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    Luis Enrique, il curioso metodo per seguire il suo Psg: è successo anche contro l’Atalanta

    La scelta in vista del Marsiglia
    Al momento l’opzione di osservare tutto dall’alto è riservata alle gare casalinghe, mentre per quelle in trasferta sono in arrivo i match a Marsiglia e Barcellona. “Fuori casa è più complicato, anche per la mia tutela fisica, soprattutto alla luce della mia condizione fisica non al top” ha sottolineato Luis Enrique indicando la spalla operata per la frattura della clavicola. E così domenica prossima contro l’Olympique Marsiglia scenderà di nuovo nel rettangolo a bordo campo: “Starò vicino ai giocatori, sentirò anche tutto il calore. Penso che questa partita sia un classico del calcio francese, una partita che tutti vogliamo giocare e che tutti vogliamo allenare. Sono gare bellissime con un’atmosfera intensa, e questo è sempre attraente per tutti i giocatori”. In attesa della nuova epifania dall’alto. LEGGI TUTTO

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    Il Barcellona ne fa 6: che doppiette per Fermin Lopez, Raphinha e Lewandowski!

    BARCELLONA (SPAGNA). Prova di forza del Barça, che nonostante le assenze degli infortunati Balde, Frenkie de Jong e Lamine Yamal, travolge, nel catino dello Stadio Johan Crujiff – in attesa che il rinnovato Camp Nou ottenga l’agibilità – il malcapitato Valencia con un tennistico 6-0. Con una formazione a dir poco sperimentale, i blaugrana risolvono la gara grazie a Fermin Lopez, Raphinha e Lewandowski, autori di due reti per uno. I Catalani, al secondo posto, a -2 dal Real Madrid, ora possono concentrarsi sul debutto in Champions League col Newcastle di giovedì prossimo.

    Castigato

    Diverse novità nell’undici di Hansi Flick. Fuori causa Frankie de Jong, Balde e Lamine Yamal, che punta a riapparire in tempo per il debutto in Coppa Campioni, il tecnico tedesco decide di rinunciare anche a Raphinha, colpevole di essersi presentato in ritardo all’allenamento di attivazione precedente al fischio d’inizio. Casadò, così, si piazza sulla mediana con Pedri, mentre alle spalle del principale referente offensivo, Ferran Torres, giocano il debuttante assoluto, Roony Bardghji, Fermin Lopez e Rashford. Parte dalla panchina Lewandowski. Il collega Carlos Corberan, memore del severissimo 7-1 rimediato a Barcellona, lo scorso gennaio, decide di blindarsi con una linea difensiva a cinque e tre centrocampisti a supporto dei due attaccanti Hugo Duro e Danjuma.

    Sbloccata

    Le numerose variazioni, non alterano il piano base del Barça, che fa la partita dal primo minuto, chiudendo il primo tempo con il 74% di possesso palla e con 11 tiri in porta, senza concederne alcuno ai rivali. Percolosissimo, in particolare, Koundé, che sugli sviluppi di un corner spara da due passi, ma trova la risposta d’istinto del reattivo Agirrezabala. Il portiere ospite, però, non può nulla, attorno alla mezz’ora, quando un passaggio nello spazio di Cubarsì viene prolungato da Ferran Torres per Fermin Lopez, che insacca con un impeccabile tocco di piatto.

    Esagerati

    Ad inizio ripresa, Fermin prova a restituire il favore a Ferran, con un assist illuminante, ma il grande ex della partita, da ottima posizione, scheggia il palo. Raddoppio rimandato all’8’ e siglato con un tocco sotto rete del subentrato Raphinha, trovato sul secondo palo da Rashford. Nell’occasione, non ne esce benissimo Copete, che sembrava poter intervenire sulla traiettoria. Qualche minuto dopo, arriva anche il tris di Fermin Lopez, che completa la sua doppietta con un potente sinistro da fuori area. Lo emula, varcato il 10’, Raphinha, che s’infila tra due difensori e trova il modo di coordinarsi e trafiggere nuovamente l’incolpevole Agirrezabala. Alla festa, poi, si unisce anche la riserva extralussa Lewandowski, che confeziona la sua doppietta lampo con un bolide all’incrocio e con un tocco morbido. Nel finale, Flick lancia il baby Marc Bernal, accolto da un’ovazione a quasi un anno dalla rottura del crociato. Un quarto d’ora abbondante in campo anche per l’ex Fiorentina, Lucas Beltran. Barça al secondo posto, a due lunghezze dal Real Madrid. E, ora, i blaugrana possono concentrarsi sulla visita al Newcastle di giovedì prossimo. LEGGI TUTTO

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    City-United: un derby per due in cerca di riscatto

    Lo scorso gennaio, il sindaco di Manchester Andy Burnham, parlando degli ambiziosi progetti di Jim Ratcliffe, che prevedono fra l’altro l’ampliamento e l’ammodernamento di Old Trafford, definì la sua città “la capitale globale del calcio”. Nove mesi dopo, alla vigilia del primo derby della stagione, le parole di Burnham sembrano più un auspicio che un dato di fatto. Oggi pomeriggio, infatti, all LEGGI TUTTO

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    Bundesliga, Bayern Monaco a valanga sull’Amburgo: doppietta per Kane

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    Real Madrid: Huijsen si fa cacciare, ma è vittoria anche a San Sebastian!

    SAN SEBASTIAN (SPAGNA). Preziosissima vittoria per il Real Madrid, che al rientro dopo la sosta, fa bottino pieno all’Anoeta, nonostante una buona ora giocata in inferiorità numerica per l’espulsione di Dean Huijsen. Successo maturato nel primo tempo, grazie alle reti dello scatenato Kylian Mbappé e dell’ispirato Arda Guler. Nella ripresa, la Real Sociedad cerca la remontada, ma riesce solo a dimezzare le distanze grazie a un rigore di Mikel Oyarzabal. I Blancos, a punteggio pieno, ora posso concentrarsi sul debutto in Champions League di martedì prossimo, col Marsiglia di Roberto De Zerbi.

    Variazioni

    Il grande ex Xabi Alonso, alla vigilia, aveva promesso qualche cambio e, alla prova dei fatti, presenta la quarta formazione diversa in altrettante giornate di Liga. Le novità sono rappresentate da Ceballos, sulla mediana, accanto a Tchouameni, e Brahim Diaz, preferito a Mastantuono, sul fronte destro. Carvajal vince il consueto ballottaggio con Trent Alexander-Arnold. Rifiata Fede Valverde. Assenza pesante per il collega Sergio Francisco, che non può contare sull’influenzato Luka Sucic, mentre Take Kubo, reduce dagli impegni con la Nazionale giapponese, parte tra i rincalzi. A dar man forte, in attacco, a capitan Oyarzabal, ci sono Gonçalo Guedes e Barrenetxea.

    L’incontenibile Mbappé

    Un paio di minuti e il complicatissimo pomeriggio del direttore di gara, Gil Manzano, viene subito agitato da un gol di Guler servito da Mbappé, che parte sul filo del fuorigioco. Rete, alla fine, annullata con l’ausilio della tecnologia. Vantaggio blanco rimandato di una decina di minuti e siglato dall’incontenibile Mbappé, che approfitta di un difettoso passaggio arretrato di Goti per partire in verticale, poi esce incolume dalla sportellata con Caleta-Car e insacca il suo 4º gol nel torneo. Altri tre minuti e l’attaccante francese scheggia il palo, con un destro a giro. Dopo un rasoterra insidioso di Barrenetxea, che si spegne sul fondo, Remiro nega due volte il raddoppio a Militao, con due grandi interventi.

    Allarme rosso

    Il dominio del Real Madrid è evidente, ma varcata la mezz’ora i blancos si ritrovano improvvisamente in dieci per l’espulsione di Dean Huijsen, che si fa sfuggire Oyarzabal e lo ferma con un braccio. Nei pressi dell’ex Juventus e Roma ci sarebbe Militao, che parrebbe abbastanza vicino da poter duellare con l’attaccante basco, ma per l’arbitro è espulsione. Veementi le proteste di Xabi Alonso, che finisce per essere ammonito. Gli ospiti riaggiustano l’assetto, con Tchouameni che arretra al fianco di Militao. Equilibrio ritrovato e Carvajal, servito da Guler, si vede negare il 2-0 dal secondo palo del pomeriggio. Rete rimandata di pochi secondi e siglata dall’ottimo Guler, che liberato a centro area dal solito Mbappé, insacca con classe.

    Resistenza blanca

    La ripresa si riapre con Fede Valverde per Brahim Diaz, per aumentare la solidità dei blancos, e la Real Sociedad che riparte a testa bassa e, al 5’, un tiro di Pablo Marin, sporcato da Tchouameni, carambola su entrambi i pali. Prima dello scoccare del 10’, gli sforzi dei baschi fruttano una deviazione in area con un braccio di Carvajal. È rigore, che l’implacabile Oyarzabal realizza con la consueta freddezza. Qualche minuto dopo, ci vuole un immenso Courtois per murare il volenteroso Oyarzabal, imbeccato dal vivacissimo Barrenetxea. Gli attacchi dei padroni di casa proseguono fino al fischio finale, ma il Real Madrid regge. Blancos a punteggio pieno. LEGGI TUTTO

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    Pavard, gol all’esordio e il Marsiglia torna a vincere. Tris Leverkusen

    LEVERKUSEN (Germania) – Terza giornata della Bundesliga che si apre con la prima vittoria del Bayer Leverkusen in quella che è stata la prima partita sotto la direzione di Kasper Hjulmand dopo l’esonero di Ten Hag. Tra le mura della BayArena la squadra campione di Germania 2023-24 ferma l’imbattibilità del Francoforte imponendosi per 3-1. L’autogol di Zetterer sblocca il parziale al 10′ mentre il rigore in recupero (45’+4) dell’ex Roma Schick vale il 2-0. Partita in discesa? No. Gli ospiti accorciano subito le distanze al 52′ con Uzun e al 58′ arriva il secondo giallo per Andrich lasciando il Bayer in 10 che, però, non solo resiste ma in 9 contro 11 (espulso Fernandez al 92′) trova anche il gol del 3-1 al 98′ con Grimaldo. LEGGI TUTTO

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    Bufera sul Chelsea, accusato dalla FA di 74 violazioni dei regolamenti sugli agenti: la risposta del club

    Il Chelsea è stato ufficialmente deferito dalla Football Association. Il club inglese è stato colpito da 74 capi d’accusa, relativi a presunte violazioni delle norme sugli agenti. Le accuse riguardano il periodo compreso tra il 2009 e il 2022, quando Roman Abramovich era proprietario del club e si riferiscono principalmente ad eventi verificatisi tra le stagioni 2010/11 e 2015/16; il Chelsea ha tempo fino al 19 settembre per rispondere. La società, che dal 2022 è passata nelle mani di Todd Boehly, si era autodenunciata alla FA, dopo aver riscontrato delle irregolarità riferite alla gestione precedente: “Il Chelsea FC è lieto di confermare che il suo confronto con la FA riguardo a questioni autodenunciate dal club sta ora giungendo a conclusione”, si legge nel comunicato. LEGGI TUTTO

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    Guirassy, il bomber del Dortmund che non si ferma più: la Juve è avvisata

    Un vecchio adagio dice che i gol non solo si contano, ma si pesano anche. Ecco, quelli di Sehrou Guirassy non sono soltanto tanti, ma pure pesanti. 38 soltanto nella scorsa stagione in 50 partite giocate tra Bundesliga, Champions League e Dfb-Pokal, già 4 quest’anno, ma segnando sempre la rete dell’1-0 in tutte le tre gare finora disputate dal Borussia Dortmund. Un monito mica da poco per l LEGGI TUTTO