consigliato per te

  • in

    Bundesliga, Mbuyi-Muamba dell'Hoffenheim ha la leucemia

    HOFFENHEIM (Germania) – Terribile notizia comunicata ufficialmente dall’Hoffenheim, club attualmente al settimo posto in Bundesliga. Attraverso il suo account twitter, infatti, la società tedesca ha annunciato che uno dei suoi giocatori, nello specifico Hubert Mbuyi-Muamba, è malato di leucemia. Per questo motivo il club ha sottolineato che il ragazzo di appena 19 anni è partito per la Francia, dove si sottoporrà alle cure del caso.
    Hoffenheim, Mbuyi-Muamba malato di leucemia
    Il difensore centrale nativo del Montfermeil è cresciuto nelle giovanili del Psg, arrivando alla conclusione del suo contratto nel 2020-2021. In quel momento rifiutò di firmare il suo primo contratto da professionista con i francesi (era capitano dell’under 19) per trasferirsi in Germania e indossare la maglia della seconda squadra dell’Hoffenheim (in quarta divisione tedesca). Prima di entrare a far parte del vivaio del Psg, Mbuyi-Muamba ha indossato (per 5 anni) anche la maglia dell’US Torcy, squadra a cui è legato anche il nome del centrocampista della Juventus Paul Pogba.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Conte, un anno di Tottenham e il giudizio su Bentancur: “Ha solo un problema…”

    LONDRA (Inghilterra) – Dopo la qualificazione agli ottavi di Champions con la conquista del primo posto nel girone allo scadere, il Tottenham si prepara per la Premier League. Alla vigilia della sfida contro il Liverpool parla Antonio Conte che in vista del difficile impegno fa il resoconto degli infortunati: “Posso confermare che Richarlison non è disponibile per la partita. Lo stesso per Romero, Bentancur sta molto meglio. Oggi ha partecipato alla sessione di allenamento. Così è stato per Kulusevski , oggi ha fatto metà allenamento con noi. Lucas Moura ha dolore al tendine. Oggi è stato davvero male e mi ha detto che era molto preoccupato. Son si sta operando. Alla fine dobbiamo essere contenti per la qualificazione alla Champions League e ora dobbiamo cercare di finire queste ultime tre partite nel miglior modo possibile”. Un momento non semplice vista l’infermeria piena per il tecnico italiano che festeggia il suo primo anno sulla panchina degli Spurs e commenta con il giornalista: “Mi vedi più vecchio? Dopo un anno? Dobbiamo essere felici perché in un anno abbiamo fatto molti progressi. Finire la scorsa stagione in Champions League, quarto posto, e poi questa stagione qualificandoci agli ottavi nonostante molti infortuni importanti. Molte volte le persone dimenticano che ci sono squadre che possono permettere di perdere due, tre, quattro giocatori e altre squadre devono pagare molto quando si hanno questi grossi infortuni di giocatori importanti”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    La provincia svedese che teme di sparire per colpa di Haaland: «Saremo la nuova Atlantide!»

    TORINO – Sembra strano. Anzi no, bugia: non sembra solo. Lo è proprio. L’ascesa, continua e inarrestabile, del norvegese Erling Braut Haaland sta creando diversi problemi agli abitanti della vicina Svezia, più precisamente alla provincia che conta circa 300 mila abitanti e si affaccia sul Kattegat, lo stretto di mare che separa il Paese dalla Danimarca. La provincia in questione, infatti, è l’Halland.
    «Faremo la fine di Atlantide!»
    La somiglianza fonetica tra i due nomi è impressionante: non puoi non leggere Halland senza che il tuo interlocutore non pensi immediatamente al biondo attaccante che fa godere Pep Guardiola e tutto l’universo Blue Mooner. Quella L che nel cognome del calciatore diventa A ha mandato letteralmente ai pazzi Jimmy Sandberg, capo del dipartimento di Visit Halland. Sul web, sui motori di ricerca, quando viene cercato il nome della provincia svedese, infatti, si viene automaticamente quasi sempre rimandati a Erling. Sandberg ha dunque deciso di lanciare un accorato appello, ovviamente su internet, chiedendo agli inglesi, ai media e agli appassionati di football del Pianeta di fare un controllo ortografico prima di premere invio. «Noi siamo Halland, lui è Haaland – si legge -. La popolarità di questo grande campione sta spazzando via completamente la nostra presenza online. Siamo disperati perché vediamo che tutti i nostri sforzi per promuovere Halland vengono rapidamente cancellati con un colpo di click. Se non si interviene, temiamo che la nostra cara regione rischi di diventare un’Atlantide dimenticata, un luogo ricordato solo nelle storie e nelle scritture antiche. Quando scrivi Halland, cercando la bellissima regione in cui viviamo qui in Svezia, ottieni solo Haaland. Su ogni motore di ricerca! Da quando il norvegese è arrivato al  City e ha segnato tutti quei gol, siamo stati sopraffatti dalla sua presenza nei nostri hashtag e nei motori di ricerca. Una cosa tristissima, credetemi». La trovata ideale, la genialata che potrebbe porre rimedio a una situazione che sta regalando enorme stress a 300 mila persone sarebbe un invito di Sandberg a Erling: «Haaland visits Halland». Il web impazzirebbe, lo stress sparirebbe. E il bomber potrebbe così contribuire a rinsaldare i rapporti di buon vicinato, implementando ulteriormente la sua popolarità. Anche in Svezia. 

    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Barcellona, annuncio shock di Piqué: “Mi ritiro, ho realizzato tutti i miei sogni”

    BARCELLONA (Spagna) – Fulmine a ciel sereno in casa Barcellona. Con un messaggio pubblicato sui propri profili social Gerard Piqué ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dal calcio giocato: “In questi mesi si è parlato molto di me, ma sono stato zitto, ma ora tocca a me parlare. Come sapete tutti, sono da sempre del Barcellona. Il calcio ha fatto parte della mia vita da sempre: ho sempre voluto essere un giocatore del Barça. Ultimamente ho pensato molto al piccolo Gerard, a cosa avrebbe pensato se gli avessero detto che avrebbe realizzato tutti i suoi sogni. Arrivare in prima squadra, vincere titoli, essere campione d’Europa, del Mondo. Che avrei giocato vicino ai migliori di sempre, che sarei stato capitano. Sono entrato nel Barcellona 25 anni fa, sono andato via e sono tornato. Il calcio mi ha dato tutto, il Barcellona mi ha dato tutto. I tifosi mi hanno dato tutto”.
    Piqué: “Contro l’Almeria la mia ultima partita al Camp Nou”
    Il difensore, dunque, ha anche reso noto che quella di sabato al Camp Nou contro l’Almeria sarà la sua ultima partita con la maglia blaugrana: “Ora che ho realizzato tutti i miei sogni, sento che è arrivato il momento di chiudere questo cerchio. Ho sempre detto che non avrei mai giocato in un altro club che non fosse il Barça. E così sarà. Questo sabato giocherò la mia ultima partita al Camp Nou. Sarò per sempre tifoso, trasmetterò l’amore per il club ai miei figli. E mi conoscete: prima o poi tornerò. Ci vediamo al Camp Nou. Visca el Barça sempre”.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Tevez, addio al Rosario Central: ufficiali le dimissioni

    ROSARIO (Argentina) – Carlos Tevez non è più l’allenatore del Rosario Central. L’ex Juventus ha convocato una conferenza stampa per annunciare ufficialmente le dimissioni dall’incarico dichiarando: “Mi faccio da parte, non mi è piaciuto che il mio nome sia stato usato per la politica del club. Voglio ringraziare le persone per avermi sostenuto. Era un rapporto molto, molto buono. Non è conveniente per nessuno che io resti. Non voglio essere un ostacolo – aggiunge – Come dicevo fin dai primi giorni, non sono venuto qui a fare politica. Non è un gioco leale, perché non sono del settore. Sono un direttore tecnico e volevo fare ciò che era meglio per il Central. Non avrei permesso a me stesso di entrare in un gioco che non è normale”. L’Apache era arrivato a giugno sulla panchina dei “Canalla” ma i risultati non sono stati soddisfacienti: la squadra ha chiuso al 20° posto a quota 32 punti (solo 7 vittorie) nella Prima Divisione Argentina. LEGGI TUTTO

  • in

    Rinascita Zakaria? Gol in Champions da titolare e altra stoccata alla Juventus

    Grande serata per Denis Zakaria con la maglia del Chelsea nell’ultimo turno della fase a gironi di Champions League. Il centrocampista svizzero, in prestito dalla Juventus, ha debuttato con la formazione londinese e ha firmato la rete decisiva per la vittoria di 2-1 a Stamford Bridge contro la Dinamo Zagabria. Dopo tante partite ai margini della squadra, Zakaria ha finalmente fatto il suo esordio con il Chelsea e ha trovato anche la sua prima rete: “Ho sempre detto che quando avrei avuto la possibilità di giocare avrei mostrato quello che so fare. Volevo che entrasse, ho tirato più forte che potevo: sono felice e orgoglioso per questo gol. Non giocavo da tanto, ero un po’ stanco e avevo i crampi…” ha spiegato a fine partita.
    Zakaria, altra stoccata alla Juventus
    Sul futuro, ha dichiarato: “Futuro? Io spero di giocare di più ovviamente, sono un po’ sorpreso di aver dovuto aspettare tanto per giocare. Ma è arrivato un nuovo coach, ha deciso diversamente. L’ho accettato, ho lavorato su me stesso per essere pronto per la mia opportunità. Penso di essermi fatto trovare pronto e sono contento”. Poi, l’altra stoccata alla Juventus dopo la frecciatina di settembre ad Allegri: “I tifosi del Chelsea sono fantastici. Sono molto emozionato, sono molto felice ed è importante per me fare una buona partita. Ho lasciato la Juventus per giocare e ho aspettato la mia occasione. Il tecnico ha detto di giocare come si faceva in allenamento. Ho fatto del mio meglio”. 

    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Qatar, l'Onu promuove le riforme del lavoro

    TORINO. L’Ilo, l’Organizzazione internazionale del Lavoro che fa capo all’Onu, ha chiuso l’inchiesta sui diritti dei lavoratori in Qatar: «L’Ilo accoglie l’impegno del Qatar a intervenire in cooperazione con l’organizzazione per la promozione e la protezione dei diritti dei lavoratori Circa 2 milioni di lavoratori in tutti i settori godranno d’ora in poi di migliore protezione, compreso un sistema di risoluzione delle controversie, accessibile anche ai più vulnerabili» hanno commentato Guy Ryder e Luc Cortebeeck, dg e presidente dell’Oil. All’interno del report, dal titolo Labour reforms in the State of Qatar, si legge che diverse nuove leggi e regolamenti, adottati a partire dal 2018, hanno eliminato gli aspetti più problematici della “kafala”, un sistema secondo il quale i lavoratori del Qatar dovevano ottenere il permesso dei datori di lavoro per poter cambiare lavoro. Questo rendeva i lavoratori eccessivamente dipendenti da datori di lavoro che spesso si trasformavano in sfruttatori. Ora i lavoratori possono cambiare datore di lavoro in qualsiasi momento durante il contratto, dopo un periodo di preavviso massimo di due mesi. Inoltre i lavoratori migranti, compresi i lavoratori domestici, non hanno più bisogno di un permesso di uscita approvato dal datore di lavoro per lasciare il Qatar. Lo smantellamento del sistema della “kafala” ha facilitato un enorme aumento della mobilità del lavoro, con oltre 348.450 lavoratori che hanno cambiato lavoro tra il 1° novembre 2020 e il 31 agosto 2022. Nel marzo 2021 è entrata in vigore anche la legge sul salario minimo. sempre nel 2021 è stata adottata una decisione ministeriale che amplia il periodo in cui è vietato lavorare all’aperto durante l’estate: il numero totale di orari di lavoro vietati è significativamente più alto rispetto a qualsiasi altro Paese della regione.
    TUTELE E DIRITTI
    I problemi della tutela dei lavoratori in Qatar sono stati al centro di molte denunce da parte delle organizzazioni umanitarie. Secondo Amnesty Intenational sarebbero addirittura 6.500 i morti durante i lavori per il Mondiale e anche le condizioni di vita sono spesso al di sotto della soglia minima di dignità per gli immigrati dal Sud Est Asiatico, dal Bengala e dall’Africa. Ora l’annuncio del ministro qatariota aprirebbe a scenari di maggiore dignità almeno secondo i responsabili dell’Oil. A sostenere l’Ilo vi è anche la Confederazione sindacale internazionale, che nel 2014 è stata fra le voci più critiche contro il Qatar: «Doha ha fissato un nuovo standard per i Paesi del Golfo. – ha commentato il segretario generale Iutc Sharan Burrow – che dovrà essere applicato anche da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti dove milioni di lavoratori migranti sottostanno a forme di moderna schiavitù». Che ci fossero dei problemi, insomma, era arcinoto. Qualcosa si muove, anche se la stessa Iol ammette che il percorso è solo all’inizio: «Ci vuole tempo per costruire istituzioni e cambiare pratiche radicate. I diritti dei lavoratori domestici devono essere maggiormente tutelati, compresi quelli relativi agli orari di lavoro e di riposo. Il Qatar ha dimostrato la sua determinazione a portare avanti il suo programma di riforme del lavoro. L’OIL e gli altri partner continueranno a sostenere le riforme per garantirne il progresso e il successo». E’ innegabile che anche l’organizzazione del Mondiale, con tutti i suoi limiti e le sue storture, abbia dunque contribuito ad accendere un faro sui diritti dei lavoratori. E spinto molti ad accorgersene: resta molto da fare, ma qualcosa si muove anche grazie al calcio.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus-Psg, Sergio Ramos e quel record da interrompere

    TORINO – Quella di domani è una partita decisiva, fondamentale per la Juventus. Dopo la cocente delusione per la matematica eliminazione dalla Champions League, alla squadra di Allegri non resta che provare a piazzarsi al terzo posto nel girone per qualificarsi almeno all’Europa League. Ci proverà giocandosi tutto nella sfida di domani all’Allianz Stadium contro il Psg, con uno sguardo pure a Maccabi Haifa-Benfica. In caso di vittoria degli israeliani, infatti, servirebbe un successo per la Vecchia Signora, che a quel punto dovrebbe confrontarsi anche con una particolare statistica che riguarda il difensore dei parigini Sergio Ramos. LEGGI TUTTO