consigliato per te

  • in

    Juventus in Europa League: quanto guadagna chi la vince?

    Sulle intenzioni della Juventus, Massimiliano Allegri era stato chiaro: «Vogliamo andare in Europa League». Non basterà a cancellare il bruciore per essere usciti dalla Champions, né adesso né quando se ne giocheranno gli ottavi, ma potrebbe renderlo più sopportabile. Perché grandi sfide ne arriverebbero comunque e perché riuscire a sollevare il trofeo dell’Europa League il 31 maggio a Budapest darebbe comunque lustro a una stagione finora grigia visto che sarebbe il primo titolo europeo della Juventus dalla Supercoppa del 5 febbraio 1997. Assieme al prestigio, che di per sé ha ripercussioni importanti sul piano economico, vincere l’Europa League porterebbe poi anche soldi in cassa: intanto perché garantirebbe la partecipazione alla prossima Champions League, per giunta con quello status di testa di serie che rende meno complicato il girone. E poi perché, pur lontanissima dalla ricchezza della Champions, la seconda competizione europea garantisce comunque degli introiti. Quelli del botteghino, visto che per arrivare a Budapest ci sono da superare quattro turni andata e ritorno. E quelli dei premi: 1,2 milioni per la qualificazione agli ottavi; 1,8 per quella ai quarti; 2,8 per quella alle semifinali, 4,6 per quella alla finale e 4 milioni per la vittoria. Aggiungendo i contributi legati a ranking e market pool, vincere l’Europa League porterebbe in cassa più o meno 25 milioni. Ovvero quello che la Juventus avrebbe incassato venendo eliminata agli ottavi di Champions come è accaduto nelle ultime tre stagioni. Certo, l’obiettivo sarebbe stato andare oltre gli ottavi, e dunque incassare più, ma finire la stagione con un introito dalle coppe europee vicino al minimo previsto renderebbe meno traumatica l’uscita ai gironi di Champions, almeno economicamente.Guarda la galleryJuventus-Psg, Locatelli c’è. In campo con Allegri anche Chiesa, Di Maria e BremerIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Udinese-Lecce ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    UDINE – Ad aprire il 13° turno del campionato di Serie A sarà l’anticipo del venerdì tra Udinese e Lecce in programma alle ore 20.45 alla Dacia Arena. I friulani, dopo una partenza a mille, hanno tirato il freno a mano e non vincono da quattro giornate. Dopo i pareggi contro Atalanta (2-2) e Lazio (0-0), infatti, è arrivato il ko interno contro il Torino (2-1), il secondo della stagione dopo quello all’esordio al Meazza contro il Milan (4-2), mentre domenica scorsa i ragazzi di Sottil non sono riusciti ad avere la meglio sulla Cremonese (0-0). Momento complicato anche per i salentini di Marco Baroni, reduci da due ko consecutivi contro Bologna (2-0) e Juventus (1-0). I giallorossi sono fermi a otto punti in classifica, appena due in più della Sampdoria terzultima. 
    SEGUI UDINESE-LECCE IN DIRETTA SUL NOSTRO SITO
    Udinese-Lecce: diretta tv e streaming
    Udinese-Lecce, anticipo della 13ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 alla Dacia Arena di Udine e sarà visibile in diretta su Sky Sport Calcio 202, Sky Sport 251 e DAZN. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go.
    Segui Udinese-Lecce su DAZN. Attiva ora 
    Probabili formazioni Udinese-Lecce
    UDINESE (3-5-2): Silvestri; Perez, Bijol, Ebosse; Pereyra, Samardzic, Walace, Makengo, Udogie; Beto, Deulofeu. Allenatore: Sottil.
    A disposizione: Padelli, Piana, Nuytinck, Ebosele, Abankwah, Buta, Jajalo, Guessand, Ehizibue, Arslan, Nestorovski, Success. 
    LECCE (4-3-3): Falcone; Baschirotto, Pongracic, Umtiti, Gallo; Helgason, Hjulmand, Gonzalez; Strefezza, Colombo, Di Francesco. Allenatore: Baroni. 
    A disposizione: Bleve, Brancolini, Dermaku, Cetin, Askildsen, Bistrovic, Gendrey, Listkowski, Banda, Oudin, Blin, Voelkerling, Ceesay, Pezzella, Rodriguez. 
    ARBITRO: Fourneau di Roma.
    ASSISTENTI: Berti-Capaldo. 
    IV UOMO: Volpi. 
    VAR: Massa. 
    ASS. VAR: Abisso. 
    Tutta la Serie A Tim è su DAZN. Attiva ora  LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus-Inter, la probabile formazione di Allegri

    TORINO – La grande prestazione contro il Paris Saint-Germain in Champions non ha permesso alla Juventus di evitare la sconfitta ma, complice il tennistico successo del Benfica contro il Maccabi Haifa, non ha privato i bianconeri del passaggio in Europa League. Con gli impegni internazionali in naftalina fino a febbraio e con la sosta per i Mondiali ormai alle porte, l’obiettivo di Massimiliano Allegri è quello di incrementare il filotto in campionato, giunto a tre vittorie consecutive. Prima di Lazio e Verona, però, c’è l’Inter di Simone Inzaghi, rilanciatasi nel mese appena concluso dopo un settembre balbettante. Nel derby d’Italia il tecnico della Juventus – che ritroverà alcuni assenti illustri nelle ultime sfide – dovrebbe confermare il 3-5-2.
    Ballottaggio Szczesny-Perin: il polacco dovrebbe essere il favorito per la sfida contro l’Inter, ma Allegri non ha ancora deciso
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Milinkovic-Savic e la curiosa sfida con i compagni di squadra

    TORINO – Quell’uscita a vuoto contro il Milan ha fatto infuriare Juric, ma non ha intaccato la stima che il tecnico ha nei suoi confronti. Perché Milinkovic-Savic ha conquistato tutto il Toro, che è disposto a concedergli anche qualche incertezza. L’importante è che siano poche e, soprattutto, che le grandi parate abbiano il sopravvento. E in questo Vanja sta tenendo fede alle aspettative, visto che ha salvato il risultato in diverse circostanze: l’ultima a Udine con un intervento strepitoso su tiro di Beto nei minuti di recupero. E con questa prodezza il Toro si è portato a casa i tre punti. Detto questo, passiamo a un grande pregio di Milinkovic-Savic che, tra l’altro, è sotto gli occhi di tutti: i piedi, la facilità con cui calcia lungo, la potenza del tiro, la precisione. Praticamente un giocatore della difesa in più. Ricordiamo, ad esempio, che il gol di Miranchuk contro il Milan è arrivato da un rinvio (calcio del terzino) proprio del portiere. Palla lunga e precisa per Pellegri, deviazione aerea per Vlasic e assist per il russo, che poi ha fatto centro. Tre tocchi per un gol stupendo, con Vanja protagonista.Sullo stesso argomentoMilinkovic Savic, l’arte di essere Vanja: leader del Torino anti MilanTorino

    La specialità di Vanja

    Il numero uno serbo (anche se sulla maglia granata porta il 32 e in quella della sua Nazionale il 23) è un vero specialista pure nelle punizioni e nei tiri da lontano. Al Filadelfia, alla fine degli allenamenti, si diverte a calciare in porta da lunga distanza: calci piazzati e conclusioni in movimento. E il più delle volte fa gol con bordate vere e proprie. Ama sfidare i compagni, soprattutto Rodriguez che è quello che calcia con più precisione da fermo. A San Siro contro l’Inter, non a caso, il nerazzurro Handanovic dovette compiere un intervento strepitoso per negare allo svizzero la soddisfazione del gol. E queste sfide di tiri in famiglia le vince quasi sempre Vanja, solito alla fine chiedere al compagno sconfitto di pagare la cena a tutta la squadra, per sfotterlo. La stessa cosa che fa con chi va in gol per la prima volta in stagione. I prossimi a dover pagare sono Zima, Schuurs e Djidji, dopo le loro reti al Cittadella e al Milan. Peccato che Vanja sia un portiere, visto che i granata nei tiri da fermo non fanno centro da tempi remoti. L’ultima vera punizione diretta segnata dal Toro in campionato risale al 21 maggio del 2017: Genoa-Torino (2-1 per i rossoblù) con Ljajic. A dire il vero va ricordata anche una punizione di Verdi (20 dicembre 2020, Torino-Bologna 1-1), ma in quell’occasione il portiere rossoblù Da Costa contribuì in maniera decisiva quasi buttando in rete il pallone calciato, in maniera tutt’altro che irresistibile, dal granata. Contro il Milan è arrivato sì un gol da calcio da fermo, ma si è trattato di una punizione battuta da Lazaro con deviazione finale di testa di Djidji: meglio di niente, certo, ma Juric chiede di più, ha sempre sottolineato il fatto che ai granata manchino le realizzazioni su calci piazzati e su conclusioni da lunga distanza. L’uomo giusto ce l’avrebbe, ma non può toglierlo dalla porta… Per ora il tecnico “si accontenta” dei suoi lanci lunghi e precisi che il più della volte scavalcano il centrocampo avversario e raggiungono i giocatori del Toro più avanzati. Gli assist nascono anche così, in attesa di vedere domenica Vanja all’opera contro Arnautovic, capocannoniere del campionato insieme a Osimhen con 7 reti.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Pellegri cala il poker già storico

    TORINO – Il suo momento è magico. Ma adesso arrivano il bello e il difficile. Il bello, perché Pietro Pellegri può finalmente prendersi il ruolo centrale che sperava di avere sin da subito nella sua avventura al Toro. Ma anche il difficile, perché dopo aver segnato il gol decisivo contro l’Udinese e aver offerto una grande prestazione contro il Milan, deve inseguire l’unica cosa mai raggiunta nella sua breve carriera da professionista: la continuità di rendimento. La caccia prosegue, perché tre partite di fila da titolare non bastano per far cullare il ragazzo, anzi. Ce ne vuole almeno un’altra per effettuare un ulteriore step di crescita, visto che fino a questo momento Pellegri fra campionato e Coppa Italia nel suo cammino non è mai riuscito a partire dall’inizio per più di tre gare consecutive. Lo ha fatto adesso, mettendo insieme le sfide contro Cittadella, Udinese e Milan. Lo fece pure nel 2017, nella sua prima stagione da elemento aggregato in pianta stabile alla prima squadra del Genoa. L’allenatore è Ivan Juric, manco a dirlo. E l’attaccante classe 2001, dopo la doppietta alla Lazio da subentrato (datata 17 settembre), gioca da titolare le successive partite contro Chievo, Inter e Bologna. Il Grifone porta a casa un solo punto e il tecnico croato, a partire dalla sfida contro il Cagliari, sfodera la coppia d’attacco Galabinov-Taarabt, che torna dalla Sardegna con tre punti d’oro. Rivedrà il campo per altri 11′ in quel campionato col Genoa, che però non gli precludono una clamorosa svolta. Perché a fine gennaio 2018 diventa un giocatore del Monaco. La storia nel Principato, tuttavia, sarà molto travagliata: in tre anni e mezzo mette a referto appena 23 presenze complessive. Pochissimi scampoli di campo, ma tantissima esperienza di vita accumulata. Tutto è servito per arrivare al Pietro di oggi.Col Bologna, infatti, la candidatura per una maglia da titolare è pressoché plebiscitaria: sta bene, è in piena fiducia e molto probabilmente non sarà convocato il collega Tonny Sanabria, ancora alle prese con un polpaccio dolorante. Per Pellegri è una novità: quattro gare di fila dall’inizio possono dargli lo slancio per confermarsi ad altissimi livelli, per maturare ancora, per proseguire la strada per diventare un tipo fuori dagli schemi. Un fuoriclasse, per intenderci: lavora da sempre per questo e le tappe che ha bruciato da minorenne rendono l’idea della sua forza, di un potenziale ancora inespresso in larghissima parte. Juric ora lo martella: Pietro deve continuare così, muovendosi libero dai fantasmi del passato, giostrando sul fronte offensivo senza pensare agli infortuni e ai tantissimi segnali di stop incontrati finora. E lo stesso tecnico lo ha elogiato in più di una circostanza. «Non ho mai messo in dubbio le sue qualità, il problema è che in passato ha sempre dovuto superare problematiche fisiche più o meno gravi. Adesso deve stare tranquillo e godersi il momento».Pellegri, che tatticamente sta cambiando il volto del Toro, ha la fiducia di tutti: allenatore, società e pure club Italia, con Nicolato e soprattutto Mancini che lo osservano con attenzione. Pregando per una continuità che il ragazzo insegue con caparbietà: per sfondare serve questo, forse persino più dei gol. Quelli arriveranno. Perché le qualità che gli hanno permesso di decidere la trasferta di Udine non si comprano al supermercato: i movimenti si allenano, ma l’istinto per battere i portieri avversari no. E il prodotto del vivaio del Genoa ha queste caratteristiche da cecchino. Anche contro il Milan la sua prova è stata da applausi: ha dialogato molto bene con la trequarti, ha fatto a sportellate per tutta la partita con Tomori e ha messo in campo la cattiveria di cui il Toro ha bisogno. Juric ha sempre saputo di avere in casa il sostituto di Belotti, per questo ha messo lo zampino per convincere Cairo a riscattare Pellegri dal Monaco. Ci ha visto giusto: l’incidenza del bomber genovese si sta facendo sentire. Da quando si è preso il posto, i granata hanno cambiato pelle. Guadagnando gol e profondità. Ora a Pietro servono altri minuti prima della sosta. Così da creare i presupposti affinché il 2023 possa essere finalmente il suo anno. Suo e di nessun altro. LEGGI TUTTO

  • in

    Roma-Ludogorets 3-1: Zaniolo trascina i giallorossi di Mourinho ai playoff di Europa League

    Dopo aver chiuso il primo tempo sotto di 1-0, la Roma di Mourinho è riuscita nell’impresa di ribaltare il risultato grazie a un devastante Zaniolo. Con i due i rigori procurati e il gol segnato da Nicolò, i giallorossi hanno battuto il Ludogorets conquistando così il secondo posto nel gruppo C e anche l’accesso ai playoff di Europa League. Dopo una partenza sprint, con tanto di occasioni sprecate prima con Pellegrini e poi con Ibanez, la squadra di Mourinho ha concesso spazio ai bulgari e sul finire del primo tempo è stata punita: al minuto 41′ Rick, approfittando di un errore della Roma, ha battuto Rui Patricio con un destro velenoso. A inizio ripresa Mourinho ha scelto di dare una scossa con ben tre cambi: dentro Cristante, Volpato e Zaniolo. La scelta del tecnico portoghese ha portato i frutti sperati: l’ingresso in campo di Zaniolo ha riacceso i giallorossi e in soli 10 minuti il risultato è cambiato, da 0-1 a 2-1. Il Ludogorets non ha mollato e ha trovato il pareggio, ma il gol è stato annullato dopo l’intervento del Var.  Al minuto 85′ però è arrivato il terzo gol dei giallorossi che ha chiuso definitivamente la partita.

    Zaniolo e Pellegrini, i migliori della Roma

    È entrato carico e ha creato da subito pericoli nell’area avversaria: ha procurato entrambi i rigori che hanno portato al sorpasso della Roma, ha timbrato il cartellino segnando il gol decisivo che ha regalato la vittoria e il secondo posto alla squadra di Mou: Zaniolo è stato il migliore dei giallorossi. Tra i top, nonostante due occasioni sprecate nel primo tempo, c’è Lorenzo Pellegrini: il capitano giallorosso ha trasformato i penalty con freddezza, battendo per due volte il portiere Padt. Con le due reti segnate al Ludogorets, Pellegrini sale a quota 4 gol stagionali.

    Sullo stesso argomentoEuropa League, le possibili avversarie della Juventus: tutte le qualificate ad ottavi e playoffEuropa LeagueIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Il Feyenoord batte la Lazio: Sarri in Conference League

    La Lazio cade 1-0 in casa del Feyenoord e saluta l’Europa League. La squadra di Maurizio Sarri infatti, in virtù del successo per 2-0 del Midtjylland contro lo Sturm Graz chiude al terzo posto il girone F (tutte le squadre a 8 punti ma gli olandesi e i danesi superano il turno per una migliore differenza reti generale) e passa in Conference League. Non è stata una partita facile per i biancocelesti al De Kuip: i capitolini creano tantissime occasioni (Felipe Anderson per due volte vicinissimo al gol) ma non riescono a trovare il gol che avrebbe significato, molto probabilmente, il passaggio del turno. E invece a segnare nella ripresa è il Feyenoord con Gimenez che, appena entrato, regala il gol qualificazione alla squadra di Slot (che vola direttamente agli ottavi di finale). In occasione del vantaggio dei padroni di casa sono molte le proteste della Lazio che reclama una spinta dell’attaccante argentino nei confronti di Patric ma l’arbitro Irfan Peljto decide di convalidare la rete.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO