Camp Non e fa la partita. Se fai questo a Barcellona vuol dire che sei forte. Se non hai quelle qualità, quelle capacità non fai una partita del genere. Non ci riesci. Devono trovare la continuità che li ha portati a vincere lo scudetto. Manca solo quella all’Inter oggi». 

     La partita di Barcellona di oggi le ha ricordato quell’impresa al Camp Nou del 2010? 

     «Ho rivisto quello spirito, di una squadra che non aveva paura di sbagliare. E sono contento che non abbiamo vinto… Meglio restare con i piedi per terra e continuare a lavorare per migliorare. Ma questa squadra ha dimostrato di essere una corazzata». 

     L’Inter come si difende?  

     «In difesa l’Inter non si deve preoccupare. Forse io avrei preso un difensore in più prima, fin da subito. Non avrei aspettato la fine del mercato per prendere Acerbi. L’Inter aveva bisogno di un giocatore in più. Se giochi con una difesa a tre devi averne almeno cinque. Noi giocavamo con due difensori centrali e ne avevamo sei…» 

     Skriniar ha pagato inizialmente il mancato rinnovo? 

     «Per me Skriniar non si discute mai. Può avere alti e bassi ma è un giocatore che ti dà sicurezza, che garantisce un rendimento alto e costante nel corso della stagione. Il contratto? In estate la società lo ha messo in una condizione non semplice, forse dovevano proteggerlo un po’ di più». 

     E Bastoni? 

     «Se non punti su giocatori come Skriniar o Bastoni che sono sul futuro su chi devi puntare? Sono il futuro dell’Inter e Alessandro è anche il futuro della Nazionale di Mancini».  

     E Acerbi? 

     «È una bella conferma. Poteva esserci il dubbio del salto in avanti, del potersi meritare una squadra come l’Inter. Inzaghi lo conosce bene e la sua fiducia lo ha sicuramente aiutato e ha dimostrato di essere un giocatore affidabile. Non sarà il giovanissimo ma da lui sai cosa aspettarti». 

     Mentre De vrij… 

    «De Vrij è forte. Può aver avuto un momento no. Ma Stefan non si può discutere…» 

    In chi si rivede? 

    «Dico Skriniar per l’aggressività, per quella voglia di andare a prendere il pallone. Finché non prende il pallone non è contento. È una vocazione. Come l’attaccante muore per far gol, lui muore per recuperare il pallone. Anch’io ero così…» 

    Un difensore da consigliare all’Inter? 

     «Dico Jhon Lucumí e non perché sia colombiano. Lo seguo da quando giocava nel Calì e con la maglia della Colombia Under 17. Lo seguo anche oggi che gioca nel Bologna. È forte fisicamente, è mancino. Può fare il terzino o il centrale, può giocare a tre come a quattro».  LEGGI TUTTO