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    Vlahovic dopo Juventus-Inter: “Non poter lottare è la cosa che mi fa più male”

    La Juve vince 2-0 contro l’Inter e con un solo colpo supera in classifica Roma, Udinese, ma soprattutto la squadra di Inzaghi. Rabiot e Fagioli regalano tre punti preziosi ad Allegri che con la vittoria di questa sera prosegue la striscia positiva in campionato e arriva a quota quattro vittorie di fila. Senza Vlahovic, ma con un ritrovato Bremer: i bianconeri dopo i primi 45′ un po’ in difficoltà trovano un super gol di Rabiot e chiudono la partita con la seconda rete in bianconero del giovane Fagioli. Nel seondo tempo il Var ha annullato un gol a Danilo per un tocco di mano.

    Vlahovic esulta sui social: “Ora gioiamo tutti insieme”

    Premiato come MVP di ottobre, Dusan Vlahovic ha assistito al riscaldamento dei compagni da bordocampo ed è stato bersagliato dai tifosi dell’Inter con fischi e insulti razzisti. Alla fine della partita l.’attaccante bianconero ha espresso tutta la sua gioia con un post social: “Non poter lottare con i miei compagni è la cosa che mi fa più male, ma con il cuore sempre con voi! Per chi ha sofferto allo stadio, per chi in campo e per chi a casa. Ora gioiamo tutti insieme “. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Inter, Rabiot: “Vogliamo lo scudetto. Fuori dicono tante cose…”

    TORINO – “C’è la determinazione. Siamo uniti, tutti insieme. Abbiamo avuto delle difficoltà, ma ne siamo usciti. Anche stasera c’è stata grande unità. Abbiamo voglia, determinazione. Non molliamo fino al 90′. Abbiamo fatto una bella partita. Qui c’è bisogno di tutti, giovani e più anziani. Anche dello staff medico”. Così Adrien Rabiot ai microfoni di Dazn dopo la vittoria della Juventus in casa contro l’Inter.
    Rabiot come Platini e Zidane
    Rabiot dopo Juventus-Inter
    Il centrocampista francese ha aggiunto: “Fuori dicono tante cose anche sui calciatori infortunati, che ci sono calciatori che non vogliono giocare perché c’è il Mondiale: non è così, vogliamo giocare e vincere anche il campionato, quindi siamo tutti concentrati. Dopo quattro anni mi sento un leader in campo. Secondo me non bisogna parlare tanto nello spogliatoio, ma in campo. Ed è quello che voglio fare”. LEGGI TUTTO

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    Resiste e colpisce: è una Juventus ritrovata

    TORINO – Una partita come metafora di una stagione intera? La Juventus proverà a far sì che la vittoria sull’Inter lo sia, intanto festeggia il successo su una grande (e quella che i tifosi godono di più a battere) che in campionato mancava dal 15 maggio 2021, anche allora sui nerazzurri, e incamera la quarta vittoria consecutiva, frutto della quarta partita di Serie A senza subire reti. Stavolta contro una squadra che segnava da 24 turni. Una vittoria e un poker che valgono il sorpasso sull’Inter e l’aggancio alla Roma, con il quarto posto occupato da Lazio e Atalanta lontano solo due punti.Guarda la galleryJuventus-Inter, il gol di Danilo convalidato e poi annullato da Doveri FOTO

    Resistere…

    Una partita come metafora di una stagione intera perché nel primo tempo, come in questa prima parte di stagione, la squadra di Massimiliano Allegri ha creato pochissimo in avanti e, pur concedendo complessivamente poco, ha rischiato due volte di subire gol: graziata, e questa fortuna è stata invece un inedito o quasi (il quasi è il palo di Hjulmand contro il Lecce), dagli errori di Dzeko e Dumfries. Ha resistito, la Juventus, e le si poteva chiedere poco di più, senza nove indisponibili tra cui uomini chiave come Pogba, Vlahovic e Paredes, e altre due stelle come Di Maria e Chiesa in panchina con una ventina di minuti nelle gambe. A complicare il tutto, la maggior freschezza dell’Inter, con sei giocatori nuovi rispetto alla partita di martedì a Monaco di Baviera, giocata senza l’assillo del risultato, mentre Allegri aveva potuto cambiarne appena due rispetto alla sfida col Paris Saint-Germain, giocata un giorno dopo. 

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    …e colpire

    Al netto della citata fortuna nelle due occasioni nerazzurre, la Juventus ha però resistito con attenzione, determinazione e carattere, confermando di aver ritrovato almeno queste doti. Nella ripresa ha ritrovato anche altro: ha ritrovato il cinismo, ha ritrovato gli acquisti, con Kostic e Bremer che hanno giocato i loro 45 minuti migliori in bianconero, e ha ritrovato Chiesa e Di Maria, preziosi nel tenere palla in avanti nel finale. Ha ritrovato, cioè, tutto quello che Allegri si augura di ritrovare da adesso in avanti. E ha vinto, nonostante un discutibile gol annullato dal var (e anche qui c’è del già visto…) a Danilo perchè il pallone che calcia col sinistro sfiora la sua mano destra, quella del braccio che De Vrij gli stava trattenendo. Ha vinto segnando il primo gol con un gran contropiede di Kostic finalizzato da Rabiot, omaggio a Trapattoni rimasto l’unico allenatore juventino ad aver vinto più partite (319) di Allegri, che con 228 ha superato Lippi. E ha vinto chiudendo il conto con Fagioli, al secondo gol consecutivo in campionato e ancora tra i migliori. Resistere e colpire: ora la Juventus deve riuscire a farlo anche con Verona e Lazio, poi soprattutto da gennaio in poi. Come lo ha fatto nei 90 minuti contro l’Inter.

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    Juventus, Rabiot come Zidane e Platini: il dato contro l’Inter

    Adrien Rabiot continua a sfornare prestazioni convincenti. Il centrocampista della Juventus, praticamente sempre titolare con Allegri, si è sbloccato anche dal punto di vista realizzativo come confermato dal gol contro l’Inter, il suo quinto in stagione dopo le doppiette contro il Maccabi Haifa e l’Empoli. Inoltre, c’è un dato raccolto da Opta che esalta i tifosi rimandando a vecchie glorie che hanno vestito la maglia della Vecchia Signora: Rabiot è infatti il terzo centrocampista di nazionalità francese ad andare a segno in Serie A con i bianconeri contro l’Inter, dopo Michel Platini e Zinedine Zidane. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Inter, Fagioli a colloquio con Doveri: Allegri interviene

    Pochi minuti dall’inizio di Juve e Inter e il clima è già caldissimo. Dopo un’azione di gioco l’arbitro Doveri ha fischiato contro i bianconeri e Fagioli si è avvicinato all’arbitro per chiedere spiegazioni, ma senza riceverne. Il centrocampista bianconero ha proseguito nel chiedere chiarimenti fino a che non è intervenuto Allegri. Le telecamere hanno pizzicato il tecnico mentre si rivolge al centrocampista dicendogli: “Fagio, lascialo perdere”. LEGGI TUTTO

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    Roma-Lazio, Luis Alberto furioso per il cambio: Sarri chiarisce così

    ROMA – Torna a sorridere la Lazio di Maurizio Sarri che con una rete di Felipe Anderson conquista il derby contro la Roma. Vittoria di misura per il tecnico biancocelste che sorpassa in classifica Mourinho: “Oggi l’aspetto più importante è aver fatto contento il nostro popolo, l’obiettivo del derby era questo. Ai punti ci penseremo dopo. L’avevamo preparato tenendo i difensori di centrodestra e centrosinistra dentro il campo, attaccandogli sugli esterni. La partita dal punto di vista tecnico non è stata il massimo ma è stata vibrante. Comunque bella da vedere, la prestazione dei due centrali è stata di buon livello soprattutto nel finale con le tantissime palle alte”. Unica nota stonata della serata è stata la reazione di Luis Alberto alla sostituzione, Sarri chiarisce: “Lì per lì Luis Alberto voleva uscire per un fastidio al ginocchio poi aveva sensazioni positive e voleva provare. Noi avevamo già deciso il cambio e non potevamo permetterci 4-5 minuti in 10”.
    Sarri: “Derby ha influenzato tutta la settimana”
    Ritrova il sorriso Sarri dopo una settimana difficile: “La vittoria dà soddisfazione ma vedere i giocatori giocare con l’anima e il cuore è più soddisfacente della pulizia tecnica. Questo è uno dei derby più sentiti del mondo, io a Londra ne ho giocati tanti ma non c’è certo la partecipazione emotiva che c’è per questo. Non è una partita normale e questa settimana abbiamo pagato anche questo. La testa era qui, ad oggi”. In chiusura un plauso per l’uomo del derby: “A Felipe Anderson ho fatto i complimenti, prima della partita gli ho detto che se il nostro pubblico voleva una partita vibrante dovevamo dargli una partita di questo tipo. Contava solo vincere”.
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    Juventus-Inter, i tifosi nerazzurri contro Vlahovic: ecco cosa hanno urlato

    TORINO – «Sei uno zingaro, sei uno zingaro». Nient’altro, perché di nient’altro c’era bisogno, perché tutti hanno sentito e tutti si saranno fatti la loro personalissima opinione. Il coro è partito dal settore riservato ai tifosi dell’Inter, tradizionalmente occupato allo Stadium dai sostenitori ospiti e composto da duemila posti e spiccioli, nei minuti precedenti il fischio d’inizio. Il destinatario del coro razzista, Dusan Vlahovic, avrà fatto spallucce, ché del resto non è mica la prima volta che un episodio del genere lo riguarda da vicino. Nell’ottobre 2021 il serbo, allora bomber della Fiorentina, era stato apostrofato alla stessa maniera dai tifosi dell’Atalanta, appena battuta da una sua doppietta. Tempo di presentarsi all’intervista flash del postpartita di Bergamo a bordo campo e poi ecco quei cori spregevoli, con conseguente espressione inequivocabile dell’attaccante che andò oltre la sgradevole situazione. Ieri l’ex viola ha dovuto saltare il derby d’Italia per colpa della pubalgia. Ma Dusan era comunque presente allo Stadium per sostenere i compagni. E sul volto gli si leggeva chiaro il pensiero di chi, per nessuna ragione al mondo, avrebbe voluto saltare Juventus-Inter. Amen, il fattaccio è un altro: seguiranno conseguenze per i “complimenti” ricevuti ieri sera?Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Pellegrini, problema al flessore destro: abbandona Roma-Lazio al 53'

    ROMA – Derby sfortunato per Lorenzo Pellegrini che è stato costretto ad alzare bandiera bianca al 53′ della sfida tra Roma e Lazio. Il capitano giallorosso ha chiesto il cambio a Mourinho per un riacutizzarsi del problema ai flessori uscnedo la campo zoppicante. Al suo posto lo Special One ha scelto il giovane Volpato che a Verona ha regalato i tre punti ai suoi. LEGGI TUTTO