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    Il campionato ha già trovato il suo padrone

    A un terzo esatto del cammino, il campionato ha un padrone: è il Napoli di Luciano Spalletti, che a Bergamo ha raggiunto la nona vittoria di fila, undicesima in 13 gare. Proprio in questa giornata, lo scorso anno, la squadra perse la prima partita contro l’Inter e diede il via al suo momento peggiore, con tre sconfitte nel mese di dicembre. Ma quest’anno, nell’equivalente periodo della stagione, la Serie A sarà ferma per lasciare spazio al Mondiale. Con la vittoria di ieri, aumenta il vantaggio sul secondo posto, occupato alla vigilia dall’Atalanta. Ora i punti sul Milan, prima inseguitrice, sono saliti a 6, addirittura uno in più tenuto conto che – almeno all’andata – il Napoli ha lo scontro diretto dalla sua parte. Insomma, tutto pare filare liscio per la squadra azzurra, uscita senza conseguenze dalla prima, platonica sconfitta a Liverpool. Pure l’assenza di Kvaratskhelia, autore di 6 gol e 7 assist sin qui, è stata digerita senza problemi. In quella zona si è mosso bene Elmas, così come tutto il Napoli. Un ulteriore elemento a favore è la capacità caratteriale: aggredito in mezzo al campo da una pugnace Atalanta, e sotto di una rete dopo l’iniziale vantaggio di Lookman (sesto gol, sempre il più incisivo dei suoi), il Napoli ha rimontato con sicurezza, segnando i due gol della partita già nel primo tempo. L’1-1 di Osimhen è nato sul primo corner degli azzurri, l’1-2 l’ha firmato Elmas, dopo l’ennesima, poderosa giocata dell’attaccante nigeriano: difesa del pallone contro Demiral e assist. Osimhen è davvero il perno che può spostare il destino del Napoli e portarlo là dove i tifosi sono in attesa dal 1990, secondo e ultimo scudetto di Maradona. In 9 gare, il centravanti di Spalletti ha già toccato quota 8 reti, di cui 6 nelle ultime 4 partite. Combatte, lotta, segna, è soprattutto una presenza costanteesplosiva e determinante per spingere in avanti la squadra. Nella sua esuberanza, bella e piuttosto unica per i parametri comuni degli attaccanti, c’è la differenza maggiore fra Osimhen e gli altri. I calcoli sono difficili da applicare in modo algebrico nel pallone, ma se Victor ha segnato 10 gol al primo e 14 al secondo, disputando sempre mezze stagioni, vale chiedersi cosa potrebbe fare al primo campionato giocato per intero. Il Napoli di quest’anno è avanti sull’ultima edizione, prima di Spalletti. Sono tre punti in più, ma si debbono aggiungere altre cose. Intanto, c’è una rosa numericamente superiore, affamata e motivata. Vista con gli occhi dello staff tecnico, è confortante l’ingresso in campo di Ndombele e di Giovanni Simeone, uno che dovrebbe essere preso come modello scolastico di come si giostra da dodicesimo uomo, impasto di serietà e umiltà. L’ultima differenza su un anno fa è la forza del centrocampo, in grado di fare a meno Fabian Ruiz, uno che pareva insostituibile al pari di Insigne e Koulibaly (Kim è una sicurezza). L’Atalanta ha giocato una buona partita e ha sfiorato il pari con la traversa del solito Lookman nella ripresa. È la seconda sconfitta di fila in casa dopo quella con la Lazio, con altro sapore e più rimpianti. Negli occhi restano però la solidità, la tecnica, la continuità di questo Napoli. Fino a maggio mancano due terzi del torneo, tantissimo è ancora da scrivere, con il Milan che ha risposto contro lo Spezia, mentre Juve-Inter e il derby di Roma dovranno dire più chi resta fuori che chi rimane in corsa. Per tutti, a ogni modo, il metro di paragone, la squadra su cui misurare la corsa, è il Napoli. Prima della sosta avrà in casa Empoli e Udinese. Obiettivo delle altre è fare sì che questo notevole allungo non diventi una fuga decisiva. LEGGI TUTTO

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    Pellegri, incredibile infortunio al calcio d'inizio di Bologna-Torino FOTO

    Pietro Pellegri ha alzato bandiera bianca dopo appena 4 minuti dall’inizio di Bologna-Torino. L’attaccante del Torino è stato costretto a lasciare il campo dopo pochissimi minuti dall’inizio del match a causa di un infortunio alla caviglia. Pellegri ha subìto il ko dopo appena 2 secondi dall’inizio del match quando, per andare in pressing su Gary Medel, ha messo male il piede sinistro causandosi, in modo molto sfortunato, il problema alla caviglia. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Inter, la chiave tattica per i bianconeri: disinnescare Lautaro Martinez

    Archiviata la delusione per come è andato il girone di Champions League, la Juventus si rituffa nel campionato affrontando l’ultimo trittico di partite prima della sosta per i Mondiali. La prima sfida in programma è il sentitissimo derby d’Italia contro l’Inter a cui seguirà la trasferta di Verona di giovedì tardo pomeriggio e infine, per concludere, la partita interna all’Allianz Stadium contro la Lazio di domenica sera. LEGGI TUTTO

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    Diretta Sampdoria-Fiorentina ore 15: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    GENOVA – La 13ª giornata del campionato di Serie A mette di fronte la Sampdoria di Dejan Stankovic e la Fiorentina di Vincenzo Italiano, reduce dalla conquista del pass per i playoff di Conference League. I viola arrivano dal successo per 2-1 contro lo Spezia grazie alle reti di Milenkovic e Cabral, che hanno interrotto una striscia negativa fatta di 3 sconfitte (contro Atalanta, Lazio e Inter) e 1 pareggio (contro il Lecce). I blucerchiati, invece, vogliono riscattare tra le mura casalinghe del Ferraris la recente sconfitta a San Siro, per 3-0, contro l’Inter di Inzaghi.
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    Sampdoria-Fiorentina: diretta tv e streaming
    Sampdoria-Fiorentina, match valido per la 13ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 15 allo stadio Luigi Ferraris di Genova e sarà visibile in diretta su DAZN e Sky Zona Dazn 214.
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    Formazioni ufficiali Sampdoria-Fiorentina
    SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Amione; Leris, Villar, Djuricic, Augello; Caputo, Montevago. All. Stankovic A disposizione: Contini, Tantalocchi, Rincon, Vieira, Murillo, Gabbiadini, Quagliarella, Yepes, Murru, Malagrida, Trimboli.
    FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Dodo, Milenkovic, Quarta, Biraghi; Bonaventura, Mandragora, Duncan; Ikone, Jovic, Kouame. All. Italiano A disposizione: Cerofolini, Gollini, Saponara, Mendonica, Maleh, Terzic, Ranieri, Venuti, Zurkowski, Amrabat, Bianco, Di Stefano, Barak, Igor.
    ARBITRO: Marinelli (di Tivoli).
    ASSISTENTI: Vecchi-Rossi.
    IV UOMO: Rutella.
    VAR: Marini.
    ASSISTENTE VAR: Di Martino. LEGGI TUTTO

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    Inter, Milan e il caso San Siro: il sindaco Sala scrive alla Meloni

    MILANO – L’uscita di Vittorio Sgarbi riavvicina Inter e Milan al sindaco Beppe Sala. I club hanno accolto con favore la lettera inviata dal primo cittadino milanese alla premier Giorgia Meloni per chiarire se rientra nelle competenze del sottosegretario alla Cultura dire che San Siro non sarà mai abbattuto perché ha un valore architettonico simile a quello dell’Eur a Roma, quindi meritevole di tutela come un monumento. Sala ricorda al critico d’arte il parere della soprintendenza di maggio 2020 che aveva negato l’esistenza di un vincolo per San Siro, sostenendo che la struttura originaria del primo anello, costruito nel 1926 (quindi con più di 70 anni d’età, il termine che fa scattare la possibile protezione dei Beni Culturali), era stata di fatto coperta dagli interventi successivi per la realizzazione di secondo e terzo anello, rispettivamente nel 1955 e 1990: «Se Sgarbi vuole fare anche il soprintendente, lo chieda al presidente del Consiglio. È un po’ strano che nel nostro Paese decisioni prese da istituzioni delegate vengano smentite dalla politica», dice il sindaco che ha scritto a Palazzo Chigi per capire quali sono le deleghe di Sgarbi: «Queste dichiarazioni appaiono esorbitare dalle competenze del sottosegretario e sembrano destinate ad alimentare confusione e disorientamento».

    No alle prese in giro

    Sala spiega il senso di questa iniziativa: «Non mi va di farmi prendere in giro da continue esternazioni che non hanno assolutamente fondamento». Inter e Milan approvano con una nota ufficiale: «L’iniziativa del sindaco chiarisce che tutti gli enti preposti si erano già pronunciati negli anni scorsi per procedere alla riqualificazione dell’intera area di San Siro e alla progettazione del nuovo stadio. Attendiamo la fine del dibattito pubblico per poi proseguire senza intoppi nell’iter in corso con la progettazione definitiva e con tempi certi per l’inizio dei lavori». Sala ha replicato anche a Matteo Salvini che lo accusa di tergiversare troppo sulla questione stadio: «Il Comune non ha perso un solo giorno di tempo». Intanto si sono conclusi gli incontri previsti dal dibattito pubblico. Ora appuntamento al 18 novembre, quando il coordinatore Andrea Pillon presenterà la relazione conclusiva sulla quale Comune e club faranno le loro valutazioni. Inter e Milan sono convinte che questo dovrà essere l’ultimo momento di autorizzazione di Palazzo Marino per poi partire senza timori di bocciatura con il progetto esecutivo che costerà circa 30 milioni. Sala, invece, ha lasciato intendere che potrebbe esserci ancora un successivo passaggio in Consiglio comunale tra un anno. Una dinamica che non convince Inter e Milan. Ma adesso è il momento dell’alleanza per frenare l’uscita di Sgarbi a difesa di San Siro.

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    Diretta Bologna-Torino ore 12.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BOLOGNA – Il lunch match della 13ª giornata del campionato di Serie A mette di fronte il Bologna di Thiago Motta e il Torino di Ivan Juric. I rossoblù, dopo un avvio complicato, sono reduci da due vittorie consecutive contro Lecce (2-0) e Monza (2-1). Sei punti importantissimi per la lotta salvezza che proiettano gli emiliani a quota 13 in classifica a pari punti con la Fiorentina. Stesso discorso per i granata che, dopo aver battuto in trasferta l’Udinese per 2-1, hanno castigato con lo stesso risultato il Milan campione d’Italia tra le mura amiche interrompendo l’imbattibilità esterna dei rossoneri dopo 17 partite. 
    Bologna-Torino: diretta tv e streaming
    Bologna-Torino, lunch match della 13ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 12.30 allo stadio Renato Dall’Ara di Bologna e sarà visibile in diretta su DAZN e Sky Sport Calcio (202, 249, 251).
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    Probabili formazioni Bologna-Torino
    BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Soumaoro, Lucumi, Cambiaso; Medel, Dominguez; Orsolini, Ferguson, Barrow; Arnautovic. Allenatore: Thiago Motta.
    A disposizione: Bardi, Bagnolini, De Silvestri, Lykogiannis, Sosa, Aebischer, Moro, Schouten, Soriano, Sansone, Vignato, Zirkzee.
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Buongiorno; Singo, Ricci, Lukic, Lazaro; Miranchuk, Vlasic; Pellegri. Allenatore: Paro (Juric squalificato).
    A disposizione: Berisha, Fiorenza, Bayeye, Rodriguez, Vojvoda, Zima, Adopo, Ilkhan, Seck, Garbett, Radonjic, Karamoh.
    ARBITRO: Giua di Sassari.
    ASSISTENTI: Dei Giudici-Garzelli.
    IV UOMO: Chiffi.
    VAR: Nasca.
    ASS. VAR: Banti.
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    Fantacalcio Milan-Spezia, Gotti su Maldini e Ellertsson

    MILANO – “Abbiamo fatto fatica nel primo quarto d’ora come disposizione in campo. Poi con il passare dei minuti non ci siamo fatti portare in giro da loro, nella fase finale del primo tempo ci sono state alcune occasioni del Milan create dalla qualità dei singoli. La mia squadra è cresciuta e non ha mai abbassato la guardia, gestendo bene il campo. Sicuramente c’è da rosicare per il finale”. Queste le parole di Luca Gotti, allenatore dello Spezia, dopo il ko a San Siro contro Il Milan. “Maldini? Già nel post-Fiorentina avevo l’idea di fare giocare Daniel – continua Gotti -. Il ragazzo ha fatto una bella settimana, non gli ho detto nulla perchè volevo fosse libero mentalmente. Mi è piacuta la sua prestazione, ha avuto delle buone letture nel dove andare a cercarsi lo spazio, mi ha soddisfatto. Ellertsson? Poteva buttare quella palla all’89’ a San Siro, ma non posso colpevolizzarlo. Ha fatto tutto bene, ha corso dietro a tutti. Poi magari su queste cose qui perdiamo qualcosa. Siamo una squadra giovane che sta crescendo, questo spirito sarà importante per il prosieguo del campionato”. Guarda la galleryGiroud come Milik: decide Milan-Spezia con un capolavoro e si fa espellereIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Milan, Pioli sorride: “Sapevo che Maldini ci avrebbe segnato”

    MILANO – L’allenatore del Milan, Stefano Pioli, ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la vittoria casalinga dei rossoneri sullo Spezia: “Un gol come quello segnato da Giroud l’ho subito in passato da Totti. Ci siamo complicati questa partita, nel primo tempo abbiamo avuto la possibilità per chiuderla poi ci sta subire il pareggio, ma non bisogna perdere tanta lucidità. E’ stata una vittoria sofferta ma importante. Ho la fortuna di allenare un gruppo di giocatori che ha una voglia immensa di lavorare e di crescere, il 2022 sta uscendo molto bene ma mancano ancora due partite e quindi possiamo fare meglio. Fino alla partita di stasera, abbiamo subito due gol in più rispetto all’anno scorso: stasera abbiamo preso gol in netta superiorità numerica, sono piccoli errori che vanno migliorati perché abbiamo concesso qualcosa di pericoloso anche a fine primo tempo. Pratichiamo un calcio offensivo, ma l’equilibrio serve e su questo si lavora tanto”.
    Pioli: “Il Napoli è favorito per lo Scudetto”
    Sugli obiettivi dei rossoneri, Pioli si è espresso così: “Vogliamo arrivare ai nastri di partenza del Mondiale con la miglior classifica possibile, poi è chiaro che il Napoli sarà favorito per la vittoria del campionato se continuerà a vincere tutte le partite. Dobbiamo migliorare in determinazione e qualità, ci vuole qualcosa in più nell’area di rigore avversaria per chiudere la partita. Il gruppo non è spensierato, ma noi crediamo in quello che facciamo e sappiamo di avere le qualità per restare dentro la partita. Non siamo secondi a nessuno in termini di voglia di portare a casa il risultato”.
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