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    Fantacalcio Sassuolo, “Problemi con Pinamonti?” Dionisi risponde così

    EMPOLI – “Non mi ha convinto la prestazione, nel primo tempo siamo stati leggeri e superficiali ma dovevamo fare di più. Non sono contento”. Lo ha dichiarato il tecnico del Sassuolo, Alessio Dionisi, dopo la sconfitta maturata in casa dell’Empoli. Sconfitta alla quale Dionisi non concede attenuanti: “Abbiamo perso per demerito nostro e nel prossimo turno ci aspetta la Roma, una delle squadre più forti del campionato. Non dobbiamo andare dietro agli episodi, sembrava abbastanza evidente l’episodio del rigore. Nel primo tempo abbiamo più protestato che giocato. Il lato positivo sono stati gli ingressi in campo, hanno dato freschezza e qualcosa in più al  gioco. Problemi con Pinamonti? Non ne voglio parlare dei singoli, meglio parlare della squadra”, ha concluso Dionisi.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Supercoppa: la Juve, la Roma e lo zampino di Mou

    INVIATO A PARMA – Servono i calci di rigore per incoronare la Roma, che si aggiudica la prima, storica Supercoppa femminile Fs della sua storia (5-4 dopo i rigori). La Juventus deve inchinarsi dopo aver rimontato: giallorosse in vantaggio nel primo tempo con Valentina Giacinti, la risposta bianconera arriva nella ripresa con Lisa Boattin direttamente su calcio di punizione. La sfida va ai supplementari e poi ai rigori: Ceasar ne para due, uno di Girelli (che non riesce a conquistare la Supercoppa numero 11 della sua straordinaria carriera) e l’ultimo, quello decisivo sbagliato da Cantore. Festeggia la Roma che si “vendica” della sconfitta in Coppa Italia di maggio, per la Juventus è la seconda Supercoppa persa dopo quella con la Fiorentina nel 2018.LA CRONACA DEL MATCH

    Lacrime e felicità, con Mourinho regista

    A fine partita le bianconere si stringono in cerchio, poi vanno a salutare i tifosi: lacrime per Girelli e Cernoia, palpabile la delusione di Sara Gama che, indisponibile, va a consolare le compagne. Dall’altra parte è festa grande per la Roma dell’ex bianconero Spugna. Il tecnico juventino Montemurro: «Posso solo fare i complimenti alle ragazze, hanno tenuto duro. Le finali a volte vanno così, è stata brava la Roma che ha tirato meglio i rigori, per noi è comunque una lezione che ci servirà». E la profezia di Mourinho ha avuto successo: «Quando c’è una coppa va portata a casa». Detto, fatto con ringraziamento immediato delle ragazze a José, il loro primo tifoso.

    Juventus, segnale forte: il gap è diminuito

    Per la Juventus quello di Parma è un segnale forte anche in chiave scudetto: già nelle passate stagioni la Roma si era avvicinata alle bianconere, grazie a un lavoro di rafforzamento dell’organico e del settore giovanile. Ora il gap sembra essersi ulteriormente ridotto e il duello tra le due squadre sembra destinato a diventare una classica del calcio femminile italiano.

    Guarda la galleryJuventus-Roma, le immagini della finale di Supercoppa femminileIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Fantacalcio Sampdoria, Stankovic: “Tre assenze pesanti”. E Quagliarella…

    GENOVA – “Una cosa è giudicare da fuori, un’altra è lavorare tutti i giorni con questi ragazzi”. Dejan Stankovic allenatore della Sampdoria, conosce bene il calcio, ha tanti anni di carriera da calciatore alle spalle e pure un’esperienza formativa sulla panchina della Stella Rossa. L’ex Inter, dunque, sa bene che chi critica molto spesso si basa sui risultati e sulle prestazioni, senza conoscere tutto il resto.  “Il campo è l’unica risposta che un allenatore può avere: non fa differenza se uno ha 20 anni o 30 anni; per me conta ciò che dà e quanto è pronto a sacrificarsi. In base a questo io scelgo i titolari, posso sbagliare, ma mi stanno arrivando risposte importanti”, spiega l’allenatore serbo che spera di arrivare alla lunga sosta per il Mondiale con una classifica meno preoccupante. “Abbiamo tre partite importantissime in sette giorni. Saranno diverse come diversi saranno gli avversari e diversa sarà la nostra preparazione. Ma pensiamole una alla volta”, dice il tecnico della Samp. Fiducia nei suoi ragazzi anche se c’è da fare i conti anche con l’infermeria. “Abbiamo lavorato bene nonostante i problemi fisici, abbiamo fuori Sabiri, Pussetto, Conti, assenze pesanti per noi in ottica rotazione, oltre a Quagliarella che fino a mercoledì non si è allenato con il gruppo. Ma restiamo concentrati e il mio primo pensiero è regalare tre punti ai nostri tifosi, in casa nostra senza scuse”. Di fronte una Fiorentina reduce dall’impegno di Coppa in Finlandia. “Stimo tantissimo Italiano, sta facendo un ottimo lavoro. La Fiorentina ha talento, forza fisica e velocità, sono la squadra di serie A che fa più possesso palla, creano tanto. Mi aspetto una gara combattuta”. Per finire, un commento su Ravaglia, il terzo portiere che ieri ha subìto un intervento. “È un grande uomo spogliatoio e fa ogni allenamento come se fosse l’ultimo. Gli dico sempre che ‘è la mia bestia preferita”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Empoli, Baldanzi alla Dybala. La Cremonese prende un punto a Salerno

    Tommaso Baldanzi regala tre punti all’Empoli con un gol alla Paulo Dybala: un saggio della sua tecnica nello stretto concluso da una stoccata precisa con l’esterno piede contro la quale Consigli non ha potuto opporsi. Al Castellani è finita 1-0. La squadra di Zanetti si è mostrata più decisa del Sassuolo sin dalle prime battute e già nel corso del primo tempo si  è resa perciolosa con Lammers, Satriano e Marin. Gli emiliani recriminano per un fallo di mano di Ismajli in area che Feliciani non ha punito. Poi nella ripresa la rete di Baldanzi al 64′, ben servito da Satriano. Nel finale chance per il pari per Harroui e Alvarez, ma i tre punti sono per i toscani.Guarda la galleryJoya Baldanzi, il suo sinistro decide Empoli-Sassuolo: le immagini del gol e dell’esultanza

    All’Arechi 2-2 tra Salernitana e Cremonese

    La Salernitana era pronta a inanellare la terza vittoria di fila, ma al minuto 89 Ciofani ha regalato un punto alla Cremonese, segnando sulla ribattuta di un rigore respinto da Sepe allo stesso Ciofani. Poco prima Sepe aveva già parato il tiro di Ciofani dagli undici metri e sulla respinta era stato Castagnetti a pareggiare, ma il portiere granata si era mosso in anticipo dalla linea di porta. La squadra di Alvini ha saputo reagire due volte allo svantaggio: la Salernitana era passata dopo solo 3 minuti grazie a un gol di Piatek e la risposta di Okereke – bravo a sfruttare la sponda aerea di Tsadjout – è arrivata solo 9 minuti dopo; Coulibaly, invece, al 38′ ha messo a segno la rete del 2-1. Gli ospiti nella ripresa spingono per pervenire al pari e colpiscono due legni con Quagliata prima e Sernicola poi. Un intervento scomposto di Fazio su Zanimacchia in area di rigore all’83’ non viene visto da Marchetti, che però viene richiamato all’on field review e concede il rigore che porta al pari della Cremonese.

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    Juventus-Inter, da Bonucci a Conte: la formazione dei doppi ex

    Il big match tra Juventus e Inter accenderà la domenica sera di campionato. Le due squadre arrivano da un bel filotto di vittorie in Serie A: tre quelle di Allegri (Lecce, Empoli e Torino), quattro quelle di Inzaghi (Sampdoria, Fiorentina, Salernitana e Sassuolo). Nell’attesa dello spettacolo che sarà di scena all’Allianz Stadium, abbiamo rispolverato alcuni vecchi campioni che hanno indossato sia la maglia bianconera che quella nerazzurra. Li ricordate tutti? LEGGI TUTTO

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    Torino, Juric: “Thiago Motta pazzo scatenato. Pellegri può diventare un top”

    “Thiago ha un bagaglio diverso, è stato influenzato da Gasp ma anche influenzato da altri tecnici. Non pensavo che facesse l’allenatore, era un pazzo scatenato. E’ una grande persona, a livello calcistico mi ha cambiato molto insieme a Milito: per la prima volta vedevo da vicino dei giocatori del genere”. Lo ha dichiarato Juric in conferenza stampa alla vigilia di Bologna-Torino. “Bilancio di inizio stagione? Andiamo tranquilli e sereni, non siamo programmati per uscire dalla zona grigia. Dobbiamo sfruttare le situazioni positive e non abbatterci in quelle negative: dobbiamo migliorare i singoli e il prodotto completo, ma pensando una gara alla volta” ha aggiunto il tecnico granata.
    Juric, le parole in conferenza stampa
    Juric ha poi spiegato: “Sanabria è fuori, ha un problema al soleo che lo tormenta e se lo trascina. Ilkhan ha recuperato e ci sarà. Cosa manca per migliorare? Non lo so…Gli ambienti ti migliorano, impari sempre da qualcuno perché ti mette in discussione. Le nuove esperienze anche migliorano: a volte i direttori sportivi ti migliorano o giocatori ti aprono altre cose, è da lì che si migliora. Ma dipende anche da chi hai a disposizione. Queste prossime tre partite saranno tutto per noi: abbiamo fatto quattro mesi, ora in una settimana ti giochi tanto. Siamo tutti sul pezzo, la partita di domani è pesante in questo senso. Siamo tutti concentrati, ci daranno tante risposte. Non penso ad altro”.
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    Torino, idea Juric per il Nottingham

    Ci sono i risultati, come vengono conseguiti e attraverso quale spinta emotiva a dire che Ivan Juric vive il ruolo di allenatore del Torino senza pensare ad altro. Soltanto un gruppo sanificato, e quello granata nell’ultimo anno e mezzo è stato ripulito dalle scorie passate – anche in virtù dell’addio a qualche elemento che aveva fatto il suo tempo e che più o meno volontariamente inquinava l’aria -, avrebbe potuto reagire come è successo al ko nel derby. Certo, l’occasione di battere i bianconeri per quella che sarebbe stata la seconda vittoria dell’era Cairo (in 27 precedenti) è stata ghiotta, e male ha fatto al Toro subire l’ennesima sconfitta, però la risposta è stata orgogliosa, netta e ha prodotto tre vittorie: in Coppa Italia contro il Cittadella, a Udine superando la sorpresa del campionato, e contro il Milan campione d’Italia.

    Come un padre

    Prova, quest’ultima, nella quale il comportamento di Juric ha messo in evidenza il legame tra tecnico e giocatori. Quando l’arbitro Abisso non ha fischiato la spinta di Messias ai danni di Buongiorno – dinamica che assieme all’uscita scomposta di Milinkovic-Savic ha portato al gol del brasiliano – il tecnico croato ha reagito come il padre di fronte a un sopruso perpetrato ai danni del figlio. Che non va difeso a prescindere, anzi, ma che nella situazione specifica ha indubbiamente subito un torto. La difesa può essere portata avanti attraverso molteplici modalità, e quella prodotta da Juric – sopra le righe – ha portato al giusto allontanamento dal campo dell’allenatore. Che ha inevitabilmente pagato l’intemperanza, ma del quale resta puro l’intento: proteggere la squadra. Ci sono differenti gradi, nelle relazioni interne al Torino. Quello che lega tecnico e giocatori è un vincolo quasi famigliare.

    I rapporti con le componenti societarie

    Così non si può dire per il rapporto in essere con altre componenti societarie. Le furenti tensioni estive sono passate, ma la ricomposizione non ha portato a ristabilire una grantitica fiducia. Da qui, quel «è presto per parlare di cosa farò in estate, vedremo», dettato da Juric. Che con il club di Cairo, e del quale l’uomo mercato è Vagnati, ha un contratto in scadenza nel 2024. Resta però, appunto, da vedere quale sarà la decisione finale: il tecnico allena volentieri questo gruppo di giocatori, ma rimane perplesso sull’operato dei vertici societari. Una situazione chiara ai più, e circolante nel ristretto mondo del calcio.

    L’interesse del Nottingham

    La questione è evidentemente filtrata fino in Inghilterra, dove un club ha iniziato a sondare il terreno. Ivan Juric è infatti nei pensieri del Nottingham Forest, ultimo in Premier League dove mancava dal 1998-99, ma club ambizioso, come dimostrano i 160 milioni abbondanti investiti nell’ultima sessione di mercato dal miliardario greco Evangelos Marinakis. E il Nottingham, a quanto trapela dai corridoi del mercato, non sarebbe l’unica inglese ad aver preso le prime informazioni, sul tecnico granata. Che, ripetiamo, in questa fase si tappa le orecchie e resta unicamente mentalizzato sul Toro. Tocca al suo entourage, raccogliere le informazioni e, quando sarà il momento, sottoporre a Juric le varie possibilità. Certo, è parso strano che un lottatore a 360° qual è il croato, a un certo punto abbia smesso di confrontarsi con Cairo e Vagnati in maniera anche dura, ma soltanto nell’ottica di garantire un futuro roseo alla società. Come se, appreso lo stato delle cose e legato dai vincoli imposti dalla proprietà, la sua strategia si fosse modificata. Continuando a dare tutto nelle vesti di allenatore sul campo, ma arrendendosi di fronte alle difficoltà di impostare un mercato secondo le sue esigenze. Un esempio in tal senso è Ilkhan, giovane indubbiamente interessante, ma non quel centrocampista di sostanza che Juric avrebbe fortemente voluto per dare nerbo al centrocampo. Tanto che il turco, a gennaio, ha buone possibilità di cambiare aria, trasferendosi in un club che possa dargli il minutaggio che nel Toro gli è precluso. I conti si tireranno alla fine, quindi solo a campionato finito si conoscerà la volontà di Juric, ma indubbio, come da parole dello stesso allenatore, è la situazione di limbo rispetto al futuro. Sono in molti a sostenere che un terzo anno in granata non ci sarà, ma questo potrà dirlo solo Juric: a stagione conclusa e dopo aver dato tutto al Filadelfia come al momento di guidare la squadra dalla panchina. LEGGI TUTTO

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    Fantacalcio Monza, Palladino incorona Vignato: “Ha talento e futuro”

    MONZA – Vigilia di Monza-Verona, due squadre a secco di risultati da molto tempo. Questo il commento del tecncico dei brianzoli Raffaele Palladino: “Contro il Verona è una partita di spessore, dobbiamo mettere dentro qualcosa in più rispetto a quanto fatto con il Bologna. Servirà intensità e vincere i duelli, perchè non sarà semplice. Mi aspetto molto da tutti. Il modulo? Possiamo variare, a partita in corsa si può anche modificare qualcosa. Arriviamo da tre sconfitte, ma cerco di essere equilibrato. Non possiamo passare dall’essere bravi all’essere scarsi, oppure dal non avere problemi ad averne troppi. Siamo una neopromossa, dobbiamo pensare gara dopo gara. Contro il Verona è una gara molto importante”
    Palladino: “Vignato ha futuro e talento, avrà il suo spazio. Mota Carvalho può fare la prima punta ma anche il trequartista”
    “Per Vignato ho un debole, ha futuro e talento. Mi rivedo nelle sue qualità rispetto a quando io ero calciatore. Stiamo lavorando molto su di lui anche dal punto di vista fisico. Mi auguro di farlo giocare, non vedo l’ora di potergli dare spazio e lo troverà, ne sono certo. Mota Carvalho? Può fare la prima punta così come il trequartista, perchè ha strappo e gamba oltre a qualità. Quota salvezza? Negli ultimi anni si è abbassata molto, ad oggi non riesco a capire quella che potrà essere quest’anno. Anche perchè è un campionato anonimo, spezzato in due”.
    Palladino: “Non vedo l’ora di affrontare il mio amico Bocchetti. Abbiamo giocato insieme nel Genoa”
    “Con Bocchetti siamo amici da tantissimi anni, abbiamo giocato con il Genoa. E’ un allenatore che ha coraggio, si vedono i suoi principi di gioco. Conosce molto bene i suoi calciatori perchè nella passata stagione era il vice di Tudor. Non vedo l’ora di affrontarlo domani. Il mercato? In qualche reparto ci sono delle lacune. Ma in questo momento devo pensare al presente”.
    Guarda la galleryRanocchia, la punizione capolavoro in Milan-MonzaIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO