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    Fantacalcio Lecce: Ceesay e Colombo insieme? Baroni risponde così!

    LECCE – Vigilia di campionato per il Lecce di Marco Baroni, pronto a volare alla volta di Udine per la sfida di domani sera contro gli uomini guidati da Sottil. Reduci da due sconfitte, i giallorossi cercheranno alla Dacia Arena di invertire il trend negativo. Ed il tecnico dei salentini sgombra subito il campo da qualche malumore dopo l’ultimo stop in campionato contro la Juventus. “Intendo fare una premessa – spiega – perché sono convinto che è sempre tutti assieme che si raggiunge un obiettivo. Dal punto di vista di un equilibrio difensivo abbiamo creato qualcosa, ma è chiaro che dobbiamo assolutamente trovare un maggior coinvolgimento offensivo. Ci stiamo lavorando, ma è innegabile che ci voglia del tempo. Vincere in questo torneo è difficile, ma ci stiamo mettendo una grande determinazione avendo già trovato una solidità: non è dunque questione di uomini ma, e lo ripeto, deve esserci un maggior coinvolgimento offensivo dell’intera squadra”. Sull’impiego di modulo e uomini Baroni sembra avere le idee chiare: “Il modulo non si cambia – dice – per gli uomini ci possono essere dei cambiamenti. Intendo tenere tutti con le stesse motivazioni e con un calendario così compresso è giusto che trovi spazio anche chi sinora ha morso il freno. Ceesay insieme a Colombo? Giochiamo già con tre attaccanti”. L’Udinese farà a meno di Lovric e Becao, ma il tecnico non intende fidarsi: “Le alternativi ci sono – dice Baroni – sono una squadra collaudata e giocano con il medesimo sistema di gioco da tempo. Sottil ha portato ferocia agonistica ed ha conseguito risultati importanti: ovvio che li guardiamo con rispetto, ma è necessario pensare solo alla nostra prestazione”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Fantacalcio Udinese, parla Sottil: Lovric ko, Samardzic c'è. Ehizibue e Pereyra…

    UDINE – Andrea Sottil, allenatore dell’Udinese, è intervenuto in conferenza stampa in vista del prossimo impegno di campionatro, contro il Lecce: “Domani giocheremo davanti ai nostri tifosi, c’è stata molta compattezza e senso di appartenenza in questi giorni. L’abbiamo avvertita tutti. Ci teniamo tantissimo a fare un’altra grande prestazione e puntare ad un risultato importante. Abbiamo voglia di chiudere alla grande queste tre partite, a cominciare da domani – ha dichiarato il tecnico dell’Udinese – La gente ha molto entusiasmo, è passionale e sa come trascinare la squadra. Ma siamo noi per primi che dobbiamo trascinare le loro voci con una grande prestazione, umiltà e sacrificio. Abbiamo lavorato bene. C’è consapevolezza dei nostri mezzi, sappiamo dove possiamo crescere e migliorare. Dopo Cremona ci siamo confrontati come al solito. Nessuno è contento quando non si vince, fa parte del gioco del calcio. Nello spogliatoio però c’è serenità. L’autostima è alta, quando c’è la prestazione io sono sempre contento. L’obbligo di tutti noi, a cominciare da me, è quella di migliorare in ogni gara la prestazione di gioco, entrare in campo lucidi ed affamati, come siamo sempre. Ogni giorno è bellissimo, è davvero stimolante lavorare qui, con il club ed i ragazzi. La Proprietà è straordinaria, Marino per me è una figura molto importante, come tutti i miei collaboratori. Fino ad oggi abbiamo fatto un ottimo lavoro, in crescendo, come modo di giocare e come mentalità. La squadra ha acquisito una propria identità, giornata dopo giornata, allenamento dopo allenamento. La cosa più importante è fare bene queste ultime tre partite per chiudere la prima parte di stagione da protagonisti”. Nel prossimo impegno sarà out Lovric: Sottil riflette sulle scelte: “Samardzic si è conquistato sul campo la maglia da titolare perché è un giocatore molto importante sotto tutti i punti di vista ed ha margini di miglioramento incredibili. Può essere una soluzione. Come può essere una soluzione Ehizibue, che ha caratteristiche tecniche e fisiche importanti. Pereyra per me è un giocatore universale, può ricoprire diverse zone del centrocampo. Lecce? Una buonissima squadra, ed ho grande rispetto. Baroni è un allenatore preparato e fa giocare la squadra con un’identità di gioco ben precisa. Tutti sanno quello che devono fare in campo. Anche noi siamo preparati e vogliamo fare bene davanti al nostro pubblico”, ha concluso Sottil.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juventus Next Gen, Bonetti rinnova fino al 2025

    TORINO – Atttraverso il proprio profilo Twitter, la Juventus Next Gen ha annunciato che “Andrea Bonetti rinnova in bianconero fino al 30 giugno 2025”. Centrocampista classe 2003, Bonetti prolunga così il legame con i bianconeri che sarebbe terminato nel 2023: da attaccante, nella Primavera della Juventus, è stato arretrato sulla linea di centrocampo dal tecnico Bonatti, raccogliendo così il testimone di Fabio Miretti nella Juventus Next Gen di Brambilla.  LEGGI TUTTO

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    Da raccattapalle a capitano: Buongiorno e l'anima del Torino

    TORINO – Il breve momento di appannamento, coinciso con le sconfitte subite dal Torino contro il Sassuolo e a Napoli, è alle spalle. E Alessandro Buongiorno è tornato a essere uno dei punti fermi della difesa granata, dopo che Juric ha preferito concedergli un po’ di riposo lasciandolo in panchina con Empoli e Juventus. Per poi rilanciarlo contro il Cittadella in Coppa Italia e infine affidargli la maglia di titolare nelle due delicatissime partite che hanno rappresentato il rilancio della squadra di Juric, ovvero le vittorie sul campo dell’Udinese e contro il Milan campione d’Italia. Due prestazioni convincenti, che hanno riportato Buongiorno al centro(sinistra) del fortino difensivo, con Schuurs centrale e una volta Zima e l’altra Djidji a destra. Non è un giocatore qualsiasi Buongiorno, perché ha un background che un tempo era impresso nel dna di tanti granata: il percorso nel vivaio, le giornate passate al Filadelfia sperando di arrivare anche lui a indossare quella maglia. Ha raccontato quel periodo in una intervista rilasciata a Dazn: «Da piccolo andavo anche al Grande Torino per fare il raccattapalle. Ci arrivavo in meno di dieci minuti da casa. E sognavo di giocare in quello stadio un giorno. Fortunatamente ce l’ho fatta e sono felice».

    L’esordio sfortunato

    Buongiorno ha esordito in prima squadra quattro anni e mezzo fa: esattamente il 4 aprile 2018, nella gara vinta 4-1 dal Crotone. Un debutto poco fortunato, visto che entrò al 37’ del secondo tempo al posto di Moretti e fu costretto a uscire appena cinque minuti più tardi per un infortunio: una sublussazione al gomito destro. Le cronache di quei giorni sono unanimi nel sottolineare come a Buongiorno non sarebbe mancato il tempo per rifarsi: ma non era difficile essere buoni profeti, considerate le prestazioni che il difensore torinese aveva offerto nella Primavera. E infatti, dopo essere stato in prestito al Carpi e al Trapani, nell’estate del 2020 è tornato alla base e Giampaolo lo schierò titolare per la prima volta il 17 dicembre contro la Roma: per la cronaca, l’arbitro era Abisso – lo stesso di Torino-Milan di domenica sera – che espulse Singo dopo quattordici minuti per somma di ammonizioni, rendendo pressoché impossibile l’impresa dei granata, che infatti furono sconfitti 3-1. In Buongiorno ha subito creduto anche Juric,che lo ha schierato spesso e volentieri, ribadendo le proprie convinzioni in questa stagione, nella quale il difensore è stato anche scelto come capitano, la prima volta proprio nella partita con il Sassuolo, quando Rodriguez era assente perché febbricitante. «Con questa maglia ci sono cresciuto. Con questi colori ho provato delle emozioni uniche. Da torinese, da bambino che sognava di diventare calciatore, poter indossare questa fascia è motivo di grande orgoglio. Dire grazie non basta, serve ripagare sul campo, con sudore e impegno», commentò il giorno dopo sui social, evidenziando la propria soddisfazione ma anche il rammarico per come erano andate le cose e per il passo falso.  In un calcio sempre più globalizzato, la torinesità di Buongiorno assume una connotazione speciale. Ma non è soltanto una questione di pallone, perché più volte ha dimostrato sensibilità e attenzione per i meno fortunati e anche nella chiacchierata con Dazn si percepisce quanto abbia metabolizzato la storia del Toro: «Siamo gli eredi della tragedia di Superga, sentiamo e viviamo ogni giorno la responsabilità di ciò». E quanto sia consapevole della delusione generale per la sconfitta nel derby e ancor più per il modo in cui è arrivata: «Il derby è difficile da spiegare e da raccontare. È una cosa che tutti noi, tifosi e giocatori, sentiamo dentro. Il Toro affila le corna e cerca di incornare la zebra. Personalmente, ricordo ancora lo scontro con Ronaldo nella sfida dell’aprile 2021. In un paio di occasioni riuscii ad anticiparlo e a rubargli la palla. È stata ed è una grande soddisfazione».

    Verso Bologna

    A Bologna domenica Juric potrebbe decidere di confermare in blocco la difesa che ha spento le velleità del Milan (un solo tiro in porta, quello del gol, per altro irregolare) e dunque Buongiorno sarebbe ancora il titolare in una partita molto importante per continuare la serie positiva e arrivare alla sosta per il Mondiale in Qatar agganciati al treno che porta in Europa. Se il tecnico lo preferisse di nuovo a Rodriguez, automaticamente arriverebbe la fascia di capitano. Per altri si tratterebbe di dettagli. Non per Buongiorno. 
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    Torino, ansia Sanabria: perché l'attaccante è ancora in dubbio

    TORINO – La vittoria contro il Milan è ormai in archivio. Prosegue, infatti, la marcia di avvicinamento alla sfida di domenica alle 12.30 contro il Bologna. Ivan Juric farà naturalmente affidamento sul blocco che ha battuto i rossoneri: un assetto praticamente identico a quello proposto dall’inizio a Udine, con le sole eccezioni di Djidji al posto di Zima e Singo sulla corsia di Ola Aina, uno degli eroi della Dacia Arena. Dall’infermeria, intanto, non giungono ancora novità di rilievo. Anzi, a meno di colpi di scena di oggi serpeggia un leggero velo di pessimismo intorno alle condizioni di Tonny Sanabria, Emirhan Ilkhan e Etrit Berisha.

    La situazione

    Tutti e tre hanno proseguito il programma differenziato, senza lavorare col resto della comitiva. Il problema di Sanabria è noto già da diverso tempo: ha un guaio al polpaccio che non gli permette di avere una corsa fluida, di muoversi senza condizionamenti. Aveva provato a rientrare per la sfida contro il Milan, visto che a Udine era andato in panchina soltanto per onor di firma, ma a 48 ore dal match il corpo ha iniziato a dargli dei segnali scoraggianti. Ora sta meglio, ma la presenza al Dall’Ara è ancora da considerare a rischio: deve infatti sperare di compiere dei progressi fra oggi e domani, altrimenti dovrà puntare al turno infrasettimanale contro la Sampdoria. Anche per Ilkhan la musica è più o meno simile: ha un affaticamento alla coscia che lo ha tenuto ai box contro il Milan. Nulla di preoccupante, ma al contempo il Toro vigila sulla sua tenuta fisica: sta lavorando tanto sul piano fisico e lo staff non vuole correre rischi, per cui meglio procedere con un recupero graduale dopo il sovraccarico. Con Linetty squalificato, la prima alternativa in mezzo al campo sarà Michel Ndary Adopo: chiamato in causa anche contro i rossoneri, il francese classe 2000 sta dimostrando di essere un ragazzo pronto per fare il professionista ad alti livelli. Quando Juric lo chiama in causa risponde sempre presente, per cui sarà il primo ricambio di Ricci e Lukic in caso di necessità nella trasferta di Bologna. Infine, il capitolo Berisha, alle prese con una borsite al gomito che lo tormenta già da un paio di settimane. Prosegue il programma differenziato del vice di Milinkovic-Savic, che in panchina viene rimpiazzato da Luca Gemello e Matteo Fiorenza. L’albanese, tuttavia, spera di recuperare in breve tempo da un fastidio che non gli consente di andare a terra con la solita disinvoltura.
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    Champions League 2022-2023: i 20 marcatori più giovani

    Nella vittoria del Manchester City sul Siviglia ha lasciato il segno il 17enne Rico Lewis, al primo gol in Champions League. L’inglese, tuttavia, non è 1° tra i marcatori più giovani di questa edizione del torneo continentale (dati Transfermarkt): chi lo precede? Ecco la top 20 che comprende anche Kvaratskhelia LEGGI TUTTO

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    Juventus-Psg, Fagioli grande tra i grandi: statistiche impressionanti

    TORINO – Dopo il meraviglioso gol (alla Del Piero) con il quale ha piegato il Lecce regalando l’ultima vittoria in campionato alla Juventus, Nicolò Fagioli è stato chiamato in causa da Massimiliano Allegri dal primo minuto nella supersfida di Champions League contro il Psg. Nonostante la giovane età e il tenore degli avversari, il 21enne di Piacenza si è fatto trovare pronto e ha fornito una prestazione superlativa risultando il migliore in campo tra le fila bianconere. Per lui ha speso parole al miele anche Alex Del Piero. Inoltre, a certificare la sua partita maiuscola ci sono anche i dati. LEGGI TUTTO