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    Romero, la moglie attacca il Manchester United: “Merita rispetto!”

    MANCHESTER – Pochi giorni fa si è chiuso il calciomercato in Inghilterra e molti giocatori hanno lasciato la Premier League, mentre altri sono rimasti alle rispettive squadre. È quello che è successo a Sergio Romero che, però, ha visto sua moglie, Eliana Guercio, andare su tutte le furie e attaccare il Manchester United. Il portiere ex Sampdoria era finito nel mirino dell’Everton i quest’ultima finestra di mercato, conclusasi il 5 ottobre. I Red Devils, però hanno deciso di trattenere l’argentino e il club di Ancelotti ha virato dritto su Robin Olsen, preso in prestito dalla Roma. La mossa che non è piaciuta a Lady Romero che è andata su tutte le furie. “Sergio ha lavorato molto per questo club. L’ultimo trofeo che hanno vinto è stato con lui in campo. Ha aiutato la squadra a raggiungere quattro finali/ semifinali e poi lo ha relegato in panchina per perderle. È ora di dargli l’opportunità e lasciarlo andare. Rispettalo per una volta!”. Sono queste le parole che Eliana ha scritto sui suoi profili social.
    La moglie di Romero ha poi continuato: “È stata una giornata molto stressante per noi. Devo dire che sono triste, molto triste da un lato, ma felice dall’altro. Triste perché Sergio meritava l’opportunità di andare in un altro club, mostrando cosa sa fare lavorando ogni giorno. Voleva l’opportunità di andare in un altro club. Ha lavorato duramente ogni giorno per questo, perché dà tutto per lo United e pensa che le sue possibilità di giocare per siano diminuite. Non è giusto, né onesto e professionale. D’altronde sono contento perché tutti i tifosi del club hanno mostrato il loro incredibile supporto”. Non è la prima volta che una wags prende le parti del proprio marito. L’episodio più famoso in Italia è quello della moglie di Alessio Cerci che, dopo il passaggio dell’attaccante all’Atletico Madrid, salutò i tifosi italiani dicendo di trasferirsi “nel calcio che conta”. LEGGI TUTTO

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    Bordeaux, ecco Ben Arfa svincolato

    BORDEAUX – Il Bordeaux è riuscito ad ingaggiare uno dei pochi svincolati di lusso che erano ancora sul mercato in cerca di una squadra. Hatem Ben Arfa, attaccante classe ’87, ha firmato un accordo con i francesi di una stagione con un’opzione di prolungamento per una seconda. Inoltre, l’ex Paris Saint-Germain andrà a percepire uno stipendio di circa 100 mila euro a stagione. L’avventura nella precedente squadra, il Valladolid di Ronaldo Luis Nazario de Lima alias il Fenomeno, non è stata come i due immaginavano. L’attaccante 33enne, infatti, ha giocato appena 5 partite in maglia bianco-viola. LEGGI TUTTO

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    Barcellona, raggiunta quota 16mila firme contro Bartomeu: possibili dimissioni

    BARCELLONA – I promotori della raccolta di firme contro il presidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu, hanno reso noto di avere raggiunto il numero di 16.521. Un dato sufficiente a costringere il Consiglio dei soci del club catalano a prendere in esame le possibili dimissioni dell’attuale presidente. Le firme, raccolte da un comitato denominato ‘Mes que una Mociò (in italiano ‘Più di un movimento’)’, possono creare i presupposti per la crisi del Governa barcelonista, fino ad arrivare alla sostituzione del n.1 del club, sempre meno popolare fra soci e tifosi. L’estate scorsa la testa di Bartomeu era stata chiesta da vari comitati di soci, sorti spontaneamente, soprattutto dopo che Leo Messi aveva chiesto di trasferirsi altrove. La conferma dell’argentino e l’arrivo di Ronald Koeman in panchina non hanno fermato il malcontento. LEGGI TUTTO

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    Catalunya Radio: “Dembélé-Juve, non è finita. Matrimonio solo rimandato”

    Ousmane Dembélé stava per lasciare il Barcellona al termine del calciomercato, ma alla fine non c’è stato l’accordo con il Manchester United e il 23enne esterno francese continuerà a cercare di rientrare nei piani di Ronald Koeman, che ha ammesso di preferirgli sulle fasce Ansu Fati o Trincao. Il transalpino, però, avrebbe già in mente la sua futura destinazione: come riporta “Catalunya Radio”, sarebbe in trattativa con la Juventus per il suo acquisto alla fine della prossima stagione o per il 2022, data in cui scadrà il suo contratto con i blaugrana. L’interesse dei campioni d’Italia per Dembélé arriva da lontano e già a maggio ‘Mundo Deportivo’ aveva svelato la possibilità di uno scambio con Douglas Costa, passato poi in prestito al Bayern Monaco. La Juventus avrebbe ribadito il suo interesse per il campione del mondo, ex Rennes e Borussia Dortmund, ancora qualche settimana fa, senza però arrivare a dama. Ma il ‘matrimonio’ tra le due parti sembra essere soltanto rimandato. (Italpress)
    Pirlo benedice Chiesa: ecco perché sarà importante per la Juve LEGGI TUTTO

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    Cavani shock: “Ho valutato l’addio al calcio dopo la positività al Coronavirus”

    Edinson Cavani ha valutato seriamente la possibilità di smettere con il calcio dopo aver contratto il Coronavirus. Lo ha raccontato lo stesso nuovo bomber del Manchester United al programma ‘2 de Punta’: “C’è stata la possibilità di dare l’addio e stare in campagna, dedicarmi alla mia vita di campagna. Abbiamo fatto un test che è risultato negativo e poi abbiamo rifatto il test perché la mia ragazza aveva mostrato dei sintomi al rientro dalle vacanze in Spagna. Il secondo test è risultato positivo per entrambi – ha svelato il Matador – Oltre all’amore per il calcio, c’era anche la salute della famiglia. E quando uno è vicino alla propria famiglia, alla propria terra…ho pensato di smettere di giocare. Aspettando che tutto questo passasse”.
    Cavani sfida la maledizione del numero 7 di Cristiano Ronaldo LEGGI TUTTO

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    Arsenal, mascotte licenziata ma Ozil non ci sta: “Pagherò io lo stipendio”

    LONDRA – Nell’ultimo giorno di mercato l’Arsenal non si è occupata solo dei calciatori, ma anche dello staff. Fra i membri di quest’ultimi, infatti, Jerry Quy alias Gunnersaurus, mascotte della squadra, è stato messo alla porta dopo ben 27 anni di carriera al fianco del club. Una notizia che ha sorpreso molti tifosi, ma anche Mesut Ozil. Il calciatore tedesco on ha gradito la decisione dei Gunners e ha proposto di pagare di tasca sua lo stipendio della mascotte. “Ero molto triste che Jerry, conosciuto come la nostra famosa e fedele mascotte Gunnersaurus e parte integrante del club era stato considerato come superfluo dopo 27 anni”. Sono queste le parole che Ozil ha scritto sul suo profilo Instagram in un post in cui parla dell’accaduto. “Mi offro per rimborsare all’Arsenal l’intero stipendio della nostro ragazzone verde fino a quando sarò un giocatore del club così che Jerry possa continuare il suo lavoro che ama moltissimo”. Così ha concluso il trequartista che ha ancora un anno di contratto con i londinesi. LEGGI TUTTO

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    Ligue 1, Rugani: “Buffon molto contento della mia scelta”

    PARIGI (FRANCIA) – “Gigi Buffon e Adrien Rabiot mi hanno parlato molto bene di questo campionato. Gigi è rimasto molto contento della mia scelta perché è convinto che sarò soddisfatto”. Così Daniele Rugani si è presentato come nuovo difensore del Rennes, compagine che milita nella Ligue 1. Il centrale toscano arriva in prestito dalla Juventus, dove faticava a trovare spazio. “Gigi mi ha parlato della finale della Coppa di Francia (vinta dal Rennes nel 2019), mi ha detto che lo Stade Rennais era una squadra molto ben organizzata tatticamente. Mi ha anche detto che per questo era una squadra non molto francese'”, ha aggiunto l’ex bianconero come riporta L’Equipe LEGGI TUTTO

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    Cavani, la sfida a Ronaldo parte dal 7: ecco perché

    MANCHESTER (INGHILTERRA) – Per Edinson Cavani inizia una nuova avventura. L’uruguaiano, infatti, è passato al Manchester United nella finestra estiva di calciomercato dopo essere stato svincolato dal Psg. Allo United, il Matador dovrebbe indossare la maglia numero 7. Una maglia che ai Red Devils gode di una storia lunga e gloriosa ma che, dopo l’addio di Cristiano Ronaldo, sembra maledetta. 

    Il Manchester United e la maledizione del numero 7
    Dalle parti di Old Trafford il numero 7 non è un numero come tanti. È finito sulla schiena di calciatori del calibro di Law, Best, Cantona, Beckham, Cristiano Ronaldo, e per tale ragione indossarla significa assumersi una grande responsabilità. Dall’addio del portoghese, è passata sulle spalle di Owen, Antonio Valencia, Di Maria, Depay e Sanchez. Tutti hanno cercato di onorarla, ma con scarsi risultati. Ora toccherà proprio a Cavani cercare di spezzare questa maledizione che dura ormai da oltre un decennio, dall’addio di CR7, nel 2009. Il Matador dovrebbe tornare a indossare quel numero che lo ha reso grande con le maglie di Palermo e Napoli. I tifosi si augurano che l’uruguaiano riesca a emulare i suoi predecessori per tornare a onorare una maglia che dalle parti di Old Trafford pesa come un macigno.  LEGGI TUTTO