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    Mourinho: “Non volevo altro Triplete dell’Inter, è mio: ora spero vincano la Champions”

    L’amore per la squadra che ha saputo guidare alla conquista del Triplete 2010 non si discute. Ma sotto sotto, José Mourinho, ha un po’ tifato perché l’Inter di Simone Inzaghi mancasse il tris anche quest’anno, vincendo -come è riuscito al portoghese- campionato, Coppa Italia e Champions. In modo che l’impresa compiuta 15 anni fa restasse solo sua. E ora che i primi due obbiettivi sono sfumati e resta solo (si fa per dire) la finale di Champions con il Psg, è stato lo stesso ex allenatore nerazzurro, ora al Fenerbahce, a rivelare il suo pensiero, con il sorriso sulla bocca, in un’intervista ai giornalisti inglesi di Sky Sports: “Sarò un po’ cattivo, ma molto onesto -ha detto Mou- Temevo davvero che potessero vincere il Triplete e non volevo che lo vincessero. Il Triplete è mio. Ma adesso che hanno perso sia il campionato sia la Coppa Italia devo dire che mi piacerebbe vederli vincere la Champions League”.

    Mou: “Lavoro eccezionale di Luis Enrique”
    “Detto questo -ha continuato lo Special One- Luis Enrique sta facendo un lavoro eccezionale a Parigi. Ha trasformato completamente la squadra. Hanno perso, diciamo, il loro giocatore numero uno (Mbappé, ndr), ma sono riusciti a ricostruire tutto in modo straordinario. Quindi, se dovesse vincere Luis, sarei felice anche per lui”.  LEGGI TUTTO

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    Psg verso finale Champions con l’Inter: probabile formazione, infortuni e news

    Difensore centrale
    31 anni
    Valore di mercato: 40 mln

    Altra vecchia conoscenza del campionato italiano (ha giocato nella Roma, che lo aveva portato in Europa dal Corinthians, nel 2012-13). Capitano del Psg (è alla sua dodicesima stagione nel club), recordman di presenze, leader assoluto della difesa. Con il Psg ha già giocato una finale di Champions, perdendola contro il Bayern nell’edizione 2019/20. Se lo ricordano bene i tifosi dell’Atalanta, che nel quarto di finale in gara secca (edizione sconvolta dal Covid) subirono proprio da lui il gol che, al 90′, riportò in equilibrio la sfida quando la Dea, grazie al gol di Pasalic, si sentiva già in semifinale. Nel recupero la beffa per l’Atalanta, che prese gol anche da Choupo-Moting al 93′ e fu eliminata LEGGI TUTTO

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    Inter-Psg, Dembélé: “Thuram? In finale di Champions non saremo amici”

    Prima della finale di Champions League, il sito Uefa.com ha pubblicato un’intervista dell’attaccante del Psg Ousmane Dembélé sul suo rapporto con Marcus Thuram. “Dopo il fischio d’inizio non saremo amici”. E sull’Inter: “Squadra difficile da affrontare”
    INTER-PSG: PARTITA LA VENDITA PER I BIGLIETTI A SAN SIRO

    A cinque giorni dalla finale di Champions League Inter-Psg di sabato 31 maggio, l’attaccante della squadra francese Ousmane Dembélé ha parlato al sito Uefa.com del rapporto con il suo amico Marcus Thuram: “Ho guardato le partite dell’Inter tutto l’anno perché lì ci gioca Marcus. Ma io e lui non saremo amici dopo il calcio d’inizio della finale”. Ieri ai microfoni di Sky Sport, anche l’attaccante dei nerazzurri aveva parlato del loro rapporto: “Dembélé è uno dei miei migliori amici. Parlo al telefono con lui tutti i giorni. Sicuramente ci sentiremo prima della finale”.

    Dembélé: “Inter squadra difficile da affrontare”
    In caso di vittoria contro l’Inter, il Psg non solo alzerebbe per la prima volta la Champions League, ma vincerebbe anche il primo quadruplete della sua storia: ha già conquistato la Ligue 1, la Coppa di Francia e la Supercoppa francese. “Giocare una finale di Champions League è fantastico – ha dichiarato Dembélé -. C’è tanta concentrazione e tanto orgoglio. E speriamo di vincere questa partita, ma non sarà facile contro l’Inter. È una squadra davvero difficile da affrontare. In finale può succedere di tutto”.

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    Dembélé: “Siamo affamati di vittorie”
    Sull’arrivo di Khvicha Kvaratskhelia e Désiré Doué: “Sono venuti qui e si sono adattati molto rapidamente al modo in cui gioca la squadra e a ciò che l’allenatore ci chiede di fare. Ci piace molto giocare insieme. Siamo affamati di trofei. Abbiamo davvero questa mentalità vincente, quindi ci stiamo spingendo l’un l’altro. La competizione all’interno della squadra è essenziale affinché i giocatori possano dare il meglio”.

    “Luis Enrique è venuto qui con un’idea molto chiara. Lui ha cambiato molte cose nella squadra e nella mentalità dei giocatori. Cerchiamo sempre di dare il massimo, soprattutto perché qui al Psg abbiamo l’ambizione di vincere questo trofeo per la prima volta” ha dichiarato l’attaccante francese. LEGGI TUTTO

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    Inter-Psg, biglietti finale Champions su maxi schermo San Siro: prezzi e info | Sky Sport

    Si avvicina la finale della UEFA Champions League 2024/25 e cresce sempre più l’attesa dei tifosi dell’Inter per sabato 31 maggio quando i nerazzurri scenderanno in campo per l’ultimo atto della massima competizione europea sfidando il PSG alla Munich Football Arena di Monaco. Per chi non potrà seguire la squadra in Germania ci sarà l’opportunità di tifare a San Siro, dove verrà installato il maxi-schermo. L’Inter comunica che sarà una notte piena di passione, con i tifosi che vivranno un’esperienza emozionante dalle 19, orario di apertura dei cancelli del Meazza. I biglietti saranno in vendita da martedì 27 maggio a partire dalle 12 al prezzo di 10 euro su Vivaticket.com. e saranno dedicati agli abbonati e ai soci Inter Club in possesso del codice con il quale potranno esercitare la prelazione all’acquisto. Il codice coupon sarà comunicato agli abbonati e ai soci Inter Club via e-mail. Dalle ore 12:00 di mercoledì 28 maggio aprirà la fase di vendita libera: i biglietti saranno acquistabili da tutti fino ad esaurimento disponibilità. LEGGI TUTTO

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    Inter-Psg, Inzaghi: “Ci manca l’ultimo passo per la storia. Futuro? Folle parlarne ora”

    L’allenatore nel media day nerazzurro ha parlato in conferenza stampa e a ‘Sky Sport: Il campionato ci ha lasciato parecchia sofferenza, ma ora è il passato. Lautaro sta bene, era già disponibile per il Como, fiducia anche per Pavard e Zielinski. Avere già giocato una finale ci aiuterà. Futuro? Parlarne ora non ha senso. Incontrerò presidente e società” LEGGI TUTTO

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    Inter-Psg, Calhanoglu: “Abbiamo seconda occasione per vincere la Champions… “

    Le parole del centrocampista dell’Inter Hakan Calhanoglu a ‘Sky Sport’, a 5 giorni dalla finale di Champions League contro il Psg in programma sabato 31 maggio a Monaco di Baviera alle 21

    Tornate in finale dopo due anni, cosa è cambiato nella percezione di questa finale per voi? Vi sentite più forti, più maturi, più sicuri rispetto a quella partita contro il City?

    “Dopo la partita contro il City abbiamo avuto il tempo di fare qualcosina meglio. Abbiamo preso più esperienza. Io credo che come squadra siamo cresciuti tanto. In diverse partite abbiamo fatto vedere la nostra mentalità, soprattutto in Champions abbiamo sempre messo il cuore in campo, contro il Barcellona e il Bayern Monaco, due squadre fortissime. Abbiamo messo il cuore in campo e credo questo sia il nostro segreto. Siamo uniti anche se abbiamo perso lo scudetto, fa male ma abbiamo giocato benissimo il campionato. Giocando così tante partite, abbiamo perso solo di un punto. Fa male però ora guardiamo avanti. Siamo contenti di parlare di finale di Champions League”.

    A livello personale come riesci a resettare dopo una grande delusione come lo scudetto sfumato per andare ora a giocarti una partita importante?

    “Il reset si deve fare, lo dobbiamo fare tutti. Credo che avere famiglia e bimbi a casa fa bene alla testa. Ogni giorno c’è la speranza di fare meglio, non solo noi calciatori ma tutti quelli che lavorano qui. Il giorno dopo una sconfitta si sta male, però si cresce, si impara e adesso noi abbiamo la seconda occasione in finale e sicuramente vogliamo vincere. Sapendo che il Psg è fortissimo…”.

    A Istanbul ci tenevi particolarmente perché era nel tuo Paese, questa volta cosa metterai in campo in finale? Che tipo di occasione è per la tua carriera?

    “A Istanbul ho vissuto più emozioni. È stata la mia prima finale di Champions in carriera e ho imparato tanto da quell’esperienza. Spero che in questa partita farò tante cose meglio e diversamente”.

    Vi sentite alla pari del Psg o anche superiori?

    “Noi rispettiamo tutte le squadre, come abbiamo fatto contro il Bayern Monaco e il Barcellona. Cerchiamo di fare il nostro meglio in campo, ora analizzeremo il Psg. Sappiamo che è una squadra forte, hanno un allenatore fortissimo e hanno già vinto due titoli e sappiamo che vogliono i triplete. Dobbiamo stare in partita fino all’ultimo minuto, come abbiamo fatto con il Barcellona e giocare con il cuore”. LEGGI TUTTO

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    Thuram su Inter-Psg di Champions: “Se vinco taglio i capelli? Prima alzo la Coppa”

    Fra i protagonisti del media day dell’Inter in vista della finale di Champions League di sabato 31 maggio anche Marcus Thuram che vive questa sfida in modo particolare: “È una partita speciale, perché è una finale di Champions League. Per me forse anche di più: gioco contro la squadra della città in cui sono cresciuto, spero di vincerla”. Pensare alla Champions vuol dire anche archiviare quanto successo in campionato: “Lo scudetto è passato, facciamo i complimenti al Napoli. Pensiamo solo alla finale di sabato, per me non è una sorpresa: li conosco, è un grande club con grandi giocatori e una filosofia molto chiara”. E su come festeggerà in casa di vittoria: “Sabato alzerò la coppa, questo è sicuro. Poi vediamo…”. Per Monaco di Baviera tornerà a formarsi il tandem con Lautaro Martinez, uno dei punti di forza della squadra di Inzaghi: “Penso che giocare con uno come lui sia facile per tutti. È un leader, è il nostro capitano, è un piacere condividere il campo con lui. Ma questo vale anche per tutti gli altri compagni, Taremi, Arnautovic e Correa. Il ruolo di Arnautovic è molto chiaro, ci aiuta. Quando un giocatore è giù lo aiuta, ci ha dato una mano in campo. Per me personalmente è come un grande fratello. Ha già giocato all’Inter, ha vinto il triplete. È una figura importante”. Sul rendimento degli ultimi mesi un po’ in calo, almeno guardando i numeri, Thuram non si tira indietro: “Il mio rendimento non è stato buono come nella prima parte di stagione. Però la cosa importante è che l’Inter vinca e ora è in finale di Champions League. Abbiamo 90 minuti o forse più per vincere un grande trofeo”. Parlando di giocatori speciali poi non poteva mancare il riferimento a Donnarumma: “È un portiere incredibile, è uno dei migliori portieri al mondo: ha iniziato giovanissimo al Milan e sta continuando ad altissimo livello”  LEGGI TUTTO

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    Psg, Luis Enrique: “Inter forte da anni, una squadra vera: mi piace come gioca”

    Giornata dedicata agli incontri con la stampa in casa Psg, che si avvicina alla finale di Champions League contro l’Inter, in programma sabato 31 maggio. Luis Enrique ha parlato a Sky Sport anticipando i temi della partita.
    A inizio anno aveva detto: “Sono sicuro che il Psg migliorerà in questa stagione”. Avete vinto il campionato con sei giornate di anticipo, siete in finale di Coppa di Francia e in finale di Champions. Sapeva che lo avrebbe portato a giocare a questo livello per la partita più importante nella storia del club?
    “Saperlo al 100% no, però quando si lavora come allenatore, portarsi avanti rispetto al possibile sviluppo della stagione è importante. Non sai mai realmente cosa succederà e cosa la squadra potrà raggiungere, ma sicuramente siamo migliorati molto rispetto allo scorso anno”
    Aveva detto anche, riferendosi a Mbappé: “Se non ho giocatori che vanno dove voglio, posso controllare ogni fase di gioco”. E poi: “Perdiamo un giocatore da 40 gol, ma ne abbiamo quattro che faranno 12 gol a testa”. Dembelé, Doué, Barcola e Ramos ne hanno fatti 83 in quattro, quindi il doppio…
    “Ho sbagliato…” (ride)
    Quanto le piace questa squadra stellare senza stelle?
    “Per me ci sono molte stelle in questa squadra, e questa è la cosa bella: le stelle in funzione della squadra, e non viceversa. E’ molto diverso. Io ho molta fortuna perché ho tanti giocatori di alto livello, tante stelle a modo loro, ma il lavoro e il rendimento è a favore dello della squadra e in uno sport collettivo come il calcio per me questa è la cosa importante. Se a questo sommiamo che non dipende mai tutto da un solo giocatore, perché ci sono sempre problemi, stati di forma e un giocatore può stare meglio o peggio… l’importante è che tutta la squadra sia preparata”
    Inter-Barcellona è stata una goduria per gli appassionati di calcio. Lei come l’ha vissuta? E tatticamente che cosa significa affrontare una squadra che gioca con due punte? Quest’anno in Champions le è capitato una sola volta, con l’Atletico Madrid…
    “L’ho vista in diretta e poi successivamente. Anche da appassionato del Barcellona. Per quello che hanno mostrato le due squadre, entrambe avrebbero meritato di arrivare in finale. L’Inter è una squadra che gioca da tanti anni a un alto livello con un allenatore e un gruppo di giocatori coesi che giocano differentemente da molte altre squadre. Possono difendere alti o bassi, questo a volte fa sì che ci siano diverse varianti nel pressing che fa la squadra, ma per me è una squadra vera, una squadra. Tutti fanno il proprio lavoro in funzione del collettivo con delle buone individualità ma con molta capacità di giocare la palla e sanno bene cosa devono fare. Credo che sarà una finale molto aperta, molto combattuta, molto bella da guardare per tutti i tifosi e non solo per quelli delle due squadre, ma per tutti i tifosi del calcio. Mi piace molto come gioca l’Inter: squadra a cui piace attaccare e che mette tanti giocatori nella possibilità di farlo. Ci sarà un grande spettacolo” LEGGI TUTTO