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    Europa League, il calendario e gli orari delle partite di oggi

    Dopo le gare del mercoledì, torna l’Europa League con le restanti quattro sfide degli ottavi di finale. Si parte alle 18.55, con la gara secca sul campo neutro di Duisburg tra Siviglia e Roma; allo stesso orario Bayer Leverkusen-Glasgow Rangers (1-3 in favore dei tedeschi all’andata). Alle ore 21.00, Wolverhampton-Olympiakos (1-1 all’andata) e Basilea-Eintracht Francoforte, con i tedeschi che dovranno ribaltare lo 0-3 subito in casa ormai quasi 5 mesi fa: il calendario completo

    Dopo le gare del mercoledì, l’Europa League ritorna in campo con le altre quattro sfide degli ottavi di finale. Si partirà alle ore 18.55, con la sfida secca tra Siviglia e Roma, l’unica della giornata a disputarsi nel campo neutro di Duisburg in Germania, che nei prossimi giorni sarà sede della Final Eight della competizione. Le restanti tre gare si svolgeranno regolarmente negli stadi di casa delle squadre coinvolte, per rispettare il criterio di casa-trasferta tra le gare di andata e ritorno. Sempre alle 18.55, sarà la volta del Bayer Leverkusen che ospiterà il Glasgow Rangers, ripartendo dal risultato d’andata che ha visto i tedeschi imporsi per 1-3 in Scozia. Il programma degli ottavi di Europa League si concluderà alle ore 21.00, con altre due sfide: il Wolverhampton affronterà l’Olympiakos (1-1 all’andata in Grecia), mentre il Basilea ospiterà l’Eintracht, forte della vittoria per 0-3 inflitta ai tedeschi nella gara di ormai quasi 5 mesi fa. Conclusi gli ottavi, si ripartirà il 10 agosto con la fase finale che verrà integralmente disputata in Germania e si baserà su sfide secche, senza andata e ritorno. LEGGI TUTTO

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    Inter-Getafe 2-0: gol e highlights. Lukaku-Eriksen, nerazzurri ai quarti di Europa League

    L’Inter non fallisce l’ottavo di finale secco contro il Getafe e stacca il pass per i quarti. Bella partita con tante occasioni. Lukaku sblocca nel primo tempo, Eriksen (appena entrato) chiude il match nella ripresa, poco dopo il rigore del potenziale 1-1 fallito da Molina. Ora Conte affronterà la vincente di Bayer Leverkusen-Rangers (all’andata 3-1 per il Leverkusen in Scozia)

    33′ Lukaku, 83′ Eriksen

    INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; D’Ambrosio (85′ Biraghi), Barella, Brozovic (82′ Eriksen), Gagliardini, Young; Lukaku, Lautaro (70′ Sanchez). All. Conte
    GETAFE (4-4-1-1): Sorìa; Suarez, Djené, Etxeita, M. Olivera (88′ Portillo); Nyom (69′ Jason), Timor, Arambarri (88′ Duro), Cucurella; Maksimovic (56′ Angel); Mata (69′ Molina). All. Bordalas
    Ammoniti: Suarez (G)
    Note: rigore sbagliato da Molina (G) al 76′

    L’Inter non fallisce l’obiettivo. Partita secca: Getafe battuto ed è Final Eight, nei quarti. Ci pensano Lukaku ed Eriksen a decidere la partita. Il primo sfruttando tutto il suo strapotere fisico in un bel primo tempo nerazzurro. Il secondo, partito dalla panchina, entra e segna dopo il grande spavento. Quattro minuti al Var, poi la decisione del rigore per il Getafe al 76′ che avrebbe potuto trasformare il punteggio in 1-1 con spettro supplementari. Handanovic non ci mette le mani, ma Molina sbaglia comunque, largo. L’Inter torna così ai quarti di finale di una grande competizione europea per la prima volta dalla Champions League 2010-11. Ora una tra Bayer Leverkusen e Rangers, con grande probabilità i tedeschi che all’andata vinsero 3-1 in Scozia a marzo.
    La partita
    L’Inter scende in campo con gli stessi undici dell’ultima di campionato: Conte non cambia niente confermando Lautaro e Lukaku davanti, con Eriksen e il neo acquisto (definitivo) Sanchez in panchina. 4411, invece, è il sistema scelto da Bordalas, che toglie un attaccante e si gioca un centrocampista in più. Chiara mossa di contenimento anche se l’avvio del match, in realtà, racconta di un Getafe molto aggressivo, e vicino al gol due volte nei primi venti di gioco. Dopo novanta secondi Handanovic è super su Maksimovic (il jolly che oscilla tra centrocampo e attacco), dunque Bastoni si immola su tiro a botta sicura di Mata. L’Inter, però, reagisce. Prima prende campo e dunque attacca. Solo al 25′ il primo tiro, ma anche primo di tre in quattro minuti. Si avvicina al gol Lautaro due volte – in area con un diagonale e col destro a giro dal limite, trovando due volte una grande risposta di Soria – e poi anche D’Ambrosio da palla inattiva. Il classico preludio al gol. Al 33′ Lukaku palesa tutto il suo strapotere fisico col malcapitato Etxeita, spazzato via nel duello di forza prima del diagonale macino in area che vale l’1-0. Trenta stagionali e ottava partita di fila in rete in Europa League per lui (pareggiato il record storico di Shearer). Intervallo.

    Nella ripresa i nerazzurri ripartono da dove avevano lasciato. Barella sfiora il palo e D’Ambrosio cerca l’eurogol in rovesciata. Bordalas manda in campo il secondo attaccante, Angel, dunque anche Molina e Jason. Sanchez è invece la prima mossa di Conte, poco dopo un’altra grande parata di Handanovic su un colpo di testa in area. Ma il vero momento spartiacque è al 74′, quando Godin tocca col pugno in area e Taylor, dopo lunga revisione Var, concede il rigore. Molina va sul pallone ma manda largo, e l’Inter tira un sospiro di sollievo. Passano pochi minuti e il rigore (ma in movimento) è per i nerazzurri con Lukaku, che spreca clamorosamente in area col destro. Poco male per Conte: Eriksen, appena entrato, chiude il match su svirgolata di Djené in area. Il punto definitivo sul match. L’Inter è alle Final Eight. LEGGI TUTTO

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    Siviglia-Roma, Mkhitaryan: “Possiamo vincere l’Europa League”

    L’armeno ha presentato la sfida agli spagnoli intervistato da Sky Sport: “Vogliamo vincere e possiamo arrivare fino in fondo. Tutto può succedere in campo neutro e senza tifosi. Sarà una grande battaglia”CALCIOMERCATO, TUTTE LE TRATTATIVE LIVE

    Nel 2017 Henrikh Mkhitaryan conquistò l’Europa League con la maglia del Manchester United. Oggi ritenta l’impresa con la maglia della Roma. L’armeno ha rilasciato un’intervista a Sky Sport, dove ha presentato la sfida col Siviglia: “Vittoria del trofeo? Perché no, siamo una squadra che vuole vincere. Il sistema è cambiato un po’, anche perché ora si gioca in gara secca e in campo neutro. Tutto è possibile, dobbiamo stare attenti ed essere concentrati domani. Se vogliamo vincere l’Europa League dobbiamo cominciare dal Siviglia”.

    Roma in forma

    Fonseca: “Zaniolo titolare. Pellegrini un’opzione”

    “Siamo in un buon momento – ha proseguito Mkhitaryan – siamo pronti per la partita, faremo di tutto per vincere anche se sappiamo che sarà difficile andare avanti. Loro hanno tanta qualità ma anche noi, sappiamo come giocare a pallone e muoverci. Sarà una grande battaglia perché entrambe vogliamo vincere ma solo una passerà il turno”. LEGGI TUTTO

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    Europa League, i risultati degli ottavi di finale: avanti Copenaghen e Shakhtar Donetsk

    A Copenaghen protagonista Wind, autore di una doppietta: è lui a trascinare i padroni di casa nel successo che vale il passaggio ai quarti contro l’Istanbul Basaksehir, dopo la sconfitta dell’andata. Finisce 3-0, a segno anche Falk. Niente rimonta, invece, per il Wolfsburg: lo Shakhtar Donetsk, che si era imposto 2-1 nella gara d’andata, vince anche in Ucraina 3-0
    INTER-GETAFE LIVE

    COPENAGHEN-ISTANBUL BASAKSEHIR 3-0
    4′  e 53′ rig.Wind, 62′ Falk

    COPENAGHEN (4-2-3-1): Johnsson; Varela, Bjelland, Nelsson, Boilesend (69′ Bengtsson); Mudrazija (54′ Stage), Zeca; Pep Viel, Wind, Falk; Kaufmann (54′ Daramy). All. Solbakken
    ISTANBUL BASAKSEHIR (4-3-3): Mert Gunok; Clichy, Epureanu, Skrtel, Junior Caiçara; Irfan Can Kahveci (71′ Özcan), Mehmet Topal (54′ Aleksic), Mahmut Tekdemir (54′ Elia); Crivelli (79′ Gulbrandsen), Ba, Visca. All. Buruk
    Ammoniti: Elia (IB)

    Sconfitto 1-0 all’andata in Turchia, il Copenaghen ribalta il risultato con un netto 3-0. I danesi cominciano subito bene: dopo appena 4′ Wind sblocca la partita con un colpo di testa. Il passaggio del turno prende forma nella ripresa: Wind si ripete al 53′, 9′ dopo è Falk a chiudere l’operazione rimonta.
    SHAKHTAR DONETSK-WOLFSBURG 3-0
    89′ e 90’+3 Moraes, 90’+1 Solomon
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Dodò, Kryvtsov, Khocholava, Matviyenko; Marcos Antonio (74′ Kovalenko), Stepanenko; Marlos (77′ Solomon), Alan Patrick, Taison (86′ Konoplyanka); Moraes. All. Castro
    WOLFSBURG (3-4-3): Casteels; Brooks, Pongracic, Tisserand; Roussillon (83′ Klaus), Maximilian-Arnold, Schlager, Brekalo (76′ Guilavogui); Ginczek (61′ Marmoush), Weghorst, Victor. All. Glasner
    Ammoniti: Kryvtsov  (SD), Schlager (SD), Arnold (W)
    Espulsi: Khocholava (SD), Brooks (W)

    Sembrava voler accontentarsi dello 0-0 all’Olimpiyskiy National Sports Complex
    di Kiev, lo Shakhtar Dontesk, che all’andata aveva vinto 2-1 all’andata, invece il tabellino viene stravolto nel finale. Più che i due cartellini rossi, uno per parte, decisivo l’ingresso al 77′ di Solomon. Con lui lo Shakhtar cambia volto in attacco e riesce a concretizzare. Moraes apre e chiude la partita all’89’ e al 3′ di recupero, lo stesso Salomon festeggia il gol al 1′ di recupero. Lo Shakhtar affronterà la vincente della sfida tra Eintracht Francoforte e Basilea, che si affeonteranno l’11 agosto alle 21. LEGGI TUTTO

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    Barcellona, Bartomeu duro con De Laurentiis poi elogia Pjanic

    BARCELLONA (Spagna) – Il presidente del Barcellona Josep Bartomeu replica duramente ad Aurelio De Laurentiis, che aveva chiesto di non giocare nella città catalana l’incontro di Champions League tra blaugrana e Napoli, in programma sabato, a causa dell’emergenza Coronavirus in Catalogna: “Non condivido affatto le parole del presidente del Napoli – dice Bartomeu a Bein Sports – ha le sue ragioni, ma penso sia logico che sia nostra responsabilità tornare alla normalità. E la normalità è che le squadre giochino nei loro stadi. I messaggi allarmistici come i suoi sono dannosi per tutti, il messaggio corretto è quello della Uefa, che cerca di assicurare che la normalità sia massima e che si segua il protocollo. Sono d’accordo con la Uefa e anche con le finali a Lisbona”. Bartomeu non ha mai avuto tentennamenti: “Dall’inizio abbiamo pensato che avremmo giocato qui, sarebbe stato molto strano non giocare al Camp Nou . La situazione sta migliorando a Barcellona e in Catalogna, le infezioni si stanno attenuando, indossiamo una mascherina e rispettiamo l’igiene al massimo, la situazione è normale”.
    Bartomeu su Pjanic, Neymar e Lautaro
    Poi il discorso si sposta sul mercato, con l’affare Arthur-Pjanic: “Il Barcellona ha ricevuto una buona offerta per Arthur e il giocatore aveva una buona offerta dalla Juve. Un’offerta che il Barça non poteva raggiungere. Pjanic? E’ bello che abbia firmato per noi, è un calciatore che il Barcellona inseguiva da anni”. Difficile invece che torni Neymar: “Esiste un’emergenza Covid che rende la situazione economica non buona – dice Bartomeu – è difficile avere operazioni di questo tipo questa estate. E poi il Psg non lo vuole vendere”. Infine, su Lautaro Martinez: “Quando finirà la Champions League, parleremo con l’Inter”.  LEGGI TUTTO

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    Juve-Lione, Garcia: “Abbiamo il 50% di possibilità di passare”

    LIONE (FRANCIA) – L’attesa è ormai finita. Dopo oltre cinque mesi dal match d’andata (26 febbraio), venerdì la Juve affronta il Lione all’Allianz Stadium per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Si ripartirà dall’1-0 della gara d’andata al Groupama Stadium firmato Tousart. Il tecnico dei francesi, l’ex Roma Rudi Garcia, ha parlato della sfida a RMC, sottolineando: “Dato l’avversario che ci troviamo di fronte abbiamo il 50% di possibilità di passare”. 
    Juve, il post di Ramsey che fa sperare per la Champions

    Juve-Lione, le parole di Garcia
    Il tecnico francese è consapevole che non sarà possibile difendere l’1-0 della gara d’andata per tutti i 90 minuti della sfida di Torino: “Non ci difenderemo per tutta la partita e se riuscissimo a fare un gol a quel punto sarebbe difficile eliminarci. Dobbiamo ricordare che li abbiamo battuti nella gara d’andata, abbiamo fatto una partita magnifica davanti ai nostri tifosi. Per noi è stata un’impresa. Sarà necessario essere intelligenti nel corso della partita: non farci prendere dal panico se facciamo un goal e non pensare che sia fatta”. Intanto segnali positivi sono arrivati dal match in finale di Coppa di Lega francese: “Contro il PSG abbiamo dimostrato una solidità difensiva interessante”. Juve e Lione sono pronte a darsi battaglia. 
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