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    Inter-Shakhtar, dove vedere la semifinale di Europa League in tv: gli orari

    Dopo aver eliminato Getafe e Bayer Leverkusen, i nerazzurri se la vedranno contro gli ucraini, che a loro volta hanno rifilato quattro gol al Basilea nei quarti. L’obiettivo è la qualificazione alla finale di Colonia. Calcio d’inizio lunedì 17 agosto alle ore 21, diretta su Sky Sport Football e Sky Sport 251

    Testa a Dusseldorf, un occhio però anche a Colonia. Lì si giocherà la finale di Europa League, ma l’Inter deve prima battere lo Shakhtar Donetsk. Un avversario non facile, dal momento che gli ucraini nel torneo fin qui non hanno mai perso. Retrocessi dalla Champions (una sola vittoria, quella contro l’Atalanta alla seconda giornata del girone), contano quattro successi e un pareggio. Ai quarti hanno avuto la meglio sul Basilea, strapazzato 4-1. Dall’altra parte però i nerazzurri non hanno nessuna intenzione di fermarsi dopo aver eliminato Getafe e Bayer Leverkusen. Sarà il terzo confronto diretto tra queste due squadre. Gli unici precedenti risalgono al 2005, alla doppia gara valida per i preliminari di Champions League. L’Inter di Mancini conquistò la qualificazione alla fase ai gironi vincendo all’andata per 2-0 con le reti di Martins e Adriano, per poi pareggiare al ritorno per 1-1 con un gol di Alvaro Recoba. È l’ottava volta che i nerazzurri raggiungono questa fase dell’Europa League, competizione vinta quando ancora si chiamava Coppa UEFA per ben tre volte. Con la speranza di ripetere il trionfo del 1998.

    Dove vedere Inter-Shakhtar Donetsk in tv

    Inter-Shakhtar, tutto quello che c’è da sapere

    Il match fra Inter e Shakhtar Donetsk, in programma lunedì 17 agosto alle ore 21 presso la Merkur Spiel-Arena di Dusseldorf, sarà visibile sui canali Sky Sport Uno (satellite, digitale terrestre e fibra), Sky Sport Football e Sky Sport 251 (satellite e fibra) e in chiaro su TV8. La telecronaca sarà di Andrea Marinozzi, commento tecnico di Fernando Orsi. A bordocampo Andrea Paventi e Gianluigi Bagnulo. 

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    Coronavirus, tre sospetti positivi nel Marsiglia: trema la Ligue 1

    MARSIGLIA (Francia) – A pochi giorni dall’annuncio della positività al Coronavirus di Jordan Amavi, l’Olympique Marsiglia sospetta altri tre casi di contagio da Covid-19. Il club “ha appena appreso che sono stati individuati tre nuovi casi sospetti di Covid-19”, si legge in un comunicato stampa. Se confermati, la lega francese potrebbe scegliere di posticipare il match della prima giornata di Ligue 1 contro il Saint-Etienne, in programma venerdì sera alle 19. “L’OM ha contattato la commissione LFP” ha spiegato il club.  A pochi giorni dal via del campionato francese, la Commissione Covid transalpina dovrà dare un parere su eventuali rinvii dei match in caso di contagio. LEGGI TUTTO

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    Kompany si ritira: è il nuovo allenatore dell'Anderlecht

    BRUXELLES (Belgio) – Vincent Kompany dice “basta”. Il difensore che oggi ha 34 anni, per anni è stato una colonna del Manchester City e un anno fa era tornato in Belgio per indossare la maglia dell’Anderlecht, ha deciso di fermarsi per appendere le scarpe al chiodo. L’avventura di Kompany nel club biancomalva, però, non si concluderà.

    Kompany allenatore dell’Anderlecht
    Anzi, il belga prenderà posto sulla gloriosa panchina della squadra di Bruxelles, dove in passato si sono seduti mostri sacri del calibro di Raymond Goethals, Tomislav Ivic, Paul Van Himst, Arie Haan, Hugo Broos. Una nuova avventura lo attende nel club dove è cresciuto come calciatore: “Lascio il calcio giocato perché voglio impegnarmi al cento per cento nel nuovo ruolo – ha spiegato Kompany – L’ambizione resta la stessa: voglio restare qui per almeno quattro anni e dimostrare che l’Anderlecht possa giocare un calcio moderno ottenendo buoni risultati”. LEGGI TUTTO

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    Aubameyang resta in Premier: vicino il rinnovo con l'Arsenal

    LONDRA (Inghilterra) – Il suo futuro non sarà in Italia (Inter) e neppure in Spagna (Barcellona). Pierre-Emerick Aubameyang sembra avere deciso di voler proseguire la sua avventura in Inghilterra. Salvo colpi di scena, il 31enne  resterà al centro dell’attacco dell’Arsenal, che di recente ha vinto la FA Cup, battendo in finale il Chelsea. Come conferma l’emoticon con una clessidra pubblicata sul proprio account di Twitter, il gabonese sembra essere a un passo dal rinnovo con i ‘Gunners’.

    Aubameyang resta all’Arsenal
    Il prolungamento prevederebbe anche un sostanzioso adeguamento economico per l’attaccante (si parla di 15 milioni di euro a stagione) che, malgrado abbia compiuto 31 anni a giugno, resta un punto di riferimento imprescindibile per la formazione guidata dallo spagnolo Mikel Arteta. Insomma, la storia tra Aubameyang e l’Arsenal sembra destinata a proseguire.
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    Klopp: “Voglio continuare a vincere con il Liverpool poi potrei smettere di allenare”

    BERLINO – “Con il Liverpool abbiamo appena cominciato a vincere e vogliamo conquistare molti altri titoli. Cosa farò quando scadrà il mio contratto nel 2024? Mi prenderò un anno libero e poi mi chiederò se il calcio mi manca: se non sarà cosi, smetterò di fare l’allenatore”. Queste le parole del tecnico del Liverpool Jurgen Klopp in un’intervista concessa al sito tedesco Sportbuzzer.
    “Accordo Thiago Alcantara-Liverpool”
    “Se un giorno non farò più l’allenatore, quello che non mi mancherà è la tensione del pre partita”, ha aggiunto il tedesco, che quest’anno ha vinto la Premier mentre lo scorso anno ha conquistato la Champions. “Un derby tra Bayern e Lipsia in finale? E perché no? Il Bayern è in una forma incredibile e anche il Lipsia ha fatto benissimo nei quarti contro l’Atletico Madrid”, ha aggiunto Klopp commentando le semifinali di Champions. LEGGI TUTTO

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    Mundo Deportivo: “A Barcellona si cambia, Bartomeu a colloquio con Koeman”

    BARCELLONA (Spagna) – Con l’allenatore Quique Setien e il ds Eric Abidal ormai al capolinea, il n.1 dei catalani Josep Maria Bartomeu – secondo il Mundo Deportivo – vuole puntare su un nome suggestivo cui affidare la panchina. Il presidente del Barcellona, ha deciso di intervenire personalmente per avviare la rivoluzione del club, dopo la scioccante eliminazione dalla Champions contro il Bayern Monaco, vittorioso 8-2 sui catalani. In cima alla lista c’è Ronald Koeman, che con il suo gol su punizione regalò nel 1992 la prima Champions al Barcellona. L’olandese non è l’unico nome, ma quello con il maggior numero di estimatori, dentro e fuori il club.

    Barcellona a colloquio con Koeman
    Per questo motivo Bartomeu ha avviato personalmente i colloqui con Koeman, chiedendogli la disponibilità ad allenare il Barça. L’attuale ct dell’Olanda, però, non è disposto a trasferirsi al capezzale del Barça solo per 10 mesi: lascerebbe il proprio Paese per un progetto sportivo a lungo termine e, se Bartomeu lo facesse firmare per tre anni, condizionerebbe anche la scelta del proprio successore alla presidenza. Tanti problemi, insomma. E non è detto che Koeman sia davvero disposto a lasciare la nazionale olandese per allenare un Barcellona senza grandi disponibilità economiche, dunque impossibilitato ad acquisire rinforzi per la prossima stagione e che peraltro – fra qualche mese – avrà un nuovo presidente. LEGGI TUTTO

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    Arsenal contro Ozil, Podolski lo difende: “Non è uno stro…”

    LONDRA (Inghilterra) – Nel 2014 sono diventati campioni del mondo insieme in Brasile e con l’Arsenal hanno giocato insieme dal 2013 al 2015. Adesso Lukas Podolski difende il suo ex compagno di squadra Mesut Ozil dalle critiche che sta ricevendo a Londra. L’ex attaccante dell’Inter lo fa dalle pagine della rivista “The Athletic”: “È un bel personaggio, non è uno stro**o. Non fa interviste in cui parla male dei compagni o dell’Arsenal ed è un peccato che si sia creata questa situazione, perché perdono tutti. Ozil è in tribuna, la società lo paga e non c’è nessun vincitore”.

    Ozil, un”problema” per l’Arsenal
    A Londra vorrebbero sbarazzarsi del tedesco da tempo, ma Ozil ha fatto muro: “Decido io quando vado, non le altre persone”, aveva detto in una recente intervista. Inizialmente era stato criticato per una presunta mancanza di forma fisica, poi per la decisione di non rinunciare a uno stipendio durante la crisi per il coronavirus. Ozil aveva difeso così la sua scelta: “Non avevamo abbastanza dettagli, avremmo prima dovuto trovare un accordo. Non ero l’unico giocatore a pensarla così, ma alla fine è uscito solo il mio nome. Chi mi conosce sa quanto io sia generoso. Negli ultimi due anni le persone hanno cercato di distruggermi, rendermi infelice, spingere affinché i tifosi si mettessero contro di me, dipingendo un quadro non vero”. LEGGI TUTTO