consigliato per te

  • in

    Ligue 1, Garcia batte 3-2 il Brest e vola in vetta. In gol Paquetá

    BREST (FRANCIA) – Vittoria con il brivido per il Lione di Garcia, che batte 3-2 il Brest e vola momentaneamente in vetta alla Ligue 1, scavalcando il Psg e agganciando il Lilla, entrambe con una partita in meno. L’Olympique chiude 3-0 il primo tempo con i gol dell’ex Milan Paquetá, Aouar e Depay. Poi si rilassa e subisce due gol nella ripresa. Al Brest non bastano però le reti di Chardonnet e Cardona. Garcia vince e vola in vetta. 

    Classifica Ligue 1
    Brest-Lione 2-3: vittoria con brivido per Garcia
    La squadra di Garcia mette la sfida sui propri binari già nella prima mezz’ora. Prima Lopes neutralizza un colpo di testa di Mounie, poi al 9′ Paquetá porta avanti il Lione. L’ex Milan, in gol anche nel turno precedente, sconfitta per 2-1 contro il Montpellier, approfitta di un erroraccio dell’estremo difensore avversario Cibois e realizza il gol dello 0-1. Dopo un’altra incornata di Mounier deviata in angolo da Lopes ecco che arriva il raddoppio. La firma è quella di Aouar, che non può far altro che mettere dentro il perfetto assist di Depay. L’ex Manchester United si concede poi la gioia personale e dal dischetto realizza lo 0-3 che manda le due squadre negli spogliatoi. I padroni di casa, però, non si abbattono e con Chardonnet e Cardona rimettono la sfida in discussione a 15′ più recupero dalla fine. Ma il “miracolo” non succede, il Lione vince e Garcia vola momentaneamente al primo posto della Ligue 1. 
    Brest-Lione 2-3: tabellino e statistiche della sfida LEGGI TUTTO

  • in

    Kluivert: “A Roma maturato ma voglio stare a lungo al Lipsia”

    LIPSIA (GERMANIA) – Justin Kluivert alla Roma ha deluso le aspettative. Dopo poco più di due anni con la maglia giallorossa il figlio d’arte in estate è approdato in Germania, al Lipsia. In una recente intervista, però, il calciatore olandese è tornato sulla sua esperienza con la maglia giallorossa: “Appena arrivato ho scelto il 34 in onore di Nouri. Avevamo pianificato che nella seconda stagione avrei preso l’11 ma rimase a Kolarov. Così ho preso il 99, il mio anno di nascita. Papà pensava che mi avrebbe fatto crescere di più restare un altro anno all’Ajax. E’ importante ascoltare i consigli dei genitori ma anche sè stessi. Per me era il momento giusto. E’ stata una mossa che mi ha aiutato molto. Essere di fronte a delle difficoltà per la prima volta nella mia carriera è stato importante, mi ha fatto maturare”. 

    Le parole di Kluivert sul Lipsia
    Successivamente Justin Kluivert si è concentrato sul suo nuovo club di appartenenza, il Lipsia: “Già nel 2018 avevo visitato il centro di allenamento del Lipsia, non so perchè non lo abbia scelto subito ma ora sono felice di essere qui. Giochiamo ad alto livello in Bundesliga e Champions League. Nagelsmann mi sta rendendo più duttile, mi fa giocare a volte sull’ala, a volte più centrale. Qui c’è più spazio rispetto alla Serie A. Mi immagino a Lipsia ancora a lungo, sono soddisfatto. Voglio dare il massimo fino alla fine della stagione e oltre. Vedremo cosa mi riserverà il futuro”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Germania, l'appello di 800 calciatori: “Fate coming out”

    TORINO – Sono circa ottocento i calciatori e le calciatrici tedeschi che hanno firmato l’appello per i colleghi gay esortandoli a fare coming out. “Potete contare su di noi!”, è il messaggio rassicurante inserito nella nota degli atleti, che continua: “Vi sosterremo, vi incoraggeremo e, se necessario, vi difenderemo dagli attacchi. Perché fate la cosa giusta e noi siamo dalla vostra parte”. Il comunicato è stato pubblicato sulla rivista 11 Freunde, che ha accolto l’iniziativa degli atleti che hanno spiegato i motivi della proposta: “Ancora nel 2021 non c’è neppure un calciatore dichiaratamente omosessuale nelle categorie professionali del calcio tedesco. La paura che dopo un coming out si finirebbe aggrediti o discriminati, e che si possa mettere in pericolo la carriera di calciatore professionista, è chiaramente ancora molto grande, al punto che i calciatori pensano di dover nascondere la propria omosessualità”. Sono molti i nomi che hanno preso parte all’iniziativa, come quello di Max Kruse, Niklas Stark, Jonas Hector, Bakery Jatta. Anche alcuni club hanno aderito, come il Borussia Dortmund, rappresentato dalla firma del direttore generale Hans Joachim Watske. LEGGI TUTTO

  • in

    San Paolo, Crespo si presenta: “Pochi soldi, ma voglio vincere con Kakà”

    L’ex stella della nazionale albiceleste presenta i suoi obiettivi ai nuovi tifosi: “La nostra intenzione è quella di avere prestazioni elevate costanti, logicamente, mantenendo la squadra competitiva. Avremo bisogno del supporto di tutti i giocatori della rosa perché ci sono moltissime partite. Ciò richiede uno sforzo generale. Saremo competitivi nei tornei, con una linea, un’identità e con pazienza per costruire qualcosa che possa durare per tempo e dare soddisfazione. Questo è quello che posso garantire”, ha aggiunto. Crespo ha dimostrato di conoscere le difficoltà finanziarie del San Paolo, che avrà pochi soldi da investire nella nuova stagione.” Questa mi è nuova, mi è stato detto che avrei avuto un sacco di soldi, mi hanno detto che potevo comprare tutti”, ha scherzato, prima di tornare sul serio.” Non si può mai dimenticare che il Sud America è una fabbrica di esportazione di talenti. Sta cercando, identificando e trovando nuove stelle da lanciare. Sicuramente non ci saranno molti rinforzi dalla campagna acquisti”.
    Crespo, il saluto ai tifosi del Defensa y Justicia
    Crespo al San Paolo: “Punto su Dani Alves, Hernanes e Juanfran”

    “Daniel Alves, Hernanes e Juanfran, non hanno bisogno di una presentazione”, afferma Il Valdanito. “Non è ancora tempo però di prendere decisioni. Sono cose che hanno un’influenza diretta sul futuro.Vorrei tanto puntare su di loro, ma non ho preso una decisione, e non mi sembra giusto comunicarlo oggi. Prima preferisco parlare con i giocatori e poi con la stampa.
    Crespo: “Lavorare con Kakà? Bella sorpresa”
    Al San Paolo Crespo incontrerà un vecchio amico, con cui ha condiviso la maglia del Milan: “Cosa farà Kaka lo decideranno i dirigenti. Tutto quello che posso dire è che è stata una bella sorpresa. Mi ha mandato un sms, non mi aspettavo di trovarlo, e vedere un amico è bellissimo. Stiamo parlando di una leggenda del calcio mondiale, non solo del San Paolo. Averlo vicino è fantastico. Questo livello di persone che conoscono l’ambiente mi aiuta a ridurre i tempi di apprendimento di una commissione in un nuovo paese. Quando vedi volti familiari che trasmettono bei ricordi, è fantastico”, conclude il neo tecnico paulista.
    San Paolo, Kakà dirigente a “titolo gratuito” LEGGI TUTTO

  • in

    “Paris Saint-Germain, Neymar rinnova fino al 2026”

    PARIGI – Neymar non si allontanerà da Parigi per le prossime stagioni. Secondo Qatar Today, l’ex Barcellona che ieri non ha preso parte al match di Champions proprio contro i blaugrana, prolungherà fino al 2026. Neymar, che ha il contratto in scadenza fra un anno e mezzo, continuerà a guadagnare le stesse cifre di oggi e sarà ancora il leader del progetto dei parigini, anche davanti a Kylian Mbappè che invece deve ancora dare una risposta all’offerta di rinnovo del club visto che anche lui è in scadenza nel 2022. Chissà se i due potranno abbracciare nella prossima stagione Lionel Messi, che potrebbe ricomporre la coppia che ha fatto le fortune del Barcellona prima che il PSG versarre i 222 milioni di clausola rescissoria per Neymar nel 2017. LEGGI TUTTO

  • in

    Lione, l'effetto Covid sul bilancio: persi 111 milioni

    LIONE – Il Lione ha accusato la pandemia causata dal Coronavirus nel bilancio. Il cliub, infatti, ha registrato una perdita di circa 111 milioni di euro. Il buco è stato calcolato tra la mancata partecipazione alla Champions, dal valore di circa 64 milioni, causata dall’interruzione dello scorso campionato, botteghino, 29 milioni e diritti tv, 18 milioni dopo il caso Mediapro. Le cifre del Lione sono il linea con quelle delle altre squadre francesi con il PSG che ha stimato un buco di 200 milioni, mentre il Marsiglia di 50. Il trend negativo si conferma anche nel secondo semestre del 2020 in cui è stato registrato un rosso per 50.6 milioni contro un utile di 14.9 milioni registrato un anno prima nello stesso periodo. LEGGI TUTTO

  • in

    Iker Casillas come Michael Knight: “Kitt, ho bisogno di te!”

    MADRID (Spagna) – Dopo lo spavento per il ricovero in ospedale di Sara Carbonero, la felicità è tornata a casa Casillas, soprattutto dopo aver appreso che la giornalista ha superato con successo i suoi problemi di salute. Iker Casillas ha ritrovato così il sorriso e la voglia di scherzare con tutti i suoi follower. La leggenda del Real Madrid e della nazionale spagnola ha condiviso una foto e i suoi fan sono rimasti a bocca aperta. “Quelle serie con cui siamo cresciuti. Arrivarono gli anni ’80 e, sia The A-team che Supercar, furono serie seguite da migliaia e migliaia di spagnoli. Chi non ha detto la famosa frase alzando il polso e parlando all’orologio: ‘Kitt, ho bisogno di te!’ Michael Knight era in anticipo sui tempi, aveva già questo orologio moderno che ti informa dei passi che fai ogni giorno”, ha pubblicato sorridendo all’interno della fantastica macchina. LEGGI TUTTO

  • in

    Verratti, l'ex agente rivela il retroscena: “Voleva la Juve”

    Stasera sarà al Camp Nou con il suo Psg per affrontare il Barcellona, ma Marco Verratti ha rischiato di avere una carriera molto diversa da quella che conosciamo. Parola di Donato Di Campli, ex agente del centrocampista azzurro, che all’Equipe ha rivelato molti retroscena curiosi sul periodo in cui era il suo assistente, prima di venire rimpiazzato da Mino Raiola nel 2017. “Nel 2012 il Napoli era d’accordo con i dirigenti del Pescara, ma Marco rifiutò. Non voleva andare nemmeno al Paris Saint-Germain. Con i suoi amici pescaresi abbiamo dovuto convincerlo”.

    Verratti, l’accordo con la Juventus
    Sembra che inizialmente Verratti avesse idee molto diverse per il suo futuro: “Aveva stretto un accordo con la Juve di cui era tifoso, ma le due società non hanno trovato l’intesa. L’ha spuntata il Psg perché ha pagato la cifra chiesta dal Pescara. Credeva in Marco ed è stata importante la presenza di Leonardo”. “Mi ha chiesto solo una cosa, un’antenna pe guardare le partite del Pescara! Due giorni più tardi, sono partiti in tournée negli Stati Uniti. Leonardo mi disse che aveva dei giocatori importanti a centrocampo, ma quando l’hanno visto palla al piede ne sono rimasti affascinati. Zlatan Ibrahimovic era il re e vide che Marco era straordinario. È diventato rapidamente un titolare inamovibile”.
    “Sono partito con un kalashnikov e ho finito con una pistola ad acqua”
    Nel 2017 avviene il divorzio tra i due, prima amici stretti anche nella vita privata. All’epoca era da poco arrivata un’offerta dal Barça: “Marco voleva andare a Barcellona. Offrivano un sacco di soldi, ma non era per quello: giocare con Messi, diventare un campione, che è una cosa diversa dall’essere un grande giocatore… Il Psg è un grande club ma gioca in un campionato debole. Ho detto a Marco che se voleva diventare un campione doveva cambiare aria. Non sono contro il Psg, ma è più facile farlo al Bayern, al Barça o al Real. La scelta era sua”. Di ritorno a Parigi, però, gli hanno promesso il prolungamento del contratto e l’arrivo di Neymar: l’unica condizione era licenziare il suo agente. “Stavo per dichiarare guerra per trasferirlo al Barcellona ma si è tirato indietro. Sono partito con un kalashnikov e ho finito con una pistola ad acqua”.

    Guarda la gallery
    Psg, tutti in mascherina per la ripresa degli allenamenti collettivi LEGGI TUTTO