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    Il Tottenham vince a Burnley grazie a bomber Son. Pari tra Brighton e Wba

    TORINO – Vittoria di misura del Tottenham sul campo del Burnley, ultimo in classifica, e pareggio tra Brighton e West Bromwich nei due posticipi del lunedì della sesta giornata di Premier League. Gli Spurs di José Mourinho vincono 1-0 grazie al gol di testa di Son Heung-Min al 76′, su assist del compagno d’attacco Kane. Il coreano è ora capocannoniere da solo con 8 gol realizzati, mentre il suo Tottenham è quinto a 11 punti. Al Falmer Stadium finisce 1-1 l’incontro tra Brighton & Hove Albion e West Bromwich Albion: vantaggio dei padroni di casa al 40′ grazie a un’autorete di Livermore, pareggio del Wba all’83’ con Ahearne-Grant. Le due formazioni restano nei bassifondi della classifica.
    Burnley-Tottenham: tabellino e statistiche
    Premier League, risultati e classifica LEGGI TUTTO

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    Doppio Alario e Diaby, il Bayer Leverkusen vola al quarto posto

    Per il Bayer Leverkusen una vittoria che sa di quarto posto e gran parte del merito va a Lucas Alario. L’attaccante argentino ha deciso la sfida contro l’Augusta (3-1) con una doppietta che ha reso inutile il momentaneo pari di Caligiuri. Un rigore trasformato nel primo tempo dopo il tocco di mano di Framberger e un colpo di testa perfetto su assist di Amiri da calcio piazzato nella ripresa, a un quarto d’ora dal termine. In pieno recupero il tris di Diaby ha coronato la serata. In vetta alla classifica sempre il Lipsia di Kluivert, vittorioso sabato sull’Hertha Berlino, a +1 su Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Ora, per Peter Bosz, è tempo di pensare alla sfida di Europa League contro lo Slavia Praga.
    Bayer Leverkusen-Augusta 3-1: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Kroos: “Voglio finire la carriera nel Real Madrid”

    MÖNCHENGLADBACH (Germania) – Reduce dal successo nel Clasico con il suo Real Madrid, Toni Kroos ha parlato alla vigilia della gara di Champions in casa del Borussia Mönchengladbach. I Blancos, nel torneo continentale, devono riscattare il ko all’esordio con lo Shakhtar: “Quando si perde a Madrid le critiche sono sempre feroci, molto più che in qualsiasi altro club – spiega il centrocampista tedesco in conferenza stampa – dobbiamo continuare così e cercare sempre di migliorare. Anche se il mio ruolo non è quello di segnare, posso comunque aiutare la squadra a trovare sicurezza. Abbiamo vinto una partita importante e domani abbiamo un’altra finale. Dobbiamo giocare meglio che contro il Barcellona”. Per Kroos domani sarà un ritorno nella sua Germania, ma non ha intenzione giocare ancora in Bundesliga: “Ho avuto delle offerte, ma non ho mai parlato con altre squadre. Mi piace sempre tornare qui perché è il mio paese. La mia idea è lasciare il calcio nel Real Madrid”.
    Kroos: “Voglio un’altra Champions”
    “Desidero vincere un’altra Champions – dice il centrocampista tedesco, vincitore già di quattro Champions – ma prima dobbiamo pensare alla partita di domani. Il Real è stato grandioso, ma nel calcio tutto può cambiare. Siamo stati i più forti, ma è impossibile esserlo per dieci anni consecutivi. Credo che il Bayern Monaco sia la squadra più forte del mondo. Non abbiamo certo paura di giocare contro il Monchengladbach. Vogliamo andare in Germania per vincere”. Nessun tentennamento sulle qualità di Zinedine Zidane come tecnico del Real Madrid: “Non abbiamo mai avuto dubbi su Zidane – spiega Kroos – è facile, se qualcosa va storto, che si parli di lui, ma noi non lo facciamo”. LEGGI TUTTO

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    Manchester City, pronti Pochettino o Nagelsmann se Guardiola non rinnova

    MANCHESTER – Non è arrivata ancora nessuna chiamata sul telefono dei dirigenti del Manchester City da parte di Pep Guardiola. Il contratto dello spagnolo terminerà a fine stagione e, nonostante i Citizens abbiano espresso il desiderio di continuare con l’ex Barcellona, lui non si è ancora esposto. Per questo motivo, il club di Maine Road ha cominciato a guardarsi intorno per cercare il sostituto e non farsi trovare impreparata. Secondo quanto riporta il Daily Mail, i principali candidati per prendere il posto di Guardiola, che è sulla panchina del Manchester City da 5 anni, potrebbero essere Mauricio Pochettino, che dopo la sua esperienza al Tottenham non ha ancora trovato una squadra, o Julian Nagelsmann, 33enne tecnico tedesco del Lipsia rivelazione della passata Champions. LEGGI TUTTO

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    “Pogba contro Macron, addio alla Francia”: l'ex Juve smentisce

    MANCHESTER (Regno Unito) – “Paul Pogba lascia la nazionale francese in segno di protesta contro le dichiarazioni del presidente della Repubblica Emmanuel Macron sull’Islam”. È questa la voce iniziata a circolare nelle versioni online di alcuni quotidiani del Medio Oriente e riprese soprattutto dai tabloid britannici (ma non solo). I social sono stati teatro di reazioni accese dopo che Macron ha difeso le vignette su Maometto in nome della libertà di espressione durante l’omaggio nazionale al professore Samuel Paty, decapitato in un attacco islamista per aver mostrato i disegni in classe.
    Pogba: “Fake news”
    “Non rinunceremo a caricature, disegni, anche se altri si ritireranno (…). Difenderemo la libertà che lei ha insegnato così bene e promuoveremo la laicità”, aveva dichiarato in particolare il presidente, commemorando il professore. Domenica sera, il tabloid Sun aveva riportato queste voci sul suo sito web, sollevando un vespaio nei social. Stamattina, sul suo account Instagram, il centrocampista del Manchester United ha pubblicato uno screenshot dell’articolo del Sun con “Unacceptable – Fake News” scritto a caratteri cubitali.  LEGGI TUTTO

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    Barcellona, De Jong: “Pjanic ci porta qualità, Messi il migliore del mondo”

    BARCELLONA (SPAGNA) – Ad un anno dal suo sbarco al Barcellona Frenkie De Jong si è ormai ambientato sia dentro che fuori dal campo. L’ex Ajax ha raccontato in una intervista al sito della Uefa il suo gradimento verso la città di Barcellona ammettendo che l’unica cosa che gli manca è la famiglia, in campo invece il feeling con il gioco non ci ha messo molto a sbocciare: “Mi piace ricevere subito la palla e impostare la manovra, preferisco fare così che riceverla più avanti e toccarla di meno. Mi sento più a mio agio da mediano ma posso anche stare più avanti, mi è indifferente ma se dovessi scegliere giocherei più da doppio mediano che da mezzapunta”.
    Rapporto con Koeman
    Ronald Koeman ha già allenato De Jong in nazionale e fu proprio l’allenatore a suggerirgli di lasciare l’Olanda per la Spagna: “Al telefono, più di un anno fa, mi ha parlato molto bene sia della squadra che della città. Solo cose positive, ma anche che dovevo stare attento: non dovevo andare troppo al ristorante, perché a Barcellona si vive bene e a volte sembra di stare in vacanza tutto l’anno. In fin dei conti, però, conta soprattutto il calcio”. Sul rapporto con l’allenatore: “Comunichiamo molto bene. Mi dice chiaramente quello che vuole dal mio ruolo, ma credo che sia tutto chiaro. È autorevole e conosce molto bene il calcio essendo stato un grande giocatore. I miei progressi? Non so dire se ho imparato questo o quello, in generale cresci come persona e come calciatore, perchè se ti alleni a un livello così alto e contro questi avversari non puoi che migliorare”.
    Pjanic e Messi
    Per quanto riguarda il rapporto con i compagni di squadra De Jong si è soffermato sull’ex Juventus Miralem Pjanic:  “Credo che sia un grandissimo giocatore, molto a suo agio con la palla piede. Legge bene l’azione e i suoi tiri, passaggi e lanci lunghi sono ottimi. Darà molta qualità alla squadra e sono contento che sia arrivato da noi”. Chiaramente non potevamo mancare parole sulla stella del Barça, Lionel Messi:  “Quando in squadra hai Messi, sai di avere il miglior giocatore del mondo, quindi cerchi di farlo arrivare nelle migliori posizioni per fare la differenza. Se ci riesci, lui ti ripagherà sempre”. LEGGI TUTTO

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    Messi, vita da nababbo a Barcellona: dalla super villa alle auto, che lusso!

    BARCELLONA (SPAGNA) – Il Barcellona, sconfitto dal Real Madrid di Zidane nel Clasico di sabato al Camp Nou, mercoledì sfiderà la Juve nella seconda giornata di Champions League. Il faccio a faccia tra Messi e Cristiano Ronaldo potrebbe essere rimandato alla gara di ritorno viste le esigue possibilità di vedere in campo CR7 per via della positività al Coronavirus (il portoghese attende ancora l’esito dell’ultimo tampone). I riflettori saranno dunque tutti puntati sull’argentino che in estate sembrava a un passo dall’addio ai blaugrana dopo una storia d’amore durata 20 anni. A Barcellona la Pulce sembra aver trovato la propria dimensione ideale e di certo non gli mancano comfort e privilegi da vero e proprio nababbo. 
    Juve, Ronaldo negativo? No, saluta gli amici del Real
    Dalla villa agli hotel
    A cominciare da una villa da sogno. La casa dove vive Messi insieme ad Antonella Roccuzzo e i tre figli, valutata intorno ai 6 milioni di euro, è dotata di tutti i comfort e garantisce una tranquillità unica. Situata nell’esclusivo sobborgo di Castelldefels, a quasi 20 km dal Camp Nou, dispone di un piccolo campo da calcio, una piscina, una palestra coperta e un parco giochi per i suoi tre figli. Poi gode di una vista mozzafiato sull’incredibile spettacolo del Mar delle Baleari. Messi negli anni ha anche investito tanto denaro negli hotel, diventando un albergatore come il rivale di sempre Cristiano Ronaldo. La Pulce ha acquistato una struttura da 28 milioni e 750mila euro nella città costiera di Sitges, a circa 40 km da Barcellona. L’Hotel MiM Sitges, un quattro stelle, è a soli 100 metri dal mare, dispone di 77 camere, di cui cinque junior suite e una suite, e costa circa 115 euro a notte durante l’alta stagione per soggiornare in una camera standard. Inoltre, c’è lo Sky Bar sul tetto che vanta viste panoramiche sulla città e sul Mar Mediterraneo, oltre a una splendida piscina, una spa che dispone di sauna, bagno turco, docce sensoriali, una vasca a immersione fredda e una piscina di acqua salata. Un vero e propri gioiellino insomma. 

    Messi e la sua collezione d’auto
    Messi è poi anche un grande appassionato di auto e la sua collezione privata vale circa 3 milioni e mezzo di euro. Nel suo garage sono parcheggiati bolidi di un certo valore: da una Pagani Zonda da 1,66 milioni di euro alle Maserati GranTurismo S e GranTurismo MC Stradale. Ma non è finita qui, perchè il fuoriclasse argentino è stato visto sfrecciare anche a bordo di una Ferrari F43 Spider.  LEGGI TUTTO

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    Pogba, la Juve alla finestra: con lo United si va al rilento

    TORINO – Il Manchester United ha allungato il contratto di Paul Pogba di un anno (dal 2021 al 2022), sfruttando una clausola presente nel contratto. Prolungamento breve e unilaterale per evitare quanto già successo nel 2012, quando il Polpo lasciò Old Trafford a parametro zero per accasarsi alla Juventus.

    Il Manchester United prende tempo
    I Red Devils hanno preso tempo nella speranza di portare a termine il rinnovo vero e proprio, quello pluriennale. Dagli ambienti vicino al campione del mondo non filtra una grande fretta e sono in molti a credere che il francese a fine stagione lascerà il Manchester United. I motivi sono diversi. Innanzitutto l’ex bianconero non sembra inamovibile per l’allenatore Oleg Gunnar Solskjaer, il quale nelle ultime partite (Chelsea, Psg e Newcastle) lo ha sempre fatto partire dalla panchina. E stando a quanto filtra dall’Inghilterra, lo United vorrebbe sì prolungare il contratto di Pogba, però non vorrebbe replicare il sontuoso accordo firmato nel 2016. Tutti motivi che stanno facendo andare a rilento i discorsi. È ancora presto per capire come andrà a finire, ma sicuramente ci sono almeno tre club che stanno seguendo l’evolversi della trattativa tra Mino Raiola, il potente agente di Pogba, e i vertici inglesi. Tra Real Madrid e Paris Saint Germain, c’è sempre la Juventus.
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