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    Real Madrid, slitta il rientro di Hazard dall'infortunio

    MADRID – Slitta il rientro in campo di Eden Hazard. Come annunciato dal tecnico del Real Madrid Zinedine Zidane l’infortunio del centrocampista belga “è peggiore di quanto pensassimo”. Oltre allo Shakhtar in Champions League l’ex stella del Chelsea salterà anche il ‘Clasico’ di sabato contro il Barcellona. Secondo quanto riporta ‘Marca’ a questo punto Hazard rientrerà a fine novembre, dopo la sosta per le nazionali. LEGGI TUTTO

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    Marca: “Ecco Osama Vinladen che gioca a calcio in Perù”

    LIMA – Al mondo esistono moltissimi nomi, dai più bizzarri ai più originali. E in un’ipotetica classifica non può non avere un posto d’onore Osama Vinladen Jimenez Lopez, calciatore 18enne che gioca in Perù. Per sua sfortuna, il calciatore dell’Union Comercio in Segunda Division è salito alla ribalta non grazie alle sue giocate, ma al nome particolare. Come ha detto il calciatore stesso al programma televisivo  Què T’hi Jugues de Ser Catalunya che, nel periodo in cui è nato – il 2002 – il nome di Osama Bin Laden era di moda in seguto all’attacco delle Torri Gemelle. “Mio fratello si chiama Saddam Hussein. Mio padre avrebbe voluto un terzo maschio per chiamarlo George Bush, ma invece è uscita una femmina”, ha spiegato.
    Una storia che ha creato molta sorpresa in Perù, già a partire da qualche anno fa, quando Osama era stato chiamato con la selezione bianco-rossa in Under 15. Il nome che porta non da nessun fastidio a Lopez che ormai ci p abituato: “I miei amici mi hanno preso molto in giro, ma ora ci sono abituato. Ho anche pensato di cambiare nome, ma ora sono tranquillo”. E a chi chiede cosa si prova ad avere il nome di un uomo che ha fatto tanto male nel mondo risponde: “Sono sicuro che in Perù ci sia anche qualche Hitler. Gesù salvò il mondo e comunque ci sono molti Gesù che fanno male. Anche se c’è stato un Osama che ha ammazzato la gente non credo che ci sia una legge che dica che quel nome è cattivo. Di sicuro attira l’attenzione”. Infine, il giocatore dell’Union Comercio ha raccontato un aneddoto su suo figlio di nome Santiago: “Mio padre, avrebbe voluto che suo nipote si chiamasse Geroge Bush”.  LEGGI TUTTO

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    El Chiringuito: “Real Madrid, Marcelo e Isco scaricati dal resto della squadra”

    MADRID (SPAGNA) – In casa Real Madrid la sconfitta contro il Cadice nell’ultimo weekend di Liga sembra aver lasciato il segno. Sul banco degli imputati, inoltre, sono finiti Isco e Marcelo. I due sono stati fra i peggiori in campo sabato e subito indicati anche dai compagni come i principali responsabili della sconfitta. Anzi, secondo “El Chiringuito”, già da tempo i due avrebbero perso la fiducia del gruppo: Isco ha dimostrato una volta di più di essere fuori forma, irriconoscibile, e l’esterno brasiliano, complici anche i problemi fisici dell’ultimo anno, non riesce a ripetersi sui livelli a cui aveva abituato tutti.  LEGGI TUTTO

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    Gustavo Henrique shock: il terribile infortunio ai testicoli

    SAN PAOLO (Brasile) – È un infortunio shock quello riportato da Gustavo Henrique durante Corinthians-Flamengo, terminata poi 5-1 per gli ospiti. L’ex Santos, colpito accidentalmente da un avversario, ha iniziato a sanguinare dai testicoli, al punto da macchiare in maniera visibile i calzoncini. Coi “suoi” Mengao avanti di una rete, il 27enne difensore brasiliano è corso fuori dal campo per cambiarli, cercando di resistere stoicamente al dolore, prima di arrendersi al minuto 38. Il calciatore è ora sotto osservazione dello staff medico del club, ma il tecnico Domenec Torrent conta di riaverlo a disposizione per lo scontro diretto con l’Internacional de Porto Alegre. Traumi ai testicoli sono episodi rari ma non del tutto insoliti nel calcio: una disavventura simile è stata vissuta da Scott Dann, nel 2011 in forza al Crystal Palace e, nello stesso anno, da Chris Whelpdale del Gillingham, che riportò uno strappo allo scroto (servirono ben 5 punti di sutura). LEGGI TUTTO

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    Robinho nella bufera. Il ministro Damares Alves: “Gli stupratori devono andare in prigione”

    TORINO – Nemmeno il tempo di disfare le valigie che per Robinho è già tempo di salutare i tifosi del Santos. L’attaccante brasiliano, che aveva accettato uno stipendio da 230 euro mensili pur di tornare nel club nel quale è cresciuto calcisticalmente fino al grande salto con l’approdo al Real Madrid nel 2005, dopo appena una settimana ha dovuto rescindere il contratto per via della vicenda legale che lo vede coinvolto in Italia. Il brasiliano, infatti, ha subito nel 2017 una condanna di 9 anni per violenza sessuale per fatti accaduti nel 2013, quando militava nel Milan. Un ritorno dal sapore amaro, dunque, una toccata e fuga. Robinho, però, ha comunque voluto ringraziare i tifosi: “Ho sempre voluto aiutare il Santos, ma se in qualche maniera la mia presenza diventa un problema, meglio andar via, meglio concentrarmi sulle mie vicende personali. Dimostrerò la mia innocenza per i tifosi del ‘Peixao’ e per chi mi vuole bene”.
    Robinho, storia già finita con il Santos: contratto rescisso per le accuse di stupro in Italia
    Robinho, che accuse dal ministro brasiliano!
    Damares Alves, ministro brasiliano dei diritti umani, della famiglia e delle donne, commentando la vicenda c’è andato giù pesante: “Prigione, subito. Non ho altre parole da aggiungere. So che c’è ancora un appello, ma adesso c’è anche un audio. Di cosa abbiamo bisogno ancora? Prigione. Nessuno stupratore può essere applaudito. So che c’è ancora un appello, ma penso che sia tutto molto chiaro. Vedendo le trascrizioni di ciò che è avvenuto mi ha provocato nausea e voglia di vomitare. È stato molto brutto aver letto quello che ho letto, soprattutto da un calciatore come lui. Parliamo di un crimine e l’aggressore non merita alcuna considerazione. Non dobbiamo fare alcuna concessione solo perché è un giocatore. Deve scontare la sua pena, lì o qui, immediatamente”. LEGGI TUTTO

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    Festa Wolves: Raul Jimenez manda Bielsa ko

    Il Wolverhampton festeggia l’1-0 contro il Leeds di Bielsa nel monday night di Premier League. A decidere la sfida è stato il solito Raul Jimenez, autore del gol che ha permesso ai Wolves di agganciare Leicester e Arsenal a quota 9. Dopo un primo tempo giocato su ottimi livelli da parte del Loco, è stata la squadra di Nuno Espirito Santo a prendere il controllo della situazione: prima la rete annullata dal Var a Saiss, poi lo slalom personale dell’attaccante messicano – in orbita Juve nell’ultimo mercato – che si è concluso con lo sfortunato tocco di Phillips nella propria porta.
    Classifica Premier League
    West Bromwich-Burnley senza gol
    Si è invece chiuso 0-0 il primo dei due posticipi, quello tra West Bromwich e Burnley. Un risultato che serve poco a entrambe: secondo punto stagionale per i Baggies, addirittura il primo (ma deve recuperare una gara) per la squadra di Dyche. Intanto la lega inglese ha comunicato in serata otto casi di Coronavirus su 1.575 test effettuati tra calciatori e staff. Non rivelata l’identità dei positivi, ma uno di loro è Phil Bardsley, difensore del Burnley, che come confermato dal suo club ha saltato la sfida serale.  LEGGI TUTTO

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    Campionato greco, via libera a 3.500 tifosi negli stadi

    ATENE – Il governo greco ha deciso di aprire parzialmente le porte degli stadi. Già a partire dalla gara di domani di Champions League dell’Olympiacos, che sfiderà il Marsiglia, e quella di Europa Legaue del Paok, contro l’Omonia, almeno 3.500 tifosi potranno negli impianti e assistere dal vivo alle partite. Inoltre, già dalla prossima giornata di  Souper Ligka Ellada, almeno un paio di partite saranno aperte agli appassionati. LEGGI TUTTO

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    Sport: “Messi e compagni pronti a rescindere il contratto con il Barcellona”

    BARCELLONA – I calcialtori del Barcellona potrebbero svincolarsi a novembre. Come riporta la testata spagnola Sport, questo è lo scenario da brividi che sta prendendo piede in queste ore in Catalogna, dove la guerra fra la dirigenza blaugrana e Messi e compagni si sta facendo sempre più aspra. Qualche settimana fa i dirigenti del club hanno chiesto ai suoi giocatori e dipendenti di tagliarsi gi stipendi del 30% per cercare di andare incontro alle perdite, visto il drastico calo degli introiti causato dalla pandemia. In caso, però, la proposta non venisse accettata, Bartmoeu è pronto a imporre il provvedimento procedendo anche senza il consenso dei giocatori. E qui, Messi e compagni sarebbero pronti a ricorrere alle maniere forti.
    Lo spogliatoio, infatti, potrebbe appellarsi allo Statuto dei Lavoratori e rescindere unilateralmente il contratto liberandosi per novembre. Uno scenario che mette i brividi a tifosi e dirigenti, che questo mercoledì sono pronti ad incontrare il gruppo per discutere la questione e decidere le eventuali modalità di taglio agli stipendi. Il Barcellona sarà rappresentato da due avvocati del lavoro, mentre i calciatori hanno deciso che non avranno una rappresentanza al tavolo. Il punto principale che i giocatori vorrebbero discutere è l’abbassamento del salario e poi il modo con cui la società si è rivolta a loro evidenziando una grande mancanza di dialogo fra le parti. Inoltre, Griezmann e i compagni di spogliatoio hanno chiesto alla dirigenza di non far rientrare nel taglio anche i dipendenti del club, che rappresenta solamente il 3% delle spese complessive. 
    Intanto, la situazione di Bartomeu sembra tutt’altro che tranquilla. Da quest’estate, infatti, il presidente ha perso l’appoggio di molti suoi soci che hanno deciso di prendere in mano la situazione e far arrivare al Consiglio d’Amministrazione una mozione di sfiducia. “Mes que una Mociò” – “Più che una mozione” – è il nome che i soci hanno dato alla raccolta firme che ha raggiunto e superato il numero minimo di partecipazioni per mandare a casa l’attuale presidente blaugrana. LEGGI TUTTO