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    As: “Real Madrid, Zidane vuole il giovane Badiashile”

    MADRID – Zinedine Zidane ha ‘scovato’ il nuovo Varane. Secondo quanto scrive ‘As’, il tecnico francese del Real Madrid avrebbe messo gli occhi su Benoit Badiashile, 19enne difensore del Monaco, inserito la scorsa estate dall’Uefa nell’elenco dei 50 giovani più promettenti per questa stagione, poi interrotta dalla pandemia di Covid-19. Badiashile, che ha debuttato in Ligue 1 a 17 anni e che milita nella nazionale transalpina under 19, ha un contratto con il Monaco fino al 2024 ed un prezzo di mercato compreso tra i 35 e i 40 milioni. Anche Pep Guardiola lo aveva inserito nella ‘lista della spesa’ del Manchester City prima di optare per Aké dal Bournemouth. La scorsa stagione, secondo ‘L’Equipe’, il Monaco aveva rifiutato un’offerta di 34 milioni dal Wolverhampton. Oltre a Badiashile, Zidane ha indicato al club blanco per la difesa anche Upamecano (Lipsia), Gabriel (Lilla) e Salisu (Valladolid), considerate però tutte alternative al giovane difensore nato a Limoges.
    “Barcellona su Willian, pronti 3 anni di contratto” LEGGI TUTTO

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    Sky Sports: “Barcellona su Willian, pronto un contratto di 3 anni”

    BARCELLONA – Secondo quanto riporta Sky Sports, il Barcellona si sarebbe messo sulle tracce di Willian. Il contratto dell’attaccante brasiliano con il Chelsea è scaduto a giugno con una piccola estensione, causa covid, fino al fine della stagione. Il club catalano è pronto ad offrirgli un contratto di 3 anni. I blaugrana però non sono gli unici interessati. Anche il Chelsea gli ha già offerto un nuovo rinnovo e dagli Stati Uniti è arrivata l’offerta dell’Inter Miami di David Beckham, con un contratto di tre anni e mezzo e un salario molto più alto di quello offerto da Barca e Chelsea. Il calciatore non prenderà alcuna decisione fino a quando il club di Londra non avrà disputato la finale della Coppa d’Inghilterra contro l’Arsenal , che si svolgerà questo sabato. Willian è a Londra da ormai 7 anni, dove ha vinto due Premier, una Europa League, una Coppa EFL e una FA Cup.
    Juve-Chelsea di mercato: non solo Jorginho LEGGI TUTTO

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    Zé Roberto: “A 46 anni ho un fisico migliore di Cristiano Ronaldo”

    SAN PAOLO (Brasile) – Ha dato l’addio al calcio all’età di 43 anni, Zé Roberto, continuando a giocare a buoni livelli fino all’ultimo con la maglia del Palmeiras. Una degna conclusione di un’ottima carriera, che gli ha consentito di indossare maglie prestigiose come quelle della Seleçao, del Real Madrid, del Bayern Monaco o del Bayer Leverkusen. Oggi, a 46 anni, l’ex centrocampista è un “influencer del fitness” con i suoi 1,2 milioni di seguaci. In questi giorni ha concesso un’intervista a TYC Sport, in cui gli è stato chiesto di fare un paragone tra il suo fisico è quello di Cristiano Ronaldo: “Oggi direi che ho un fisico migliore, perché ho giocato fino all’età di 43 anni ad alto livello. Se dovesse riuscirci, direi lo stesso di lui”.

    Zé Roberto, le feste con il Brasile
    Nel corso dell’intervista Zé Roberto ha raccontato tanti aneddoti curiosi: “Il giocatore più forte con il quale abbia giocato è stato Ronaldo il Fenomeno. È stato incredibile. E poi era un animale da festa. Una volta è partito per andare a bere ed è arrivato il giorno successivo per allenarsi. Quello che ha fatto quasi senza dormire è stato incredibile. Si era bevuto i suoi drink, certo. Ma il giorno dopo si è allenato come un animale. Anche Vampeta era anche un animale da festa, le preparava già nel pre-partita. Ronaldinho aveva addirittura una pista da ballo a casa, una discoteca. Ma lì preferivo non andare”. Ma quella per lui resta la miglior squadra in assoluto: “Il Brasile della Coppa del Mondo 2006 è la migliore squadra in cui abbia giocato. Io, Ronaldinho, Kakà, Ronaldo, Adriano…  Abbiamo fallito per via della scarsa organizzazione, c’era sempre un sacco di gente e non abbiamo avuto la giusta concentrazione. Zidane invece è stato l’avversario più forte: la finale che disputò nella Coppa del Mondo del 1998 è la miglior prestazione che abbia mai visto”. LEGGI TUTTO

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    Townsend su Mourinho: “Gli serviva un punto. E la palla finiva sempre alla bandierina…”

    LONDRA (Inghilterra) – Il Tottenham di José Mourinho è riuscito a guadagnarsi la qualificazione alla prossima Europa League nell’ultima giornata di Premier League, grazie al punto ottenuto contro il Crystal Palace e ringraziando il Chelsea per aver sconfitto in contemporanea il Wolverhampton. La situazione era totalmente sotto controllo per lo Special One, che ha così iniziato a giocare con il cronometro per ottenere il risultato desiderato. Lo ha raccontato Andros Townsend dei Glaziers: “Stavamo giocando con il Tottenham e loro avevano solo bisogno di un punto per finire sesti. E si vedeva che la panchina degli Spurs lo sapesse. José Mourinho stava mandando il messaggio alla squadra sul fatto che volesse il pareggio. E negli ultimi dieci minuti hanno letteralmente portato sempre la palla alla bandierina”.

    Mourinho, un punto per l’Europa
    Quella di Townsend in ogni caso non è una critica, come spiegato dallo stesso giocatore: “Una statistica mostra che da quando Mourinho è entrato in carica (ha sostituito Pochettino a novembre, ndr), gli Spurs hanno viaggiato a una media da quarto posto in Premier League. Quindi è incredibile come la stampa possa creare una narrazione e faccia credere alle persone che un allenatore non abbia successo quando le statistiche dimostrano che non sia così. Mourinho è giudicato dai suoi risultati, è sempre stato così. Il suo stile di gioco non è mai stato spettacolare, ma ha vinto titoli. Così, quando ha raggiunto gli Spurs, abituati a giocare bene a calcio con Pochettino al timone, ha perso qualche partita e tutti hanno iniziato a dire che fosse finito. Ma quando dai un’occhiata ai fatti, la realtà dice che abbia disputato un’ottima stagione da quando è arrivato al Tottenham”. LEGGI TUTTO

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    Barcellona-Napoli, Christillin (membro Board Uefa): “Piano B sono Oporto e Guimaraes”

    NAPOLI – Dopo lo scambio di posizioni tra Aurelio De Laurentiis e la Uefa è intervenuta, a Radio Kiss Kiss, Evelina Christillin (membro Board Uefa) per tentare di placare la polemica sul luogo nel quale disputare il ritorno degli ottavi di Champions League tra Barcellona e Napoli: “La Uefa è in stretto collegamento con le autorità sanitarie della Catalogna. E’ noto che il piano B o è Oporto o Guimaraes, qualora le condizioni sanitarie non consentissero di giocare la gara al Camp Nou. Comprendo il pensiero ed i timori del presidente De Laurentiis, però voglio rassicurarlo perchè anche la Uefa ci tiene alla salute dei tesserati di tutte le squadre.” Questo dunque il chiarimento mentre in Catalogna cresce il contagio per coronavirus: “La Uefa sta monitorando la situazione con grande attenzione. Non so se c’è una deadline sulla decisione sulla sede di Barcellona-Napoli. La data rimane 8 agosto, la situazione spagnola è da controllare ma il preavviso per me per cambiare non può essere di sole 48 ore. Per tutti questi motivi, l’Uefa è in continuo contatto con le autorità politiche e sanitarie della Catalogna e di Barcellona.”

    Christillin: “Playoff e playout in Italia? Spetta alla Figc”
    Poi un pensiero sul futuro della Serie A da parte della dirigente italiana:”Playoff e playout in Italia? Nè Uefa nè Fifa si permettono di interloquire con i format delle varie Federazioni. Questa è una pura decisione della Figc, il 4 agosto ci sarà un importante Consiglio Federale al quale prenderò parte e vedremo quali questioni saranno messe sul tavolo per essere affrontate”  LEGGI TUTTO

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    La Uefa: “Barcellona-Napoli di Champions si giocherà in Spagna”

    Quella con il Barcellona “è sempre una grande partita, io con la Uefa telefono, parlo, chiedo ma è molto imbarazzante. Dalla Spagna arrivano grandi perplessità e paura e loro fanno gli gnorri. Cosa ci vorrebbe a dire basta, non si va a Barcellona ma in Portogallo, in Germania o a Ginevra”. Lo dice il presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis, arrivando all’assemblea di Lega A a Milano. “Se hanno deciso che la Champions si fa in Portogallo e l’Europa League in Germania, possiamo anche noi per gli ottavi mancanti andare in quei Paesi, non riesco a capire come mai dobbiamo rimanere in una città che mi sembra presenti delle grosse criticità”, aggiunge.
    De Laurentiis: “Barcellona-Napoli? Uefa imbarazzante”
    Mundo Deportivo: “Non si scarta l’ipotesi Lisbona”
    La Uefa replica a De Laurentiis
    La risposta della Uefa non si è fatta attendere. “Stiamo monitorando la situazione e siamo in contatto con le autorità locali competenti. La partita è programmata per essere disputata a Barcellona come previsto” la dichiarazione in risposta alle perplessità del presidente del Napoli. LEGGI TUTTO

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    Europa League, Siviglia: test negativi, la squadra torna ad allenarsi in vista della Roma

    Con un comunicato ufficiale, il Siviglia ha confermato che tutti i test su giocatori e dipendenti svolti mercoledì hanno dato esito negativo. La squadra torna al lavoro in vista della sfida di Europa League contro la Roma in programma il 6 agosto. Unico assente Gudelj, positivo al coronavirus, che resterà in isolamento

    Il Siviglia torna al lavoro, in vista della sfida di Europa League contro la Roma. E’ stato lo stesso club andaluso, con un comunicato ufficiale, a informare che “i test anti-Covid 19 effettuati ieri (mercoledì) su giocatori e staff della prima squadra e i dipendenti del club hanno dato esito negativo, così come quelli che erano stati effettuati martedì. Dopo questi due test negativi, la squadra, tranne Gudelj, che rimane isolato in casa dopo essere risultato positivo lunedì scorso, tornerà ad allenarsi”, aggiunge la società

    La sfida contro la Roma il 6 agosto

    Siviglia, Gudelj positivo al Covid: salta la Roma

    Il Siviglia informa inoltre che i calciatori “torneranno al lavoro giovedì pomeriggio”. Nella nota ufficiale il club andaluso specifica: “Il personale è stato sottoposto a nuovi test che verranno ripetuti venerdì e lunedì, prima del viaggio in Germania per la fase finale del torneo europeo”. Il Siviglia lascerà la Spagna martedì. La sfida contro la Roma è in programma giovedì prossimo, 6 agosto, con inizio alle 18,55 LEGGI TUTTO

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    Mundo Deportivo: “Coronavirus, l'Uefa può spostare Barcellona-Napoli a Lisbona”

    BARCELLONA (Spagna) – La UEFA è molto attenta all’evoluzione del coronavirus in Catalogna e sta valutando la possibilità di non far giocare al Camp Nou la partita tra Barcellona e Napoli, match valido per la gara di ritorno degli ottavi di finale della Champions League. Come riportato da Mundo Deportivo, l’emittente “El Món a RAC1” avrebbe appreso la notizia della richiesta di informazioni dell’ente europeo al Dipartimento della Salute locale sulla situazione della pandemia in Catalogna. Si tratta di un protocollo messo in atto anche nelle altre città (Manchester, Torino e Monaco) in cui si giocheranno le partite di ritorno degli ottavi di Champions.

    Barcellona-Napoli a rischio
    La decisione definitiva della UEFA verrà presa alla fine di questa settimana e dipenderà dalla risposta che riceverà. Al momento le autorità sanitarie catalane assicurano che si possa giocare regolarmente a Barcellona. I turisti stanno già arrivando nella capitale catalana e non c’è un divieto di ingresso. Tutti questi argomenti danno fiducia al club. Eventualmente l’alternativa al Camp Nou sarebbe Lisbona, dove si prevede che si disputeranno le partite dei quarti di finale, le semifinali e la finale. LEGGI TUTTO