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    Juve Primavera, finale shock: da 2-0 a 2-2 contro lo Sporting, un punto e tanto rammarico

    Juve-Sporting Lisbona, rivivi la diretta

    95′ – Finisce qui: grande rammarico per la Juve Primavera che si vede rimontare due gol nel finale e deve accontentarsi di un punto contro lo Sporting. 

    94′ – Occasione per lo Sporting nel finale: ripartenza fulminea con Goncalves che arriva alla conclusione ma non trova lo specchio. 

    90′ – GOL SPORTING LISBONA! Goncalves calcia una bellissima punizione che sbatte sul palo e sulla ribattuta è Simao a ribadire in rete. 

    88′ – GOL SPORTING LISBONA! Acuto dei portoghesi con Ferreira che dal fondo mette in mezzo un pallone arretrato dove Bafdili con il destro riesce a superare Radu. 

    83′ – Ultimi due cambi per la Juve: dentro De Brul e Milia, fuori Verde e Mazur. 

    80′ – Altro cambio per i portoghesi: dentro Tomas per Grombahi. 

    75′ – Si entra nell’ultimo quarto d’ora: la Juve gestisce il doppio vantaggio, mentre i portoghesi provano ad alzare il pressing offensivo. 

    73′ – Dentro Iago e Simao nello Sporting, fuori Camacho e Mendes. Doppio cambio per la Juve: Bellino per Finocchiaro e Leone per Tiozzo.

    69′ – Ammonito anche Finocchiaro per un fallo su Camacho. 

    68′ – Lo Sporting toglie Daniel Costa e inserisce Siza. 

    62′ – Cambio per la Juve: dentro Durmisi per Lopez. 

    60′ – Pericoloso lo Sporting: Camacho batte una punizione velenosa, Radu tocca ma poi è ancora Bassino a liberare l’area. 

    59′ – Ammonito Verde, il difensore bianconero entra in modo irruento su Ferreira. 

    52′ – OCCASIONE SPORTING! Ferreira prova la conclusione, Radu si supera e poi Bassino libera sulla linea. 

    50′ – Pallino del gioco in mano ai portoghesi, la Juve si limita a difendere e a ripartire. 

    46′ – Iniziata la ripresa. Un cambio per lo Sporting: dentro Ferreira e fuori Martins.

    INTERVALLO

    45+2′ – Termina la prima frazione: Juve avanti 2-0 a Vinovo contro lo Sporting Lisbona. 

    45′ – Due i minuti di recupero. 

    43′ – OCCASIONE JUVE! Finocchiaro fa tutto da solo e col destro trova l’angolino sul secondo palo, ma Gouveia si supera e devia in corner.

    41′ – Buona ripartenza della Juve con l’uscita dalla difesa con Rizzo, la palla arriva a Finocchiaro che mette in mezzo ma la difesa portoghese riesce a liberare. 

    35′ – Ottima gestione della gara per i ragazzi di Padoin che, con il 3-5-2, stanno subendo meno e trovano più spunti in avanti. 

    32′ – Ammonito Rizzo, primo giallo dell’incontro forse un po’ troppo severo da parte del direttore di gara. 

    28′ – OCCASIONE SPORTING LISBONA! Goncalves calcia col destro a giro sul secondo palo e colpisce la traversa, sulla ribattuta Daniel Costa va a botta sicura ma Radu lo mura in angolo. 

    26′ – GOL JUVENTUS! Azione insistita dei bianconeri: Finocchiaro calcia col destro e coglie la traversa, il pallone torna a disposizione di Tiozzo che trova il 2-0 con un diagonale preciso.  

    19′ – Pericolosa ancora la Juventus: Bamballi entra in area di rigore e al momento della conclusione viene sbilanciato e cade ma l’arbitro lascia proseguire. 

    15′ – Primo quarto d’ora importante dei bianconeri.

    Presente a Vinovo anche Luciano Spalletti, allenatore della prima squadra, assieme a Pessotto.

    11′ – GOL JUVENTUS! Bellissima azione dei bianconeri sulla sinistra: Grelaud mette al centro e Mazur col mancino porta avanti la Juve. 

    8′ – OCCASIONE JUVE! Tiozzo si libera bene e va al tiro con il mancino, pallone di poco alto.

    5′ – Possesso Juve in questo avvio. Approccio positivo della squadra allenata da Padoin. 

    1′ – Iniziato il match a Vinovo. LEGGI TUTTO

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    Probabili formazioni di Liverpool-Real Madrid

    21 Champions League in vetrina nella super sfida di Anfield tra Liverpool e Real Madrid. Queste le probabili formazioni: 4-2-3-1 per Slot che si affiderà a Ekitiké in avanti, supportato dal tridente Salah-Szoboszlai-Gakpo. Stesso modulo per Xabi Alonso che punterà su Arda Guler nel trio alle spalle di Mbappé. La partita sarà in diretta su Sky Sport Arena, Sky Sport 253 e in streaming su NOW LEGGI TUTTO

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    Napoli-Eintracht Francoforte, Conte: “Il Napoli in testa dà fastidio e fa paura”

    Dopo la brutta sconfitta di Eindhoven, ma forte del primato solitario riconquistato in Serie A, il Napoli torna a giocare in Champions. Allo stadio Maradona gli azzurri ospiteranno i tedeschi dell’Eintracht Francoforte, un match complicato e da non sottovalutare. Antonio Conte ne ha parlato a Sky Sport 24:

    Il primo posto in campionato è figlio della riscossa dopo la sconfitta di Eindhoven?”Mettiamo ora il campionato in un cassetto, per noi è troppo importante affrontare il match di domani”. Come stanno Gilmour e Spinazzola?”Chi ha giocato sabato ha fatto recupero ieri, oggi valutiamo entrambi. Non si trattava di problemi muscolari, ma di infiammazioni a livello pubico. Spetta allo staff medico fare le corrette valutazioni, giocando ogni tre giorni la fatica cambia. Abbiamo affrontato finora tante partite in condizioni in cui ci siamo sempre difesi alla grande, domani dobbiamo vincere per essere in carreggiata nonostante le tante difficoltà, compreso l’inserimento dei nuovi”.L’Eintracht segna molto e incassa tanto. Che partita si aspetta?”Mi immagino di fare un gol in più di loro, questa è la cosa più importante. Va bene anche il 6-5, non solo 1-0″.Novembre, dato il calendario, può essere il mese dello scatto decisivo per la qualificazione agli ottavi?”Sappiamo di dover affrontare una squadra difficile, che si è qualificata in un campionato complicato come quello tedesco e che ha segnato 5 gol al Galatasaray. La Champions è un mondo a parte, non ci sono cenerentole e magari alcune squadre più deboli sulla carta partecipano in campionati meno impegnativi, dove c’è meno stress, tensione e ciò si riverbera anche sugli infortuni. Pensiamo prima alla partita di domani, ma sono sereno. So che la squadra è forte a livello mentale e sabato ne ho avuto un’ulteriore dimostrazione”. 

    “Il tifoso napoletano non deve farsi prendere in giro”

    In conferenza stampa, Antonio Conte ha difeso a spada tratta ciò che sta realizzando il suo gruppo: “Attaccanti in crisi? Credo qualcuno abbia segnato, dal momento che siamo primi. Fino a qualche settimana fa eravamo poco solidi in difesa, ora con due clean-sheet di fila critichiamo gli attaccanti. Perché si guarda solo il bicchiere mezzo vuoto? C’è stato un pompaggio delle aspettative tremendo a inizio stagione, invece abbiamo affrontato tantissimi problemi tra infortunati e inserimento dei nuovi. Sembra che ci sia un terremoto se si sente tutto, invece se si va a vedere siamo primi in classifica. Vi chiedete come ci riusciamo? Gli attaccanti hanno segnato meno? Però Anguissa ne ha fatti tre in più”. L’allenatore si appella anche ai tifosi: “Quando dico che il tifoso napoletano non deve farsi prendere in giro, mi riferisco proprio alle voci che circolano, messe in giro a volte per esaltare oltremodo e altre per ammazzare. Il napoletano è un sognatore, deve tapparsi le orecchie perché poi da fuori non ci vuole nulla a esaltare prima e poi a far venire la depressione. Bisogna ascoltare solo allenatore e giocatori, gli unici che tengono al Napoli, ai tifosi chiedo di stare vicino a noi e di non andare dietro a chi ha altri interessi. Napoli che lotta in testa dà fastidio, io lo capisco. Il gruppo è compatto e sta dando tutto in un momento difficoltà, questo fa paura”. LEGGI TUTTO

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    Conte sbotta in conferenza: “Il Napoli che lotta dà fastidio. Cercate sempre il bicchiere mezzo vuoto, ma poi…”

    Conte prima di Napoli-Eintracht: “Champions mondo a parte”

    Così Antonio Conte, accompagnato da un veterano come Matteo Politano, ai microfoni di Sky Sport: “Champions mondo a parte, diventa difficile trovare squadre poco attrezzate. Domani occasione per rifarci dopo il PSV. Nonostante le difficoltà ci siamo difesi, sono sereno, ho una squadra forte sotto l’aspetto mentale. Da valutare Gilmour e Spinazzola. Giocando ogni 2-3 giorni la fatica cambia”.

    Conte in conferenza: “Con tutti i problemi che abbiamo avuto, Napoli primo in classifica”

    Conte è poi intervenuto in conferenza stampa: “Nel calcio moderno non c’è solo una fase, soprattutto per gli esterni d’attacco. Si difende e si attacca in 11, quindi non c’è nessuna differenza nei compiti per giocatori come Politano, Neres ed Elmas, poi possono cambiare le caratteristiche. Questo sì, ma i compiti sono gli stessi per chi interpreta quel ruolo lì. Se mi aspetto più gol? Intanto, qualcuno deve aver segnato, perché siamo primi in classifica… Prima il problema era la difesa, ora abbiamo fatto due clean sheet e parliamo dell’attacco. Con tutti i problemi e gli infortuni che abbiamo avuto, in tre mesi, abbiamo sentito solamente critiche, dopo un pompamento assurdo delle aspettative. Poi vado a vedere la classifica e chi c’è primo in classifica? Il Napoli, e dico mizzica… Si è fatto male Lukaku, si è infortunato Lobotka, ora si è fermato De Bruyne, poi però vedo la classifica e vedo che il Napoli è sempre primo. Nessuno si è chiesto come hanno fatto questi ad essere primi in classifica nonostante tutti questi problemi”.

    Conte: “Il tifoso napoletano è un signore, Napoli lassù fa paura”

    “Noi abbiamo trovato un’alternativa importante in un’unica partita, quella contro l’Inter, – ha precisato Conte – quando Hojlund era infortunato e abbiamo schierato Neres davanti, per sfruttare la sua velocità. Abbiamo provato anche contro il Como a sfruttare Neres al fianco di Hojlund, prima di tornare al 4-3-3. Domani abbiamo una partita che ci può consentire di rimettere in sesto la classifica, ma affrontiamo un avversario forte. Sappiamo che lo stiamo facendo nelle difficoltà, quindi mi sento in dovere di difendere assolutamente questa squadra. Quando dico di non farsi prendere in giro, parlo delle voci che vengono messe ad arte in giro, per alzare le aspettative o per ammazzare la squadra. Il popolo napoletano deve sempre rimanere schierato con la squadra, compatto. Il tifoso napoletano è un sognatore e non ci vuole niente per alzare le aspettative o ammazzare l’umore. Rimaniamo compatti e ascoltate quello che dicono calciatori e allenatore, le uniche persone che vogliono bene al Napoli. Stiamo concentrati su di noi, perché l’annata sarà difficile e molto complessa. Onore e merito a questi ragazzi, perché con tutte le difficoltà vedo la classifica e siamo ancora là, dopo tre mesi. In Champions, se dovessimo riuscire a vincere la partita, saremo a 6 punti, se non dovessimo riuscirci saranno stati più bravi gli altri. Dico solo una cosa: stateci vicino. Napoli che è lì, che lotta per le prime posizioni, dà fastidio. Lo capisco. Forse qualcun altro deve entrare nell’ottica… Quindi ambiente compatto, sempre, i calciatori stanno dando tutto, i nuovi si stanno inserendo. Forse questo fa paura”.

    Conte: “Bundesliga non superiore alla Serie A, Premier fuori portata”

    Conte ha poi parlato delle differenze tra Serie A e Bundesliga: “Non credo che il campionato italiano sia dietro la Bundesliga, penso che il livello sia uguale. C’è stress psico-fisico per chi gioca ogni tre giorni, perché in campionato ci sono partite importanti che devi affrontare, a volte con più giocatori che nella tua testa sono titolari. In questo momento, fuori portata è la Premier League, per via di tantissime cose, per la potenza economica, per le infrastrutture, per la crescita incredibile che hanno avuto. Alla Germania possiamo invidiare il fatto che fanno meno partite in campionato (34), hanno un periodo di pausa dopo Natale in cui si riprendono, cose che noi non abbiamo. Questo è un bel vantaggio per loro, poi c’è il Bayern che viaggia a livelli stratosferici, con giocatori e società forte. Fa una corsa a parte, poi le altre sono squadre di livello, come il Leverkusen, l’Eintracht, lo Stoccarda, il Borussia Dortmund. Sono squadre del nostro livello, è un campionato di pari livello”.

    Conte sulle condizioni dei singoli

    Sui singoli, Conte ha aggiunto: “Lobotka ha fatto l’ultima parte dell’ultima partita con il Como. Era al rientro, sicuramente dargli più minutaggio poteva rappresentare un serio rischio. Anche parlando con lui, abbiamo optato per questa soluzione. Anche Rrahmani è venuto in panchina con il Lecce, sono andato da lui a chiedergli se volesse fare l’ultima parte della partita, abbiamo preferito evitare. Lobo dovrebbe rientrare per la partita di domani senza problemi, si è allenato, ha superato la problematica che aveva avuto. Non dimentichiamo che l’ultima partita Elmas ha avuto un impatto veramente incredibile. Sono contento di ampliare la rosa di titolari, con certezze, perché diventa fondamentale. Lui come Gutierrez, sta dimostrando che stiamo ampliando la rosa titolare che prima era di 10-11 titolari. Elmas può giocare esterno d’attacco, a destra o a sinistra. Gilmour? Ieri c’è stato defaticante, non si tratta di problemi muscolari, ma di infiammazioni a livello pubalgico e adduttori. Se ce la faranno, saranno arruolabili, altrimenti non lo saranno. Non ci piangiamo addosso”. LEGGI TUTTO

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    Juve, quando di più non si può

    La Juve ha difeso tanto e bene, ma ha anche creato numerose opportunità (eccellente il finale) sbagliando al momento di chiudere (in almeno tre occasioni l’ha risolta Courtois). Non ha meritato di perdere, anche se il pallone, com’era prevedibile, l’hanno dominato gli spagnoli. 

    Ha lavorato di squadra e questo è già un ottimo segno, qualche individualità s’è comunque distinta: Di Gregorio, il migliore, e Gatti, Kalulu, Vlahovic e McKennie, al momento imprescindibile; in ombra Cambiaso, Thuram e Yildiz che nell’occasione ha perso il confronto col compagno di nazionale Güler, molto più attivo e presente. 

    Dalla Juve, specie in questo periodo, non potevamo aspettarci di più a Madrid dove da tempo le distanze si sono quadruplicate. 

    Non mi va di riparlare dell’arretramento del calcio italiano. Mi limito a ricordare cosa è successo al nostro movimento e alla Juve negli ultimi sette anni. Sette, non venti. In che modo? Il più banale, ma al tempo stesso efficace, portando dei nomi, quelli dei partecipanti alla sfida di Champions dell’aprile 2018 al Bernabeu vinta 3-1 dalla squadra di Allegri. Non mi soffermo sul rigore realizzato da Ronaldo al 97’ che consentì ai madridisti di passare il turno, ne trascuro la legittimità e vado direttamente agli interpreti. 

    Nel Real, quella sera, giocarono Navas (al meglio), Carvajal, Varane, Marcelo, Modric, Casemiro, Kroos, Ronaldo, Bale; entrarono inoltre Lucas Vazquez, Asensio e Kovacic. Benzema sedette in panchina, vicino all’allenatore, che era Zidane. 

    La Juve allineò gente come Buffon, Benatia, Chiellini, Khedira, Pjanic, Matuidi, Douglas Costa, Higuain, Mandzukic. Oltre a Szczesny, Cuadrado e Marchisio. 

    Pochi mesi dopo Cristiano Ronaldo fece il salto della quaglia e arrivò a Torino per cento e passa milioni, più una ricca commissione e uno stipendione corretto dalla tassazione agevolata. 

    Da allora ad oggi il Real ha stravinto e investito l’impossibile (il nuovo Bernabeu è costato oltre un miliardo), ha registrato un fatturato mostruoso e acquistato Vinicius, Bellingham, Mbappé, Rodrygo, Güler, Mastantuono. La Juve, ovvero la squadra più popolare d’Italia, ha invece conosciuto la discesa, specie negli ultimi quattro anni, portandosi dietro il resto della compagnia. 

    Sette anni, ripeto, non venti.  LEGGI TUTTO