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    Dopo la vittoria sul campo del Brest il Paris Saint-Germain frena su quello del Lorient, terzultimo in classifica e capace di strappare un punto contro i campioni di Francia e d’Europa (tre pari nelle ultime quattro partite di campionato). La squadra di Luis Enrique non va oltre l’1-1: al vantaggio dei parigini firmato da Nuno Mendes (49′) risponde subito Nuno Mendes (51′) e a rendere ancora più amara la serata per i parigini l’infortunio di Doué (che si è fermato dopo uno scatto ed è uscito al 63′ toccandosi la coscia destra), con la vetta mantenuta come piccola ‘consolazione’. LEGGI TUTTO

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    Il Real Madrid mette fine alla maledizione: il Clasico è suo!

    MADRID (SPAGNA). Prova di forza del Real Madrid, che a un anno esatto dal severissimo poker incassato lo scorso anno al Santiago Bernabeu, s’impone per 2-1 nello scontro diretto con il Barcellona e mette, così, fine, a una striscia negativa di 4 sconfitte consecutive nei Clasicos, tutti concentrati nella scorsa stagione. Gara da cuori forti, nella cattedrale blanca, con i padroni di casa che si vedono annullare un paio di gol e falliscono un rigore con Mbappé, ma riescono comunque a imporsi, grazie alle reti dello stesso attaccante transalpino e di un sontuoso Bellingham. Di Fermin Lopez l’illusorio 1-1 dei catalani. Nell’incandescente finale, Pedri si fa cacciare. Risultato che permette a Vinicius e compagni di portarsi a +5 dagli eterni rivali.

    Le scelte

    Due variazioni per Xabi Alonso rispetto all’undici vittorioso sulla Juventus mercoledì scorso. Dentro il recuperato Dean Huijsen, al posto di Asencio, nelle retrovie, e Camavinga sulla mediana. In questo caso, il sacrificato è Brahim Diaz. Partono dalla panchina i convalescenti Carvajal e Trent Alexander-Anold. Confermatissimi, in avanti, Vinicius e Mbappé. Lo squalificato Hansi Flick, da parte sua, dà istruzioni al fido secondo, Marcus Sorg, di lanciare dal primo minuto Frenkie de Jong e Ferran Torres, partiti entrambi tra i rincalzi in occasione del tennistico 6-1 rifilato, in settimana, al malcapitato Olympiacos. Al centro dei riflettori, l’atteso Lamine Yamal, che nelle ultime ore aveva punzecchiato i rivali con alcune dichiarazioni spericolate su presunti favori arbitrali. Assenti per infortunio Dani Olmo, Raphinha e Lewandowski.

    Dominio blanco

    Una manciata di minuti e sono subito emozioni forti, al Santiago Bernabeu, col signor Soto Grado che indica il dischetto a seguito di un contatto tra Lamine e Vinicius, nell’area blaugrana. In realtà, è il brasiliano a colpire il baby fenomeno di Rocafonda e interviene il Var. A fare la gara continua ad essere il Real, che varcato il 10’ si vede annullare il possibile vantaggio di Mbappé, che insacca di prima intenzione dopo un pallone rubato da Guler a Fermin Lopez, ma il francese viene pizzicato in fuorigioco. Un’altra decina di minuti e arriva il gol valido per l’ex Psg, trovato nello spazio da un’imbeccata geniale di Bellingham. 11º gol in Liga e 7ª gara di campionato sempre a segno per l’ispiratissimo Kylian. I padroni di casa, nei minuti successivi, si vedono negare il raddoppio dall’ottimo Szczesny, che si supera ancora su Mbappé e Huijsen. Al 38’, però, a sorpresa arriva il pareggio di Fermin Lopez, servito a centro area da Rashford. Giocata nata da una perdita ingenua di Guler. E per il centrocampista offensivo del Barça è il 4º gol in settimana, dopo la tripletta all’Olympiacos. Una manciata di minuti dopo, però, Bellingham riporta avanti il Real, calciando da due passi al termine di una giocata che coinvolge Vinicius e l’assistman Militao. Prima dello scadere, seconda rete annullata a Mbappé per fuorigioco.

    Striscia negativa interrotta

    A inizio ripresa, un tocco di mano in area di Eric Garcia provoca la seconda chiamata del Var, che segnala al distratto direttore di gara l’infrazione. Rigore che viene affidato a Mbappé, che però si fa respingere l’esecuzione dal monumentale Szczesny, che così mantiene in partita i catalani. Il Barça prova a reagire, ma si espone alle controffensive dei blancos, che a metà ripresa si vedono annullare, nuovamente per fuorigioco, stavolta del subentrato Brahim Diaz, il possibile tris di Bellingham. Attorno alla mezz’ora, Xabi richiama anche l’acciaccato Valverde e un infuriato Vinicius, che si precipita imprecando direttamente verso gli spogliati, per sostituirli con Carvajal e Rodrygo. Qualche minuto dopo, il brasiliano torna a più miti consigli e riappare in panchina. A una decina di minuti dal termine, il Barça lancia l’esterno offensivo Bardghji per il centrale Cubarsì, con Lamine che accentra la sua posizione. L’occasione più ghiotta, nel finale, capita a Koundé, che fallisce un controllo di petto sotto rete. Nel recupero fiume di nove minuti, il Real contiene i pericoli e Pedri, proprio all’ultima giocata, si guadagna il secondo giallo per un’entrataccia su Tchouameni. Vittoria meritata per i blancos, che mettono fine alla striscia di 4 rese consecutive e ricacciano gli eterni rivali a 5 punti di distanza. LEGGI TUTTO

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