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    Incredibile, Messi a mezzanotte sarà svincolato

    BARCELLONA (SPAGNA) – Potrebbe essere l’ultimo giorno di Leo Messi come giocatore del Barcellona. Il contratto dell’argentino con il club blaugrana, infatti, scade a mezzanotte e il giocatore, che è impegnato in Coppa America con l’Argentina, sarà libero di accordarsi con un’altra società, nonostante i tentativi di Laporta di prolungare il suo contratto. Da quando Laporta ha ripreso l’incarico di presidente, la sua massima priorità è stata quella di lavorare per rinnovare il contratto di Messi, senza però ancora trovare l’accordo totale con il giocatore. Secondo Marca, Laporta proverà a chiudere il rinnovo oggi stesso ma non tutte le questioni in sospeso possono essere risolte nel giro di poche ore. Secondo i media iberici la stella argentina avrebbe trovato l’accordo col presidente del club catalano per rinnovare per altri due anni. Il giocatore, che da poco ha compiuto 34 anni, però, è impegnato in Coppa America e non vuole distrazioni per provare a regalare una gioia ai tifosi sudamericani.
    Messi-Barcellona, sarà addio?
    Un anno fa, Messi era disposto a lasciare il Barcellona e aveva chiesto di andare via attraverso un burofax. L’allora presidente Bartomeu, però, ha poi lottato per trattenerlo. Con il ritorno di Laporta sembrava tutto più facile ma l’accordo finale tra calciatore e club non è stato ancora siglato. Come riportano dalla Spagna, potrebbe essere chiuso a breve: sarebbe questione di giorni. Laporta è in pressing per ufficializzare il rinnovo al più presto ma intanto Messi sarà senza contratto da domani. E anche a livello di immagine non è una bella figura per i blaugrana.  LEGGI TUTTO

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    Fernandinho-City, avanti insieme: ufficiale il rinnovo fino al 2022

    Fernandinho rinnova con il Manchester City fino al 2022. A dare l’ufficialità è stato il club inglese attraverso una nota diramata sul sito nel quale si annuncia il prolungamento del capitano per un altro anno. Sbarcato nell’universo dei Citizens ormai 8 anni fa, nel 2013, per 40 milioni di euro dallo Shakhtar Donetsk, il centrocampista brasiliano, che fin qui ha totalizzato 350 presenze, 24 gol e 30 assit, ha fatto incetta di trofei con il club inglese: 4 Premier League, 6 Carabao Cup (record condiviso col El Kun Aguero), 2 Community Shield e una FA Cup.
    Ufficiale, Fernandinho rinnova con il City fino al 2022 
    Grande felicità si evince dalle parole di Fernandinho: “Nella mia testa e nella mia mente ho pensato che il lavoro non è ancora finito. Ecco perchè ho deciso di restare qui un altro anno e cercare di aiutare la squadra e il club a raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati. Dal mio punto di vista, possiamo farcela. Per me e per la mia famiglia è un piacere restare a Manchester per un altro anno”. Il ds del City, Txiki Begiristain, invece, a proposito del rinnovo di Fernandinho ha detto: “È un calciatore eccezionale, uno dei migliori al mondo nella sua posizione. È un professionista esemplare. Da quando è arrivato nel 2013, il suo comportamento è stato eccezionale. È il nostro capitano, il nostro leader. Ci sono diversi giovani talenti nella nostra squadra e quindi è fondamentale avere qualcuno con più esperienza”. LEGGI TUTTO

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    Haaland senza freni: pranzo da mezzo milione e super mancia

    Erling Haaland senza limiti. Dopo le valanghe di gol segnati in Bundesliga ed aver catalizzato l’interesse dei top club europei nei suoi confronti, il giovane attaccante norvegese continua a far parlare di se. Haaland sta passando le vacanze a Mykonos insieme ad un gruppo di amici e si è concesso un pranzo senza freni: sei ore in un locale chiamato Nammos, tra quattro bottiglie di champagne Crystal Vintage e lussi di ogni genere. Alla fine il bomber del Dortmund si è visto presentare un conto da mezzo milione di euro.
    Una mancia da 30.000 euro
    Haaland non ha fatto storie ed ha sborsato senza fiatare i 500.000 euro, ai quali ha aggiunto una mancia ai camerieri da 30.000 euro. Generoso in campo e fuori, Haaland sta ricaricando le batterie, in attesa di conoscere il suo futuro. Il suo manager Raiola sta valutando le tante offerte pervenute e a breve si capirà se il prossimo anno rimarrà in Germania oppure no. 
    Haaland smentisce su Twitter
    La notizia ha fatto presto il giro del mondo. Poi, Haaland ha smentito tutto con un messaggio su Twitter: “Penso che si siano scordati le portate principali… Fake news”, recita il cinguettio del norvegese. LEGGI TUTTO

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    Superlega, Perez contro la Roma: “Lo United ha più fascino”

    MADRID – Florentino Perez ha parlato di qualsiasi argomento nel corso dell’intervista concessa al programma El Transistor. Il presidente del Real Madrid ha affrontato ovviamente il discorso legato al progetto Superlega, che continua a portare avanti: “Non è tramontato nulla. Stiamo lavorando da due anni, dodici squadre, in un format che intende aiutare qualcosa che sta morendo, il calcio, che sta perdendo interesse. Il pubblico cala perché la maggior parte delle partite non ce l’hanno. E se non c’è pubblico, i diritti audiovisivi scendono. Dal progetto non escludiamo nessuno. Non tutti possono esserci. Ma Roma-Sampdoria interessa meno di un Manchester-Psg. Abbiamo analizzato tutto il pubblico di tutte le partite di tutti i campionati. Chi comanda qui sono i tifosi. Vediamo che il Manchester ha più tifosi della Roma. Prendiamo quelli con più tifosi al mondo perché sono quelli che la televisione chiederà. Quello che posso dire è che tutto sia ancora aperto: un torneo che ha come unico obiettivo il fatto di essere comprato”. Perez si è anche detto tranquillo e sicuro in merito a presunte sanzioni da parte di Ceferin.Guarda la gallerySuperlega, Agnelli che buca il pallone diventa un murales
    Il ritorno di Ancelotti
    Si parla poi di Carlo Ancelotti, tornato a guidare il Real Madrid: “Siamo contenti di lui e di Pintus. Lo abbiamo ricordato dall’inizio. Pochettino? Non abbiamo parlato con lui, né con Conte o Allegri. Ho un buon rapporto con José Ángel e, parlando, pensavamo potesse essere un buona soluzione. Siamo contentissimi. Alcuni allenatori partono e altri arrivano, succede nel calcio. Raul? Ha tutto quello che serve per essere allenatore del Real. Ma avevamo bisogno di un cambiamento e serviva qualcuno con più esperienza di lui. Sarà uno dei nostri uomini per il futuro”. Fronte mercato, inevitabile una domanda su Kylian Mbappé: “Non parlo di giocatori che non sono del Real Madrid. So cosa vogliono i partner. Vogliono che ci sia il meglio. La mia politica è lasciare che i migliori giochino qui e si mescolino con i giovani. Le squadre devono essere rinnovate e siamo in quella fase di rinnovamento. Non voglio parlare di giocatori che non sono a Madrid perché sarebbe un mancanza di rispetto. La gente si fida di me. Quelli che loro e io pensiamo siano i migliori verranno. Mbappé è uno dei migliori, ma oggi non è a Madrid”.

    Zidane e quella lettera
    La recente separazione da Zinedine Zidane è un altro tema caldo toccato da Florentino Perez, che assicura di non aver letto la lettera polemica del francese: “Non mi ha sorpreso il suo addio. Era una delle possibilità. Lo conosco. Quest’anno è stata dura e ci si stanca di fare l’allenatore. Ho lottato perché rimanesse. Sono stato con lui tutto il pomeriggio per convincerlo. E con José Ángel Sánchez. Zidane è molto semplice, quando dice che vuole andare, è già partito. La sua lettera? Non l’ho letta. Giuro sui miei nipoti. Mi hanno detto che era brutta. Ma non l’ha scritta lui. Quello non è Zidane. Qualcuno deve averla scritta per lui. Il mio rapporto con lui? Ho sempre lo stesso affetto. È stato una leggenda del Real Madrid. Gli ho parlato tutto il pomeriggio e non mi ha mai detto quello che ha detto poi nella lettera. È stata una stagione molto difficile. Non gli ho più parlato. Non so nemmeno se sia a Madrid. Ho ancora lo stesso affetto di sempre. Se fosse dipeso da me sarebbe rimasto, ma credo che abbia l’ambizione di diventare ct della Francia”. LEGGI TUTTO